R: Re: [pace] Formare le forze dell'ordine alla nonviolenza. Una proposta gandhiana



Carissimi,
premetto che devo ancora leggere le proposte concrete:
tuttavia 
secondo me, non è pensabile pretendere che sia efficace chiedere allo stato un 
intervento gerarchico a partire dai suoi vertici in una direzione nonviolenta.


A me sembra utopistico e confligge con la stessa esperienza: in cui OVVIAMENTE 
un Enzo Bianco ministro del centrosinistra fa menare i manifestanti a Napoli 
ESATTAMENTE come un Claudio Scajola ministro del centrodestra a Genova pochi 
mesi dopo.
Negli stessi anni viceversa un bravo prefetto come Achille Serra 
sapeva già esattamente come gestire manifestazioni difficili senza che 
succedessero incidenti, senza che nessun pacifista glielo dovesse spiegare, e a 
prescindere dalle istruzioni del ministro in carica. La manifestazione di 
Firenze del 2002 ne è l'esempio più eclatante.

Secondo me uno sforzo 
collettivo popolare efficientemente indirizzato potrebbe essere quello di 
adoperarsi per un associazionismo di monitoraggio dell'azione delle forze 
dell'ordine, così come già da molti anni esiste negli usa, in condizioni di 
repressione più difficili delle nostre (che già non scherzano, ma lì si muore 
molto più facilmente).

In Italia, a mio avviso l'esperienza del gruppo di 
assistenza legale del G8 di Genova potrebbe essere di grande utilità per 
costruire un'ipotesi del genere.

Alla fine non è difficile: macchine 
fotografiche, videocamere, operatori di monitoraggio riconoscibili, manuali di 
comportamento e di assistenza legale, rapporti pubblicati continuamente su 
internet. 

Richiede molto impegno certamente, ma è una cosa che in pratica si 
può mettere in piedi se la si ritiene importante, ed è una cosa soprattutto 
democratica.

A mio parere invece una legge non sarebbe altro che una delega, 
ovvero pretendere che la realtà si adegui ad un principio astratto.

Saluti,


Fabio Petrosillo.

http://www.highvibrations.org/archive2/copwatch.htm

REPORT 
POLICE CRIMES
It's your right to watch the cops

Who Is Copwatch?

We are a 
group of community residents and students who have become outraged by the 
escalation of police misconduct, harassment and brutality in recent years. We 
have joined together to fight for our rights and the rights of our community by 
taking on the task of directly monitoring police conduct. That's right. We walk 
the streets and watch the police. Although it is important to resist police 
brutality by taking cops to court, filing complaints and having demonstrations, 
we believe that it is crucial to be in the streets letting the police know that 
THE PEOPLE will hold them accountable for their behavior in the community. We 
have no single political or religious belief. Our volunteers come from a 
variety of backgrounds and beliefs. What we share is the belief that citizen 
participation in these issues and monitoring of the police is a crucial first 
step towards building a movement which is capahle of stopping police violence 
and of challenging the increasingly powerful role of police throughout our 
society.

lf you have been a victim of police abuse, witnesses abuse or are 
just plain fed up uith police misconduct and want to do something about it, 
give us a call. We will train you to Copwatch. We also need artistsc writers, 
researchers, outreach workers, organizers and others to help. We are an all 
volunteer group so your help is ALWAYS needed!

History of Copwatch

Copwatch 
was started in March of 1990 in response to escalatlng abuse of people in the 
Telegraph Avenue area of Berkeley. At that time a U C. student cooperative 
called Barrington was literally attacked by police and many of its residents 
were brutalized. The People's Café, uhich existed to give support to homeless 
people in People's Park was taken by the University in the middle of the night. 
Harassment of homeless people and others was increasing in frequency and 
severity. People came togetber out of a mutual understanding that this 
violence, which targeted the poor, street people, people of color, activists 
and counter culture types was a direct result of pressure from the University.


Although there were many possible responses, the original group that responded 
to the situation decided that it was most important to carefully document what 
was happening and to use our presence as a deterrent to these types of 
misconduct. We have been working steadily ever since.

In 1991 Copwatch worked 
extensively to document police brutality during the People's Park riots. We 
documented the introduction of rubber and wooden bullets into the Berkeley 
police arsenal. We also held demonstrations against the brutal beating of a 
Berkeley Police Review Commissioner named Osha Neuman. We also organized a 
response to the verdict in the Rodney King case back in 1992 that drew over 
2000 people to the corner of University and San Pablo Avenue.

...


