i palazzo paper di Steve Cobble



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Articolo pubblicato in inglese sul sito di The Nation. Mi è stato chiesto
dall'autore di difondere la notizia in Italia. Si prega la massima
diffusione...Grazie.

Stephanie Westbrook
U.S. Citizens for Peace & Justice - Rome
info at peaceandjustice.it
http://www.peaceandjustice.it

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I Palazzo Paper
di Steve Cobble

Come si dice "non sa perdere" in italiano? Risposta: Silvio Berlusconi.

Nonostante abbia speso molto più del suo avversario, nonostante abbia
utilizzato le proprie società di informazione per avere più spazio nei
media di quello permesso per legge, nonostante abbia riscritto la legge
elettorale per sventrare i suoi avversari, il Primo Ministro Berlusconi è
stato sconfitto la scorsa settimana da Romano Prodi e dalla coalizione del
centro sinistra.

Un risultato risicato - solo 25.000 voti separano le due coalizioni, su 38
millioni di votanti - ma il vantaggio dell'Unione è stato decisivo,
guadagnando tutte e due le camere. Inoltre, le elezioni sono state
concentrate su Berlusconi - e la maggior parte degli italiani ha detto
semplicemente, basta.

È una buona notizia per il movimento internazionale contro la guerra - il
popolo italiano ha respinto uno dei sostenitori della guerra (Berlusconi è
stato uno dei "Killer B", insieme con Bush e Blair), e Prodi ha promesso di
portare a casa le truppe "non appena possibile".

Però nella scorsa settimana, Berlusconi ha rifiutato di concedere la
vittoria; ha promosso la "grande coalizione," ha promesso di "resistere" se
negato e ha minacciato di far cadere il governo che non si è ancora
installato; ha accusato di imbrogli elettorali nonostante che sia stato il
suo governo a gestire le elezioni; ha sostenuto che lui e i suoi partner
del centro destra sono i "vincitori morali" (nel caso del scurrile e
sfavillante Silvio, una strana scelta di parole); e uno dei suoi alleati ha
addirittura accusato gli uffici postali stranieri di aver sovvertito le
schede elettorali inviate dall'estero.

E George Bush, sempre molto occupato, non ha trovato il tempo per chiamare
il Primo Ministro eletto Prodi per congratularsi - neanche questo fine
settimana da Camp David, dove si nascondeva perché Cindy Sheehan si trovava
a Crawford. Neanche il Papa è riuscito ad alzare il telefono. Hmmm...

Essendo uno affezionato di frodi elettorali, lo trovo tutto molto
divertente. Però, spero che gli italiani tengano un occhio sul premio
elettorale, e l'altro sul periodo di transizione.

Ecco perché: quando il partito del Primo Ministro José María Aznar's è
stato sconfitto in Spagna, i fedeli di Aznar ha immediatemente stracciato
documenti e cancellati i dischi rigidi prima che José Luis Rodríguez
Zapatero prendesse il potere. Indubbiamente, Aznar non voleva lasciare
tracce della verità delle sue manovre dopo le bombe di Madrid, né dei suoi
rapporti con l'amministrazione Bush sulla guerra in Iraq.
(http://www.guardian.co.uk/spain/article/0,2763,1373280,00.html)

Può essere che Aznar abbia già chiamato Berlusconi per ricordaglielo, visto
che Silvo sicuramente non vorrebbe che documenti nascosti siano rilasciati
nei prossimi mesi che ricorderebbero agli italiani e al mondo delle sue
fino ad adesso conversazioni segrete con Bush e Blair prima dell'inizio
della guerra in Iraq.

Fra due settimane, sarà il primo anniversario della rivelazione del Downing
Street memo a Londra, grazie al giornalista Michael Smith e qualche
anonimo/i ma dedicato/i impiegato/i pubblico/i. Quel memo, e quelli che lo
hanno seguito, hanno avuto un impatto enorme sulla percezione pubblica
della disonestà e della falsità sia di George Bush che di Tony Blair.
Pensa. Un memo trapelato a Londra ha avuto un impatto su entrambi i lati
dell'Oceano Atlantico- e ancora lo ha, a giudicare dai sondaggi e dalla
bassa approvazione di Bush e Blair.

Se ci fossero memo simili che dovessero trapelare dal nuovo governo
Italiano, consoliderebbe la verità sulle menzogne di quest tre leader per
ingannare la propria nazione a far parte di una guerra illegale, immorale,
preventiva contro una nazione che non presentava nessuna minaccia imminente.

Quindi, ecco il mio appello: Si prega agli impiegati pubblici italiani di
fare fotocopie di tutti i memo. Trasferire i file dal disco rigido a
dischetti. Creare cartelle alternative. Evitare che la verità venga
stracciata e cancellata. Fare sapere se e quando i Berlusconiani ti mettono
sotto pressione per cancellare la storia prima della guerra, i documenti
contraffatti del Niger, i voli segreti. E poi condividere quella verità,
subito, con il resto del mondo.

Visto che l'ufficio del primo ministro italiano si chiama Palazzo Chigi,
forse chiameremo la versione italiana del Downing Street memo, i Palazzo
Paper.

Qualsiasi sia il nome, sarebbe davvero interessante vederli pubblicati su
qualche sito web italiano.

Traduzione di Stephanie Westbrook

Originale in inglese: http://www.thenation.com/doc/20060501/cobble

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