[Nonviolenza] Archivi. 204



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Numero 204 dell'8 novembre 2016

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di giugno 2014 (parte seconda)

2. Una legge per salvare delle vite

3. Breve resoconto della riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo del 4 giugno 2014

4. Gratitudine, apprezzamento e sostegno all'"Operazione Colomba" per la Marcia internazionale per la pace in Albania

5. In memoria di Dino Frisullo

6. Una lettera a tutti i parlamentari

7. Una lettera a tutti i Ministri della Repubblica

8. Un programma costruttivo contro il razzismo: la Carta di Lampedusa

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GIUGNO 2014 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di giugno 2014.

 

2. UNA LEGGE PER SALVARE DELLE VITE

 

Le cronache giudiziarie riferiscono di tragiche vicende concluse con l'assurda morte di persone che potevano e dovevano essere salvate.

Non basta l'espressione atterrita di un immedicabile dolore, occorre fare qualcosa; e tra cio' che occorre fare vi e' questo: formare le forze di polizia alla conoscenza e all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Proprio perche' l'attivita' delle forze dell'ordine e' cosi' delicata, e proprio perche' essa si svolge talvolta in situazioni particolarmente critiche, e' necessario che tutti gli operatori siano formati e addestrati alla riflessione gnoseologica e morale della nonviolenza ed ai metodi interpretativi, comunicativi, deliberativi, operativi e relazionali della nonviolenza.

Dopo la tragedia di Genova nel 2001 molti parlamentari di tutti gli schieramenti politici sottoscrissero un disegno di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza, ma quel disegno di legge non fu mai discusso in Parlamento e resto' lettera morta.

Occorre ora riprendere quell'iniziativa: chiediamo a tutti i parlamentari, e chiediamo a tutti i ministri, un impegno urgente affinche' tutti gli operatori di tutti i corpi di polizia statali e locali siano formati e addestrati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Subito una legge che aiuti gli operatori delle forze dell'ordine a rispettare la legalita' e la dignita' umana fornendo loro adeguate strumentazioni teorico-pratiche, ovvero le risorse offerte dalla nonviolenza.

Subito una legge che formi le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso di strumenti teorici e pratici, quelli offerti dalla nonviolenza, che possono essere decisivi per prevenire errori, abusi e violenze; che possano salvare delle vite.

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Cosi' come nel Sudafrica liberato di Nelson Mandela e Desmond Tutu la nonviolenza e' stata la risorsa utilizzata nel diritto penale e processuale che ha dato luogo a quell'esperienza luminosa della "Commissione per la verita' e la riconciliazione" che ha indicato all'umanita' la via adeguata per l'amministrazione della giustizia finanche nella piu' drammatica delle situazioni, occorre che la nonviolenza sia qui ed ora la risorsa utilizzata per una gestione dell'ordine pubblico che garantisca sicurezza, incolumita' e protezione dei diritti di tutti gli esseri umani, e che indichi all'umanita' la via adeguata per inverare nell'operato della polizia la legalita' democratica come pieno rispetto e promozione della dignita' umana.

 

3. BREVE RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO DEL 4 GIUGNO 2014

 

Nel corso della riunione di mercoledi' 4 giugno 2014 del "Tavolo per la pace" promosso dal Comune di Viterbo e cui prendono parte i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarieta' e i diritti umani sono state condivise le seguenti riflessioni e proposte.

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1. L'incontro si e' aperto con il ricordo di Giovanna Strich, scomparsa nel 2012, cui non pochi partecipanti erano legati da sentimenti di intensa gratitudine. E' stata rievocata la sua profonda umanita' ed il suo forte impegno morale e civile, politico ed amministrativo, costantemente volto alla difesa ed alla promozione della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, della giustizia sociale, della solidarieta' tra le persone e tra i popoli. Nel ricordo si e' fatto anche cenno al bel libro autobiografico Passaggi in Europa 1930-1960 (Annulli Editore, Grotte di Castro 2007).

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2. L'incontro e' proseguito con una presentazione reciproca delle persone partecipanti, con un accenno anche alle esperienze di lavoro sociale e di impegno civile in cui sono impegnate, e ad alcune attivita' di pace e di solidarieta' in corso e in programma.

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3. Il consigliere comunale delegato alla pace ha poi riferito del contatto preso con il "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani" per realizzare le iniziative previste (adesione del Comune al documento proposto dal Coordinamento; adesione del Comune alla marcia Perugia-Assisi ed impegno per la sua promozione e valorizzazione a livello locale; adeguato inserimento dell'impegno per la pace nello statuto del Comune; adesione del Comune al "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani"). Nella prossima riunione del Tavolo si approfondira' quali iniziative intraprendere a Viterbo in preparazione della partecipazione alla marcia per la pace Perugia-Assisi che si svolgera' il 19 ottobre. Per maggiori informazioni si veda nei siti www.entilocalipace.it e www.perlapace.it

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4. Il consigliere comunale delegato alla pace ha riferito anche dell'avvenuta presentazione della proposta per l'inserimento nell'elenco delle consulte comunali della Consulta comunale per l'immigrazione (atto preliminare che deve essere approvato dal Consiglio Comunale entro il mese di giugno, indispensabile affinche' successivamente la Consulta per l'immigrazione possa essere concretamente istituita).

