[Nonviolenza] Telegrammi. 2482



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2482 del 25 settembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. La comune nemica

2. Alcuni testi del mese di luglio 2015 (parte seconda)

3. E' necessaria e urgente una campagna nonviolenta contro il razzismo in Italia, che mobiliti Comuni e Parlamento in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani

4. Richiesta che il Parlamento italiano legiferi il diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia

5. Che il Parlamento legiferi l'abolizione dei Cie e di tutte le forme di detenzione di persone che non hanno commesso reati

6. Una lettera aperta alle ed ai parlamentari per l'abolizione di tutte le misure palesemente razziste ed incostituzionali presenti nell'ordinamento

7. Un invito alla vicesindaca di Viterbo, dopo una sua improvvida dichiarazione

8. Una lettera alle ed ai parlamentari affinche' legiferino il riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani di giungere in modo legale e sicuro in Italia

9. Altre dodici vittime nel Mediterraneo

10. In memoria di Lucio Lombardo Radice

11. Un movimento antirazzista ed antischiavista in Italia

12. Ancora una volta

13. Dinanzi agli attentati

14. Nel ventesimo anniversario del massacro di Srebrenica

15. Un fatto personale, anche

16. Per Mario Onofri, ad un mese dalla scomparsa

17. Arturo Paoli

18. Nel paese dell'apartheid

19. Commemorato a Viterbo Heinrich Boell nel trentesimo anniversario della scomparsa

20. Opporsi alla violenza razzista e schiavista

21. L'orrore 72 milioni di volte al giorno

22. La bambina dell'insulina

23. In memoria di Jane Austen, Fernanda Pivano, Nelson Mandela, Adelaide Tambo

24. Nella ricorrenza del Nelson Mandela Day

25. Continua la strage nel Mediterraneo. E' in nostro potere farla cessare

26. Nell'anniversario della convenzione di Seneca Falls

27. Nell'anniversario della nascita di Cecile Brunschvicg

28. Nell'anniversario della nascita di Herbert Marcuse

29. Nell'anniversario della vittoria della rivoluzione sandinista

30. Nell'anniversario della strage di via D'Amelio

31. Segnalazioni librarie

32. La "Carta" del Movimento Nonviolento

33. Per saperne di piu'

 

1. SCORCIATOIE. LA COMUNE NEMICA

 

E' la guerra la comune nemica dell'umanita'.

Tutta l'umanita' si coalizzi contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni.

Il primo diritto che tutti gli altri fonda e consente e' il diritto a non essere uccisi.

Il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto e' il dovere di salvare le vite.

*

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Cessare di uccidere, salvare le vite.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'

 

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2015 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2015.

 

3. E' NECESSARIA E URGENTE UNA CAMPAGNA NONVIOLENTA CONTRO IL RAZZISMO IN ITALIA, CHE MOBILITI COMUNI E PARLAMENTO IN DIFESA DELLA VITA, DELLA DIGNITA' E DEI DIRITTI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

 

Mi ha sempre sorpreso la cecita' dei nativi italiani sulla brutale violenza subita dai migranti, e soprattutto dai piu' deboli di essi.

E' tristissimo doverlo dire, ma nel nostro paese vige de facto un regime razzista, segregazionista e schiavista.

E questo effettuale regime razzista, segregazionista e schiavista gode della complicita' della quasi totalita' dei mass-media, che mentre danno voce a ignobili neonazisti occultano le vessazioni, le persecuzioni, le violenze che i migranti subiscono quotidianamente.

Ed ovviamente l'opinione pubblica plasmata dalla televisione si fa anch'essa complice del razzismo istituzionale, e tollera o addirittura applaude gli scellerati deliri neonazisti. E non vede cio' che sta realmente accadendo: che milioni di esseri umani residenti in Italia - e cui l'Italia dovrebbe essere grata per il bene che fanno al nostro paese - subiscono iniquita' e tormenti indicibili; e che innumerevoli esseri umani la cui vita potrebbe essere agevolmente salvata muoiono nel Mediterraneo per responsabilita' diretta non solo genericamente dell'Unione Europea ma anche precisamente dello stato italiano che nega loro il diritto di entrare in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Questo infame orrore deve cessare.

E' necessario ed urgente un impegno corale, una campagna nonviolenta di massa che faccia conoscere la verita', che faccia valere la legalita' costituzionale che salva le vite e rispetta e sostiene tutte le persone, che contrasti il razzismo con la forza della democrazia, che mobiliti Comuni e Parlamento in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

 

4. RICHIESTA CHE IL PARLAMENTO ITALIANO LEGIFERI IL DIRITTO DI VOTO NELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE PER TUTTE LE PERSONE RESIDENTI

 

Alle ed ai parlamentari della Repubblica

Oggetto: richiesta che il Parlamento italiano legiferi il diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia

Egregie ed egregi parlamentari,

vi scriviamo ancora una volta affinche' il Parlamento italiano legiferi il riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia.

Risiedono regolarmente in Italia oltre cinque milioni di persone straniere che con la loro presenza, la loro cultura, il loro lavoro, i loro tributi, la loro umanita', i loro figli che in Italia crescono e studiano, arricchiscono il nostro paese sotto tutti i punti di vista.

Ma a queste persone e' assurdamente negato il diritto di partecipare alle decisioni pubbliche che riguardano anche le loro vite; e' negato il diritto di voto finanche nelle elezioni amministrative. E con questo si nega il cardine stesso della democrazia, espresso nel classico motto "Una persona, un voto".

Ebbene, mentre per il riconoscimento del diritto di voto nelle elezioni politiche, essendo legato alla cittadinanza, occorrerebbe forse una modifica costituzionale, per quanto riguarda l'esercizio dell'elettorato attivo e passivo nelle elezioni comunali e regionali nulla osta all'approvazione di una legge ordinaria che lo riconosca sulla base del mero requisito della residenza.

