Orrori nella caserma del G8 in aula le accuse dei pm



Guantanamo? Abu-graib? Bosnia? Cile o Argentina?
Niente di tutto questo:
Genova, Italia - luglio 2001.

Enrica Bartesaghi



Secolo xix

Orrori nella caserma del G8 in aula le accuse dei pm
il processo sui fatti di genova bolzaneto
Sei udienze per "inchiodare" 45 imputati accusati di violenze e abusi


Genova. Il procuratore aggiunto Mario Morisani lo aveva chiesto al
tribunale espressamente: «Facciamo presto, ne va della nostra reputazione
di Paese civile e democratico». Il tribunale ha risposto imponendo al
processo tappe forzate. Allontanato lo spettro della prescrizione dei
reati già nel primo grado di giudizio (che si concluderà a maggio), inizia
oggi l'ultimo atto del processo per i fatti di Bolzaneto, per gli abusi e
le violenze compiute, secondo l'accusa, da funzionari di polizia e
ufficiali dei carabinieri, agenti e medici, nella caserma del Reparto
mobile durante il G8 del luglio 2001. Gli imputati sono 45.
Oggi i pubblici ministeri Vittorio Ranieri Miniati e Patrizia Petruzziello
cominceranno la loro requisitoria conducendo corte, difensori, parti
civili e pubblico attraverso la loro ricostruzione di una caserma senza
legge, dove un detenuto poteva essere fatto inginocchiare e abbaiare come
un cane, essere inondato di spray urticante, subire il taglio del
pieircing con le pinze, insulti e percosse. La difesa avrà spazio per
rintuzzare ognuna delle imputazioni. Il codice ora assegna la parola
all'accusa. E saranno sei udienze drammatiche, a giudicare dal programma
che i due pm si sono dati.
L'appuntamento è per stamane alle 9,30 nell'aula magna del palazzo di
giustizia. La prima puntata della requisitoria sarà dedicata
all'organizzazione all'interno della caserma di Bolzaneto come centro di
detenzione temporanea durante il G8. Lunedì 25 febbraio i pm parleranno
dell'attendibilità delle persone offese e delle loro testimonianze, mentre
l'indomani, martedì 26 febbraio, prenderanno in esame uno a uno i reati
contestati. Le altre tre udienze saranno dedicate all'analisi delle
responsabilità: dei vertici (lunedì 3 marzo), del livello intermedio, dei
medici, degli esecutori materiali e dei presunti falsi commessi
nell'ufficio matricola (martedì 4 marzo) e, infine, lunedì 10 marzo, dei
reati commessi, secondo l'accusa, da medici e infermieri. Nella stessa
giornata i pm Miniati e Petruzziello formuleranno anche le loro richieste
di pena per gli imputati.
Poi sarà la volta delle parti civili e delle difese che dovrebbero
terminare entro la fine di maggio. Presumibilmente la sentenza dovrebbe
essere emessa in giugno. Quindi con anticipo sul termine della
prescrizione.
Le accuse a carico degli imputati sono, a diverso titolo, quelle di abuso
d'ufficio, violenza privata, falso, abuso di autorità nei confronti di
detenuti o arrestati, violazione dell'ordinamento penitenziario e della
convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà
fondamentali. L'inchiesta, durata 2 anni e 7 mesi, iniziò nell'agosto 2001
e si concluse con la richiesta di rinvio a giudizio il 12 maggio 2004. Le
parti lese sono 209, sessanta delle quali si attendono un risarcimento
civile che nessuna prescrizione potrà mai annullare.
Graziano Cetara