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5. Si e' poi riflettuto ampiamente sulla piu' adeguata formulazione della lettera da inviare al Comune recante la richiesta del riconoscimento della cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadini italiani. Al termine di un'ampia, preziosa, polifonica riflessione si e' deciso di prendere una decisione definitiva nel prossimo incontro sulla base di una sintesi delle molte ulteriori considerazioni emerse; a tal fine e' stato dato mandato ad una delle persone partecipanti di redigere una bozza di sintesi.

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6. Si e' riflettuto anche a due riprese sulla questione della formale ufficializzazione del Tavolo con riferimento a peculiari adempimenti istituzionali e conseguenti aspetti organizzativi, ma senza giungere per ora a specifiche conclusioni.

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7. Il rappresentante dell'Operazione Colomba ha riferito dell'importante iniziativa della "Marcia internazionale per la pace in Albania" che si svolgera' dal 22 giugno al primo luglio 2014, illustrandone sinteticamente gli aspetti fondamentali, ed invitando alla partecipazione nelle varie ed articolate forme previste; per ulteriori informazioni si veda il sito www.operazionecolomba.it

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8. L'incontro si e' concluso con la convocazione del prossimo incontro per mercoledi' 18 giugno sempre presso il "Palazzetto della creativita'" in via Cattaneo 9 con inizio alle ore 17.

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Postilla prima: l'incontro odierno si e' protratto molto oltre il termine originariamente previsto; nel corso dell'incontro si e' anche avviata una sperimentazione consapevole della tecnica nonviolenta del "parlare in cerchio"; e' stato opportunamente suggerito di adottare in futuro anche altre tecniche nonviolente di facilitazione dei processi decisionali.

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Postilla seconda: ancora una volta questo resoconto e' stato redatto a memoria da una delle persone partecipanti, senza alcun mandato e senza quindi impegnare le altre persone presenti; si confida che esso riporti correttamente - per quanto invero assai brevemente - l'essenziale di cio' che e' stato esposto e concordato nel corso della riunione; ovviamente si esprime fin d'ora sincera gratitudine a tutte le persone che volessero correggere o aggiungere qualcosa.

 

4. GRATITUDINE, APPREZZAMENTO E SOSTEGNO ALL'"OPERAZIONE COLOMBA" PER LA MARCIA INTERNAZIONALE PER LA PACE IN ALBANIA

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo esprime gratitudine, apprezzamento e sostegno alle amiche e agli amici dell'"Operazione Colomba", il corpo nonviolento di pace della Comunita' Papa Giovanni XXIII, per aver promosso l'iniziativa della "Marcia internazionale per la pace in Albania" che si svolgera' dal 22 giugno al primo luglio 2014.

Invitiamo a far circolare l'informazione ed a promuovere adesioni e sostegni nelle varie ed articolate forme previste dall'"Operazione Colomba".

Per ulteriori informazioni e per adesioni si veda il sito: www.operazionecolomba.it

 

5. IN MEMORIA DI DINO FRISULLO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 6 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in memoria di Dino Frisullo, scomparso undici anni fa il 5 giugno 2003.

Nel corso dell'incontro sono stati letti alcuni scritti in prosa e in versi dell'indimenticabile attivista antirazzista, pacifista, per i diritti umani e dei popoli.

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Dino Frisullo (1952-2003), impegnato nel movimento antirazzista e per i diritti umani, per la pace e la liberazione dei popoli, fondatore delle associazioni "Senzaconfine" e "Azad", per il suo impegno di solidarieta' con il popolo kurdo fu detenuto in Turchia. E' deceduto il 5 giugno 2003 nel giorno del suo cinquantunesimo compleanno. Tra le opere di Dino Frisullo: L'utopia incarcerata, L'altritalia, Roma 1998; Se questa e' Europa, Odradek, Roma 1999; postumo e' apparso Sherildan, La citta' del sole, Napoli 2003. Un suo testo epistolare in versi e' apparso nel n. 27 di "Un uomo, un voto" e poi piu' volte ripubblicato ne "La nonviolenza e' in cammino". Alcune testimonianze in ricordo di Dino Frisullo sono nei nn. 577 e 1008 de "La nonviolenza e' in cammino".