Con questa lettera siamo quindi a pregarvi di volervi impegnare in tal senso, presentando una proposta di legge ad hoc e promuovendo l'impegno delle altre e degli altri parlamentari solleciti a un tempo del pubblico bene, della democrazia, della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, vogliate gradire distinti saluti,

Il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Viterbo, 6 luglio 2015

 

5. CHE IL PARLAMENTO LEGIFERI L'ABOLIZIONE DEI CIE E DI TUTTE LE FORME DI DETENZIONE DI PERSONE CHE NON HANNO COMMESSO REATI

 

Alle deputate ed ai deputati

alle senatrici ed ai senatori

Oggetto: proposta che il Parlamento legiferi l'abolizione dei Cie e di tutte le forme di detenzione di persone che non hanno commesso reati

Gentili deputate e deputati, gentili senatrici e senatori,

sono ancora presenti in Italia campi di concentramento in cui sono detenute persone che non hanno commesso alcun delitto: i Centri di identificazione ed espulsione (in sigla: Cie).

E' sufficiente averne notizia per rendersi conto che essi sono incompatibili con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

Voi ne avete notizia. Voi siete le legislatrici ed i legislatori del nostro paese.

Fate cessare questa barbarie. Ne avete il potere, ne avete il dovere.

Grazie fin d'ora per il vostro impegno: che sia concreto, che sia efficace.

Distinti saluti,

Il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Viterbo, 7 luglio 2015

 

6. UNA LETTERA APERTA ALLE ED AI PARLAMENTARI PER L'ABOLIZIONE DI TUTTE LE MISURE PALESEMENTE RAZZISTE ED INCOSTITUZIONALI PRESENTI NELL'ORDINAMENTO

 

Alle ed ai parlamentari

e per conoscenza alle ministre ed ai ministri

Oggetto: invito al Parlamento affinche' legiferi l'abolizione di tutte le misure palesemente razziste ed incostituzionali purtroppo tuttora presenti nell'ordinamento italiano

Gentili parlamentari,

gentili ministre e ministri,

da anni sono vigenti in Italia misure scandalosamente razziste e palesemente incostituzionali, misure che violano i diritti umani di persone perseguitate solo perche' straniere e povere.

Misure scandalosamente razziste e palesemente incostituzionali che favoreggiano i poteri criminali, la riduzione in schiavitu', violenze inaudite a vittime innocenti.

Queste misure criminali e criminogene vanno abolite.

Chiediamo al Parlamento di tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, al rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, alla civilta', all'umanita'.

Vogliate gradire distinti saluti,

Il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Viterbo, 8 luglio 2015

 

7. UN INVITO ALLA VICESINDACA DI VITERBO, DOPO UNA SUA IMPROVVIDA DICHIARAZIONE

 

Riferiscono i mezzi d'informazione locali che la vicesindaca ed assessora al bilancio del Comune di Viterbo, a margine di una scandalosa esercitazione militare svoltasi a Viterbo con la partecipazione di "oltre milleduecento militari" di sette diversi stati, esercitazione conclusasi con "la simulazione della cattura di un terrorista", abbia dichiarato che "Viterbo e' onorata...", "la nostra citta' e' grata...", concludendo che "Con il sindaco Michelini ci piacerebbe lavorare... affinche' la nostra sede possa essere riconosciuta come struttura militare di eccellenza e di riferimento a livello internazionale", il tutto condito con il reportage fotografico di rito.

Mi sembra che la vicesindaca abbia detto parole non meditate. Che vorrei invitarla a riconsiderare. Poiche' il suo entusiasmo per la macchina bellica non puo' essere una sua autentica persuasione, giacche' nessuna persona sollecita del pubblico bene (e tutti gli amministratori pubblici dovrebbero esserlo) puo' provare entusiasmo e fare profferte di complicita' a strutture e strumenti il cui fine istituzionale e' la guerra, ovvero l'uccisione massiva di esseri umani, ovvero il crimine piu' grande e piu' grave che si possa commettere.

Mi si permettera' di svolgere alcune brevi considerazioni, rinviando peraltro per gli approfondimenti opportuni agli indimenticabili scritti di Primo Mazzolari, di Lorenzo Milani, di Ernesto Balducci; e di Mohandas Gandhi, di Virginia Woolf e di Martin Luther King; di Hannah Arendt, di Simone Weil e di Vandana Shiva; e di Giovanni XXIII e del pontefice cattolico attuale; autrici ed autori che credo la vicesindaca conosca ed apprezzi.

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La guerra e' un crimine contro l'umanita'

Gli eserciti servono a  fare la guerra, e la guerra consiste nell'uccisione di esseri umani e nella devastazione dei luoghi in cui vivono.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Le spese militari dello stato italiano, secondo i dati del piu' autorevole istituto di ricerche sul disarmo - il Sipri di Stoccolma - superano i 72 milioni di euro al giorno (lo ripeto: 72 milioni di euro al giorno): uno sperpero colossale di risorse pubbliche; sperpero, e peggio che sperpero: crimine. Un'assessora comunale al bilancio dovrebbe ben sapere che quei fondi sono sottratti al bene dei cittadini, che dovrebbero essere usati piuttosto a scopi esclusivamente civili per garantire case, scuole, servizi sanitari ed assistenziali, infrastrutture, ambiente vivibile e lavoro, solidarieta' che salva le vite, soccorre, assiste e accoglie le persone piu' bisognose di aiuto.

La guerra sempre e solo consiste nell'uccisione di esseri umani e nella distruzione della civilta' e della biosfera. La recente enciclica "Laudato si'" del pontefice cattolico chiarisce bene l'assoluta necessita' di un impegno di pace e di giustizia che unisce la promozione dei diritti umani e la difesa dell'intero mondo vivente. Mi pare di ricordare che quando era consigliera comunale di opposizione (Viterbo era allora governata dall'ultradestra berlusconiana) all'attuale vicesindaca stessero a cuore i diritti umani e l'ambiente; vorrei se ne ricordasse anche ora che governa la citta'.

*

Alla scuola di Giorgio La Pira

L'amministrazione comunale di Viterbo lo scorso anno aveva espresso un impegno per la pace, i diritti umani e la nonviolenza promuovendo un "Tavolo per la pace" che credo tuttora prosegua i suoi lavori, realizzando il 2 ottobre la celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza (nel corso della quale attribui' un importante riconoscimento a quattro persone costruttrici di pace: Umbertina Amadio, don Dante Bernini, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi), organizzando la partecipazione dei cittadini alla marcia per la pace Perugia-Assisi del 19 ottobre. Ebbene, questa improvvida dichiarazione della vicesindaca confligge scandalosamente con quell'impegno di pace e di nonviolenza.

I Comuni possono dare un grande contributo alla pace, al dialogo, alla nonviolenza. Lo dimostro' luminosamente l'esperienza di La Pira, e lo dimostrano ogni giorno tanti enti locali fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana che lapidariamente recita "L'Italia ripudia la guerra".

