Re: [pace] Sequestro di immigrati !!!!



lo pubblico sul mio blog
grazie
giuliano

Il 14/04/10, Giuseppe Ivan Candela<gicandela at hotmail.it> ha scritto:
>
>
> Chiedo la cortesia di diffondere e condividere le informazioni che trovate
> sia qui in basso che al seguente link:
>
> http://napoli.indymedia.org/node/12313
>
> saluti,
>
> Peppe
>
>
>
> SEQUESTRO DI IMMIGRATI AL PORTO DI NAPOLI
>
> Una nave attraccata l'8 aprile fa nel porto di Napoli (molo Bausan,
> nella periferia orientale, verso San Giovanni a Teduccio) è stata fermata
> perchè
> aveva a bordo 9 migranti "irregolari". Di queste nove persone, che
> la polizia di frontiera dichiara di nazionalità ghanese e nigeriana,
> cinque sono minorenni.
>
> Secondo la ricostruzione accreditata dal comandante della nave si sono
> nascosti in un container al porto di Abidjan in Costa D'Avorio e
> avrebbero trascorso così l'intero viaggio.
>
> Non è ben chiaro se in un primo momento il battello sia stato fermato
> dalla polizia di frontiera per la presenza di immigrati irregolari, o
> dallo stesso comandante russo di questa grossa nave-merci battente
> bandiera liberiana, ma di proprietà di una importante compagnia di
> armatori tedesca, la Peter Dohle di Amburgo. Sta di fatto che dopo aver
> "scoperto" la presenza dei migranti, il comandante rilevava di non avere
>  più il numero legale per navigare e chiedeva all'Italia di farsene
> carico. Del resto i minori sono in acque nazionali italiane e hanno
> diritto di tutela mentre gli adulti dovrebbero (è un loro diritto)
> potere fare domanda d'asilo. In ogni caso le autorità italiane gli hanno
>  impedito di sbarcare.
>
> La notizia è trapelata solo nella mattinata del 12 aprile, per la
> protesta dei lavoratori del terminal container, dovuta al fatto che il
> blocco del molo Bausan aveva interrotto molte delle attività lavorative
> legate allo scarico merci. Questa è sembrata essere anche l'unica
> preoccupazione dei media, che hanno trattato molto superficialmente la
> questione umanitaria dei migranti confinati forzatamente sulla nave
> sottolineando soltanto la ripresa dei lavori nel terminal, dopo che i
> "clandestini" sono stati fatti scendere dalla nave.
>
> In realtà le cose non stanno così, anche perchè di sicuro ora la nave è
> stata fermata e sequestrata dalla stessa magistratura in maniera
> preventiva rispetto alla eventuale copertura dei danni in seguito alla
> denuncia del Conateco, il consorzio napoletano terminal container, per
> il blocco del molo.
>
> Quando il 13 aprile è scoppiata la protesta dei portuali, la
> mediazione tra polizia e comandante della nave è stata quella di far
> scendere solo tre dei cinque minori a bordo, esclusivamente per
> rientrare nel numero massimo di persone che consentisse alla nave di
> fare manovra. La nave, sempre sotto sequestro, è attraccata così al molo
>  libero 21 dove si trova tutt'ora. A bordo quindi sono ancora ferme sei
> persone, di cui due minorenni. Mentre i tre che sono sbarcati dovrebbero
>  essere stati trasportati al centro di prima accoglienza per minori in
> via Salvator Rosa a Napoli,  prima di essere condotti in una casa
> famiglia.
>
> Si è cercato di entrare in contatto con i migranti, facendo notare
> appunto che i minorenni non possono essere respinti e hanno diritto alla
>  massima tutela da parte dello stato italiano, mentre gli adulti
> potrebbero voler presentare domanda di asilo o protezione umanitaria. Al
>  momento ogni contatto è stato però impossibile, perchè la polizia di
> frontiera ha accampato una scusa dopo l'altra, impedendo di fatto che si
>  rispettassero i diritti di queste persone. Domani mattina la Cgil
> dovrebbe aver ottenuto un incontro col Questore per cercare di sbloccare
>  la situazione. (Sempre che la nave non salpi in nottata, come pure
> qualche fonte giornalistica sosteneva. Ma non dovrebbe essere così,
> perchè sotto sequestro).
