[Nonviolenza] Telegrammi. 2412



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2412 del 17 luglio 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Frattanto nel Mediterraneo

2. Nello Scardani: Trinariciuto un passatista vota no al referendum

3. Malvolio Straccani: Un'avventura di Alarico Cortacara

4. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari

5. Una bozza di lettera da inviare al governo

6. Una bozza di lettera da inviare ai Comuni

7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

8. Alcune pubblicazioni di Francuccio Gesualdi e del "Centro nuovo modello di sviluppo"

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. LE ULTIME COSE. FRATTANTO NEL MEDITERRANEO

[Dall'associazione "Respirare" riceviamo e diffondiamo]

 

"Ma come facevi a sapere che erano degli immigrati quando li hai fatti secchi?"

(Ernest Hemingway, I quarantanove racconti, VIII)

 

Il massacro a Dacca, la tragedia dei treni in Puglia, l'orrore di Nizza, il golpe in Turchia... frattanto continua la strage dei migranti nel Mediterraneo.

Una strage che sarebbe assai facile far cessare.

Basterebbe riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente su quest'unica Terra casa comune dell'umanita'. Basterebbe riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese, nel nostro continente: nessuno si getterebbe tra gli artigli delle mafie dei trafficanti, se potesse usare un mezzo di trasporto legale e sicuro, gli stessi che usano i nostri connazionali quando vanno in quei paesi e ne tornano.

Basterebbe questo, e innumerevoli vite umane sarebbero salvate. Basterebbe questo, e il lucroso mercato delle mafie dei trafficanti svanirebbe nel nulla. Basterebbe questo.

Sono i governi europei i primi complici delle mafie dei trafficanti e degli schiavisti.

Sono i governi europei i primi responsabili del massacro dei migranti in fuga dalle guerre e dalla fame.

Sono i governi europei che hanno ridotto il Mediterraneo a un enorme cimitero.

Sono i governi europei, e noi che non siamo capaci di imporre ad essi il rispetto delle leggi dell'umanita': ogni essere umano ha diritto alla vita; occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; il primo dovere e' salvare le vite.

*

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Far cessare la strage nel Mediterraneo.

Tornare umani.

 

2. LETTERE AL DIRETTORE. NELLO SCARDANI: TRINARICIUTO UN PASSATISTA VOTA NO AL REFERENDUM

[Dal nostro buon amico Nello Scardani riceviamo e diffondiamo]

 

Agli amanti della velocita' andrebbe spiegato che la democrazia o e' lenta o non e'.

A chi vuole tutto e subito andrebbe ricordato che l'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re.

*

So bene che le mie opinioni sono quelle di una persona del secolo scorso, mi scuso di essere ancora vivo.

Non credo nel plebiscitarismo: e' la via regia che porta al fascismo.

So che la democrazia ha molti punti deboli, ma l'autoritarismo e' assai peggio.

Non scrivero' che gli attuali governanti sono degli imbecilli allo sbaraglio al servizio di emeriti mascalzoni, non voglio essere querelato da degli imbecilli allo sbaraglio al servizio di emeriti mascalzoni.

*

Parlo per fatto personale: in anni lontani sono stato militante e - ahime' - persino funzionario di un intelligente e generoso partito del movimento operaio, che nel contesto attuale non potrebbe piu' esistere; come accade a tutti i vecchi, quel che e' venuto dopo mi ripugna.

Sono del tutto favorevole all'esistenza dei partiti politici: gli oppressori non hanno bisogno dei partiti, le oppresse e gli oppressi si'.

Sono del tutto favorevole al sistema proporzionale: nelle istituzioni democratiche devono essere rappresentati tutti i soggetti sociali e politici, non solo le mafie e i padroni.

Sono del tutto favorevole al bicameralismo perfetto: i parlamentari non sono mai stati dotati dell'infallibilita'.

Ogni volta che si riducono le rappresentanze si fa un passo verso il fascismo.

Ogni volta che si riducono i controlli si fa un passo verso il fascismo.

Ogni volta che si manomette la Costituzione repubblicana scritta col sangue dei martiri della Resistenza si fa un passo verso il fascismo

*

Votero' quindi no al referendum.

Con osservanza,

Nello Scardani

 

3. RACCONTI PER L'ESTATE. MALVOLIO STRACCANI: UN'AVVENTURA DI ALARICO CORTACARA

[Una nuova storia del nostro vecchio amico Malvolio Straccani]

 

Al mio paese c'erano poche case di signori, e pure quelle di aspetto modesto.

Ma avevamo anche noi i fantasmi. Solo che non ululavano, non passeggiavano sulle torri (che non c'erano) e non strascicavano catene. Vivevano di solito nei muri delle case, raramente ne uscivano fuori, come fanno gli scarafaggi di notte. Facevano rumori indecifrabili, come fossero scricchiolii di assestamento dei mattoni, raspare di insetti e di topi, talvolta brevi gorgoglii, qualcuno diceva di sentirli anche bisbigliare ma a me non e' mai capitato. In certe case davano colpi secchi, sordi, ripetuti, che sembravano una specie di alfabeto morse.

Mi e' capitato raramente di vederli, non ci ho mai parlato. Di solito ti guardavano e non dicevano niente. Se accendevi la luce sparivano. Anche al buio dopo un po' sparivano. Questi erano i fantasmi delle case.

