Lettera a Lidia Menapace: tre osservazioni sulla risoluzione 1071



Cara compagna senatrice Menapace, domani ci sarà una riunione straordinaria delle Commissioni Affari Esteri e Difesa di Camera e Senato. Dovrete decidere la partecipazione italiana all'ennesima missione di pace, questa volta sulla base di una risoluzione delle Nazioni Unite, in Libano. Come Comitato per la Pace ci teniamo a fare alcune osservazioni prima di giungere alle conclusioni. La prima è che non viene detto da nessuna parte che si pone fine ad una guerra di invasione condotta, col consenso statunitense, da Israele nei confronti del Libano. Del resto va considerato che il Libano si trova, ancora una volta, costretto a subire la presenza sul PROPRIO territorio sovrano di una fascia di sicurezza su imposizione di Israele che mai ha subito una minima riduzione di sovranità sui suoi territori. La seconda considerazione è che ricorderai certamente meglio di me, per averla vissuta, cosa è stata la Resistenza italiana. Ebbene possiamo chiaramente dire che la nostra Resistenza è stata normalizzata dagli Stati Uniti mediante il grande sostegno dato alla destra democristiana e mediante attentati di matrice chiaramente terroristica come la strage di Portella della Ginestra. Questo accenno per spiegare quanto rilevante sia l'impegno americano nello stroncare la resistenza libanese che individuiamo in Hezbollah. E questo perché Hezbollah non è solo razzi Katyuscia ma è anche partecipazione alla vita politica libanese, sostegno e solidarietà alla popolazione. Lo si vede in questi giorni con gli aiuti alle famiglie massacrate nel sud del Libano. Sopratutto Hezbollah non è un invasore, e non fomenta la guerra civile in Libano. Non vediamo quindi come poterla definire 'terrorismo'? Piuttosto con quale diritto Israele detiene prigionieri undici ministri di Hamas democraticamente eletti dal popolo palestinese?  Terza osservazione è che il primo ministro israeliano ha espressamente chiesto forze combattenti! E questo non possiamo accettarlo! Attenzione quindi domani �Ettore Lomaglio Silvestri Comitato per la Pace Abbas al-Shalhoub