[Nonviolenza] Telegrammi. 2540



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2540 del 22 novembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un incontro di accostamento alla nonviolenza a Viterbo

2. "Disagio sociale, sofferenza  psichica e solidarieta' concreta". Un incontro di riflessione con Vito Ferrante

3. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

4. Alcuni testi del mese di luglio 2014 (parte settima e conclusiva)

5. Fermare il massacro a Gaza

6. Si manifesti ovunque per fermare il massacro in corso a Gaza

7. Per Edward Said. Un incontro di studio in memoria del grande intellettuale palestinese

8. Contro il massacro a Gaza una appassionata testimonianza della citta' di Viterbo

9. Cessi il massacro a Gaza

10. La guerra e' nemica dell'umanita'

11. Associazione "Respirare": Cessate il fuoco

12. L'inutile strage

13. "Viterbo oltre il muro": il mondo intero chiede la fine del massacro a Gaza

14. Un incontro a Viterbo di commemorazione delle vittime di tutte le guerre

15. In nome dell'umanita': cessi subito il massacro a Gaza

16. Fermare la guerra

17. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica

18. Gaza, o dell'umanita'

19. Giorgio Gaslini

20. Fermare la strage a Gaza

21. Fermare la strage nel Mediterraneo

22. Una lettera al Ministro dell'Interno

23. Fermare subito il massacro a Gaza, fermare subito il massacro nel Mediterraneo. Un appello alle istituzioni locali

24. Un semplice appello di alcuni cittadini del mondo

25. Una lettera al Ministro della Giustizia

26. Segnalazioni librarie

27. La "Carta" del Movimento Nonviolento

28. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. UN INCONTRO DI ACCOSTAMENTO ALLA NONVIOLENZA A VITERBO

 

Nell'ambito del corso di formazione dei volontari in servizio civile presso la Caritas diocesana di Viterbo si e' svolto nel pomeriggio di lunedi' 21 novembre 2016 un incontro di accostamento alla teoria e alla pratica della nonviolenza.

All'incontro hanno preso parte il responsabile della formazione dei volontari in servizio civile della Caritas di Viterbo e il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani".

 

2. INCONTRI. "DISAGIO SOCIALE, SOFFERENZA PSICHICA E SOLIDARIETA' CONCRETA". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON VITO FERRANTE

 

Si e' svolto la sera di lunedi' 21 novembre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con Vito Ferrante sul tema: "Disagio sociale, sofferenza psichica e solidarieta' concreta. Alcune iniziative in corso in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di chi piu' ha bisogno di aiuto".

*

Una breve notizia su Vito Ferrante

Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita', e' il presidente e l'anima dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta', di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia' consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo, Vito Ferrante e' una delle personalita' piu' stimate nell'ambito del volontariato e dell'impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu' ne ha bisogno; e' a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa' civile, per le esperienze di solidarieta' e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell'assistenza rispettosa e promotrice della dignita' e dei diritti umani.

 

3. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

 

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

4. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2014 (PARTE SETTIMA E CONCLUSIVA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2014.

 

5. FERMARE IL MASSACRO A GAZA

 

Ci sta a cuore la vita di ogni essere umano.

Si cessi di uccidere.

Nulla di buono puo' venire dai massacri.

Solo la pace salva le vite.

Solo la pace promuove la giustizia.

Solo la pace consente la convivenza.

*

Immediato cessate il fuoco.

Riconoscimento dello stato palestinese.

Due popoli e due stati liberi, sovrani, democratici, sicuri da minacce di distruzione.

Riconoscimento, rispetto, promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Disarmo e smilitarizzazione dei conflitti.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. SI MANIFESTI OVUNQUE PER FERMARE IL MASSACRO IN CORSO A GAZA

 

Riteniamo che occorra manifestare ovunque, in limpide forme democratiche e nonviolente, per l'immediata cessazione del massacro a Gaza.

Fermare il massacro in corso a Gaza e' la richiesta condivisa dall'intera umanita' consapevole.

Fermare il massacro in corso a Gaza e' la richiesta condivisa da ogni persona di retto sentire e di volonta' buona.

Fermare il massacro in corso a Gaza.

Affermando con chiarezza l'opposizione a tutte le uccisioni.