>----
Messaggio originale----
>Da: a.marescotti at peacelink.it
>Data: 03/11/2008 18.03

>A: <pace at peacelink.it>
>Ogg: Re: [pace] Formare le forze dell&#39;ordine alla 
nonviolenza. Una      proposta       gandhiana
>
>Caro Alberto L'Abate,
>sono 
contento che tu legga questa lista e intervenga.
>L'idea di formazione delle 
forze dell'ordine alla nonviolenza è portata
>avanti in particolare da Peppe 
Sini la cui email è
>
>nbawac at tin.it
>
>e che cura una comunicazione 
periodica online che trovi qui:
>
>http://lists.peacelink.it/nonviolenza
>
>A 
proposito del libro di Andrea Cozzo ho trovato in rete il suo "Manuale
>di 
formazione alla nonviolenza per le forze di polizia", di cui si può
>leggere 
qualcosa qui
>http://patrizioloprete.ilcannocchiale.it/post/1773514.html
>e 
anche qui
>http://www.ilgridodeipoveri.org/gdp/a/26944.html
>mentre per 
ordinarlo la pagina web è questa
>http://www.gandhiedizioni.
com/Quaderni_Satyagraha/Pubblicazioni.html
>
>Infine va detto che nel novembre 
2001, il senatore Occhetto con altri
>senatori del gruppo misto, dell’Ulivo e 
di Rifondazione comunista, ha
>presentato una proposta di legge, il d.d.l. 882, 
recante "Norme di
>principio e di indirizzo per l’istruzione, la formazione e l’
aggiornamento
>delle forze di polizia" - che riguarda la formazione delle forze

>dell’ordine alla conoscenza e all’uso dei valori, delle tecniche e delle

>strategie della nonviolenza, per la promozione e la difesa della sicurezza

>pubblica e della dignità umana: una dimensione indispensabile per un

>riequilibrio nei contenuti della formazione, in una fase storica con

>conflitti drammatici, nella quale è necessario riqualificare il senso di
>una 
cultura e di una pratica della legalità che possa far coincidere la
>sicurezza 
pubblica con la promozione dei diritti di tutti.
>
>Sarebbe il caso di 
riprenderla in considerazione...
>
>Un caro saluto
>
>Alessandro
>
>
>> Sono 
d'accordissimo con la proposta. Mi ricordo che dopo le nostre
>> azioni 
nonviolente a Comiso, che hanno contribuito , come dimostrato
>> ampliamente da 
seri  studiosi, alla eliminazione della base dei missili
>> Cruise ed 
all'attuazione dell'areoporto civile Pio La Torre, uno dei
>> sindacati di 
polizia ci chiese di formare i loro membri  alla
>> nonviolenza.  L'iniziativa 
è andata avanti recentemente grazie  ad un
>> amico palermitano Andrea Cozzo 
(vedi il suo libro su questa esperienza
>> edito da centro Gandhi di Pisa). Ma 
sarebbe estremamente opportuno che
>> l'iniziativa si estendesse a tappeto. Un 
paese democratico necessita di
>> una polizia che sappia usare la nonviolenza 
di fronte a lotte
>> nonviolente, e non cerchi invece,come di solito le viene 
insegnato, a
>> provocare la violenza per poter intervenire con gli stessi 
metodi. Spero
>> che l'iniziativa prende campo Alberto L'Abate
>>
>> Alessandro 
Marescotti ha scritto:
>>> --- Perché formare le forze dell'ordine alla 
nonviolenza ---
>>>
>>> La proposta di un atto legislativo (o amministrativo, o 
regolamentare)
>>> che
>>> istituisca una specifica formazione e addestramento 
alla nonviolenza per
>>> tutto il personale delle forze dell'ordine e' una 
urgente necessita'.
>>>
>>> Gli operatori delle forze dell'ordine hanno nel 
nostro paese il compito
>>> istituzionale di difendere la sicurezza pubblica: e 
quindi l'incolumita'
>>> e
>>> la dignita' e i diritti di tutte le persone (si 
noti: tutte le persone,
>>> non
>>> solo i cittadini italiani), poiche' questa 
e' la legalita' in uno stato
>>> di
>>> diritto, poiche' questo e' scritto 
nella Costituzione della Repubblica
>>> Italiana, fondamento del nostro 
ordinamento giuridico.
>>>
>>> Gli operatori delle forze dell'ordine si trovano 
a svolgere un compito
>>> delicato e difficile: contrastare i poteri criminali 
(e sappiamo quanto
>>> le
>>> mafie nel nostro paese siano potenti e feroci), 
garantire le condizioni
>>> per
>>> una civile convivenza, far rispettare le 
leggi vigenti.
>>>
>>> Occorre che abbiano gli strumenti teorici (i saperi: 
anche quelli
>>> assiologici ed ermeneutici) ed operativi (dall'organizzazione 
alle
>>> metodologie, dalle strategie alle risorse materiali) necessari.
>>> 
Tra questi strumenti la formazione e l'addestramento ai criteri, i
>>> metodi,

