diritto alla resistenza antifascista



Vi inviamo il comunicato stampa sulla manifestazione antifascista di Milano.

Saluti cordiali

per la segreteria centrale di L'altra Lombardia - SU LA TESTA

Giorgio Riboldi



COMUNICATO STAMPA

Milano, 12 marzo 2006

SOLIDARIETA' AI 41 ANTIFASCISTI ARRESTATI : DEVONO ESSERE LIBERATI SUBITO

DIRITTO ALLA RESISTENZA ANTIFASCISTA

I FASCISTI NON HANNO DIRITTO DI PAROLA NE' DI MANIFESTARE

Ieri a Milano gli antifascisti militanti sono scesi in piazza per impedire
che gli epigoni del fascismo, attuali alleati di Berlusconi e del
centro-destra, sfilassero impuniti.

I fascisti della Fiamma tricolore hanno, tra l'altro violato, la
costituzione antifascista (XII disposizione transitoria) e tutte le leggi
(Scelba, Mancino ecc…) contro la ricostituzione del partito fascista e le
norme che impediscono le esibizioni di simboli, atti e bandiere che
riconducono alla "ritologia" fascista. La sfilata dei fascisti E' avvenuta,
nonostante tutto, senza che il questore o il prefetto di Milano
intervenissero per impedirla, applicando " le loro leggi dello stato
borghese".

Non c'E' stato nessun arresto e nemmeno un fermo tra i fascisti che,
istigati dal fascista Boccacci, più volte inquisito in passato per violenze
e apologia di fascismo, esibivano saluti romani, slogans e bandiere
nazi-fasciste, messe anche in evidenza dalle riprese televisive.

Gli antifascisti che giustamente tentavano di impedire il raduno fascista
hanno dovuto subire e difendersi dalle selvagge cariche della polizia e dei
carabinieri e dalle loro successive operazioni di rastrellamento con tutti
i mezzi che si trovavano sul percorso.

Le "forze dell'ordine" si sono scatenate contro gli antifascisti per
proteggere e difendere il "diritto a sfilare" di picchiatori
professionisti, di indagati per strage, di capi manipolo dei violenti da
stadio, di negazionisti delle camere a gas e di esaltatori della criminale
repubblica di Salò (RSI).

In questo contesto di repressione e provocazioni politiche, se erano
scontate le volgari e strumentali provocazioni della destra e del
centro-destra e del plurindagato Berlusconi (egli ha dichiarato
esplicitamente che ieri "si tentava di impedire una libera manifestazione
di un suo alleato"), al di là di ogni aspettativa negativa sono state le
prese di posizione dei partiti del centro-sinistra e degli alleati centri
sociali futuro-governativi (vedere le dichiarazioni di un loro sedicente
portavoce, oggi candidato nelle liste del PRC, che nel 1994 era tra gli
esponenti di un centro sociale che per molto meno si scontrò con la polizia
in difesa dei suoi "spazi democratici". E' lo stesso individuo che oggi
sostiene che "il conflitto sociale si gestisce solo con il dialogo"!).

L'Unione e i centri sociali suoi alleati fanno a gara con la destra nel
denunciare l'inopportunità politica della manifestazione antifascista. Il
vuoto politico e culturale fa da padrone nelle loro prese di posizione. Il
"pensiero unico qualunquista" ha travolto tutti i partiti antifascisti
dell'arco costituzionale. Nessuno di questa area fa lo sforzo politico di
individuare il nesso esistente tra questi gruppi fascisti con l'area del
centro-destra e con vaste aree dell'imprenditoria capitalista. Da atavici
opportunisti e massimalisti condannano gli episodi di antifascismo
militante e altre iniziative radicali contro il sistema, ma sono pronti ad
esaltare l'occupazione militante della Sorbona a Parigi come qualsiasi
altro episodio di antagonismo sociale, purché sia lontano dal nostro paese
e non disturbi i loro interessi elettorali.

La storia non ha loro insegnato nulla.