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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricordato Dino Frisullo rievocando con viva commozione anche alcuni episodi di impegno comune.

Nel ricordo di Dino Frisullo prosegua la lotta contro il razzismo e contro la guerra, per la pace, la giustizia, il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, la difesa della biosfera.

Nel ricordo di Dino Frisullo prosegua l'impegno per la liberazione dell'umanita' e per la costruzione di una societa' egualitaria, responsabile, solidale, in cui da ciascuno sia dato secondo le sue capacita' ed a ciascuno sia dato secondo i suoi bisogni.

Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

Vi e' una sola umanita', fatta di persone tutte diverse e tutte eguali in diritti.

La nonviolenza e' in cammino.

 

6. UNA LETTERA A TUTTI I PARLAMENTARI

 

Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge per la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentili parlamentari,

vi scriviamo per chiedervi di impegnarvi per la presentazione di un disegno di legge per la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Tale proposta gia' formulammo anni fa, e nel 2001 - dopo la tragedia di Genova - essa mise capo a un disegno di legge sottoscritto da rappresentanti di tutti gli schieramenti politici allora presenti in parlamento (primo firmatario l'allora senatore Achille Occhetto), disegno di legge che purtroppo non fu mai "calendarizzato" e resto' quindi lettera morta.

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Tutti sanno quanto sia arduo il lavoro delle forze dell'ordine. E quanto rischioso. A maggior ragione occorre che chi lo svolge non sia incline alla violenza, o peggio ancora preda del culto della violenza.

Il potere che lo stato delega alle forze di polizia e' cruciale: l'esercizio concreto del monopolio della forza. Chi ne dispone deve essere proprio per questo adeguatamente preparato per evitare di abusarne.

Formare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle fondamentali risorse concettuali e tecniche, analitiche ed operative proprie della nonviolenza e' assolutamente decisivo. E necessario. E urgente.

Formare le polizie nazionali e le polizie locali alla conoscenza e all'uso della nonviolenza ci sembra indispensabile, per evitare che si ripetano altre tragedie, per garantire i diritti e i doveri di tutti, per promuovere il rispetto della vita e della dignita' di ogni persona.

Aggiungiamo anche una meditazione di Mohandas K. Gandhi (da Mohandas Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996, p. 144; e' un estratto da un articolo pubblicato su "Harijan" del primo settembre 1940): "Io ho ammesso che anche in uno stato nonviolento potrebbe essere necessaria una forza di polizia. Questo, lo confesso, e' un sintomo dell'imperfezione del mio ahimsa. Non ho il coraggio di affermare che potremo fare a meno di una forza di polizia come lo affermo riguardo all'esercito. Naturalmente posso immaginare, e immagino uno stato nel quale la polizia non sara' necessaria; ma se riusciremo a realizzarlo o meno soltanto il futuro potra' deciderlo.

"La polizia che io concepisco tuttavia sara' di tipo totalmente diverso da quella oggi esistente. Le sue file saranno composte da seguaci della nonviolenza. Questi saranno i servitori e non i padroni del popolo. Il popolo dara' loro spontaneamente tutto il suo aiuto, e grazie alla reciproca collaborazione, essi saranno in grado di far fronte con facilita' ai disordini, che saranno peraltro in continua diminuzione. La forza di polizia disporra' di alcune armi, ma ne fara' uso solo raramente, se non addirittura affatto. Di fatto i poliziotti saranno dei riformatori".

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Alleghiamo (allegato primo) il testo del ddl che fu predisposto e presentato (ma che purtroppo non fu mai calendarizzato) nel 2001; alleghiamo altresi' (allegato secondo) il resoconto della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa che si svolse il 6 dicembre 2001 al Senato della Repubblica; alleghiamo inoltre (allegato terzo) un elenco dei primi parlamentari che nel 2001 espressero attenzione e sostegno all'iniziativa.

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Per ulteriori informazioni cfr. introduttivamente i materiali documentari ripubblicati nel recentissimo fascicolo del nostro notiziario telematico quotidiano "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1653 del 30 maggio 2014, disponibile on line alla url:

http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00066.html

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Per una bibliografia essenziale rinviamo ai seguenti testi:

1. Alcuni testi specifici

- Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002;

- Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003;

- Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell'ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007;

- Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003.

