[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 659



 ==============================
NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
==============================
Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)
Numero 659 del 15 dicembre 2017

In questo numero:
1. Ringraziando le donne che hanno promosso e animato la Carovana per il disarmo nucleare
2. Un editoriale comune. Un'altra difesa e' possibile. Difendiamoci, si', ma da chi e come?
3. La Casa siamo tutte. Un appello

1. INIZIATIVE. RINGRAZIANDO LE DONNE CHE HANNO PROMOSSO E ANIMATO LA CAROVANA PER IL DISARMO NUCLEARE

Si e' conclusa lunedi' 11 dicembre a Roma la Carovana delle donne per il disarmo nucleare che ha attraversato l'Italia per chiedere che anche il nostro paese ratifichi il Trattato di proibizione delle armi nucleari (Tpnw) adottato il 7 luglio 2017 dall'Onu.
Alle donne della "Lega internazionale delle donne per la pace e la liberta'" (Wilpf) che hanno promosso e animato questa straordinaria iniziativa vogliamo esprimere ancora una volta la nostra gratitudine, ed insieme a loro vogliamo perseverare nella richiesta che anche l'Italia al piu' presto ratifichi il Trattato.
*
Il primo dovere e' salvare le vite.
Tutte le armi sono nemiche dell'umanita' poiche' la loro funzione e' di uccidere gli esseri umani; le armi atomiche, in particolare, possono provocare non solo stragi immani, ma la distruzione della stessa civilta' umana.
Abolire le armi atomiche e' la piu' urgente ed ineludibile necessita' dell'intera umanita'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Vi e' una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
Allegato: Una breve notizia sulla Carovana delle donne per il disarmo nucleare
Si e' svolta tra il 20 novembre e il 10 dicembre 2017 la Carovana delle donne per il disarmo nucleare che ha attraversato l'Italia per chiedere che anche il nostro paese ratifichi il Trattato di proibizione delle armi nucleari (Tpnw) adottato il 7 luglio 2017 dall'Onu.
Molte le iniziative realizzate in varie citta' d'Italia: la Carovana, promossa dalla "Lega internazionale delle donne per la pace e la liberta'" (Wilpf), la piu' antica e prestigiosa associazione pacifista internazionale, ha infatti saputo suscitare l'adesione e l'impegno del vasto e variegato arcipelago del "popolo della pace", associazioni, movimenti, istituzioni e persone impegnate in difesa dell'umanita' e della biosfera, per la pace e il disarmo, contro tutte le violenze, per la liberazione comune e per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente.
La carovana ha preso avvio il 20 novembre, "Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia", e si e' conclusa il 10 dicembre, "Giornata internazionale dei diritti umani"; al suo centro, cuore pulsante, il 25 novembre, "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne", con la partecipazione alla manifestazione nazionale promossa dal movimento "Non una di meno" a Roma.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni impegnate per la pace, i diritti umani, la difesa della natura e della civilta' umana, tutte le istituzioni democratiche, a sostenere le ulteriori iniziative della Wilpf.
Per contattare le donne della "Lega internazionale delle donne per la pace e la liberta'" (Wilpf-Italia): Antonia Sani: cell. 3497865685, e-mail: antonia.sani.baraldi at gmail.com e Giovanna Pagani: cell. 3201883333, e-mail: gioxblu24 at gmail.com

2. INIZIATIVE. UN EDITORIALE COMUNE. UN'ALTRA DIFESA E' POSSIBILE. DIFENDIAMOCI, SI', MA DA CHI E COME?
[Riceviamo e diffondiamo]

