Dal Viminale piena fiducia agli statali





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Dal Viminale piena fiducia ai poliziotti

Quella della corte d'Appello di Genova "è una sentenza che non dice l'ultima parola, in quanto afferma l'esatto contrario di quanto era stato stabilito in primo grado e quindi ora andrà al vaglio della Corte di Cassazione". Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, che ha sottolineato come questo non significhi "che alla Diaz non sia successo nulla, ma la sentenza di primo grado aveva individuato delle responsabilità e distinto le varie posizioni". I funzionari della Polizia di Stato, conclude, "resteranno quindi al loro posto, che non si limitano ad occupare, svolgendo il loro ruolo con grande responsabilità e dedizione, rispetto al quale ci può essere solo gratitudine da parte delle istituzioni".

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo481910.shtml

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Si dice che la Storia è maestra di vita. Per questo esistono gli storici: per aiutarci a capire il presente alla luce di quello che è successo in passato. Ed allora, visto però che gli storici sono quasi tutti statali, quindi afflitti da un pesante conflitto di interessi, cerchiamo di fare da soli.


"... con la legge  11 luglio 1852, n. 1404, venne creato il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza ..."
     http://it.wikipedia.org/wiki/Polizia_di_Stato


Queste poche parole ci chiariscono perché la Polizia ancora oggi fa riferimento ad uno Stato (autoritario, monarchico, che non c'è più da un sacco di tempo) ed ignora la Repubblica Italiana (organizzazione democratica affermatasi da ben 63 anni).

La Polizia in verità dovrebbe chiamarsi "della Repubblica", non "di Stato". Tant'è che a pagar gli stipendi agli statali/poliziotti sono i cittadini. NON c'è nessuno Stato a cappiarsi le saccoce per riempir loro la busta paga, bensì è la Collettività che alimenta la Res Publica, la Cosa Pubblica, la quale però non dovrebbe essere "pubblica" solo quando si tratta di pagare ma pure intesa come luogo di partecipazione.

Ecco perché ancora non ci troviamo di fronte ad una POLIZIA DELLA REPUBBLICA: perché diverrebbe chiaro a chiunque che i cittadini, purché competenti e desiderosi di prestare servizio, dovrebbero potervisi alternare, condividere quei ruoli, quelle mansioni, quei poteri, quei redditi. Per la stessa ragione che esiste ancora un "Corpo Forestale dello Stato" e non invece un più esatto e moderno Corpo Forestale della Repubblica.


La verità è che in 63 anni, dal referendum che istituì la Repubblica Democratica Italiana, i docenti universitari ed insegnanti vari, statali, coloro i quali avrebbero dovuto produrre e divulgare una corretta e vieppiù evoluta cultura, coloro i quali (che siano di destra o di sinistra conta poco perché sempre statali sono) imbeccano i politici e li indirizzano secondo le loro teorie, coloro i quali ci hanno inculcato così da giovani che ormai non ricordiamo nemmeno quando avvenne, non hanno fatto un cavolo di niente, se non tirare l'acqua al mulino del loro posto fisso.

Toccava agli statali, ai tanti docenti e ricercatori delle facoltà umanistiche, economiche, politiche, sociali, storiche, pagati, dire quanto sta dicendo ora, gratis, il sottoscritto: IN UNA REPUBBLICA NON C'E' POSTO PER GLI STATALI! La stessa gestione della scuola, dell'università, della RAI, dell'acqua, per essere davvero PUBBLICA, va concessa ai cittadini, in condivisione e partecipazione, mai più agli statali, in accaparramento ed esclusione.


Questo è l'erto passo, il valico da superare intellettualmente per entrare nella Nuova Era.
S'intende sempre più che pacificamente, legalmente, civilmente, se no non ci si diverte e manco funziona.

Una volta che ci alterneremo nei ruoli pubblici non solo non ci saranno più statali a fare quello che è stato fatto a Genova, ma non ci sarà più nemmeno necessità di manifestare, di andare a Genova od altrove a sfilare con cartelli di protesta! Perché condivisione e partecipazione aprono la porta al contributo di ogni cittadino, e la società non deve più subire politiche accuratamente meditate da politici nell'interesse esclusivo di lobby di ogni tipo.


Viv'allora la Partecipazione! Affinché non vi sia più nessun'altra Genova:

http://equo-impiego-pubblico-a-rotazione.hyperlinker.org


Ciao,


Danilo D'Antonio