Chiedendo l'immediato "cessate il fuoco".

Chiedendo l'immediato soccorso a tutte le vittime.

Chiedendo a tutte le parti belligeranti il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Chiedendo pace, liberta' e sicurezza per tutti i popoli.

Chiedendo la fine dell'occupazione e il pieno riconoscimento dello stato palestinese.

Chiedendo che la comunita' internazionale garantisca l'esistenza - anche attraverso un piano straordinario di aiuti umanitari e attraverso adeguate iniziative diplomatiche in particolare anche nei confronti degli altri stati dell'area mediorientale - di due popoli in due stati sovrani, liberi, democratici, sicuri, rispettosi dei diritti umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. PER EDWARD SAID. UN INCONTRO DI STUDIO IN MEMORIA DEL GRANDE INTELLETTUALE PALESTINESE

 

Si e' svolto nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio di venerdi' 25 luglio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in memoria di Edward Said, il grande intellettuale palestinese, militante contro tutte le oppressioni, per la dignita' e i diritti di ogni essere umano, per la liberazione dell'umanita'.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dalle sue opere principali.

*

Edward Said, prestigioso intellettuale democratico palestinese, uno dei piu' grandi umanisti del secondo Novecento, costantemente impegnato contro il razzismo, contro l'imperialismo e contro ogni oppressione, per la liberazione dei popoli, per i diritti umani, era nato a Gerusalemme il primo novembre 1935; autore di molti libri, tradotti in 26 lingue, docente di letterature comparate alla Columbia University di New York, musicista e musicologo, a New York e' deceduto il 25 settembre 2003. Tra le opere di Edward W. Said segnaliamo: Orientalismo, Bollati Boringhieri, Torino 1991, poi Feltrinelli, Milano 1999; La questione palestinese. La tragedia di essere vittime delle vittime, Gamberetti, Roma 1995; Dire la verita'. Gli intellettuali e il potere, Feltrinelli, Milano 1995; Cultura e imperialismo. Letteratura e consenso nel progetto coloniale dell'Occidente, Gamberetti, Roma 1998; Tra guerra e pace. Ritorno in Palestina-Israele, Feltrinelli, Milano 1998; La convivenza necessaria, Indice internazionale, Roma 1999; Sempre nel posto sbagliato. Autobiografia, Feltrinelli, Milano 2000; Fine del processo di pace. Palestina/Israele dopo Oslo, Feltrinelli, Milano 2002; Il vicolo cieco di Israele, Datanews, Roma 2003; (con Daniel Barenboim), Paralleli e paradossi. Pensieri sulla musica, la politica e la societa', Il Saggiatore, Milano 2004; La pace possibile, Il Saggiatore, Milano 2005; Umanesimo e critica democratica. Cinque lezioni, Il Saggiatore, Milano 2007; Il mio diritto al ritorno. Intervista con Ari Shavit, "Ha'aretz Magazine", Tel Aviv 2000, Nottetempo, 2007; Nel segno dell'esilio. Riflessioni, letture e altri saggi, Feltrinelli, Milano 2008; Joseph Conrad e la finzione autobiografica, Il Saggiatore, Milano 2008; Sullo stile tardo, Il Saggiatore, Milano 2009; Musica ai limiti. Saggi e articoli, Feltrinelli, Milano 2010.

*

Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha invitato all'impegno per la cessazione del massacro a Gaza e per una risoluzione nonviolenta del conflitto israelo-palestinese basata sul riconoscimento dei diritti dei due popoli e sulla esistenza di due stati entrambi liberi, sovrani, sicuri da ogni minaccia di occupazione e di distruzione, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Nel ricordo di Edward Said prosegua la lotta contro tutte le oppressioni, contro tutte le occupazioni, contro tutti gli imperialismi e i totalitarismi; prosegua la lotta contro il fascismo, il razzismo, il militarismo, il colonialismo e il maschilismo; prosegua la lotta per la liberazione dell'umanita'; prosegua la lotta per il riconoscimento del diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

 

8. CONTRO IL MASSACRO A GAZA UNA APPASSIONATA TESTIMONIANZA DELLA CITTA' DI VITERBO

 

Nella serata di venerdi' 25 luglio si e' svolta in piazza del Comune a Viterbo una manifestazione pubblica per la cessazione immediata del massacro a Gaza.

