Re: [pace] con Wanda



Cara Doriana,
lo sai che non sempre mi trovo in sintonia con i tuoi scritti. Questa volta
mi hai com-mosso, mi hai mosso il cuore insieme al tuo addolorato e sereno,
davanti alle persiane aperte sul mistero della vita, mentre saluti la
partenza di tua madre Wanda dalla grande casa cordiale. Un abbraccio, come
fanno anche gli sconosciuti in queste occasioni.
Allora ti faccio un regalo, quello che sto facendo agli amici. Vedi qui
sotto.
Ciao! Enrico
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Vi faccio un regalo di Natale, come si usa: vi indico un bel regalo, che, se
volete, potrete comprarvi o regalare ad altri.
E' un libro poetico, scritto in prosa. Ha soltanto 79 pagine. Lo pubblica
Feltrinelli. Costa 7,50.
E' un libro *della* Madonna, non *sulla* Madonna: sì proprio scritto da
santa Maria di Nazareth, naturalmente per mano di un poeta.
Un poeta dall'animo finissimo, capace di dar voce ad un animo femminile, e a
quell'animo.
A me ha sciolto lacrime di gioia. Vi scorre una musica di cielo e di terra,
non di solo cielo, non di sola terra.
Parla il cuore di Maria, ed anche il suo corpo.
Scrive di quando riceve l'annuncio, lo comunica a Giuseppe, ammira il
coraggio del suo sposo che sfida la legge, vive l'attesa tra i sospetti del
paese, dialoga col bambino in grembo, racconta come partorisce da sola, e un
"applauso di bestie", nella stalla, dà il primo benvenuto a Ieshu, medita
sulla immensa esperienza della donna che diventa madre, trepida sul futuro
del bimbo.
Maria rimane una ragazza, che crede e comprende come giovane donna, e
sorride del modo rigido e formale degli uomini, anche del suo Giuseppe, di
capire le cose.
Mi sembra un libro assai bello. E' di Erri De Luca, autore singolarissimo,
sensibilissimo.
La quarta di copertina dice: " 'In nome del padre' inaugura il segno della
croce. In nome della mdre s'inaugura la vita".
Ah, dimenticavo: il titolo è appunto "In nome della madre".
Sta dentro la dottrina ortodossa tradizionale, ma la rilegge, libera dalle
formule, in un midrash leggero come il vento che feconda Maria e il mondo.
Anche Giuseppe ha una parte molto bella, in questa storia: crede a Maria,
come Maria crede nel mistero che avviene in lei.
"Beata te che hai creduto" era la lode ripetuta di David Turoldo poeta a
Maria di Nazareth.
Beato chiunque accoglie dentro di sé parole di vento, di pneuma, di Spirito,
come fece lei.

Buona salute, buon coraggio, buona resistenza, buona speranza.
Enrico Peyretti
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----- Original Message ----- 
From: <doriana at inventati.org>
To: <pace at peacelink.it>
Sent: Thursday, November 30, 2006 7:36 AM
Subject: [pace] con Wanda


>
> Il 6 gennaio del 2006 mia madre mi ha scritto:
> "La vita col tempo ti ha portato e t'insegna a scrivere in sè e per sè. La
> vita col tempo ti ha portato ad essere intellettuale senza essere
> accademica. Scrivi!!D'altra parte ognuno scrivendo sceglie la propria
> geografia."
>
>
> La mia mamma è una di quelle che ha cambiato tante volte casa. Dalla Libia
> dove anche i suoi genitori erano nati, è fuggita per la guerra, l'ultima è
> stata la casa di Capranica: una casa grande come aveva sempre sognato, che
> contenesse i nipoti, gli amici, le persone care. Il pianoforte a coda
nuovo
> al posto di quello venuto con la nave nel 1942 dall'Africa. Una casa che
> contenesse i libri che ha amato, i colori delle stoffe e delle campanelle,
> dei quadri, una casa che avesse sempre a portata di bambino cioccolatini e
> frutta, un caffè e non solo da offrire, le foto da mostrare a tutti
> dell'adorato marito, aveva 50 anni quando l'aveva perso.Ha sognato Natali
e
> passeggiate in questo paese dove nè io nè lei avevamo storia.
> La storia l'ha fatta lei, con la sua dignità nel portarsi il male addosso,
> nell'incontro con l'altro, nella curiosità di conoscere che l'ha
> accompagnata una vita.Amava il mattino. Dal primo giorno che mi raggiunse
in
> questo paese, mi disse estasiata che aveva messo sul davanzale le
lenzuola.
> A Roma la sua ostinata bandiera della Pace stesa alla finestra, era
> diventata immediatamente nera. Amiche ed amici suoi sono diventati quelli
> che incontrava, persone conosciute per caso, nell'incrocio di un sorriso e
> una parola, nella prosecuzione di un progetto e stile di vita.Ha
distribuito
> fino all'ultimo sospiro, semi di saggezza ed amore.
> Sono piante forti e fiorite quelle che lei ha coltivato con generosità.
> Via via, in un anno e 6 mesi, ha scordato le ansie e i timori di una
> cittadina di Roma, ha dato con leggerezza e gioia, spazio alla luce e alla
> notte che quì in questo piccolo paese della Tuscia amava scorgere dalla
> finestra di Piazza della Tartaruga. Aveva timore di non arrivare a
Natale.
> Non ci sono feste che perderà e che lei amava tanto. Sarà sempre con noi:
le
> persiane sul mistero della vita come la porta di casa rimarranno aperte, a
> darci conforto quando ne avremmo bisogno, a lottare con il sorriso, ad
amare
> l'imprevisto come ci ha insegnato.
> Saluto il primo mattino senza mia madre, con Wanda.
>
> Doriana Goracci
> Capranica 30.11.2006
>
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