In occasione del 15 dicembre (quarantacinquesimo anniversario dell'approvazione della prima Legge italiana di riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare e istitutiva del servizio civile, la n. 772 del 15.12.1972), viene diffuso questo editoriale comune della Campagna "Un'altra difesa e' possibile" sottoscritto da direttori di diverse riviste e che sara' pubblicato su molti siti che sostengono la proposta di una Legge per la Difesa civile non armata e nonviolenta.
*
Nel dibattito sulla "legittima difesa" ci deve essere un punto fermo: riconoscere che l'uso della forza e' prerogativa dello Stato e non puo' essere lasciato al libero arbitrio del singolo.
La "difesa" e' un punto decisivo nella pratica della nonviolenza attiva. Difesa della vita, difesa dei diritti, difesa della liberta', difesa dei piu' deboli, difesa dell'ambiente. La storia della nonviolenza moderna e' storia di movimenti di difesa, da Gandhi che difendeva il suo popolo dal colonialismo, fino al Premio Nobel per la Pace 2017 assegnato alla Campagna per la messa al bando della armi nucleari che ci difende dall'olocausto atomico.  Oggi i movimenti nonviolenti nel mondo agiscono in difesa della pace e per salvare la vita a chi fugge dalle guerre.
La difesa personale e collettiva e' al centro della Campagna nonviolenta "Un'altra difesa e' possibile" che vuole introdurre nelle nostre istituzioni la "Difesa civile non armata e nonviolenta" per mettere in campo capacita' di prevenzione, di mediazione e di risoluzione dei conflitti. I movimenti nonviolenti hanno lanciato la proposta all'Arena di Pace e Disarmo del 25 aprile 2014. In pochi mesi sono state raccolte e depositate 50.000 firme per la Legge di iniziativa popolare. La Camera l'ha recepita e 74 deputati l'hanno sottoscritta. Poi, con la pressione di 20.000 cartoline inviate ai parlamentari di tutti i gruppi politici, il progetto di Legge n. 3484 e' stato incardinato e calendarizzato. Noi chiediamo che in queste ultime settimane di lavori parlamentari si svolgano le audizioni nelle Commissioni congiunte Affari costituzionali e Difesa, per aprire la discussione che possa poi proseguire nella prossima legislatura.
La proposta tende allo sbocco legislativo, oltre che culturale, politico e finanziario, per assolvere al dovere costituzionale di difesa della Patria (art. 52) nell'ottemperanza del ripudio della guerra (art. 11) e prevede la costituzione del "Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta" con i compiti di difendere la Costituzione, di predisporre piani per la difesa civile, non armata e nonviolenta, curandone la sperimentazione e la formazione della popolazione, di svolgere attivita' di ricerca per la pace, il disarmo, la riconversione civile dell'industria bellica, di favorire la prevenzione dei conflitti armati, la riconciliazione, la mediazione, la promozione dei diritti umani, la solidarieta' internazionale e l'educazione alla pace.
Il riconoscimento giuridico di forme di difesa nonviolenta e' gia' stato fatto proprio dal nostro ordinamento (due sentenze della Corte costituzionale, la n. 164/1985 e 470/1989, la legge del 230 del 1998 di riforma dell'obiezione di coscienza e la legge 64 del 2001 istitutiva del servizio civile nazionale, e con il Decreto Legislativo n. 40 del 6 marzo 2017 sul Servizio Civile Universale). Ora tale visione e' entrata nel Parlamento per ottenere una legge specifica. Questo e' il coronamento di anni di lavoro sui territori delle Reti promotrici della Campagna "Un'altra difesa e' possibile" (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Tavolo Interventi Civili di Pace, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci!) che rappresentano il vasto mondo del volontariato, della pace, del servizio civile, del disarmo.
La difesa civile, non armata e nonviolenta e' l'evoluzione della lotta degli obiettori di coscienza al servizio militare, che proprio 45 anni fa, il 15 dicembre 1972, ottenevano la prima Legge di riconoscimento e l'istituzione del servizio civile. Oggi vogliamo ridare valore e dignita' alla parola "difesa", sottraendola al monopolio militare. La difesa armata garantisce solo la difesa ad oltranza dell'industria degli armamenti ma lascia il Paese sempre piu' vulnerabile e indifeso di fronte ad ogni sorta di minaccia reale alla patria, inondazioni, terremoti, incendi, dissesto idrogeologico.
Nella Legge di bilancio 2018 sono annunciati 25 miliardi di euro nel capitolo "Difesa militare" con un aumento del + 4% rispetto al 2017, risorse sottratte alla difesa dalla poverta', dall'ignoranza, dal degrado del nostro Paese. La campagna "Un'altra difesa e' possibile", cerca di invertire la rotta.
L'unica difesa legittima e' quella nonviolenta.
Campagna "Un'altra difesa e' possibile"
Mao Valpiana, direttore di "Azione nonviolenta"
Efrem Tresoldi, direttore di "Nigrizia"
Alex Zanotelli, direttore di "Mosaico di pace"
Mario Menin, direttore di "Missione Oggi"
Riccardo Bonacina, direttore di "Vita"
Pietro Raitano, direttore di "Altreconomia"
Gianluca Carmosino, Riccardo Troisi, Marco Calabria, direttori di "Comune-info"
15 dicembre 1972-2017

3. SOLIDARIETA'. LA CASA SIAMO TUTTE. UN APPELLO
[Dalla Casa Internazionale delle Donne riceviamo e diffondiamo]

Sostegno alla Casa
lacasasiamotutte (lacasasiamotutte at gmail.com)
#lacasasiamotutte
A tutte le amiche e gli amici,
come avrai saputo dalla stampa o dalla televisione, la Casa Internazionale delle Donne ha bisogno di aiuto.
Abbiamo ricevuto moltissime dimostrazioni di affetto e vicinanza che ci hanno molto commosso, e ve ne siamo grate, ma anche siamo state sollecitate a richiedere un aiuto economico a quante, come te, ci conosce, ha lavorato nella Casa e con la Casa.
Essere luogo di riflessione politica delle donne, ospitare in modo sostenibile tante associazioni e tante attivita', costruire, produrre attivita' culturali, tenere aperto il piu' grande archivio della storia e della produzione femminista, mantenere decorosamente un edificio storico, farlo restare aperto, fruibile a disposizione delle donne e di tutta la citta', fornire servizi di assistenza, consulenza, sostegno al lavoro e alla vita delle donne e dei bambini, promuovere formazione, costa e costa molto.
Per questo ti chiediamo di contribuire alla sopravvivenza della Casa, per farla essere sempre di piu' e sempre meglio quel luogo unico a Roma, in Italia, in Europa che e' la nostra Casa Internazionale delle donne.
Ringraziandoti fin d'ora e ricordandoti che la Casa si sostiene solo con l'autofinanziamento, ti chiediamo anche di far partecipare le persone a te vicine al sostegno della Casa.
Per la donazione:
http://www.casainternazionaledelledonne.org/index.php/it/sostienici-support-us
IBAN IT38H0103003273000001384280
causale: "Donazione per la Casa Internazionale delle Donne"

==============================
NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
==============================
Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 659 del 15 dicembre 2017

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

Per non riceverlo piu':
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web
http://web.peacelink.it/mailing_admin.html
quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:
http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Gli unici indirizzi di posta elettronica utilizzabili per contattare la redazione sono: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com