Da tante donne, uomini, bambine e bambini della citta' e della provincia di Viterbo e' stata espressa, con intensita' e commozione, una sincera solidarieta' con le vittime della violenza, e l'energica richiesta che cessino tutte le uccisioni e tutte le persecuzioni, che sia riconosciuto il diritto di tutti gli esseri umani alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Al governo italiano - e all'Unione Europea - e' stato chiesto di cessare di fornire armi assassine a tutte le parti belligeranti ed a tutti i paesi violatori dei diritti umani, cosi' come e' stato chiesto di abrogare le scellerate norme razziste che negano accoglienza e assistenza a chi e' costretto a fuggire dalle guerre, dalle persecuzioni, dalle devastazioni, dalla fame.

Le armi uccidono gli esseri umani.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Corale e' stata la richiesta del riconoscimento dello stato di Palestina; corale e' stata la richiesta del riconoscimento del diritto di due popoli a vivere in due stati liberi, sovrani, sicuri, democratici, rispettosi dei diritti umani; corale e' stata la richiesta che cessino tutte le guerre, tutte le occupazioni, tutte le oppressioni, tutte le persecuzioni; corale e' stata la richiesta del disarmo e della smilitarizzazione; corale e' stata la richiesta di pace, giustizia, convivenza, solidarieta'.

Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune di tutti gli esseri umani.

Vi e' una sola umanita', che si incarna in esseri umani tutti diversi e tutti eguali in diritti.

Vi e' una sola umanita': ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso; ogni essere umano ha diritto alla libertà; ogni essere umano ha diritto al rispetto e all'aiuto degli altri esseri umani.

La violenza va sconfitta con la nonviolenza.

La disumanita' va sconfitta con l'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

Cessi immediatamente il massacro a Gaza.

Cessino immediatamente tutti i massacri in tutto il mondo.

Si riconosca il diritto di ogni essere umano a salvare la propria vita, e quindi si riconosca il dovere di tutti gli esseri umani e di tutte le istituzioni civili e democratiche a recare soccorso a chi soffre, a chi e' in pericolo, a chi ha bisogno di aiuto.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. CESSI IL MASSACRO A GAZA

 

Cessi il massacro a Gaza.

Questo chiede l'intera umanita': che cessi il massacro a Gaza.

Cessi il massacro a Gaza.

 

10. LA GUERRA E' NEMICA DELL'UMANITA'

 

La guerra consiste nell'uccisione di esseri umani.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la pace salva le vite.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

11. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": CESSATE IL FUOCO

 

In nome dell'unica umanita' cui tutte e tutti apparteniamo: cessate il fuoco.

Uccidere e' un male assoluto: cessate il fuoco.

Uccidere e' un crimine irreversibile: cessate il fuoco.

Nulla puo' restituire la vita: cessate il fuoco.

Dal male sempre e solo scaturisce altro male: cessate il fuoco.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta': cessate il fuoco.

*

Pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti.

Accogliere ed assistere tutte le vittime.

Salvare tutte le vite.

La nonviolenza e' la via.

*

Riconoscimento dello stato di Palestina.

Riconoscimento del diritto di due popoli a vivere in due stati liberi, sovrani, sicuri, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Liberazione di tutti gli ostaggi, di tutti i prigionieri politici, di tutti i detenuti per le loro opinioni.

*

Cessino tutte le guerre, tutte le occupazioni, tutte le oppressioni, tutte le persecuzioni, tutte le minacce di distruzione.

Abolire la schiavitu', il colonialismo, il razzismo, l'imperialismo, il totalitarismo, il maschilismo.

Liberta' e solidarieta' per tutti i popoli e per tutte le persone.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Ogni essere umano ha diritto a non essere ucciso.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

Solo la pace promuove la giustizia.

Solo la pace invera la democrazia.

Solo la pace consente la convivenza.

Vi e' una sola umanita'.

In nome dell'unica umanita' cui tutte e tutti apparteniamo: cessate il fuoco.

 

12. L'INUTILE STRAGE

 

Nel centesimo anniversario dell'inizio dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale cessino immediatamente e per sempre tutte le guerre, le uccisioni, le persecuzioni, le devastazioni.