2. Alcuni testi di riferimento

- Vittorino Andreoli, La violenza, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, 2003;

- Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993;

- Franco Basaglia, Scritti, Einaudi, Torino 1981-1982;

- Zygmunt Bauman, La societa' sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003, 2005;

- Zygmunt Bauman, Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008, 2009;

- Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernita' liquida, Laterza, Roma-Bari 2014;

- Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2005;

- Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Libreria Feltrinelli, Milano s. d. (ma 1967), Linea d'ombra, Milano 1989 (ed anche in Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992);

- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007;

- Alessandro Dal Lago, La produzione della devianza. Teoria sociale e meccanismi di controllo, Feltrinelli, Milano 1981;

- Franco Fedeli, Polizia e democrazia, Edizioni Studio Tesi, 1978;

- Erich Fromm, Fuga dalla liberta', Edizioni di Comunita', Milano 1963, 1979;

- Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1976;

- Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996;

- Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986;

- Emmanuel Levinas, Ethique et infini, Fayard, Paris 1982, Libraire Generale Française, Paris 1997;

- Stanley Milgram, Obbedienza all'autorita', Einaudi, Torino 2003;

- Salvatore Palidda, Polizia postmoderna, Feltrinelli, Milano 2000;

- Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006;

- Giuliano Pontara, La personalita' nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996;

- Stefano Rodota', La vita e le regole, Feltrinelli, Milano 2007;

- Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001;

- Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2006;

- Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio Ubaldini, Roma 1971.

3. Dizionari

- Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, Utet, Torino 1971, 1977;

- Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992;

- Umberto Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Milano 1999, 2003;

- Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, 1993, Tea, Milano 1993.

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Restando a disposizione ed auspicando un vostro sostegno all'iniziativa, vogliate gradire distinti saluti.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 6 giugno 2014

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Allegato primo: Il testo del disegno di legge di iniziativa dei senatori Occhetto ed altri recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" (2001)

Articolo 1 (Norme di principio)

1. L'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, sono svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea.

Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere, prima della scadenza dei termini di presentazione della Legge Finanziaria e della Legge di Bilancio, una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione, trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato, e' inoltrata al Comitato di cui al successivo articolo 4 della presente legge.

Articolo 4 (Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia)

1. Ai fini della promozione degli indirizzi formativi ispirati al miglioramento continuo della qualita' delle forze di polizia, e' istituito il Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia.

2. Il Comitato e' composto da cinque deputati e da cinque senatori, nominati dai Presidenti della Camera e del Senato, sentiti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari.

3. Il Comitato

- elegge al suo interno il Presidente e resta in carica per tutta la legislatura;

- svolge approfondimenti conoscitivi, mediante audizioni e sopralluoghi;

- discute e valuta la relazione annuale del Ministro dell'Interno, di cui all'articolo 3 della presente legge;

- trasmette semestralmente una nota e annualmente una relazione su quanto emerso dai relativi lavori alle Commissioni Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

4. Il Comitato, ogni qualvolta si renda opportuno acquisire elementi e valutazioni, delibera di audire il Ministro dell'Interno, o il Sottosegretario di Stato delegato, i responsabili delle forze di polizia e chiunque altri ricopra un incarico istituzionale nel campo dell'istruzione del personale delle forze di polizia.

Articolo 5 (Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge valutati complessivamente in ventimila milioni si provvede mediante l'utilizzo del fondo di riserva per le spese impreviste per l'anno 2001.

Articolo 6 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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Allegato secondo: Una conferenza stampa del 6 dicembre 2001 al Senato della Repubblica

- Si e' svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza

Si e' svolta oggi, giovedi' 6 dicembre 2001, presso la Sala Rossa del Senato della Repubblica a Roma, la conferenza stampa di presentazione pubblica della proposta di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento delle forze di polizia" che ha come primo firmatario il senatore Achille Occhetto ed e' stata sottoscritta da vari parlamentari di diverse forze politiche; e' la proposta di legge che prevede la formazione e l'addestramento delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della nonviolenza.

- Resoconto della conferenza stampa

La conferenza stampa e' stata presieduta dal senatore Cesare Salvi, vicepresidente del Senato della Repubblica.

Il senatore Achille Occhetto ha illustrato la proposta di legge, ricostruendone le motivazioni ed analizzando il contesto attuale.

Il senatore Guido Calvi ha definito la proposta di legge come un atto di civilta' ed ha evidenziato come essa affermi il principio della legalita'.

Il regista Citto Maselli e' intervenuto anche a nome degli altri registi cinematografici presenti (tra cui alcuni veri e propri monumenti viventi della cultura italiana come Mario Monicelli e Gillo Pontecorvo).

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Peppe Sini ha ricostruito la genesi della proposta, il coinvolgimento nella elaborazione e discussione preliminare di tante associazioni (in primo luogo numerose associazioni sindacali e culturali delle forze di polizia), istituzioni, movimenti nonviolenti, e di illustri studiosi di fama internazionale. Una proposta di legge "per" e non "contro"; una proposta di legge utile alle forze dell'ordine, utile alla legalita', utile alla sicurezza pubblica ed al rispetto e alla promozione dei diritti umani.

Il senatore Francesco Martone ha inquadrato l'iniziativa nell'ambito di un piu' ampio impegno per la democrazia e la legalita'.