Sarebbe bene che anche il Comune di Viterbo dismettesse ogni indecente complicita' con il riarmo, la macchina militare e la guerra; e perseverasse invece sulla via dell'impegno per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: c'e' molto da fare, e un Comune puo' fare molto.

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Congedo

Riassumendo: primo, sciagurata funzione istituzionale degli eserciti e' sia armare e addestrare persone alla guerra che fare la guerra, ovvero commettere omicidi, e stragi; secondo, finanziare la produzione di armi - strumenti indispensabili agli eserciti ed a tutti gli assassini - e' un crimine tanto scellerato quanto farne uso per uccidere; terzo, se si vuole la pace (e l'umanita' ne ha assoluto bisogno) occorre impegnarsi per la pace, e per impegnarsi per la pace sono necessari il disarmo e la smilitarizzazione.

Spero che la vicesindaca voglia riflettere su queste considerazioni, riconoscere che quella sua dichiarazione e' stata un grave errore, e tornare a un impegno di pace, cosciente che il compito delle istituzioni democratiche e' salvare le vite, non minacciarle o sopprimerle.

 

8. UNA LETTERA ALLE ED AI PARLAMENTARI AFFINCHE' LEGIFERINO IL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO DI TUTTI GLI ESSERI UMANI DI GIUNGERE IN MODO LEGALE E SICURO IN ITALIA

 

Alle ed ai parlamentari della Repubblica italiana

Oggetto: reiterazione della richiesta che il Parlamento legiferi il riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani di giungere in modo legale e sicuro in Italia

Gentilissime deputate e gentilissimi deputati,

gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,

vi scriviamo ancora una volta per chiedervi una decisione impegnativa, una scelta di civilta'.

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Voi sapete che i migranti che muoiono nel tentativo di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in fuga dalla fame, dalle guerre, dai disastri e dagli orrori, hanno pieno diritto di cercar di salvare le loro vite, ed hanno pieno diritto d'asilo nel nostro paese ai sensi della Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 10 inequivocabilmente afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Voi sapete che nessuna di queste persone morirebbe lungo il viaggio se fosse loro consentito di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Voi sapete che il primo dovere di ogni essere umano e' salvare le vite, ed a maggior ragione questo e' il primo dovere di ogni istituzione, di ogni stato di diritto, di ogni sistema democratico, di ogni paese civile.

*

Nel nostro paese voi siete i detentori del potere di fare le leggi, ed attraverso una semplice legge voi potere salvare le vite di tanti esseri umani innocenti.

Una semplice legge che riconosca il diritto di tutti gli esseri umani di giungere in modo legale e sicuro in Italia.

Una semplice legge della quale potrete essere orgogliosi per il resto dei vostri giorni.

Omettere questo atto di umanita' comporterebbe il perdurare di un iniquo, crudele, disumano stato di cose che condanna alla sofferenza e alla morte tante persone innocenti.

Siate saggi, siate umani. Sappiate essere legislatori. Fedeli alla Costituzione, fedeli all'umanita'.

*

Ringraziandovi per l'attenzione, confidando sul vostre retto intendimento e sulla vostra volonta' buona, vogliate gradire distinti saluti,

Il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani

Viterbo, 9 luglio 2015

 

9. ALTRE DODICI VITTIME NEL MEDITERRANEO

 

Altre dodici vittime nel Mediterraneo, che si aggiungono alle innumerevoli altre persone assassinate dalla scelta effettualmente stragista dei governi europei di impedire agli esseri umani in fuga dalla fame, dalla guerra, dagli orrori e dalle devastazioni, di giungere in modo legale e sicuro in Europa per salvare le loro vite.

Ma almeno la Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce che queste innocenti perseguitate persone hanno diritto d'asilo nel nostro paese: perche' allora si impedisce loro di esercitarlo questo diritto costringendole invece a mettersi da se medesime tra gli artigli di poteri illegali per effettuare la traversata che le porti in salvo? Perche' si impedisce loro di giungere in salvo usando mezzi di trasporto pubblici e legali costringendole invece a rischiare ancora una volta la vita, e per tante di loro con esiti funesti?

Se non ha un cuore l'Unione Europea, almeno l'Italia ha una legge, una legge che recita, ferma e luminosa, che "lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica": si renda immediatamente, concretamente effettivo questo diritto.

Legiferi il Parlamento italiano il diritto di ogni essere umano a giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

L'Italia puo' far cessare la strage. Oppure puo' farla continuare.

Nostra e' la responsabilita'. Nostra e' la decisione.

Scelga lo stato italiano di salvare le vite anziche' sopprimerle.

Scelga lo stato italiano l'umanita', non la morte.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Una semplice decisione italiana puo' far cessare per sempre le stragi nel Mediterraneo: deliberi il Parlamento italiano il provvedimento necessario ed urgente: riconosca l'Italia ad ogni essere umano il diritto alla vita,  riconosca l'Italia ad ogni essere umano il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

 

10. IN MEMORIA DI LUCIO LOMBARDO RADICE

 

Ricorre oggi, 10 luglio, l'anniversario della nascita di Lucio Lombardo Radice.

*

Lucio Lombardo Radice (Catania 1916 - Bruxelles 1982), figlio dell'illustre pedagogista Giuseppe Lombardo Radice, e' stato uno degli intellettuali di forte impegno civile piu' prestigiosi del Novecento: resistente antifascista, militante comunista, matematico e docente universitario, a sua volta pedagogista e direttore della rivista "Riforma della scuola", difensore dei diritti umani e dei popoli, promotore del dialogo tra diverse tradizioni culturali, animatore del movimento per la pace, amico della nonviolenza. Tra le opere di Lucio Lombardo Radice: Educazione e rivoluzione, Editori Riuniti, Roma 1976; La matematica da Pitagora a Newton, Editori Riuniti, Roma 1971, 1976; L'educazione della mente, Editori Riuniti, Roma 1962, 1974; L'infinito, Editori Riuniti, Roma 1981; Un socialismo da inventare, Editori Riuniti, Roma 1979.

