Come aghi



Come aghi

Alla prassi di fare una grossa manifestazione ogni 4 mesi, inframmezzata da un’assemblea, più altre iniziative a livello locale, sarebbe utile affiancare un altro tipo di iniziative. 

Si prenda spunto dalla Val di Susa e da Vicenza, dove fra tanti altri ci sono centinaia di persone che hanno semplicemente cambiato il loro modo di vivere. Questo – a mio avviso - è il filo vincente che accomuna le battaglie oggi riuscite. 

Dall’altro lato, chissà se le persone che sfilavano il 20/10/07 a favore del Governo hanno letto la notizia (su la Repubblica del 27/10) che il Ministero degli interni – cioè Giuliano Amato, colui il quale fa le politiche sociali in Italia – ha diramato il 18/10 una circolare in cui fra l’altro invita gli ufficiali dello stato civile a rifiutare la registrazione dei matrimoni fra omosessuali contratti all’estero ‘perché in contrasto con l’ordine interno’. Chissà se…

Passando oltre, il Movimento deve essere capace di rialzarsi; o come semplice reazione alla prossima guerra oppure, meglio ancora, come autonoma determinazione e creare a livello nazionale delle linee guida condivise da tutti, da portare avanti – quanto si più può e come si vuole – sul territorio. 

Un modo valido di imbastire un altro mondo, a mio parere, può partire da iniziative di piccoli gruppi o da comunità; che, così come sopra, siano vissuti e agiti come eventi continui, di tutti i giorni; che creino direttamente ciò in cui credono, lo abbiano interiorizzato. 

Individui che si conoscono e si legano, capaci di affrontare l’urto. Ogni gruppo-comunità deve essere come un ago perennemente conficcato e, come aghi, devono essere riconoscibili. Bisogna evidenziare il contrasto fra differenti qualità di vita. 

Dall’epoca successiva al ’68 in poi - come ha rilevato Bifo: “solo comunità di amicizia (non di appartenenza) possono produrre vita sociale condivisibile”. 
 
In due parole: per sconfiggere dittature e imperi, si deve mettere in ballo tutto se stessi. Non esiste altra via di uscita.  

30/10/7 – Leopoldo BRUNO

Citazione da Franco Berardi Bifo in Felix, Luca Sossella editore, 2001, pagg. 109 e 110