un 8 marzo tutto da ridere...



Oggi 8 marzo mi sono presa il lusso di passarlo a manifestare con altre sotto l?Ambasciata americana di Roma, noi contro la guerra e il suo potere: saremo state neanche cento? Quelle che riescono sempre ad uscire in tempo dal lavoro, quelle che staccano prima del previsto, quelle che hanno staccato da tempo come me esodata, ci conosciamo ormai quasi tutte, donne in nero, in rosso, arcobaleno, donne? Mancavano quelle che non hanno lavoro, quelle che non staccano, quelle che studiano, è così che va: ci sono mille buone ragioni per essere da un?altra parte, l?8 marzo poi! Mentre facevamo su e giù con i nostri cartelli al passaggio pedonale davanti all?ambasciata mi è andato lo sguardo dentro ad un autobus, ho incrociato lo sguardo di una donna ancora giovane: terrorizzato. Lei, loro hanno paura di noi? Di noi?

Io ho sentito il tg: un gran successo questa "festa", le sale dei comuni erano piene di quelle che non hanno bisogno di sentire niente, i teatri e i locali stasera vanno alla grande, anche le pizzerie e chi se ne frega che Ciampi dice che le pari opportunità gli italiani non le ritengono ancora opportune?

Non basta, ritornavo in treno verso Capranica, era gremito di pendolari. Qualcuna aveva nelle mani quei mazzolini di fiori intristiti da una giornata di lavoro a sbattersi sui tram, 2 euro li vendevano oggi i migranti?E' arrivata, lì sul treno la battuta forte e chiara tra colleghi che si salutano: ?oh ciao eh, oggi è la tua festa!...Ah Ah Ah? Ridevano tutti, di cuore, si sono liberati?loro tra uomini di questa roba da donne. E' vero, una ?festa? tutta da ridere?fino a farti morire dalle risate.
Arrivederci al 18 marzo...
Doriana Goracci