Come e' stato detto in una commemorazione di alcuni anni fa, "Lucio Lombardo Radice e' stato tra le piu' grandi personalita' della cultura democratica italiana ed internazionale novecentesca: antifascista e resistente, militante del movimento operaio e dirigente del partito comunista italiano, sostenitore dei dissidenti perseguitati dai regimi del 'socialismo reale', promotore del dialogo tra cristianesimo e marxismo in tempi di aspre contrapposizioni, amico della nonviolenza e promotore del movimento per la pace, la sua azione politica, il suo lavoro pedagogico, il suo impegno culturale, il suo spirito critico e la sua capacita' di dialogo hanno costituito un punto di riferimento per generazioni di militanti del movimento dei lavoratori, del movimento pacifista, della solidarieta' internazionale e per i diritti umani, del nascente movimento ecologista. Amico di Aldo Capitini e sostenitore di Danilo Dolci, partecipe delle piu' importanti iniziative di pace e delle esperienze della nonviolenza in Italia, Lucio Lombardo Radice e' una figura decisiva della nonviolenza in cammino. Nel ricordarlo lo ringraziamo ancora e lo proponiamo ai giovani come autentico maestro di impegno intellettuale, morale e civile".

*

Nel ricordo di Lucio Lombardo Radice proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

11. UN MOVIMENTO ANTIRAZZISTA ED ANTISCHIAVISTA IN ITALIA

 

Questa e' la cosa piu' urgente oggi in Italia: un movimento antirazzista ed antischiavista.

Chiunque non viva nella torre d'avorio del privilegio o sotto l'ipnosi delle televisioni neonaziste si avvede di quanto feroce e' la violenza dei poteri dominanti contro i migranti, e come l'apartheid sia il modello di organizzazione sociale che le classi dominanti pretendono di imporre.

Questa e' la cosa piu' urgente oggi in Italia: un movimento antirazzista ed antischiavista.

*

Opporsi alle politiche segregazioniste, neocoloniali, neofasciste e assassine.

Difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Con la forza della verita', con la forza della democrazia, con la scelta della nonviolenza.

Fedeli alla Costituzione della Repubblica Italiana. Fedeli alla Dichiarazione universale dei diritti umani. Fedeli all'umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

12. ANCORA UNA VOLTA

 

Mi indigna e mi angoscia a tal punto il colpo di stato razzista che ha ridotto l'Italia a un regime segregazionista e schiavista, che fatico anche solo a scriverne.

Ma almeno scriverne occorre. E chiamare ogni persona di volonta' buona ad insorgere nonviolentemente contro questo orrore.

Occorre premere nonviolentemente in modo adeguato sulle istituzioni che stanno praticando una barbara oppressione razzista, e richiamarle al rispetto della Costituzione della Repubblica italiana.

Occorre contrastare nonviolentemente in modo adeguato la rappresentazione rovesciata che della realta' divulgano i mass-media asserviti alla koine' razzista, e fornire informazioni corrette.

Occorre svegliare le tante persone decenti che con la loro passivita' consentono ai razzisti di crudelmente opprimere e finanche far morire innumerevoli persone innocenti.

Denunciare e contrastare il razzismo e lo schiavismo non e' hic et nunc un compito particolarmente difficile, ma impegnativo si'. E necessario. E urgente.

*

Proponiamo otto semplici cose da fare subito: scrivere quattro lettere agli amministratori comunali, scrivere quattro lettere ai parlamentari. E sugli otto obiettivi che con queste lettere si propongono, provare a costruire un movimento che contrasti con la forza della verita' l'infame ideologia e la scellerata prassi del razzismo e dello schiavismo nel nostro paese.

Alla menzogna e alla violenza opponiamo la verita' e la nonviolenza.

Al male opponiamo il bene.

All'oppressione che uccide opponiamo la solidarieta' che salva e che libera.

Tutto qui, semplicemente.

A chiunque vorra' prender parte a questo impegno comune, un ringraziamento vivissimo.

 

13. DINANZI AGLI ATTENTATI

 

Gli attentati, come le guerre, si fanno con le armi.

E lo scopo degli attentati, come delle guerre, e' uccidere e dominare con il terrore.

Come ci si oppone agli attentati? Cosi' come ci si oppone alle guerre.

Con il disarmo che solo e sempre diminuisce i morti e la barbarie; con la giustizia sociale che favorisce la convivenza e la condivisione, e persuade ed educa quindi tutte e tutti al comune e reciproco riconoscimento di umanita', al mutuo aiuto, all'agire comune per il bene comune; con la democrazia che e' l'arte di decidere insieme cio' che tutte e tutti riguarda discutendone insieme e contando le teste anziche' romperle; con la solidarieta' che soccorre, accoglie ed assiste i bisognosi di aiuto; con la pace che salva le vite. In una parola: con la nonviolenza.

Chiamiamo nonviolenza il metodo e il progetto che si oppone alla violenza ed invera l'umanita'.

Solo la nonviolenza puo' sconfiggere il terrore.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il primo diritto e' non essere uccisi.

Il primo dovere e' salvare le vite.

 

14. NEL VENTESIMO ANNIVERSARIO DEL MASSACRO DI SREBRENICA

 

Nel ventesimo anniversario del massacro di Srebrenica il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo sabato 11 luglio 2015 ha ricordato tutte le vittime di quell'orrore, e con esse tutte le vittime della guerra che sconvolse i Balcani negli anni Novanta del secolo scorso.

E nel ricordo di tutte le vittime ancora una volta ha denunciato tutti i responsabili, compresa l'Italia che prese parte alla guerra nella sua fase finale nel 1999.

La guerra, che sempre e solo consiste dell'uccisione di esseri umani, e' un crimine contro l'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

Solo il disarmo e la smilitarizzazione promuovono e garantiscono la pace.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Ogni essere umano ha diritto alla vita.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

15. UN FATTO PERSONALE, ANCHE

 

Circa trent'anni fa coordinai per l'Italia una campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Ed una delle cose che costantemente ricordavo a tutti gli interlocutori era che l'apartheid non era un residuo archeologico di un medioevo ormai definitivamente superato, ma un modello di organizzazione sociale, economica e politica che i poteri dominanti avrebbero cercato di imporre su scala planetaria. E la lotta del movimento antiapartheid in Sudafrica era decisiva per l'umanita' intera. E quindi a chi chiedeva perche' dovevamo essere solidali con quella lotta all'altro capo del mondo rispondevo semplicemente che non eravamo noi che aiutavamo Mandela: erano Mandela e i suoi compagni e le sue compagne che lottavano anche per la nostra liberta', che lottavano per tutta l'umanita'.

