IN FILA PER TRE-STAZZI,IPERURANII e INFINITI MONDI,accostamenti inconciliabili!



IN FILA PER TRE - STAZZI , IPERURANII e INFINITI MONDI , accostamenti 
inconciliabili !

Credo che molti secoli di feudi, stati e staterelli 
ci abbiano plasmati ad essere stazzati,
il concetto di persona è 
avviluppato da tutto il pregresso.

Siamo tutti persone. Perbene e 
“permale”. Distinte e opache. Intelligenti e ottuse. Siamo persone e 
perciò indossiamo una maschera. L´etimo di persona è appunto maschera. 
La persona vanta diritti, esprime identità. Siamo persone, oltre che 
corpi, individui, o soggetti. Se vogliamo distinguerci da una cosa o da 
un animale, diciamo persona. Usiamo una categoria che da lungo tempo è 
entrata nel lessico della politica, in quello della teologia, e 
soprattutto del diritto. Sia la sfera laica che quella religiosa (si 
pensi al cristianesimo) hanno fornito all´idea di persona un rilievo e 
un´importanza notevoli. Il problema per i laici e i cattolici - 
limitando la questione all´Italia - non è la persona, ma quando 
un´entità la diviene. Sembra insomma una nozione acquisita, tanto più 
certa in quanto alla persona sono riconducibili la ragionevolezza, la 
libertà, il buon senso. Che cosa è uno schiavo se non un individuo 
deprivato della sua persona? E un folle, non è stato spesso lasciato 
fuori dalla sfera della persona? 

C´è una vita impersonale? Una vita 
che non sia soltanto il sottofondo biologico su cui si innesta tutto il 
resto? Foucault volse il suo sguardo a quanto di anonimo la vita stessa 
contiene. Vite infami, ovvero vite senza fama, è un suo testo che oggi 
andrebbe riletto: «Vite, che non avendo mai giocato un ruolo soggettivo 
di primo piano, sfuggendo per così dire alle maglie della storia e 
perdendosi nell´anonimato dell´esistenza, non ci parlano mai in prima 
persona, non pronunciamo mai il pronome “io”, né si rivolgono mai a un 
“tu”. Non sono altro che dei fatti, o degli eventi, in terza persona». 
C´è da chiedersi se dopo tanto protagonismo si stia facendo strada una 
nuova concezione dell´anonimato.

Dal ragionamento affiora non tanto la 
condanna dell´idea di persona, ma la critica al suo fondamentalismo: 
«Si pensi alla retorica sui diritti umani letti in chiave di 
riproposizione del concetto di persona». Apparentemente ineccepibile, 
in realtà largamente fallimentare: «Basta uno sguardo al quadro 
internazionale per accorgersi che il diritto oggi di gran lunga più 
disatteso è proprio quello alla vita. Non che in passato fosse meglio. 
Ma adesso, in relazione ai mezzi tecnici a disposizione dell´uomo, la 
sproporzione tra la parte di vita umana garantita ed anzi potenziata 
ben al di là dei suoi bisogni e la parte di vita umana condannata a 
morte per fame, malattia, guerra, è insostenibile, e ciò quando la 
bandiera della persona è issata all´unisono da tutta la cultura 
filosofica, giuridica, politica occidentale». 


Nel 1974  il 
cantautore Edoardo BENNATO scriveva una significativa canzonetta 
intitolata
IN FILA PER TRE
L' album di Edoardo Bennato porta in 
copertina due uomini fotografati di spalle, vestiti come i gendarmi di 
Pinocchio. In questo album, intitolato "I buoni e i cattivi", comincia 
a delinearsi un filo logico, tanto che potremmo considerare il lavoro 
come un concept , in cui la distinzione filosofica tra bene e male è 
risolta sul filo dell'ironia e della dissacrazione. 
"In fila per tre" 
è ironica fin dall'arrangiamento, una marcetta di stile militaresco in 
cui l'autore espone, sotto forma di discorso diretto, le regole della 
vita che si devono rispettare e che ci hanno insegnato fin dai primi 
anni di scuola, proseguendo poi in caserma e in fabbrica.

Presto vieni 
qui, ma su, non fare così,
ma non li vedi quanti altri bambini
che sono 
tutti come te, che stanno in fila per tre,
che sono bravi e che non 
piangono mai

è il primo giorno però domani ti abituerai
e ti sembrerà 
una cosa normale
fare la fila per tre, risponder sempre di si
e 
comportarti da persona civile

Vi insegnerò la morale, a recitar le 
preghiere,
ad amar la patria e la bandiera
noi siamo un popolo di eroi 
e di grandi inventori
e discendiamo dagli antichi Romani

E questa 
stufa che c'è basta appena per me
perciò smettetela di protestare
e non 
fate rumore, quando arriva il direttore
tutti in piedi e battete le 
mani

Sei già abbastanza grande, sei già abbastanza forte,
ora farò di 
te un vero uomo
ti insegnerò a sparare, ti insegnerò l'onore,
ti 
insegnerò ad ammazzare i cattivi

e sempre in fila per tre, marciate 
tutti con me
e ricordatevi i libri di storia
noi siamo i buoni e perciò 
abbiamo sempre ragione,
andiamo dritti verso la gloria

Ora sei un uomo 
e devi cooperare,
mettiti in fila senza protestare
e se fai il bravo ti 
faremo avere
un posto fisso e la promozione
e poi ricordati che devi 
conservare
l'integrità del nucleo familiare
firma il contratto, non 
farti pregare
se vuoi far parte delle persone serie

Ora che sei 
padrone delle tue azioni,
ora che sai prendere decisioni,
ora che sei 
in grado di fare le tue scelte
ed hai davanti a te tutte le strade 
aperte
prendi la strada giusta e non sgarrare se no
poi te ne facciamo 
pentire
mettiti in fila e non ti allarmare perchè
ognuno avrà la sua 
giusta razione

A qualche cosa devi pur rinunciare
in cambio di tutta 
la libertà che ti abbiamo fatto avere
perciò adesso non recriminare
mettiti in fila e torna a lavorare
e se proprio non trovi niente da 
fare,
non fare la vittima se ti devi sacrificare,
perché in nome del 
progresso della nazione,
in fondo in fondo puoi sempre emigrare

ehi 
ehi, ehi, avanti, ehi avanti in fila per tre...

----Messaggio 
originale----
Da: canziart at libero.it
Data: 18-feb-2008 13.36
A: 
"camillo.coppola"<camillo.coppola at tin.it>
Ogg: Re:Per i più bramosi di 
allocazioni dell'iperuranio delle idee-CAMPAGNA ELETTORALE 13...

ciao 
camillo..questa cosa della firmetta e' ridicola non solo
perche' non ha 
senso firmarsi ed e' un fattore piccolo
borghese.una illusione 
codificata:chi siamo? cosa contiamo? poco o
niente..
poi perche' non 
dovrebbe esser facoltativo?
ancora obblighi? sono proprio temprati..
piegati alla sottomissione..
poi come qualcuno intelligente ha scritto 
in internet non si e' mai
anonimi..
ma la cosa piu' importante e' che 
internet e' alienazione
quasi allo stato puro..
non ce' reale 
comunicazione..
non ci si conosce veramente..
l'alienazione e' 
onnipresente..tutti davanti il proprio
schermo..quindi dovrebbero 
pensare ad altro..
poi io inviavo comunicati in cui altri parlavano..
ad altri davo voce e la firma era la loro..
dura uscire dal pensiero 
omologato..
saluti