mozione contro la guerra



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ITALO DI SABATO, PRIMO FIRMATARIO DI UNA MOZIONE CHE IMPEGNA IL CONSIGLIO
REGIONALE DEL MOLISE IN UNA AZIONE CONTRO LA GUERRA.



L’ambiguità di un conflitto armato che si veste di una sorta di pacifismo,
la vergogna delle parole che giustificano un vero intervento bellico, con
migliaia e migliaia di morti, di feriti, con rovine ed orrore, come bisogno
di Democrazia, a tutela della dignità delle persone che hanno a vivere la
sventura di vivere nei territori ove la guerra incombe, a salvaguardia dei
bisogni di tutta quella gente.

La falsità di un intervento così crudele e terribile, che azzera da mesi e
mesi la vita di bambini, di donne, di anziani che chiedevano soltanto di
poter vivere, nell’umile certezza di una vita senza stenti e senza minacce.
Ma è accaduto che il rombo terribile della guerra si facesse sentire in
tutto il suo orrore e le scelte attuate hanno camminato di pari passo con
le menzogne e la costruzione di ogni meccanismo adatto a favorire
l’intervento armato.

In Iraq non c’erano armi di distruzione di massa, in Iraq non si stava
costruendo alcuna bomba atomica. Ma in Iraq, come un’ottima inchiesta di
Rai News 24 ha rivelato, si commettono crimini atroci, come quello commesso
dall’esercito USA che ha volutamente usato il fosforo bianco contro la
popolazione di Fallujah nel novembre del 2004. Un crimine orrendo
perpetuato contro dei civili inermi. Il fosforo bianco, quest’arma
ignobile, che brucia l’aria, che produce un fumo denso, un veleno che
distrugge ogni forma di vita in un raggio di 150-200 metri. Un’arma chimica
vietata dalle Convenzioni delle Nazioni Unite. Un’arma che è stata usata e
che nessuno, stavolta, può smentire, perché ci sono tante testimonianze,
troppe e tutte tremende e terribili.

Tanti racconti, troppi, come troppi corpi di donne e bambini e gente comune
sono stati bruciati dalla follia della guerra. Testimonianze senza una sola
appartenenza, come dimostrano le parole dei due veterani della Ia
Divisione, Jeff Englehart e Garret Reppenhagen. Testimonianze che vengono
anche da funzionari del Ministero della Difesa britannico, i quali chiedono
ufficialmente scusa per le loro vergognose bugie circa l’utilizzo di armi
chimiche che bruciano a vivo le persone, addirittura sciogliendone i corpi.

Un crimine di guerra, un terribile crimine perpetuato contro gente
indifesa, persone comuni che chiedevano il rispetto della propria vita. Non
è il modo per regalar loro la Democrazia. È solo un crimine, un crimine
efferato e brutale. Il crimine d’una guerra che solo morte e rovina sta
producendo, la normale produzione di ogni guerra.

Per questo Italo Di Sabato, Capogruppo del Partito della rifondazione
Comunista alla Regione Molise è il primo firmatario di una Mozione che
impegni il Consiglio Regionale del Molise 1) a condannare quanto successo a
Fallujah riguardo l’utilizzo, da parte dell’esercito statunitense, di
fosforo bianco contro la popolazione civile inerme; 2) a chiedere al
Parlamento italiano di sollecitare in sede europea l’apertura di una
inchiesta internazionale che chiarisca quanto effettivamente avvenuto in
Iraq in questi mesi riguardo l’utilizzo di materiale bellico non
convenzionale; 3) a chiedere nuovamente al Governo italiano, anche alla
luce di questi fatti, l’immediato ritiro delle nostre truppe dall’Iraq.



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