Poi Mandela vinse, e con lui vinse l'umanita' intera. E tutti se ne accorsero e ne gioirono. Tutti dopo la sua vittoria gli hanno reso omaggio e lo hanno riconosciuto come simbolo della lotta per la dignita' umana, come la piu' grande guida politica dell'umanita' nella seconda meta' del XX secolo.

In Sudafrica il regime dell'apartheid fu abbattuto dalla lotta di un intero popolo guidato con saggezza, con lungimiranza, con empatia, con la forza dell'esempio, da persone come Nelson Mandela, i suoi compagni, le sue compagne.

Una persona, un voto. Il potere al popolo. Vi e' una sola umanita'.

*

Quando mori' Primo Levi, che a quella campagna di solidarieta' con Nelson Mandela aveva dato la sua adesione - ed il suo nome era il primo che facevamo negli incontri e nelle manifestazioni in cui illustravamo l'iniziativa: poiche' al mondo non c'era persona piu' autorevole di Primo Levi, la cui parola era da tutti riconosciuta veritiera, e quando parlava era la voce dell'umanita' intera che parlava - organizzai a Viterbo un convegno di studi in sua memoria. Tra le relatrici ed i relatori di quell'incontro vi erano personalita' illustri dell'antifascismo, sopravvissuti della deportazione, testimoni luminosi dell'umana dignita'; vorrei ricordarli una per una, uno per uno, quelle maestre e quei maestri che hanno illuminato la mia vita e sono ormai in gran parte defunti, ma qui diro' solo della relazione di Ernesto Balducci che disse parole che fecero piangere di commozione l'intero uditorio e ancora una volta ci invitava alla lotta, come ci invitava ancora alla lotta Primo Levi nell'ultima opera sua, I sommersi e i salvati, nelle cui conclusioni e' una frase che non ho piu' dimenticato: "E' avvenuto, quindi puo' accadere di nuovo".

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Ormai sono un vecchio, un vecchio compagno, fedele all'insegnamento dei miei antichi maestri, e alla loro memoria che ancora rischiara i miei giorni.

E poiche' quegli antichi maestri ora non sono piu' vivi, credo di dover continuare anch'io la loro lotta, la lotta per la buona causa, la lotta per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, la lotta per la liberazione dell'umanita' da tutte le menzogne, da tutte le oppressioni, da tutte le violenze.

*

E in primo luogo qui ed ora devo lottare contro l'oppressione razzista e schiavista nel paese in cui vivo, contro la politica guerriera e violatrice dei diritti umani dello stato in cui vivo.

In primo luogo devo denunciare e contrastare il razzismo istituzionale, criminale e criminogeno, che in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica (cosi' come della Dichiarazione universale dei diritti umani) opprime le persone migranti, favoreggia la violenza mafiosa e schiavista che le sfrutta brutalmente, consente che esse siano sistematicamente vessate e fin uccise, e' corresponsabile della strage in corso nel Mediterraneo negando agli innocenti in fuga dalla fame e dall'orrore di giungere in Italia in modo legale e sicuro. Devo denunciare la scellerata infamia dell'immane sperpero di risorse pubbliche a fini di morte: giacche' lo stato italiano ogni giorno dissipa 72 milioni di euro (ogni giorno, 72 milioni di euro al giorno) per le spese militari ed armiere, ovvero per strutture e strumenti il cui scopo fondamentale e' la guerra, che sempre e solo consiste nell'uccidere gli esseri umani.

E devo denunciare e contrastare l'ideologia razzista che viene diffusa da propagandisti che trovano complicita' scandalose in pressoche' tutti i mass-media.

Non mi illudo di poter fare molto, ma quello che posso devo pur farlo. E quello che posso e' invitare le persone che come me pensano che ogni essere umano e' diverso dall'altro e proprio per questo tutte le persone sono eguali in dignita' e diritti, tutte hanno diritto alla vita, al rispetto, alla solidarieta', tutte fanno parte dell'unica umanita' vivente - e vissuta, e ventura - in quest'unico mondo anch'esso vivente, casa comune dell'umanita' intera; invitarle ad agire insieme - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per contrastare il razzismo e la guerra, per salvare le vite, per difendere la legalita' costituzionale, per difendere la democrazia, per difendere la nostra comune umanita'.

*

Le quattro proposte che il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo propone a chi concorda con noi di inviare ai Comuni costituiscono azioni positive, buone pratiche, che ogni Comune d'Italia puo' agevolmente adottare giacche' centinaia e centinaia di Comuni d'Italia lo hanno gia' fatto.

Le quattro richieste che proponiamo di inviare ai parlamentari (ed ogni persona o associazione scelga a quali) serviranno se non altro a coscientizzare i legislatori ed a contrastare la propaganda razzista e schiavista cui essi rischiano di esser subalterni ovvero rassegnati o peggio complici - e subalterne al razzismo, ed esplicitamente complici, le maggioranza parlamentari susseguitesi nelle ultime legislature lo sono state indubitabilmente, altrimente non sarebbero ancora vigenti misure ignobili e sciagurate come ad esempio la detenzione di innocenti in campi di concentramento, o la scelta abominevole di costringere le vittime innocenti in fuga dall'inferno a mettersi nelle grinfie dei poteri criminali per poter giungere nel nostro paese - costrette: poiche' lo stato italiano (violando de facto il diritto d'asilo affermato de jure nell'articolo 10 della Costituzione) nega loro il diritto di giungere qui in modo legale e sicuro.

*

Di questo orrore non posso, non voglio essere complice. E come me credo la maggioranza della popolazione italiana. Facciamo valere la legalita' costituzionale, facciamo valere il principio democratico, facciamo valere la coscienza e la ragione che sono in ogni essere umano.

Cessi la violenza razzista e schiavista, guerriera e stragista.

Otteniamo dai Comuni provvedimenti che immediatamente promuovano la democrazia e difendano i diritti umani delle persone innocenti ed inermi oggi vilmente e brutalmente sfruttate e perseguitate nel nostro paese.

Otteniamo dal Parlamento l'abolizione delle mostruose, illegali misure razziste scandalosamente, illecitamente imposte e mantenute da chi ha governato e governa il nostro paese.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

L'indifferenza e' complicita' coi carnefici.

Il primo dovere e' salvare le vite.

 

16. PER MARIO ONOFRI, AD UN MESE DALLA SCOMPARSA

 

Ricorre oggi il trigesimo della scomparsa di Mario Onofri.

