il tallone di ferro del regime SriLankese continua a fare vittime (non solo tamil)



Dopo l'avanzata dello SriLankan Army nei territori dei resistenti
tamil, fino a prendere la capitale Kilinochchi, ora questo:

http://it.peacereporter.net/articolo/13556/Chi+dissente%2C+muore
08/01/2009
Sri Lanka, chi dissente muore
Assassinato il direttore del più battagliero giornale d'opposizione del Paese

Due sicari hanno assassinato questa mattina a Colombo Lasantha
Wickrematunga, direttore del 'Sunday Leader': il più battagliero
giornale d'opposizione dello Sri Lanka, da tempo impegnato nel
denunciare la corruzione del governo nazionalista di Mahinda Rajapaksa
e coraggioso critico della guerra contro la minoranza tamil.
Per i colleghi di Lasantha e i locali attivisti per i diritti umani
non ci sono dubbi: è l'ennesimo tentativo del governo di far tacere
ogni voce critica. Per Reporter Senza Frontiere "il presidente
Rajapaksa è da ritenere direttamente responsabile di questo omicidio".
"Negli ultimi tempi i giornalisti indipendenti qui in Sri Lanka sono
in pericolo - ricorda Vedivel Thevaraj, direttore del giornale tamil
'Virakesari' - e il mio collega e amico Lasantha, uno dei più
coraggiosi, ha pagato con la sua vita. Gli attacchi politici, le
minacce, le aggressioni sono sempre più frequenti. Solo pochi giorni
fa una banda di uomini armati ha devastato gli impianti di una
televisione accusata dal governo di scarso patriottismo per la
copertura data alle vittorie dell'esercito contro le Tigri tamil".
Da quando tre anni fa Rajapaksa è salto al potere in Sri Lanka, undici
giornalisti sono stati assassinati e uno è sparito dopo l'arresto. "I
responsabili di questi fatti non sono mai stati individuati e
perseguiti dalle autorità governative", fa notare Poddala Jayantha,
segretario generale del sindacato nazionale dei giornalisti dello Sri
Lanka.
'PeaceReporter' aveva recentemente incontrato e intervistato Lasantha
Wickrematunga nel suo ufficio di Colombo. Ecco cosa ci aveva detto.

Direttore, cosa pensa della sanguinosa guerra civile riesplosa con
tanta violenza negli ultimi tre anni?
La guerra è il principale strumento di potere del regime. Rajapaksa
usa la guerra per giustificare la povertà della popolazione, le
limitazioni alla libertà di stampa e perfino la violazione dei diritti
umani.

Il governo di Rajapaksa viola i diritti umani?
Poliziotti, soldati e agenti governativi commettono gravi crimini
contro i civili tamil: rapimemti, torture, esecuzioni extragiudiziali,
violenze, stupri, bombardamenti di obiettivi civili. Anche le Tigri
tamil, che sono un gruppo armato illegale, commettono gravi crimini,
ma il governo, che in quanto tale deve rispettare le leggi
internazionali, non può farlo!

Perché la popolazione continua a sostenere la guerra?
La povertà spinge migliaia di giovani singalesi ad arruolarsi come
volontari per il fronte solo per i soldi. L'opinione pubblica è
vittima della massiccia propaganda militarista del governo e nella
società civile non esistono più movimenti pacifisti che la
contrastino. Non parliamo del clero buddista, tradizionalmente
nazionalista e favorevole alla guerra.

E la stampa? La televisione? Anche loro schierati con il governo?
In Sri Lanka non c'è libertà di stampa. Non c'è censura formale, ma
ogni voce fuori dal coro viene duramente attaccata dal governo,
intimidita, minacciata e spesso fisicamente aggredita. Questo basta a
a ridurre al silenzio le voci critiche e a imporre un'efficace
autocensura".

Anche per lei?
Io non mi faccio intimidire. So di rischiare, ma continuo a fare il
mio lavoro. Lo scorso novembre una banda di scagnozzi del governo ha
incendiato le rotative del mio giornale. Tempo fa ho addirittura avuto
l'onore di ricevere una breve telefonata del presidente Rajapaksa che
mi disse, non me lo dimentico, "Figlio di puttana, ti distruggerò!"