La Spada di Galid



Ricevo e inoltro da Gaza gli ultimi aggiornamenti sulla rioccupazione israeliana della striscia di Gaza.
Nathan Never


Gaza 06.07.06

"La Spada di Galid"

La situazione sta peggiorando di ora in ora. Da questa mattina

l'esercito israeliano  e' entrato nel villaggio di Beit Lahya,

occupando stabili palestinesi e piazzando i  propri cecchini e carri

armati ovunque.

Da subito la risposta della popolazione e' stata di cercare di

bloccare l'avanzata israeliana ma le forze di superiorita' militare

israeliana, non hanno ritardato a dimostrarsi.

Attacchi dal cielo con elicotteri e cannoneggiamenti su tutta la

popolazione in modo continuato da ormai 24 ore, hanno portato al

risultato ormai noto di 30 morti tra la popolazione palestinese e 1

soldato israeliano.

Intanto il ministro degli interni palestinese, Said Siam,  secondo i

corrispondenti internazionali avrebbe invitato la sicurezza

palestinese a combattere contro gli israeliani.

Questa dichiarazione, strumentalizzata chiaramente da tutti e'

stata smentita poi da Abu Mazen e dalla forza stessa di fatah, che

ha dichiarato non aver ricevuto nessun appello in merito.

E quello che si temeva potesse diventare una carneficina, si sta

consumando sotto gli occhi di tutti.

Israele e Comunita' internazionale compresa, sapevano bene che

una invasione avrebbe comportato comunque una reazione, come

e' logico in situazioni del genere e nonostante gli appelli per

evitarla, la necessita' militare di invadere e di riprendersi una bella

fetta di controllo dell'area da parte militare israeliana, ha

purtroppo prevalso.

Ora nessuno sa come e quando  questo potra' essere fermato e

anche se israele dichiara di essere disposto a creare uno stato

palestinese, il gioco sporco per far cadere Hamas a tutti i costi e'

iniziato.

Chi paghera' ancora una volta e' la popolazione, che da molti

giorni e' stretta dall'assedio e dalla grave crisi umanitaria,

inevitabile, che si e' creata con le chiusure e i bombardamenti.

Assurda e' diventata anche la trattativa per la liberazione

dell'ostaggio, che non vuole essere risolta con lo scambio dei

prigionieri cosi come era stato chiesto da piu' parti.

Ora Gaza e' sotto continuo bombardamento e pare non fermarsi

affatto di fronte  a niente e cosi l'operazione  "spada di galid"  (

nome dato a questa  invasione) colpira' in profondita'.

Gli ospedali stanno ricevendo, cosi come si aspettavano nei
giorni scorsi, civili,  morti e feriti, che hanno avuto la sfortuna di

trovarsi nel posto sbagliato al momento dell'attacco. Nonostante

le difficolta' logistiche  (mancanza di elettricita' e   di materiali

sanitari) gli ospedali sono nella massima allerta per ospitare e

curare immediatamente la popolazione colpita.

Quanto durera' questo inferno non e' possibile per il momento

saperlo ma tutti sono sicuri che nessuno si preoccupera' mai

abbastanza per le sorti di questo popolo e il loro sacrificio, cosi

come e' scritto nella storia,  sara' come al solito piu' grande di loro.


Aspetteremo ancora un altro giorno, impassibili,  di fronte a

questo sproporzionato attacco militare, fin quando Israele e chi

per lui avra' terminato la punizione collettiva contro  tanto "terrorismo".

a domani ;

M.