Il senatore Luigi Malabarba ha analizzato l'importanza dell'iniziativa anche in relazione a rilevanti vicende politiche, sociali e culturali odierne.

Il senatore Vittorio Parola, una figura tra le piu' qualificate dell'impegno democratico e della societa' civile, ha sottolineato l'importanza della scelta della nonviolenza come risorsa per la societa'.

La conferenza stampa e' stata un'occasione di riflessione particolarmente rilevante; la partecipazione e' stata ampia ed assai qualificata.

Tra i presenti alla conferenza segnaliamo anche la senatrice Tana De Zulueta ed altri parlamentari; una figura storica del movimento sindacale di polizia come il dottor Delfino Santaniello; l'onorevole Franco Grillini, una delle figure piu' rilevanti della societa' civile; il sociologo Maurizio Fiasco, profondo studioso dei temi della sicurezza pubblica; personalita' della cultura come i registi cinematografici Mario Monicelli, Gillo Pontecorvo, Daniele Segre.

Alla conferenza sono pervenuti messaggi di saluto da parte di illustri studiosi e rappresentanti della cultura e dell'impegno nonviolento, come il professor Alberto L'Abate, il peace-researcher Giovanni Scotto, il direttore di "Azione Nonviolenta" Mao Valpiana.

- Una riflessione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo (la struttura pacifista nonviolenta che da oltre un anno ha promosso l'iniziativa), commentando la presentazione della proposta di legge, ha sottolineato che la nonviolenza e' una grande risorsa per la democrazia, la legalita', i diritti umani; ed oggi piu' che mai vi e' bisogno dell'impegno di tutti in difesa ed a promozione della legalita', della democrazia, dei diritti umani.

Sini ha inoltre evidenziato come la proposta di legge vuole mettere a disposizione di tutto il personale delle forze dell'ordine i valori e gli strumenti teorici e pratici della nonviolenza; proprio perche' le forze dell'ordine svolgono una funzione decisiva di difesa della sicurezza pubblica, di tutela della legalita', di garanzia del rispetto dei diritti di tutte le persone, cosi' come prevede l'ordinamento vigente, e' utile e necessario che possano disporre di una formazione che permetta di avvalersi delle grandi risorse della nonviolenza sul piano formativo, comunicativo, relazionale ed operativo.

Il responsabile della struttura pacifista promotrice dell'iniziativa auspica che alla proposta di legge si associno tutti i parlamentari di qualunque schieramento politico che vogliano essere fedeli al dettato costituzionale, ed impegnarsi per la legalita', la democrazia e la difesa e promozione della sicurezza pubblica e dei diritti umani.

Peppe Sini segnala altresi' come gia' alcune istituzioni abbiano iniziato con i propri corpi di polizia locale la sperimentazione della formazione alla nonviolenza: ad esempio il Comune di Milano, che prevede la formazione alla nonviolenza dei vigili urbani, con la supervisione della professoressa Marianella Sclavi.

Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha promosso anche un appello a tutti gli enti locali affinche' sostengano la proposta di legge e realizzino la formazione alla nonviolenza dei corpi di polizia locale (ad esempio i corpi di polizia municipale).

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Allegato terzo: Alcuni parlamentari che nel 2001 espressero attenzione e sostegno all'iniziativa

Tra i membri del Senato della Repubblica hanno gia' espresso attenzione e sostegno tra i primi: Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan.

Tra i membri della Camera dei Deputati hanno espresso attenzione e sostegno tra i primi: Fulvia Bandoli, Franca Bimbi, Marida Bolognesi, Paolo Cento, Laura Cima, Elettra Deiana, Titti De Simone, Alfiero Grandi, Franco Grillini, Mimmo Luca', Marcella Lucidi, Giorgio Panattoni, Alfonso Pecoraro Scanio, Roberta Pinotti, Giuliano Pisapia, Aldo Preda, Ermete Realacci, Carlo Rognoni, Giovanni Russo Spena, Piero Ruzzante, Vincenzo Siniscalchi, Francesco Tolotti, Tiziana Valpiana, Luciano Violante.

Tra i membri del Parlamento Europeo hanno gia' espresso attenzione e sostegno: il vicepresidente del Parlamento Europeo Renzo Imbeni, ed i parlamentari europei Giuseppe Di Lello, Claudio Fava, Luisa Morgantini, Giovanni Pittella.

 

7. UNA LETTERA A TUTTI I MINISTRI DELLA REPUBBLICA

 

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro,

facciamo seguito alla nostra lettera del 30 maggio 2014 con la quale rinnovavamo la "richiesta di urgente emanazione di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza".

