R: Re: R: [pace] L'Italia riapra subito l'ospedale di Emergency



30% di tagli? non è questione di quantità ma di qualità.
Vi sono 
sistemi d'arma intrinseci a modelli offensivi, che presuppongono 
"proiezioni di poenza" (quindi interventi) all'estero: in sintesi, la 
violazione dell'art. 11 Cost.
Riorganizzare tutta la "difesa" in senso 
difensivo, quindi in accordo con il "ripudio della guerra", 
comporterebbe un risparmio del 50%.
Ma - ripeto - non è questione di 
soldi, è questione se vogliamo o meno che la nostra Costituzione sia 
rispettata.
Sappiamo che è una costituzione pacifista e non 
nonviolenta.
Ma sul percorso del "transarmo" un modello di difesa 
intrinsecamente difensivo è una tappa ineliminabile verso un modello di 
difesa sociale nonviolenta...

 




----Messaggio originale----
Da: 
vittoriodigiacinto at gmail.com
Data: 15-apr-2010 1.00 PM
A: 
<pace at peacelink.it>
Ogg: Re: R: [pace] L&#39;Italia riapra subito l&#39;
ospedale di Emergency

Ciao Valerio, sei il Valerio che ho conosciuto 
all'incontro di Grillo a
Genova nell'albergo dove abbiamo fatto una 
riunione con Peppe Carpentieri ?

Il giorno 15 aprile 2010 12.54, 
Valerio Gennaro
<valerio.gennaro at istge.it>ha scritto:

>  bisogna  
diffondere subito il mesaggio di Emergency in ITALIA *contro le
> 
guerre.
>
> *Proponiamo dall'anno prossimo di indirizzare verso le 
*spese civili
> (salute, ambiente, cultura, giustizia,..) *il *30% 
delle spese militari*(come suggerito dall''UNESCO)
>
> salute!
> 
Valerio Gennaro
>
>
>
>
>
> At 09.39 15/04/2010, ferroferrarese@libero.
it wrote:
>
> Lasciamo che Flavio ...Lotti per un posticino nel PD. La 
Pace è altra
> cosa.
>
> nando
>
>  ----Messaggio originale----
> Da: 
a.marescotti at peacelink.it
> Data: 14/04/2010 14.04
> A: <news@peacelink.
it>, <pace at peacelink.it>
> Ogg: [pace] L'Italia riapra subito 
l'ospedale di Emergency
>
>  Sabato a Piazza Navona ci sarà anche la 
Tavola della pace
>  L'Italia riapra subito l'ospedale di Emergency
>  
Flavio Lotti: "L'attacco a Emergency è un attacco a tutti i 
costruttori
> di pace"
>
> (1) Riaprire l'ospedale di Emergency in 
Afghanistan,
> (2) liberare i tre italiani e i sei afgani arrestati il 
10 aprile,
> (3) assicurare pieno sostegno a tutti gli operatori 
umanitari italiani che
> operano in Afghanistan.
>
> Sono questi i 
primi tre obiettivi che deve assumere il governo italiano per
> ridare 
un minino di credibilità alla nostra presenza in Afghanistan. Nel
> 
nome del rispetto del diritto internazionale dei diritti umani, della
> 
legalità e dei doveri che corrispondono ad ogni buon governo.
>
> La 
Tavola della pace, impegnata nella preparazione del Forum della Pace e
> della Marcia per la pace Perugia-Assisi del prossimo 16 maggio, 
chiede a
> tutti i responsabili della politica italiana di fare ogni 
sforzo per
> chiudere rapidamente questa gravissima vicenda.
>
> 
Berlusconi deve intervenire di persona. Non bastano una lettera del
> 
ministro, un ambasciatore e un magistrato. E' necessaria un'azione 
rapida ed
> energica. Si è già perso troppo tempo. Invece di prendere 
le distanze, di
> seminare dubbi e di gettare fango su chi si assume 
personalmente la
> responsabilità di soccorrere le vittime della 
guerra, il governo italiano
> deve agire con determinazione 
sollecitando anche l'immediato intervento
> dell'Unione Europea e 
dell'Onu. Ogni governo ha il dovere costituzionale di
> difendere i 
suoi cittadini e in particolare quelli che sono impegnati in
> 
operazioni di pace, di solidarietà e di cooperazione.
>
> Chiudere il 
Centro chirurgico di Lashkar-gah vuol dire abbandonare la
> popolazione 
civile nella morsa della guerra e mettere in pericolo tutti gli
> 
operatori umanitari. In questo senso, l'attacco all'ospedale di 
Emergency è
> un attacco a tutti i costruttori di pace.
>
> Per 
questo, sabato prossimo, dobbiamo essere in tanti. A Roma, in Piazza
> 
Navona, alle ore 14.30. Con tutti i colori dell'arcobaleno.
>
> Ps. 
L'Italia è il paese che ha la responsabilità di coordinare la
> 
ricostruzione della Giustizia in Afghanistan e per questo obiettivo ha 
giÃ
> speso diverse decine di milioni di euro.
>
>
> Flavio Lotti, 
coordinatore nazionale della Tavola della pace
>
> Perugia, 14 aprile 
2010
>  -- Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink. Per
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