Mario e' deceduto il 13 giugno 2015, aveva 64 anni.

Era un uomo dolce e mite, sapiente e generoso.

Fotografo, artista, viandante e ricercatore, studioso e testimone, militante per i diritti umani, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto alle persone sofferenti, alle persone oppresse.

E' stato uno dei migliori compagni di lotte di quanti a Viterbo si sono battuti e ogni giorno si battono contro i poteri criminali e contro il regime della corruzione, contro la devastazione della natura e della cultura, contro la guerra e contro la violenza, contro il razzismo e contro il maschilismo, contro lo sfruttamento e l'oppressione; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la liberazione dell'umanita' intera; in difesa di quest'unico mondo vivente.

Anche grazie all'azione di Mario Onofri la nonviolenza e' in cammino.

Ancora una volta qui lo salutiamo.

 

17. ARTURO PAOLI

 

E' deceduto Arturo Paolo, un maestro, un compagno, un fratello.

"Giusto tra le nazioni", una delle figure piu' vive della nonviolenza in cammino.

 

18. NEL PAESE DELL'APARTHEID

 

E' il paese in cui vivo. Lo e' diventato. Non era cosi', ora lo e'.

E quindi la lotta necessaria e urgente e' ora questa: abolire l'apartheid, ripristinare la democrazia, tornare ad essere una repubblica, quella repubblica che la Costituzione antifascista definisce.

*

Salvare le vite e' il primo dovere. E quindi: l'Italia riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese, e cosi' faccia cessare una volta per sempre la strage nel Mediterraneo che il Mediterraneo ha reso un'enorme fossa comune.

*

Una persona, un voto. E quindi: l'Italia riconosca a tutte le persone residenti nel paese il diritto a partecipare alle decisioni che riguardano tutti, quindi anche le loro stesse vite. Si riconosca subito, con legge ordinaria, il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutti i residenti.

*

Abolire i campi di concentramento. Facciamo cessare nel nostro paese questa orribile infamia: l'Italia e' una repubblica democratica, non puo' ammettere l'esistenza dei campi di concentramento.

*

Abolire tutte le incostituzionali, criminali e criminogene misure razziste imposte e mantenute da governi fedifraghi e disumani.

*

Abolire l'apartheid in Italia e in Europa.

Razzismo e schiavismo sono crimini contro l'umanita'.

Riconoscere il diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Riconoscere che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona che ha bisogno di aiuto: e' questa la civilta', e' questa la convivenza, e' questa l'umanita'.

Nulla e' piu' necessario ed urgente di una persuasa, corale, massiva azione nonviolenta per far valere finalmente i diritti umani di tutti gli esseri umani oggi cosi' scandalosamente violati anche nel nostro paese.

 

19. COMMEMORATO A VITERBO HEINRICH BOELL NEL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

 

Si e' svolto giovedi' 16 luglio 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione di Heinrich Boell, nel trentesimo anniversario della scomparsa dell'illustre scrittore ed uomo di pace, una delle piu' luminose figure della nonviolenza in cammino, Premio Nobel per la letteratura, straordinario lottatore contro tutte le guerre e tutte le oppressioni, difensore nitido e intransigente della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ne ha ricostruito la figura e l'opera, ricordandone i libri di forte impegno morale e civile (riassumendone i contenuti e leggendone qualche passo), cosi' come le indimenticabili iniziative per la pace e i diritti umani.

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Heinrich Boell e' nato a Colonia il 21 dicembre 1917, testimone degli orrori del secolo, uomo di tenace, intransigente impegno morale e civile, una delle figure piu' belle dell'impegno per la pace e la dignita' umana. Premio Nobel per la letteratura nel 1972. E' scomparso il 16 luglio 1985. La sua bonta' dovrebbe passare in proverbio. Opere di Heinrich Boell: tra le opere di narrativa (che sono sempre anche di testimonianza) piu' volte ristampate: Il treno era in orario (Mondadori), Viandante, se giungi a Spa... (Mondadori), Dov'eri, Adamo? (Bompiani), E non disse nemmeno una parola (Mondadori), Racconti umoristici e satirici (Bompiani), Il nano e la bambola (Einaudi), Opinioni di un clown (Mondadori), Foto di gruppo con signora (Einaudi), L'onore perduto di Katharina Blum (Einaudi), Vai troppo spesso a Heidelberg (Einaudi), Assedio preventivo (Einaudi), Il legato (Einaudi), La ferita (Einaudi), Donne con paesaggio fluviale (Einaudi). Tra le raccolte di saggi e interventi: Rosa e dinamite, Einaudi, Torino 1979; Lezioni francofortesi, Linea d'ombra, Milano 1990; Terreno minato, Bompiani, Milano 1990; Fraternita' difficile, Edizioni e/o, Roma 1999. Tra le opere su Heinrich Boell: Italo Alighiero Chiusano, Heinrich Boell, La Nuova Italia, Firenze 1974; Lucia Borghese, Invito alla lettura di Boell, Mursia, Milano 1990. Si vedano anche i testi di Cristina Ricci ne "La nonviolenza e' in cammino", nn. 1484-1486, e "La domenica della nonviolenza", n. 100.

*

Nel ricordo di Heinrich Boell proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

20. OPPORSI ALLA VIOLENZA RAZZISTA E SCHIAVISTA

 

Queste massime mi sembrano evidenti.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita', e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

Razzismo e schiavismo sono crimini contro l'umanita'.

Il primo dovere di ogni essere umano, ed a maggior ragione quindi delle umane legittime istituzioni, e' salvare le vite.

*

Queste conseguenze mi sembrano necessarie.

Che alle persone in pericolo di morte e' doveroso recare soccorso affinche' possano vivere.

Che alle persone costrette da violenza strutturale o contingente ad abbandonare le proprie case, le proprie comunita', i propri paesi, e' doveroso dare asilo affinche' possano vivere.

Che chi vive in un territorio ha diritto a partecipare alle decisioni pubbliche che anche la sua vita riguardano.

*

Questi provvedimenti legislativi mi sembrano indispensabili e urgenti.

Il diritto di voto nelle elezioni amministrative per tutte le persone residenti in Italia.

L'abolizione dei campi di concentramento e di tutte le forme di detenzione di persone che non hanno commesso reati.