Ricordavamo gia' in essa come "nel 2001, dopo la tragedia delle violenze con esiti anche letali in occasione del G8 di Genova, accogliendo una proposta del 'Centro di ricerca per la pace' numerosi parlamentari di tutte le forze politiche presentarono un disegno di legge, primo firmatario il senatore Achille Occhetto, che proponeva la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

"Quella proposta non fu mai calendarizzata, e sebbene nel corso degli anni in varie realta' locali d'Italia - da Milano a Palermo - si siano sperimentate nelle polizie locali e nazionali attivita' di formazione alla nonviolenza, l'esigenza di un atto normativo nazionale che promuova ovvero istituisca per le forze dell'ordine l'acquisizione di una specifica conoscenza teorica e di uno specifico addestramento pratico alla nonviolenza si pone ancor oggi come una ineludibile urgenza.

"In altri paesi questa formazione degli operatori di polizia alla nonviolenza e' una realta' dal secolo scorso. In Italia e' una necessita' da realizzare al piu' presto".

E concludevamo con la seguente richiesta: "valuti il Governo quale sia la forma piu' adeguata per introdurre questa attivita' formativa nei percorsi di studio, di formazione e di aggiornamento delle cinque polizie nazionali e delle varie polizie locali; se sia preferibile una legge o un regolamento, se l'atto debba essere promosso con un decreto o con un disegno di legge o sia sufficiente una mera circolare ministeriale; valuti il governo la forma adeguata, ma proceda al piu' presto: formare le forza dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza e' un bisogno non piu' rinviabile".

Tale esigenza, tale proposta, nuovamente sottoponiamo alla sua attenzione.

*

Ricordiamo anche quanto abbiamo scritto ancora una volta pochi giorni fa, ovvero che "le cronache giudiziarie riferiscono di tragiche vicende concluse con l'assurda morte di persone che potevano e dovevano essere salvate.

"(...) occorre fare qualcosa; e tra cio' che occorre fare vi e' questo: formare le forze di polizia alla conoscenza e all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

"Proprio perche' l'attivita' delle forze dell'ordine e' cosi' delicata, e proprio perche' essa si svolge talvolta in situazioni particolarmente critiche, e' necessario che tutti gli operatori siano formati e addestrati alla riflessione gnoseologica e morale della nonviolenza ed ai metodi interpretativi, comunicativi, deliberativi, operativi e relazionali della nonviolenza.

"(...) chiediamo a tutti i parlamentari, e chiediamo a tutti i ministri, un impegno urgente affinche' tutti gli operatori di tutti i corpi di polizia statali e locali siano formati e addestrati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

"Subito una legge che aiuti gli operatori delle forze dell'ordine a rispettare la legalita' e la dignita' umana fornendo loro adeguate strumentazioni teorico-pratiche, ovvero le risorse offerte dalla nonviolenza.

"Subito una legge che formi le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso di strumenti teorici e pratici, quelli offerti dalla nonviolenza, che possono essere decisivi per prevenire errori, abusi e violenze; che possano salvare delle vite.

"Cosi' come nel Sudafrica liberato di Nelson Mandela e Desmond Tutu la nonviolenza e' stata la risorsa utilizzata nel diritto penale e processuale che ha dato luogo a quell'esperienza luminosa della 'Commissione per la verita' e la riconciliazione' che ha indicato all'umanita' la via adeguata per l'amministrazione della giustizia finanche nella piu' drammatica delle situazioni, occorre che la nonviolenza sia qui ed ora la risorsa utilizzata per una gestione dell'ordine pubblico che garantisca sicurezza, incolumita' e protezione dei diritti di tutti gli esseri umani, e che indichi all'umanita' la via adeguata per inverare nell'operato della polizia la legalita' democratica come pieno rispetto e promozione della dignita' umana".

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Per sua opportuna documentazione alleghiamo a questa proposta i seguenti materiali:

I. il testo del ddl che fu predisposto e presentato (ma che purtroppo non fu mai calendarizzato) nel 2001;

II. un elenco dei primi parlamentari che nel 2001 espressero attenzione e sostegno all'iniziativa;

III. una bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo che abbiamo proposto ad alcuni senatori e deputati che hanno espresso nei giorni scorsi disponibilita' in tal senso;

IV. una bozza di disegno di legge recante complessive "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" con relativo impegno di spesa (bozza che riproduce con un solo minimo adeguamento il ddl presentato nel 2001);

V. una bozza di disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", bozza che non prevede alcun aggravio di spesa ma solo l'inclusione - nelle attuali attivita' formative e di aggiornamento - della formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza (bozza che riproduce con i necessari minimi adeguamenti il ddl presentato nel 2001);

VI. una minima bibliografia essenziale di riferimento.

Voglia gradire distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 7 giugno 2014

* * *

Allegato primo: Il testo del disegno di legge di iniziativa dei senatori Occhetto ed altri recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" (2001)...

