Nepal: bambini vittime della violenza nel conflitto



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COMUNICATO STAMPA
CS91-2005

NEPAL: BAMBINI VITTIME DELLA VIOLENZA NEL CONFLITTO

Amnesty International ha denunciato oggi che migliaia di bambini in tutto
il Nepal stanno subendo violenze e gravi abusi in un brutale conflitto
interno che vede contrapposti, da nove anni, i ribelli maoisti e le forze
di sicurezza.

Nel suo rapporto Nepal: bambini coinvolti nel conflitto, l'organizzazione
per i diritti umani sottolinea che i bambini nepalesi sono uccisi,
detenuti illegalmente, torturati, stuprati, rapiti e reclutati per
attivita' militari e accusa ambedue le parti in conflitto di violare i
diritti fondamentali dei bambini.

'Questo conflitto e' un disastro per i bambini del Nepal', ha dichiarato
Purna Sen, direttore del programma Asia Pacifico di Amnesty International.
'Alcuni bambini sono stati direttamente presi a bersaglio dall'una o
dall'altra parte in conflitto, mentre centinaia sono morti a causa di
bombe e altri ordigni esplosivi. Migliaia di bambini sono stati costretti
a fuggire dalle proprie case e ad affrontare una poverta' estrema e lo
sfruttamento'.

Entrambe le parti in conflitto sono responsabili dell'uccisione di
bambini. Le forze di sicurezza hanno ucciso bambini sospettati di
coinvolgimento con i maoisti, mentre questi ultimi hanno rapito e ucciso
figli di personale delle forze di sicurezza e causato la morte di molti
bambini bombardando deliberatamente infrastrutture civili e abbandonando
ordigni esplosivi improvvisati in aree civili.

Amnesty International ha ricevuto preoccupanti notizie secondo le quali
bambini sospettati di affiliazione con i ribelli maoisti sono stati
detenuti per lunghi periodi di tempo in caserme, stazioni di polizia e
prigioni, spesso insieme agli adulti. Molti bambini hanno riferito di
essere stati torturati dalle forze di sicurezza durante la detenzione.

Questo trattamento e' in palese violazione degli obblighi del governo
nepalese in materia di diritti umani. La Convenzione internazionale sui
diritti dell'infanzia (Crc) prevede che 'ogni bambino privato della
liberta' deve essere trattato con umanita'Š e in maniera che tenga in
considerazione i bisogni delle persone della sua eta'', mentre la tortura
o altri trattamenti crudeli, inumani e degradante sono vietati tanto dalla
Crc quanto dal Patto internazionale sui diritti civili e politici.

Chandra Malla ha raccontato ad Amnesty International come, dopo che suo
marito era stato ucciso dalle forze di sicurezza, la polizia si sia recata
a casa sua e abbia arrestato suo figlio di 10 anni. Lo hanno trascinato
fuori di casa e colpito con una pistola, accusandolo di essere un maoista.
Il ragazzo e' stato trattenuto per sei giorni, durante i quali e' stato
picchiato con un tubo di plastica su tutto il corpo. Dopo il suo rilascio,
le forze di sicurezza hanno continuato a fargli visita e a minacciarlo di
stuprare la sorella di 12 anni.

Amnesty International ha ricevuto notizie di ragazze stuprate dalle forze
di sicurezza  durante 'operazioni di ricerca'. Una quindicenne del Nepal
centro occidentale ha raccontato di essere stata violentata da un soldato
nella stalla di famiglia durante una 'operazione di ricerca' notturna nel
suo villaggio. Molte organizzazioni di donne denunciano che il conflitto
sta alimentando ulteriormente la tratta delle ragazze a scopo di
sfruttamento sessuale - un problema gia' grave in Nepal.

Negli ultimi anni i maoisti hanno rapito decine di centinaia di ragazzi in
eta' scolare per sottoporli a sessioni di 'educazione politica',
trattenendoli in localita' remote. Molti di questi ragazzi tornano a casa
dopo alcuni giorni, altri no e sembra che i ribelli reclutino i bambini
per attivita' militari e lavoro forzato, nonostante l'utilizzo nei
conflitti armati di bambini sotto i 15 anni sia un crimine di guerra.

L'istruzione e' particolarmente presa di mira. Ambo le parti in conflitto
utilizzano ragazzi in eta' scolare per scopi militari, i maoisti hanno
bombardato diverse scuole e ferito bambini. Questi attacchi, insieme ai
rapimenti di ragazzi in eta' scolare e agli scioperi indetti dai maoisti,
significano che molti bambini nepalesi vengono tagliati fuori da anni
vitali per l'istruzione.

'I bambini nepalesi sono coinvolti nel ciclo di violenza in cui si sta
avvitando il paese. Sono rapiti e reclutati dai maoisti e diventano, in
questo modo, obiettivi per le forze di sicurezza, e dunque a rischio di
arresto o persino di uccisione' - ha detto Purna Sen. 'Oltre a subire
violenza e abusi, a causa di un conflitto che mina i servizi educativi,
sanitari e per lo sviluppo migliaia di bambini non possono godere dei
propri diritti alla salute e all'istruzione'.

Amnesty International chiede al governo del Nepal di:
- rispettare i propri obblighi di protezione dei diritti dei bambini, come
previsto dalla Crc e da altri trattati sui diritti umani;
- consegnare alla giustizia il personale delle forze di sicurezza
coinvolto in violazioni dei diritti umani;
- fornire servizi appropriati per i bambini implicati nel conflitto.

L'organizzazione per i diritti umani chiede inoltre ai maoisti di:
- porre fine al rapimento e al reclutamento di bambini;
- rilasciare tutti i bambini arruolati;
- cessare gli attacchi indiscriminati e deliberati contro i civili.

Secondo Amnesty International, e' indispensabile che entrambe le parti
adottino tutte le misure possibili per rispettare e proteggere i diritti
dei bambini e limitare l'impatto negativo del conflitto sulle loro vite.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 26 luglio 2005

Il rapporto Nepal: bambini coinvolti nel conflitto e' disponibile presso
questo indirizzo Internet:
http://web.amnesty.org/library/index/engasa310542005 e l'Ufficio stampa di
Amnesty International Italia

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it



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