26/01 Genova: un'ora in silenzio per la pace



Agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione e diffusione


Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

L'onorevole (!) Gustavo Selva, presidente della Commissione Esteri della
Camera, ha dichiarato in un'intervista: «Abbiamo dovuto mascherare Antica
Babilonia come operazione umanitaria perché altrimenti dal Colle non sarebbe
mai arrivato il via libera»... «Dobbiamo passare da forza di ingerenza
umanitaria a forza combattente».
Che, in italiano, vuol dire: "Abbiamo deliberatamente ingannato il
presidente della repubblica, che, in quanto garante della costituzione, non
avrebbe potuto avallare la partecipazione italiana alla guerra contro
l'Iraq. Gli abbiamo fatto credere che si trattasse di un'operazione
umanitaria. Il vegliardo c'è cascato. Ma ora basta: dopo l'uccisione del
maresciallo Cola dobbiamo dichiararci forza combattente, con tutte le
conseguenze del caso."
Ora nessuno può più fare finta di niente: ne il presidente della repubblica,
chiamato direttamente e pesantemente in causa,  ne il parlamento, ne i
partiti di opposizione . La guerra in Iraq è illegale,perché vietata dalla
Costituzione;  inutile  perché le armi di distruzione di massa non
esistevano (così come non c'era Bin Laden in Afganistan, per chi non ha la
memoria troppo corta); criminale perché è già costata troppe vite umane da
entrambe le parti.
Da parte nostra, nonostante le richieste da più parti di dotare i soldati
italiani di armamento più pesante,non cessiamo di chiedere il loro ritiro
immediato dall'Iraq.
Lo faremo per la centocinquantunesima volta sostando in silenzio mercoledì
26 gennaio dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova;
invitiamo chi condivide le nostre argomentazioni ad unirsi a noi.
info:

Norma Bertullacelli 010 5704871 - 347 3204042

Antonio Bruno 010 6982958 - 339 3442011

Graziella Gaggero 010 594796 - 347 4197646

Mariangela Grixoni 347 8300100

Sergio Tedeschi 010 460483