Disperato



Disperato

George W. Bush spedisce in Iraq altre 20, 30 o 40.000 persone. Sa che non è più il dominatore perché il suo impero è sconfitto. Dispone ancora di potenza. 
Fino al momento in cui non riuscirà ad arrivare a patti, a firmare accordi, il nuovo impero ritorna a essere la morte. Questa si è ripresa il proprio ruolo di competenza. Naturale. Centrale.
I soldati, in quanto tali, hanno per primo obiettivo quello di distribuirla, ma trovandosi di fronte alla morte stessa si presentano come a mani vuote.
Grazie alla ritrovata dimensione sociale e pubblica della morte, la passione vince su razionalità e accumulazione.

2/1/7 - Leopoldo BRUNO    



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