L'abolizione di tutte le misure palesemente razziste ed incostituzionali tuttora presenti nell'ordinamento italiano.

Il riconoscimento del diritto di tutti gli esseri umani di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

 

21. L'ORRORE 72 MILIONI DI VOLTE AL GIORNO

 

Lo stato italiano sperpera 72 milioni di euro al giorno in spese militari ed armamenti.

72 milioni di euro del pubblico erario che ogni giorno vengono bruciati per addestrare alla guerra, per fare la guerra, per produrre le armi che servono a uccidere esseri umani.

72 milioni di euro al giorno, che se venissero utilizzati per il bene comune, per garantire case, scuole, ospedali, assistenza, lavoro, risanamento ambientale, diritti, basterebbero ad abolire la poverta' nel nostro paese.

Questo orrore e' lo scandalo che non giunge sui mass-media, e quindi non tocca l'opinione pubblica, e quindi non suscita l'indignazione popolare. Ma orrore resta: 72 milioni di euro al giorno utilizzati a fini di male, a fini di morte. 72 milioni di euro al giorno che si potrebbero e dovrebbero usare invece per il bene di tutti, per la vita di tutti.

Le armi e gli eserciti servono a uccidere. Il disarmo salva le vite.

Abolire le spese militari.

Salvare le vite: e' il primo dovere.

 

22. LA BAMBINA DELL'INSULINA

 

Sono i governi europei i mandanti dell'omicidio della bambina siriana morta perche' gli scafisti avevano gettato in mare l'insulina indispensabile a salvarle la vita.

Sono i governi europei che impediscono ai profughi di giungere nel nostro continente in modo legale e sicuro, e cosi' li gettano tra le grinfie dei trafficanti mafiosi e assassini.

Sono i governi europei: che violando le loro stesse leggi fondamentali (che riconoscono il diritto d'asilo e il dovere di salvare le vite) sono i primi responsabili della strage nel Mediterraneo ed i primi favoreggiatori delle mafie schiaviste.

*

Basterebbe che l'Italia rispettasse l'articolo 10 della sua Costituzione e rendesse effettivo il diritto d'asilo e nessuna persona piu' morirebbe nel Mediterraneo.

Cittadino italiano sono, non voglio essere complice di questo orrore; al Governo e al Parlamento del mio paese chiedo che tornino alla legalita' che salva le vite, chiedo che tornino al rispetto della vita umana, chiedo che cessi l'infamia dell'effettualmente vigente regime razzista e schiavista, chiedo che almeno questo paese torni alla legalita' costituzionale, alla democrazia, all'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Sia riconosciuto il diritto di tutti gli esseri umani a salvare la propria vita, sia riconosciuto il diritto di tutti gli esseri umani a giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

 

23. IN MEMORIA DI JANE AUSTEN, FERNANDA PIVANO, NELSON MANDELA, ADELAIDE TAMBO

 

Ricorre oggi, 18 luglio, l'anniversario della scomparsa di Jane Austen (16 dicembre 1775 - 18 luglio 1817), l'anniversario della nascita di Fernanda Pivano (18 luglio 1917 - 18 agosto 2009), l'anniversario della nascita di Nelson Mandela (18 luglio 1918 - 5 dicembre 2013), l'anniversario della nascita di Adelaide Tambo (18 luglio 1929 - 31 gennaio 2007). Tutte persone che hanno dato un luminoso contributo alla difesa ed alla promozione della dignita' umana, alla liberazione dell'umanita', al bene comune, alla bellezza del mondo.

*

Nel ricordo di Jane Austen, Fernanda Pivano, Nelson Mandela, Adelaide Tambo, proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

24. NELLA RICORRENZA DEL NELSON MANDELA DAY

 

Nella ricorrenza del Nelson Mandela Day (l'anniversario della nascita di Nelson Mandela, anniversario che in tutto il mondo e' festeggiato come giorno d'impegno comune per i diritti umani) l'associazione "Respirare" chiama ogni persona di volonta' buona a proseguire la lotta contro il razzismo, per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la liberazione dell'umanita' da tutte le violenze.

*

Ed in particolare qui ed ora invitiamo ogni cittadino italiano ad impegnarsi affinche' cessi in Italia l'orrore del razzismo e dello schiavismo; affinche' in Italia siano abolite le criminali e criminogene misure persecutrici e segregazioniste che governi antidemocratici e filomafiosi hanno imposto e mantenuto in flagrante violazione della Costituzione repubblicana; affinche' lo stato italiano finalmente riconosca e rispetti il diritto alla vita di ogni essere umano e quindi riconosca a tutte le persone il diritto di giungere in Italia in modo legale e sicuro, inveri il diritto d'asilo offrendo soccorso, accoglienza ed assistenza alle persone vittime di gravi violenze, alle persone in pericolo di morte.

*

E' ignobile e scellerato che rappresentanti delle istituzioni incitino ai pogrom e addirittura li organizzino.

E' ignobile e scellerato che in Italia vi siano campi di concentramento.

E' ignobile e scellerato che governatori di Regioni, pubblici amministratori, parlamentari, istighino a violare le leggi che salvano le vite, istighino all'ideologia e alla pratica della violenza razzista, istighino a far torturare e morire degli innocenti.

E' ignobile e scellerato che il governo italiano impedisca ai profughi di giungere in Italia in modo legale e sicuro, impedisca che degli innocenti in fuga dall'orrore possano salvare la propria vita senza correre ulteriori rischi, impedisca la realizzazione necessaria e urgente di un piano di soccorso che attraverso un servizio di trasporto pubblico e gratuito metta in salvo gli esseri umani che stanno morendo vittime della fame, delle guerre, delle dittature, del terrore - fame, guerre, dittature e terrore di cui anche il nostro paese e' corresponsabile con la sua sciagurata politica di guerra e riarmo, di complicita' con poteri dittatoriali, rapinatori, criminali -.

E' ignobile e scellerato che delinquenti hitleriani possano propagandare su tutti i mass-media i loro criminali deliri senza essere perseguiti per le loro delittuose azioni.

E' ignobile e scellerato che cittadini ipnotizzati dalla retorica fascista profusa a piene mani da televisioni, giornali e social media desiderino che vittime innocenti siano perseguitate anche nel nostro paese, che sia loro negato un riparo ed i piu' elementari diritti umani, che siano scacciate deportandole e riconsegnandole negli artigli degli aguzzini cui erano sfuggite.

