EUTANASIA DEGLI IMPRODUTTIVI



EUTANASIA DEGLI IMPRODUTTIVI: SUBITO 250.000 CONDANNATI A MORTE PER LEGGE

Un grosso problema per l’economia capitalista è la riduzione dell’esercito di riserva, cresciuto ben oltre la necessaria quantità per via della crescente produttività del lavoro, dell’utilizzo globale della popolazione mondiale e l’eliminazione dell’altrettanto crescente numero di espulsi definitivamente dalla produzione, ovvero pensionati, malati ed invalidi. Questa enorme massa di persone grava sui bilanci degli stati e le risorse loro destinate possono servire più utilmente per contenere la naturale caduta dei salari evitando scioperi o lotte o finanziare direttamente il capitale attraverso gli investimenti statali.

Trattandosi di eliminazione fisica tout court le tecniche, mutuate dall’utile esperienza dei campi di concentramento nazisti, ma adattate per essere filtrate subdolamente nella nostra società "democratica", anzi mediante l’accorto battage mediatico sono spacciate per aiuto umanitario, prevedono lo sterminio di tutti coloro che "si ostinano a non morire nonostante le cure non diano risultati". Ampliando il concetto mediaticamente introdotto con la splendida operazione Englaro, il parlamento italiano sta discutendo una legge che pone nelle mani di una "commissione medica" la decisione di valutare se il "selezionato" sta rispondendo alle cure o no ed in caso "negativo" procedere all’esecuzione. E’ stato stimato che una prima semplice applicazione della bozza di legge eliminerebbe subito 250.000 cittadini inutili! Potrebbero sembrare pochi, ma per apprezzare la legge è sufficiente conoscere come si svolgono attualmente le cose nei nostri ospedali e case di cura, pubbliche e private dove una strisciante e silenziosa eutanasia è già praticata da anni. Sfruttando anche le esigenze di produttività delle case di cura con la relativa riduzione ai minimi del personale infermieristico, a determinati degenti anziani vengono somministrati "calmanti, sonniferi, ecc" con lo scopo, da una parte di ridurre al minimo gli interventi diretti al paziente e dall’altra indurre artificialmente in soggetti deboli ma sani inappetenze ed indebolimenti che possano poi degenerare in "inebetimenti", "coma" e non risposte a stimoli dei sensi o delle cure. Se poi il paziente è dotato di sue proprie specifiche malattie le cose si semplificano somministrando eventualmente farmaci controindicati per quelle malattie, accelerandone l’esito. Oggi questa tecnica, regolata da specifici "protocolli" è applicata a macchia di leopardo in determinate case di cura e preferibilmente su soggetti privi di una assistenza diretta dei familiari. Con questa legge si vuole far emergere queste pratiche dalla "clandestinità" per estenderle in modo da poter pianificare lo sterminio silenzioso di pensionati, malati, disabili, malati di disturbi mentali e, perchè no, soggetti a trattamento TSO. Oltre il sogno di Hitler!