Gia' troppo ha sofferto l'umanita'.

L'esistenza stessa della civilta' umana e' oggi messa in pericolo dalle guerre, dagli eserciti e dalle armi.

Il primo diritto di ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

Subito la pace.

Subito il disarmo.

Subito la smilitarizzazione.

Subito il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. "VITERBO OLTRE IL MURO": IL MONDO INTERO CHIEDE LA FINE DEL MASSACRO A GAZA

 

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" chiede la fine del massacro a Gaza.

Il mondo intero chiede la fine del massacro a Gaza.

Si cessi di uccidere.

Si riconosca il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta' di tutti gli esseri umani.

Si riconosca che vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

14. UN INCONTRO A VITERBO DI COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE

 

Si e' svolto a Viterbo nel pomeriggio di lunedi' 28 luglio 2014, per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", un incontro di commemorazione delle vittime di tutte le guerre e di richiesta che cessino per sempre tutte le uccisioni, tutte le persecuzioni, tutte le devastazioni.

Nel corso dell'incontro sono state ascoltate, lette e commentate alcune testimonianze dell'orrore della guerra, dalla prima guerra mondiale fino alle stragi in corso in queste ore in tante parti del mondo.

Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha evidenziato ancora una volta come l'unico modo dignitoso e adeguato di ricordare e onorare gli esseri umani uccisi da tutte le guerre sia impegnarsi per farle cessare per sempre, affinche' altre vittime non vi siano mai piu'.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

La memoria della catastrofe della prima guerra mondiale convoca ad agire per abolire le guerre, che sempre consistono nel massacro di esseri umani.

E per abolire le guerre occorre abolire le armi e gli eserciti, che delle guerre sono gli strumenti.

Ogni essere umano si rifiuti di uccidere ogni altro essere umano.

Ogni persona ed ogni popolo ed ogni paese si adoperino per far cessare lo scandalo della produzione, del commercio e dell'uso delle armi.

Siano abolite tutte organizzazioni armate, siano aboliti tutti gli eserciti.

Nulla giustifica l'uccisione di un essere umano.

Le armi, gli eserciti, la guerra sono nemici dell'umanita'.

Alla violenza occorre opporsi con il suo opposto: la nonviolenza.

Al male occorre opporsi con il suo contrario: il bene.

Alla ferocia assassina occorre opporre la solidarieta' che salva le vite.

All'indifferenza occorre opporre la responsabilita'.

All'ingiustizia e alla menzogna occorre opporre la giustizia e la verita'.

La morte va contrastata aiutando le persone a vivere.

L'empatia fonda la convivenza.

La generosita', la clemenza, la misericordia sono la prima politica.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Qui ed ora, nel centesimo anniversario dell'inizio della prima guerra mondiale, nel ricordo di tutte le vittime massacrate dalla guerra, dobbiamo impegnarci per far cessare tutte le guerre, le uccisioni, le persecuzioni, le devastazioni in corso ovunque nel mondo.

Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

Vi e' una sola umanita', composta di persone umane tutte diverse l'una dall'altra, tutte eguali in diritti, tutte corresponsabili della sorte comune, tutte chiamate alla solidarieta' che ogni essere umano riconosce, raggiunge, sostiene.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Cessino tutte le guerre.

Cessino tutte le stragi.

Siano abolite le armi assassine.

Siano aboliti gli eserciti assassini.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

15. IN NOME DELL'UMANITA': CESSI SUBITO IL MASSACRO A GAZA

 

In nome dell'umanita': cessi subito il massacro a Gaza.

In nome dell'umanita': cessi subito il massacro a Gaza.

In nome dell'umanita': cessi subito il massacro a Gaza.

 

16. FERMARE LA GUERRA

 

Fermare la guerra.

Prima che divori l'umanita'.

 

17. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

Signor Presidente della Repubblica,

l'Italia non sia piu' complice dei massacri in corso.

L'Italia si impegni per la cessazione dei massacri in corso.

Dall'Afghanistan all'Iraq, dalla Libia alla Siria, alla Palestina, un'area nevralgica per le sorti del mondo e' in fiamme.