Nel 1921 il liberal-democratico Giolitti candidò nelle sue liste esponenti
fascisti, avendo la convinzione di controllarli e di condizionarli. Sette
mesi dopo i fascisti erano al governo…chi vuol intendere intenda.

Non c'E' nessuno che ricordi che i fascisti sono fuori legge e che non
possono esercitare "le prerogative democratiche" previste dalla
Costituzione antifascista.

Il responsabile nazionale di Rifondazione Comunista si E' lasciato andare a
dichiarazioni farneticanti al limite dell'infamità e della delazione,
facendo trapelare, attraverso la stampa borghese, che esistono gruppi o
centri sociali "buoni" che hanno capito la sua non disinteressata lezione
sulla "non violenza", e quelli invece che sono "cattivi", "barbari" ,
"emarginati" ed "estranei al bon ton della politica" e che, quindi, possono
essere colpiti tranquillamente dalla repressione!

Gli antifascisti, i democratici e i rivoluzionari prenderanno le loro
misure a seguito di queste dichiarazioni, anche sul piano elettorale,
nonostante che quest'ultimo non sia un terreno di nostro prioritario
interesse.

In questa occasione noi vogliamo ricordare l'insegnamento del compagno
Terracini, fondatore del Partito Comunista d'Italia e padre della nostra
Costituzione repubblicana antifascista. Egli negli anni '70, insieme a
Lotta Continua e ad altre formazioni extraparlamentari, sostenne la
campagna per la messa fuori legge del MSI. Su questo argomento non ebbe
alcuna solidarietà ed adesione da parte dell'allora PCI. Seppur in altri
termini e in un altro contesto la storia rischia di ripetersi. Ma isolare
le avanguardie militanti antifasciste allora come oggi significa spianare
la strada alle forze autoritarie e neo-fasciste.

Allora come oggi in fascisti vanno messi fuori legge e messi in condizione
di non nuocere. Visto che le istituzioni sono oggettivamente complici di
questi rifiuti della storia spetta agli antifascisti di oggi metterli fuori
legge nella pratica politica quotidiana. I fascisti non parleranno più
impunemente né a Milano né altrove.

I piagnistei del centro-sinistra milanese e nazionale che sanno solo
attaccare gli antifascisti criminalizzandoli e non dicono una parola sulla
illegalità della parata nazi-fascista e soprattutto sui legami pericolosi
che hanno questi con il centro-destra sta a significare la loro
subordinazione politica e culturale al pensiero unico dominante e questo
vuoto politico deve spingere nuclei, gruppi, partiti e centri sociali non
futuro-governativi ad un'ampia operazione di dibattito e di chiarificazione
politica al fine di costruire almeno un'unità sul terreno dell'antifascismo.

Difendersi, organizzarsi senza farsi intimorire

FIAMMA TRICOLORE, FORZA NUOVA, FRONTE SOCIALE NAZIONALE, LIBERTA'
D'AZIONE(Mussolini)

E TUTTI GLI ALTRI GRUPPI NEOFASCISTI FUORI LEGGE!

COMBATTERE LA CASA DELLE LIBERTA' CHE LI PROTEGGE

NO PASARAN

LIBERTA' SUBITO PER GLI ANTIFASCISTI ARRESTATI

Ringraziamo i militanti e i simpatizzanti di L'altra Lombardia, oltre
naturalmente a tutti gli altri, che hanno partecipato alla manifestazione
di Milano e mettiamo a disposizione degli antifascisti arrestati e dei loro
familiari i nostri legali.

Segreteria centrale di L'altra Lombardia - SU LA TESTA

Associazione politico-culturale L'altra Lombardia - SU LA TESTA 
sede nazionale Milano
tel: 339 195 66 69 - 338 98 75 898 
e-mail:
<mailto:laltralombardia at laltralombardia.it>laltralombardia at laltralombardia.it
web: <http://www.laltralombardia.it>www.laltralombardia.it