Gaza, 42 morti in scuola Onu



mi rendo conto di stare diventando ossessionata. Se non volete che vi mandi queste informazioni su Gaza, ditelo pure.
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GAZA (Reuters) - di Nidal al-Mughrabi
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I blindati israeliani hanno ucciso più di 40 palestinesi oggi in una scuola delle Nazioni Unite dove dei civili avevano trovato rifugio, una strage destinata ad aumentare le pressioni internazionali su Israele affinché fermi l'offensiva su Gaza.

Una portavoce dell'esercito israeliano ha detto che sta verificando le informazioni sull'incidente alla scuola al-Fakhora nel campo profughi di Jabalya, nel quarto giorno dell'attacco di terra lanciato dopo che una settimana di raid aerei non sono riusciti a fermare il lancio di razzi di Hamas sul territorio israeliano.

Gente colpita da schegge giaceva in pozze di sangue in strada. Testimoni hanno detto che due colpi di blindati israeliani sono esplosi fuori dalla scuola, uccidendo almeno 42 civili e ferendone decine: palestinesi che avevano trovato rifugio nell'edificio e gente che si trovava nei paraggi.

Un alto funzionario Onu a Gaza ha detto che 350 persone si erano riparate nella scuola, aggiungendo che le Nazioni Unite forniscono sempre coordinate geografiche precise delle loro strutture per evitare che siano colpite.

Il ministro degli Esteri Tzipi Livni ha risposto alle domande dei giornalisti sugli attacchi dicendo di non avere "familiarità" con i fatti.

"Sfortunatamente, (i combattenti di Hamas) si nascondono tra i civili", ha detto il ministro, aggiungendo che Israele sta cercando di evitare vittime civili.

In un altro attacco, oggi, tre palestinesi sono stati uccisi in un raid aereo su un'altra scuola gestita dall'Agenzia Onu per i profughi palestinesi.

Con i morti di oggi a Gaza, dove vivono un milione e mezzo di persone, sono aumentati a 77 i civili palestinesi uccisi in giornata, secondo fonti mediche.

A Washington, il portavoce del Dipartimento di Stato Sean McCormack ha detto che gli Stati Uniti "vorrebbero un cessate-il-fuoco immediato", ma che sia "durevole, sostenibile e non limitato nel tempo". Commenti che non sono però una formale richiesta di una tregua immediata.

Gli sforzi internazionali sono in corso per porre fine ai combattimenti iniziati il 27 dicembre, con l'intento dichiarato di Israele di fermare i bombardamenti di Hamas sul territorio israeliano.

Il primo ministro Ehud Olmert ha detto che Israele non accetterà una tregua a meno che non sia previsto che Hamas non possa riarmarsi.

"Se ci sarà una fine al terrore, una fine al contrabbando di munizioni dal Sinai a Gaza, i combattimenti israeliani si fermeranno", ha detto Olmert, riferendosi al passaggio di armi di Hamas sotto i tunnel al confine tra Gaza ed Egitto.

Nei combattimenti oggi le truppe israeliane si sono spinte fin nella città meridionale di Khan Younis e si sono scontrate con i militanti di Hamas alle porte di Gaza City. Secondo medici palestinesi quattro militanti sono stati uccisi.

Secondo il ministero della Sanità palestinese nella Striscia di Gaza, almeno 631 palestinesi sono stati uccisi e oltre 2.700 feriti da quando Israele ha avviato la sua offensiva.

Dieci israeliani, inclusi tre civili colpiti dai razzi, sono stati uccisi nel conflitto. Almeno cinque razzi sono atterrati oggi in Israele, incluso uno che ha colpito la città di Gadera, 28 chilometri da Tel Aviv. Una bambina di tre anni è stata ferita.

SFORZI PER UNA TREGUA

Un alto funzionario israeliano ha detto che il presidente francese Nicolas Sarkozy, in visita in Medio Oriente e in partnership con l'Egitto, sta perseguendo "una seria iniziativa" per una tregua.

Commentando le morti nella scuola di Jabalya, Sarkozy ha detto durante la sua visita ai peacekeeper Onu nel sud del Libano: "Rafforza la mia determinazione perché questo finisca il prima possibile. Il tempo lavora contro di noi. Dobbiamo trovare una soluzione".

I colloqui si stanno concentrando sulla dimensione di una "presenza internazionale" lungo il confine Gaza- Egitto.

Tony Blair, inviato per il Medio Oriente delle maggiori potenze che sponsorizzano i colloqui di pace israelo-palestinesi, ha detto che Sarkozy, l'Unione europea e gli Stati Uniti sono d'accordo che nuove misure contro il contrabbando di armi siano necessarie per raggiungere un cessate-il-fuoco.

Blair ha aggiunto di sperare che il piano possa essere completato rapidamente e che una sicurezza israeliana rafforzata possa portare a "un significativo avanzamento nell'aprire Gaza al mondo esterno".

Hamas, che ha respinto le richieste occidentali di riconoscere Israele, porre fine alla violenza e accettare gli attuali accordi di pace ad interim, ha chiesto la revoca del blocco della Striscia di Gaza imposto da Israele.