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Allegato secondo: un elenco dei primi parlamentari che nel 2001 espressero attenzione e sostegno all'iniziativa...

* * *

Allegato terzo: una bozza di raccomandazione del Parlamento al Governo che abbiamo proposto ad alcuni senatori e deputati che hanno espresso nei giorni scorsi disponibilita' in tal senso

Premesso che

l'attivita' delle forze di polizia (Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria; Corpo dei Vigili del Fuoco, Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera; Corpi di Polizia Locali) richiede che tutti gli operatori siano adeguatamente formati per affrontare anche situazioni altamente critiche;

nella formazione e nell'addestramento a tal fine sono di grande utilita' le risorse approntate dalla ricerca scientifica ed accademica, dalle esperienze storiche e dalla tradizione formativa in ambito sociale, organizzativo e psicoterapeutico della nonviolenza;

si propone che

il Governo disponga attraverso adeguati strumenti normativi l'inclusione nei percorsi formativi di tutto il personale di polizia della conoscenza e dell'uso delle risorse della nonviolenza.

* * *

Allegato quarto: una bozza di disegno di legge con relativo impegno di spesa recante complessive "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia"

Articolo 1 (Norme di principio)

1. L'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, sono svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea.

*

Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

*

Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere, prima della scadenza dei termini di presentazione della Legge Finanziaria e della Legge di Bilancio, una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione, trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato, e' inoltrata al Comitato di cui al successivo articolo 4 della presente legge.

*

Articolo 4 (Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia)

1. Ai fini della promozione degli indirizzi formativi ispirati al miglioramento continuo della qualita' delle forze di polizia, e' istituito il Comitato parlamentare per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia.

2. Il Comitato e' composto da cinque deputati e da cinque senatori, nominati dai Presidenti della Camera e del Senato, sentiti i Presidenti dei Gruppi Parlamentari.

3. Il Comitato

- elegge al suo interno il Presidente e resta in carica per tutta la legislatura;

- svolge approfondimenti conoscitivi, mediante audizioni e sopralluoghi;

- discute e valuta la relazione annuale del Ministro dell'Interno, di cui all'articolo 3 della presente legge;

- trasmette semestralmente una nota e annualmente una relazione su quanto emerso dai relativi lavori alle Commissioni Affari Costituzionali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

4. Il Comitato, ogni qualvolta si renda opportuno acquisire elementi e valutazioni, delibera di audire il Ministro dell'Interno, o il Sottosegretario di Stato delegato, i responsabili delle forze di polizia e chiunque altri ricopra un incarico istituzionale nel campo dell'istruzione del personale delle forze di polizia.

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Articolo 5 (Copertura finanziaria)

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge valutati complessivamente in venti milioni di euro si provvede mediante l'utilizzo del fondo di riserva per le spese impreviste per l'anno 2014.

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Articolo 6 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

* * *

Allegato quinto: una bozza di disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", bozza che non prevede alcun aggravio di spesa ma solo l'inclusione - nelle attuali attivita' formative e di aggiornamento - della formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Articolo 1 (Norme di principio)

1. Nell'ambito dell'istruzione, la formazione e l'aggiornamento professionale del personale delle forze di polizia indicate all'articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n. 121 e successive modificazioni e integrazioni, svolte mediante programmi ed attivita' didattiche coerentemente ispirati ai valori della Costituzione della Repubblica con particolare riferimento agli articoli 2 e 27 e ai principi contenuti nella "Carta dei Diritti fondamentali" dell'Unione Europea, si includono anche attivita' didattiche volte alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza.

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Articolo 2 (Direttive del Ministro dell'Interno)

1. Il Ministro dell'Interno, nelle sue attribuzioni di responsabile della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e di autorita' nazionale di pubblica sicurezza,

- impartisce annualmente le direttive generali per l'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento svolte dal sistema degli Istituti e delle Accademie delle forze di polizia introducendo le metodologie didattiche piu' idonee ad elevare la conoscenza e l'uso dei valori, delle tecniche, delle modalita' di servizio e delle strategie della nonviolenza;

- fissa gli obiettivi generali da raggiungere sia annualmente e sia nell'intero ciclo d'istruzione;

- vigila sugli indirizzi didattici e verifica la qualita' degli interventi formativi realizzati, relativamente alla promozione della coscienza civica e al rigoroso apprendimento di una deontologia professionale che sia conforme alle funzioni difensive e nonviolente delle forze dell'ordine;

- fissa la durata inderogabile dei corsi di istruzione per le varie qualifiche del personale di nuova assunzione in servizio;

- si avvale della consulenza di docenti e ricercatori esperti in materia di formazione alla nonviolenza e dei responsabili delle strutture formative e addestrative attualmente operanti nelle forze dell'ordine sia per l'approntamento della specifica normativa che per la qualificazione dei docenti.