Occorre fermare subito le guerre, le uccisioni, le persecuzioni, le devastazioni.

Occorre disarmare subito tutti gli armati.

Occorre soccorrere subito tutte le vittime.

E' in pericolo l'umanita' intera.

Occorre cessare di uccidere.

Occorre pace, disarmo, smilitarizzazione.

Occorre democrazia e rispetto dei diritti umani per tutti gli esseri umani.

Occorre opporsi alla violenza con la nonviolenza.

L'Italia, anche come Presidente di turno dell'Unione Europea, puo' e deve fare molto.

Cominci l'Italia a non partecipare piu' alle guerre.

Cominci l'Italia a disarmare, a non acquistare nuove armi, a non vendere armi a potenze belligeranti e regimi dittatoriali, a non produrre piu' armi assassine.

Cominci l'Italia ad accogliere ed assistere tutte le vittime in fuga da guerre, dittature, devastazioni, crisi e fame.

Cominci l'Italia a realizzare i principi fondamentali affermati nella sua Costituzione repubblicana.

Solo la pace salva le vite.

Le armi uccidono gli esseri umani.

Gli eserciti sono macchine per compiere stragi.

Cominci l'Italia ad impegnarsi per la salvezza dell'umanita'.

Cominci l'Italia a scegliere la nonviolenza come unica politica necessaria e urgente.

 

18. GAZA, O DELL'UMANITA'

 

E' l'umanita' intera che viene massacrata a Gaza.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

*

Cessino immediatamente tutte le uccisioni.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

19. GIORGIO GASLINI

 

Un maestro ci ha lasciato. E un compagno di lotte.

 

20. FERMARE LA STRAGE A GAZA

 

Tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Ogni vita umana ha un valore infinito.

La guerra e il razzismo sono crimini contro l'umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

21. FERMARE LA STRAGE NEL MEDITERRANEO

 

Tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Ogni vita umana ha un valore infinito.

La guerra e il razzismo sono crimini contro l'umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

22. UNA LETTERA AL MINISTRO DELL'INTERNO

 

Al Ministro dell'Interno

Oggetto: richiesta di un impegno del Governo per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Signor Ministro dell'Interno,

le segnaliamo che numerosi senatori hanno recentemente presentato ben tre proposte di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

E precisamente il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014.

*

Le ricordiamo altresì che un disegno di legge analogo fu già presentato nel 2001, sottoscritto e sostenuto da senatori di tutti gli schieramenti politici (i primi firmatari e sostenitori erano i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan; ed espressero interessamento e sostegno anche i deputati Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Lucà, Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante, ed i parlamentari europei Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella), ma allora non giunse ad essere calendarizzato nella competente Commissione parlamentare e restò pertanto, purtroppo, lettera morta.

*

Richiamiamo la sua attenzione sul fatto che la nonviolenza come campo di ricerche e di esperienze che ha ormai in Italia e nel mondo una consistente tradizione storica, scientifica ed accademica mette a disposizione risorse di fondamentale importanza particolarmente utili per gli operatori pubblici che per compiti di istituto debbono affrontare situazioni altamente critiche e che sono specificamente preposti alla tutela dell'ordine pubblico e alla difesa dei diritti umani.

*

Pertanto con la presente sollecitiamo che il suo Ministero, e quindi il Governo, si adoperi a promuovere, in via legislativa o regolamentare, la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse messe a disposizione dalla nonviolenza.

Distinti saluti

 

23. FERMARE SUBITO IL MASSACRO A GAZA, FERMARE SUBITO IL MASSACRO NEL MEDITERRANEO. UN APPELLO ALLE ISTITUZIONI LOCALI

 

Chiediamo a tutte le istituzioni locali del viterbese di esprimere la propria opposizione a tutte le uccisioni e a tutte le persecuzioni.

Chiediamo a tutte le istituzioni locali del viterbese di chiedere al governo italiano di proibire immediatamente la fornitura di armi italiane a potenze belligeranti e regimi violatori dei diritti umani.

Chiediamo a tutte le istituzioni locali del viterbese di chiedere al governo italiano di recare subito adeguati soccorsi umanitari a tutte le vittime superstiti dei conflitti in corso.