>>> le tecniche e le strategie elaborate dalla teoria-prassi nonviolenta
>>> 
sono di
>>> fondamentale importanza.
>>>
>>> I valori morali, le analisi 
psicologiche e sociologiche, le acquisizioni
>>> teoretiche, gli strumenti 
ermeneutici, le modalita' comunicative e
>>> relazionali, il bagaglio operativo 
e la memoria storica della
>>> riflessione
>>> nonviolenta costituiscono una 
"cassetta degli attrezzi" che ogni
>>> operatore
>>> sociale (e quindi, e 
soprattutto, anche quegli operatori sociali che
>>> agiscono nel campo della 
difesa dei diritti e della sicurezza pubblica)
>>> dovrebbe avere a 
disposizione; dovrebbero essere un retroterra
>>> condiviso, un
>>> curriculum 
formativo comune per tutti gli attori della scena pubblica.
>>> La nonviolenza 
si insegna: non si tratta di richiedere una fede, ma di
>>> far
>>> conoscere 
teorie, metodologie, esperienze che hanno una lunga storia e
>>> una
>>> 
sistemazione scientifica notevoli. Da Mohandas Gandhi a Aldo Capitini a
>>> 
Ernesto Balducci, da Johan Galtung a Giuliano Pontara a Gene Sharp, da
>>> 
Martin Luther King a Danilo Dolci a Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto,
>>> da

>>> Alberto L'Abate a Hildegard Goss-Mayr a Jean Marie Muller, da Hannah
>>> 
Arendt
>>> a Franco Basaglia ad Hans Jonas, da Nanni Salio a Enrico Peyretti ad

>>> Alessandro Zanotelli, da Ivan Illich a Susan George a Vandana Shiva, vi
>>> 
sono
>>> molteplici esperienze e riflessioni che possono e devono essere
>>> 
valorizzate
>>> e condivise, studiate e discusse, apprese e utilizzate.
>>>
>>> 
E dunque per formare e addestrare le forze dell'ordine (e sarebbe bene,
>>> 
certo, tutti i cittadini) alla conoscenza e all'uso degli strumenti
>>> teorici

>>> e pratici della nonviolenza si faccia subito un provvedimento; noi
>>> 
riteniamo
>>> che dovrebbe essere una legge: ma che sia legge, che sia decreto, 
che
>>> sia
>>> regolamento, che sia atto amministrativo, quel che piu' conta 
e' che si
>>> faccia subito e subito abbia applicazione.
>>>
>>> Poi magari ci 
sara' lo stesso il teppista che si copre di una divisa per
>>> dar
>>> sfogo 
alla sua brutalita' (il quale, ovviamente, va individuato e punito
>>> come 
tutti coloro che delinquono); ma ci sara' una grandissima parte di
>>> 
operatori della sicurezza pubblica che saranno persone piu' mature e
>>> piu'

>>> consapevoli, piu' qualificate e piu' responsabili, piu' adeguate al loro

>>> compito istituzionale. E tutti staremo meglio.
>>>
>>>
>>>
>>> Peppe Sini

>>>
>>> "La nonviolenza e' in cammino"
>>> Redazione: strada S. Barbara 9/E, 
01100 Viterbo, tel. 0761353532,
>>> e-mail:
>>> nbawac at tin.it
>>> http:
//lists.peacelink.it/nonviolenza
>>>
>>>
>>> --- Cosa ne pensava Gandhi? ---

>>>
>>> "Io ho ammesso che anche in uno stato nonviolento potrebbe essere
>>> 
necessaria
>>> una forza di polizia. Questo, lo confesso, e' un sintomo
>>> 
dell'imperfezione
>>> del mio ahimsa. Non ho il coraggio di affermare che 
potremo fare a meno
>>> di
>>> una forza di polizia come lo affermo riguardo 
all'esercito. Naturalmente
>>> posso immaginare, e immagino uno stato nel quale 
la polizia non sara'
>>> necessaria; ma se riusciremo a realizzarlo o meno 
soltanto il futuro
>>> potra'
>>> deciderlo.
>>> La polizia che io concepisco 
tuttavia sara' di tipo totalmente diverso
>>> da
>>> quella oggi esistente. Le 
sue file saranno composte da seguaci della
>>> nonviolenza. Questi saranno i 
servitori e non i padroni del popolo. Il
>>> popolo dara' loro spontaneamente 
tutto il suo aiuto, e grazie alla
>>> reciproca
>>> collaborazione, essi 
saranno in grado di far fronte con facilita' ai
>>> disordini, che saranno 
peraltro in continua diminuzione. La forza di
>>> polizia
>>> disporra' di 
alcune armi, ma ne fara' uso solo raramente, se non
>>> addirittura
>>> 
affatto. Di fatto i poliziotti saranno dei riformatori".
>>>
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