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Articolo 3 (Relazione annuale sull'attivita' d'istruzione, formazione e aggiornamento)

1. Il Ministro dell'Interno inoltra annualmente alle Camere una particolareggiata relazione sull'attivita' svolta dal sistema degli istituti d'istruzione delle forze di polizia, nella quale siano esposti:

- gli obiettivi didattici formulati all'inizio dell'anno di gestione;

- gli indirizzi seguiti per il miglioramento continuo della preparazione professionale, nei profili deontologico-valoriale, tecnico operativo e gestionale;

- i modelli di valutazione adottati sia per la programmazione scientifico-didattica e sia per la verifica dei risultati;

- i risultati raggiunti in termini di preparazione del personale delle forze di polizia di ogni ordine e grado ed in termini di miglioramento qualitativo delle metodologie e delle tecniche di insegnamento, ivi comprese metodologie di servizio nonviolento;

- gli obiettivi didattici per l'anno successivo e i programmi di studio e di ricerca previsti a supporto dell'attivita' degli istituti e del miglioramento continuo della qualita' dei curricula formativi.

2. La relazione e' trasmessa ai Presidenti della Camera e del Senato.

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Articolo 4 (Copertura finanziaria)

1. Consistendo la presente legge unicamente nella mera inclusione nei programmi e nelle attivita' gia' previsti di una materia di apprendimento ed addestramento - le risorse teoriche e pratiche della nonviolenza -, essa non comporta alcun ulteriore aggravio di spesa.

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Articolo 5 (Entrata in vigore)

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

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Allegato sesto: una minima bibliografia essenziale di riferimento...

 

8. UN PROGRAMMA COSTRUTTIVO CONTRO IL RAZZISMO: LA CARTA DI LAMPEDUSA

 

Si e' svolto nel pomeriggio di sabato 7 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Un programma costruttivo contro il razzismo: la Carta di Lampedusa".

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Nel corso dell'incontro e' stata innanzitutto letta e commentata la "Carta di Lampedusa", ovvero il documento sottoscritto il primo febbraio 2014 a Lampedusa da molte associazioni umanitarie e movimenti antirazzisti e di solidarieta', documento che indica alcuni impegni doverosi e adeguati per il rispetto dei diritti umani dei migranti.

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Sono state anche proposte alla riflessione con brevi ma puntuali presentazioni alcune opere sia di fondamentali testimoni della dignita' umana, sia di illustri studiosi che analizzano e smascherano il razzismo ed approntano strumenti adeguati per contrastare questo abominevole crimine contro l'umanita'.

Tra le opere proposte alla riflessione:

a) testi classici come Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunita', Milano 1967, 1996; Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986; Claude Levi-Strauss, Razza e storia. Razza e cultura, Einaudi, Torino 2002; Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001;

b) saggi introduttivi e panoramici come Tahar Ben Jelloun, Il razzismo spiegato a mia figlia, Bompiani, Milano 1998, 1999; Albert Memmi, Il razzismo. Paura dell'altro e diritti della differenza, Costa & Nolan, Genova 1989; Renate Siebert, Il razzismo. Il riconoscimento negato, Carocci, Roma 2003; Pierre-Andre' Taguieff, Il razzismo. Pregiudizi, teorie, comportamenti, Raffaello Cortina Editore, Milano 1999; Michel Wieviorka, Il razzismo, Laterza, Roma-Bari 2000;

c) testi con particolar riferimento alla situazione italiana come Laura Balbo, Luigi Manconi, Razzismi: un vocabolario, Feltrinelli, Milano 1993; Alessandro Dal Lago, Non-persone, Feltrinelli, Milano 1999; Gian Antonio Stella, L'orda, Rcs, Milano 2002, 2003, R. L. Libri, Milano 2005; Annamaria Rivera, Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, DeriveApprodi, Roma 2003; Marco Rovelli, Lager italiani, Rcs, Milano 2006; Fabrizio Gatti, Bilal. Viaggiare, lavorare, morire da clandestini, Rcs, Milano 2007, 2009; Antonello Mangano, Gli africani salveranno l'Italia, Rcs, Milano 2010;

d) riferimenti normativi come la Dichiarazione universale dei diritti umani e la Costituzione della Repubblica Italiana.

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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ribadito che la difesa dei diritti umani dei migranti e' il banco di prova della democrazia: un paese e' libero solo se nessuno e' schiavo; un paese e' giusto solo se tutte le persone vi sono accolte, assistite, rispettate; un paese e' civile solo se la solidarieta' riconosce, unisce, sostiene tutti gli esseri umani, in primo luogo i piu' bisognosi di aiuto.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 204 dell'8 novembre 2016

 

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