E' ignobile e scellerato che la generalita' della popolazione italiana accetti e quindi di fatto consenta il regime di effettuale apartheid che nega a cinque milioni di residenti in Italia il diritto di partecipare alle decisioni che anche le loro vite riguardano.

E' ignobile e scellerato che la generalita' della popolazione italiana accetti e quindi di fatto consenta il regime di effettuale schiavismo gestito dalla mafia e favoreggiato da governanti e pubblici amministratori cinici e brutali.

E' ignobile e scellerato negare l'umanita' di esseri umani inermi e indifesi.

Si torni alla legalita' costituzionale. Si torni alla civilta' umana.

*

Nel giorno in cui si fa memoria di Nelson Mandela, si possa noi essere degni del suo lascito, del suo appello, della sua lotta: si sappia noi proseguirne l'azione, inverarne la speranza, realizzarne la proposta.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il razzismo e lo schiavismo sono crimini contro l'umanita'.

Il primo dovere e' salvare le vite.

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 18 luglio 2015

*

Una breve notizia sull'associazione "Respirare"

L'associazione "Respirare" e' stata promossa da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

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Una breve notizia su Nelson Mandela

Nelson Mandela e' stato uno dei piu' grandi eroi della lotta contro il razzismo, per la dignita' di ogni essere umano; nato nel 1918, tra i leader principali dell'African National Congress, nel 1964 e' condannato all'ergastolo dal regime razzista sudafricano; nel corso dei decenni la sua figura diventa una leggenda e un punto di riferimento in tutto il mondo; uscira' dal carcere l'11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso; premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente del Sudafrica finalmente democratico compira' il miracolo della riconciliazione; e' deceduto nel 2013.

Opere di Nelson Mandela: fondamentale e' l'autobiografia Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; tra le raccolte di scritti ed interventi pubblicate prima della liberazione cfr. La lotta e' la mia vita, Comune di Reggio Emilia, 1985; La non facile strada della liberta', Edizioni Lavoro, Roma 1986; tra le raccolte pubblicate successivamente alla liberazione: Tre discorsi, Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991; Contro ogni razzismo, Mondadori, Milano 1996; Mai piu' schiavi, Mondadori, Milano 1996 (il volume contiene un intervento di Nelson Mandela ed uno di Fidel Castro); Io, Nelson Mandela, Sperling & Kupfer, Milano 2010, 2013; Bisogna essere capaci di sognare, Rcs, Milano 2013.

Opere su Nelson Mandela: Mary Benson, Nelson Mandela: biografia, Agalev, Bologna 1988; François Soudan, Mandela l'indomabile, Edizioni Associate, Roma 1988; Jean Guiloineau, Nelson Mandela, Mondadori, Milano 1990; John Vail, I Mandela, Targa Italiana, Milano 1990; Fatima Meer, Il cielo della speranza, Sugarco, Milano 1990; John Carlin, Mandela. Ritratto di un sognatore, Sperling & Kupfer, Milano 2013; Christo Brand, Mandela. L'uomo che ha cambiato il mondo, Newton Compton, Roma 2014. Si veda anche: Winnie Mandela, Finche' il mio popolo non sara' libero, Sugarco, Milano 1986; Nancy Harrison, Winnie Mandela, Jaca Book, Milano 1987; ed ancora: Desmond Tutu, Anch'io ho il diritto di esistere, Queriniana, Brescia 1985; Desmond Tutu, Non c'e' futuro senza perdono, Feltrinelli, Milano 2001; Desmond Tutu, Anche Dio ha un sogno, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2004; ed anche: Nadine Gordimer, Vivere nell'interregno, Feltrinelli, Milano 1990; ed ancora almeno: Marcello Flores (a cura di), Verita' senza vendetta. L'esperienza della Commissione sudafricana per la verita' e la riconciliazione, Manifestolibri, Roma 1999.

 

25. CONTINUA LA STRAGE NEL MEDITERRANEO. E' IN NOSTRO POTERE FARLA CESSARE

 

E per far cessare la strage nel Mediterraneo, e per sconfiggere definitivamente le mafie dei trafficanti e degli schiavisti, e per salvare innumerevoli vite, e per rendere realmente effettivo il diritto d'asilo stabilito nella Costituzione, ebbene, basta un semplice, essenziale, doveroso provvedimento legislativo: che l'Italia riconosca a tutti gli esseri umani il diritto a giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Ogni essere umano ha diritto alla vita.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

26. NELL'ANNIVERSARIO DELLA CONVENZIONE DI SENECA FALLS

 

Ricorre oggi l'anniversario della convenzione di Seneca Falls del 19 -20 luglio 1848, nel corso della quale quattro donne (Elizabeth Cady Stanton, Mary Ann McClintock, Lucretia Mott, Martha C. Wright) redigono la "Dichiarazione dei sentimenti", uno dei grandi testi della rivendicazione della dignita' di ogni essere umano e della liberazione dell'umanita' intera.

Anche nel ricordo della conferenza di Seneca Falls proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

 

27. NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI CECILE BRUNSCHVICG

 

Ricorre oggi l'anniversario della nascita di Cecile Brunschvicg (1877-1946), illustre militante femminista e riformatrice sociale.

Anche nel ricordo di Cecile Brunschvicg proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

 

28. NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI HERBERT MARCUSE

 

Ricorre oggi l'anniversario della nascita di Herbert Marcuse, il grande filosofo libertario nato il 19 luglio 1898 e deceduto il 29 luglio 1979.

Anche nel ricordo di Herbert Marcuse proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

 

29. NELL'ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA DELLA RIVOLUZIONE SANDINISTA

 

Ricorre oggi l'anniversario della vittoria della rivoluzione sandinista che nel 1979 abbatte' la sanguinaria dittatura della famiglia Somoza in Nicaragua.

Anche nel ricordo della rivoluzione sandinista proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

 

30. NELL'ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI VIA D'AMELIO

 

Ricorre oggi l'anniversario della strage mafiosa di via D'Amelio del 1992 in cui furono trucidati il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Anche nel ricordo dei martiri di via D'Amelio proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

 

31. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Pedro Salinas, La voz a ti debita. Razon de amor, Castalia, Madrid 1987, pp. 220.

- Pedro Salinas, Poemas escogidos, Espasa Calpe, Madrid 1953, 1991, pp. 292.

 

32. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

33. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2482 del 25 settembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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