Chiediamo a tutte le istituzioni locali del viterbese di chiedere al governo italiano di accogliere ed assistere tutte le vittime di guerre, dittature, devastazioni e fame.

Chiediamo a tutte le istituzioni locali del viterbese di chiedere al governo italiano di adoperarsi concretamente, coerentemente con il dettato della Costituzione della Repubblica, per la pace, il disarmo, il rispetto dei diritti umani.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la pace salva le vite.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Antonella Litta, presidente del "Comitato Nepi per la pace"

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Nepi-Viterbo, 30 luglio 2014

 

24. UN SEMPLICE APPELLO DI ALCUNI CITTADINI DEL MONDO

 

Siamo cittadini del mondo, esseri umani tra esseri umani.

Crediamo che nulla sia piu' assurdo e scellerato della guerra, che sempre e solo consiste nell'uccisione di esseri umani.

E' del tutto evidente l'unita' del genere umano: tutti gli esseri umani si assomigliano enormemente, tutti gli esseri umani fanno palesemente parte della stessa umanita'.

Con le guerre l'umanita' uccide se stessa.

E poiche' l'umanita' esiste solo nei singoli esseri umani in cui concretamente si incarna, esseri umani tutti eguali in dignita' e diritti, ed insieme tutti infinitamente diversi per caratteri e talenti individuali, ne consegue che uccidere un essere umano significa provocare all'umanita' un danno immane ed irreparabile, poiche' ogni persona e' unica, irripetibile, insostituibile, infinitamente preziosa e degna del massimo rispetto e del massimo sostegno da parte di tutte le altre persone.

Nel giustamente celebre appello sottoscritto da Albert Einstein e Bertrand Russell si convoca l'umanita' a riconoscere la sua unita' ed a riconoscere che lo sviluppo tecnologico delle armi e' giunto al punto da mettere in pericolo l'esistenza stessa della civilta' umana.

Come ebbe a scrivere Lorenzo Milani: "E noi stiamo qui a questionare se al soldato sia lecito o no distruggere la specie umana?".

Occorre opporsi alla guerra.

Occorre opporsi alle armi.

Occorre opporsi agli eserciti.

Occorre difendere il diritto di ogni essere umano a non essere ucciso.

Occorre difendere il diritto dell'umanita' intera a non essere annientata.

Chiediamo a tutte le persone, a tutte le associazioni, a tutte le istituzioni un impegno immediato per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.

*

Le persone partecipanti all'incontro di riflessione e di testimonianza promosso dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo la mattina del 31 luglio 2014

 

25. UNA LETTERA AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

 

Al Ministro della Giustizia

Oggetto: richiesta di un impegno del Governo per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Signor Ministro della Giustizia,

le segnaliamo che numerosi senatori hanno recentemente presentato ben tre proposte di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

E precisamente il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014.

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Le ricordiamo altresi' che un disegno di legge analogo fu gia' presentato nel 2001, sottoscritto e sostenuto da senatori di tutti gli schieramenti politici (i primi firmatari e sostenitori erano i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan; ed espressero interessamento e sostegno anche i deputati Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante, ed i parlamentari europei Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella), ma allora non giunse ad essere calendarizzato nella competente Commissione parlamentare e resto' pertanto, purtroppo, lettera morta.

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Richiamiamo la sua attenzione sul fatto che la nonviolenza come campo di ricerche e di esperienze che ha ormai in Italia e nel mondo una consistente tradizione storica, scientifica ed accademica mette a disposizione risorse di fondamentale importanza particolarmente utili per gli operatori pubblici che per compiti di istituto debbono affrontare situazioni altamente critiche e che sono specificamente preposti alla tutela dell'ordine pubblico e alla difesa dei diritti umani.

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Pertanto con la presente sollecitiamo che il suo Ministero, e quindi il Governo, si adoperi a promuovere, in via legislativa o regolamentare, la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse messe a disposizione dalla nonviolenza.

Distinti saluti

 

26. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Gastone Breccia (a cura di), Guerra di Corea, Rcs, Milano 2016, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

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Riletture

- Gian Mario Bravo (a cura di), Il socialismo prima di Marx, Editori Riuniti, Roma 1973, pp. 576.

 

27. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

28. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2540 del 22 novembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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