Oss. Romano fiancheggia PDL



Il fiancheggiamento plateale dell'Osservatore Romano al PDL è una vergogna per i cattolici ma soprattutto per un Vaticano disorientato e succube.
I motivi che l'articolo accampa sono inaccettabili: l'essere il partito "più forte", che aspira al 51%, e l'essere "maggiormente in grado di esprimere i valori italiani e quelli cattolici".
L'egoismo proprietario antisociale e manipolatore della legalità, rappresentato oggi in Italia dal berlusconisno e dagli interessi che esso coagula, è più contrario del socialismo non violento al pensiero e all'etica sociale cristiana.
Bisogna che i cristiani consapevoli e responsabili levino la loro libera voce di fronte a una tale volgarità.
Enrico Peyretti, Torino
 

09 03 30 Oss Romano fiancheggia PDL

30-03-09

PDL: OSSERVATORE ROMANO, NASCE PARTITO FORTE, FINORA UNITO SU TEMI ETICI

 

 

 

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 30 mar - Il congresso fondativo del Pdl ha fatto emergere ''l'immagine di una formazione forte, gia' piu' forte, secondo molti analisti, dello stesso Partito democratico, il primo nato con l'ambizione di unire differenti culture politiche''. Lo scrive, in un articolo pubblicato sull'edizione in uscita oggi pomeriggio e che porta la data di domani, l'Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede.

Il Pdl appare ''piu' forte - si legge nel testo - non solo in termini percentuali: stando ai piu' recenti risultati elettorali, il Pdl appare, alla prova dei fatti, maggiormente in grado di esprimere i valori comuni della popolazione italiana, tra i quali quelli cattolici costituiscono una parte non secondaria''.

Il quotidiano vaticano scrive che ''nel partito si e' affermata, in linea di principio, la liberta' di coscienza sui temi etici piu' sensibili'' ma osserva come ''al momento di assumere iniziative concrete il Pdl si e' trovato unito''.

Quanto al futuro, l'Osservatore Romano nota che ''tra gli interrogativi che si pongono all'indomani della chiusura del primo congresso nazionale c'e' quello che ha a che fare con la capacita' del partito di gestire una fase evolutiva della sua esistenza, nella quale conciliare le differenti culture e sensibilita'''. ''Una sfida - e' la conclusione - tanto piu' urgente se l'obbiettivo dichiarato di Berlusconi e' di raggiungere il 51 per cento dei consensi, un traguardo ambizioso sulla cui strada, come ostacolo, il Pdl potrebbe trovare gli attuali alleati della Lega Nord, sul cui futuro, almeno all'interno della maggioranza, pesa l'ipoteca del dopo federalismo, e il possibile rinsaldarsi di quel 49 per cento che, a quel punto, si troverebbe all'opposizione''.

asp/sam/lv

 

 

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