>
> Abbiamo anche cercato di fare chiarezza con le fonti giornalistiche.
>
> E' chiaro che la visibilità e la pressione sociale su questo ennesimo
> dramma umanitario sono fondamentali per risolvere positivamente la
> situazione. Perchè purtroppo non sarebbe la prima volta che vengono
> violati anche i principi minimi del diritto internazionale.
>
>
> I tre ragazzi che sono sbarcati ieri dalla nave non sono stati ospitati
> al centro di prima accoglienza per minori. Con un dispositivo che spesso
>  viene usato in questi casi, la polizia ha fatto fare in ospedale
> l'esame biometrico del polso in modo da poterli dichiarare non
> minorenni. Si tratta in realtà di un'esame di scarsa attendibilità e che
>  ha un margine di errore di oltre due anni, mentre le stesse circolari
> del ministero dell'interno stabiliscono che nel dubbio occorre dare
> priorità alla tutela del minore. Ma nei fatti è un meccanismo spesso
> utilizzato. Così i tre, senza mai incontrare un mediatore o un avvocato,
>  sono stati ricondotti alla nave che intanto ha attraccato al molo
> libero 21.
>
> La compagnia di assicurazione della nave ha coperto con una fidejussione
>  di 400.000 euro i danni del blocco del molo Bausan e il magistrato ha
> dissequestrato il cargo che però paradossalmente è ancora bloccato in
> quanto col ritorno dei tre a bordo vengono di nuovo meno le condizioni
> di sicurezza per viaggiare.
>
> In realtà è probabile che ogni decisione sia ancorata all'incontro
> chiesto ieri dalla Cgil e dal Forum Antirazzista e che ci sarà oggi alle
>  17 in via Medina con la presenza del questore e le autorità della
> polizia di frontiera. Li si capirà l'effettivo orientamento della
> questura di Napoli e del ministero dell'interno.
>
> Infatti se sarà consentito alle associazioni umanitarie di incontrare i
> migranti con medici e avvocati, potranno raccogliere le eventuali
> richieste di asilo politico e protezione umanitaria dei nove e chiedere
> gli ulteriori accertamenti a tutela della condizione dei ragazzi che
> hanno dichiarato la minore età. Tutte cose che sono nel diritto di
> queste persone, ma che sono state più volte violate già in passato, come
>  dimostra la drammatica storia dei respingimenti in mare.
>
> L'altra ipotesi è che prevalga la linea seguita finora, di impedire il
> contatto coi migranti per non renderli informati delle proprie
> possibilità. Non è vero quello che si scrive in alcuni articoli sul
> fatto che non possono presentare domanda d'asilo perchè sono alla
> frontiera e in acque territoriali italiane, esattamente la condizione
> standard di un rifugiato che chiede protezione.
>
> Per impedire ogni contatto fino ad ora la motivazione della polizia di
> frontiera è stata che ci voleva l'autorizzazione del capitano della nave
>  con cui è stato impossibile per noi entrare in contatto diretto. Un
> chiaro escamotage, dal momento che lo stesso capitano ha tutto
> l'interesse e la volontà, più volte esternata, di far sbarcare gli
> immigrati. Possibile infatti che oltre alle motivazioni umanitarie ce ne
>  siano altre di carattere economico, perchè la perdurante presenza a
> bordo dei migranti, una volta appurata, potrebbe portare al divieto di
> scalo anche nel porto di Genova, dove la nave è diretta. Infatti, per
> fortuna, la Vera D non ha a bordo le gabbie in cui vengono a volte
> rinchiusi gli immigrati trovati sulle navi. Gabbie in cui vengono
> segregati fino al ritorno nei presunti paesi di origine in spregio a
> ogni aspetto del diritto internazionale, specie per profughi e
> rifugiati, ma tranquillizzando così le autorità di frontiera. 		 	   		
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