Re: [pace] Il Movimento Nonviolento sulla crisi politica



In data 26/2/2007, "Movimento Nonviolento" <mao at sis.it> ha scritto:

>comunicato stampa, con preghiera di pubblicazione. Grazie
>
>
>SULLA CRISI POLITICA IN ATTO
>Qualche pensiero del Movimento Nonviolento
>
>Abbiamo l'impressione che il movimento pacifista sia più vicino alla
>Torre di Babele che al dibattito politico.
>C'è persino chi pensa di esprimere solidarietà ai senatori dissidenti, e
>addirittura chi vuole organizzare manifestazioni di sostegno al governo.
>Tempo ed energie sprecate a correre dietro a ciò che compete ad altri,
>mentre ci si dimentica di fare anche quel minimo indispensabile per se
>stessi.
 Sapendo, beninteso, che nè questo nè quello sono il nostro
>governo...
> Quindi si dà
>il voto e il sostegno al governo Prodi e ci si oppone con nettezza e
>forza alle scelte scellerate che questo stesso governo compie in Val di
>Susa e a Vicenza. Non è schizofrenia, è semplicemente agire politico
>consapevole.
>
>Ci sarebbe poi molto da dire sui partiti e sui comportamenti delle forze
>che compongono la maggioranza (come viene scelto il personale politico,
>come vengono gestite le classi dirigenti, come vengono utilizzate le
>risorse pubbliche, ecc.), ma questo è un discorso che ci porterebbe
>lontano, e che oggi non è fra le nostre priorità.
>
>Ultima annotazione. Se oggi avessimo la possibilità di parlare con Prodi
>gli consiglieremmo di abbonarsi e leggere i numeri di "Azione
>nonviolenta" dedicati al tema "nonviolenza e politica". Scoprirebbe che
>su tutto si può mediare, ma non sulla guerra (e la sua preparazione)
>alla quale si deve dire NO ed essere duri come pietre. Eviterebbe così
>di compiere errori futuri che sarebbero fatali, e ne trarrebbe un grande
>giovamento.
>
>MOVIMENTO NONVIOLENTO
>
>Verona, 24 febbraio 2007
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Il documento definisce Torre di Babele, coloro che nel movimento
sostengono i dissidenti o i consenzienti, e non dà connotazione politica
a questo agire. Mentre, con tutti i se e i ma, diventa non agire
schizofrenico ma politica consapevole il voto ed il sostegno a Prodi.
Non solo, ma dopo questo enunciato imperativo almeno per questo pezzo di
movimento, si dice che non è priorità, *che ci porterebbe lontano* il
discutere sulle modalità e la sostanza delle decisioni in merito alle 
persone e
priorità, dello stesso governo.Dobbiamo fare un atto di fede e
fisicamente stare zitti e mosca.

Si ritorna alle belle speranze... che Prodi si legga i numeri di Azione e
non violenza e venga fulminato sulla via di Damasco, che gli farebbe un
gran bene...

Io mi chiedo se avete discusso questo documento, o è opera di una o due
sole mani.
Non è tanto quello che dichiarate, liberi voi di  accettare
condizioni-comandamenti-mediazioni, ma la supponenza di definire
schizofrenici gli altri, quell'altra parte del movimento.

Le parole non sono poi così leggere ma pesano come le pietre che
lo stesso signore lancia su coloro che la guerra e la violenza non
accettano.
Doriana Goracci