Poi c'erano quelli per strada. Che apparivano anche di giorno.

Ma era raro incontrarli. Capito' a due miei zii (non insieme, in due diverse occasioni e a distanza di parecchio tempo), a uno gli vennero i capelli bianchi, di colpo; era giovane allora.

Io penso che in verita' non era raro incontrarli, era che non ci accorgevamo che erano fantasmi e li prendevamo per persone vive.

Coi fantasmi da strada ci potevi chiacchierare, ma dovevi essere solo, se si avvicinava qualcun altro si trasformavano in volpe, o in cane, o in serpe, e subito sparivano girando dietro una casa che se li seguivi non trovavi nessuno, o verso la macchia, dove era inutile inseguirli.

A me una volta e' capitato di incontrare mio padre (che era morto da molti anni), di giorno, sulla strada proprio appena fuori dal paese. Ci mettemmo seduti su un muretto basso a guardarci e a guardare le macchine che passavano, e a farci qualche cenno di reciproca comprensione. Ma non trovammo nulla da dirci. Non ricordo chi di noi si alzo' per primo. Neppure ci abbracciammo, i fantasmi non si possono abbracciare, dicono che se li abbracci svaniscono e tu ti trovi le maniche della camicia bagnate e maleodoranti.

Invece una notte, ma era una notte che avevo bevuto, mentre me ne tornavo a casa tra i campi - ero stato al paese vicino, che sara' mezz'ora di cammino con una buona andatura ma io quella notte ero parecchio rallentato dal vino - ne incontrai due che correvano, ma correvano lentissimi e leggerissimi, quasi non toccavano terra, erano argentei come la luna, pareva volassero e fossero felici, venivano verso di me, io mi fermai a guardarli. Si fermarono anche loro, sorrisero. Uno mi pareva di conoscerlo. Ma non mi venne niente da dire, e neanche a loro. Uno mi fece un cenno d'intesa, o di scusa, quello che mi pareva di riconoscere. Poi ripresero a correre, leggeri. Solo dopo, ma parecchio tempo dopo, mi ricordai che assomigliava a un amico di gioventu' che poi era morto di stenti o di solitudine, credo fosse lui.

Da noi i fantasmi non portavano messaggi dall'aldila', non facevano del male a nessuno, non davano i numeri del lotto (almeno che sappia io), ma c'era gente che se ne sentiva tormentata, non riusciva a dormire. Nel paese si diceva: e' la cattiva coscienza. Tutto questo prima della guerra.

Non sono piu' tornato al paese. Ma un cugino che e' tornato a viverci - adesso le case sono tutte nuove, ma gia' si rovinano perche' sono state costruite male - mi ha detto che i fantasmi non ci sono piu'. Strano, con tutta le gente che e' stata ammazzata. Ma forse pure i fantasmi non ne possono piu' di tanti massacri e se ne sono andati anche loro.

Dove abito adesso - sto in un condominio alla periferia della citta', in un quartiere di case popolari che chiamano l'alveare - se si sente qualche rumore nel muro chiamano l'idraulico. E un giorno si' e uno no la polizia arresta qualcuno.

 

4. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI

 

Al/alla parlamentare ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine

Gentile parlamentare ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.

Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.

Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.

Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.

Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.

Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

5. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

 

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scriviamo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

6. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

8. MATERIALI. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI FRANCUCCIO GESUALDI E DEL "CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO"

[Riproponiamo ancora una volta]

 

- Franco Gesualdi, Signorno', Guaraldi, Rimini-Firenze 1972.

- Franco Gesualdi, Economia: conoscere per scegliere, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982.

- Franco Gesualdi e Pierangelo Tambellini del Centro nuovo modello di sviluppo (Vecchiano - Pi), Energia nucleare. Cos'e' e i rischi a cui ci espone, Movimento Nonviolento, Perugia 1987.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Lettera ad un consumatore del Nord, Emi, Bologna 1990, 1994.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Boycott! Scelte di consumo scelte di giustizia. Manuale del consumatore etico, Macro/edizioni, San Martino di Sarsina (Fo) 1992.

- Francuccio Gesualdi, Jose' Luis Corzo Toral, Don Milani nella scrittura collettiva, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1992.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Sulla pelle dei bambini, Emi, Bologna 1994, 1995.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Nord/Sud. Predatori, predati e opportunisti. Guida alla comprensione e al superamento dei meccanismi che impoveriscono il Sud del mondo, Emi, Bologna 1993, 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al consumo critico. Informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo consapevole, Emi, Bologna 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Sud-Nord. Nuove alleanze per la dignita' del lavoro, Emi, Bologna 1996, 1997.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Geografia del supermercato mondiale. Produzione e condizioni di lavoro nel mondo delle multinazionali, Emi, Bologna 1996.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Ai figli del pianeta. Scelte per un futuro vivibile, Emi, Bologna 1998.

- Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di sviluppo, Manuale per un consumo responsabile. Dal boicottaggio al commercio equo e solidale, Feltrinelli, Milano 1999.

- Francesco Gesualdi, Giamila Gesualdi, Paola Costanzo, Te', infusi e tisane dal mondo, Sonda, Torino-Milano 2001.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al risparmio responsabile. Informazioni sui comportamenti delle banche per scelte consapevoli, Emi, Bologna 2002.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al telefono critico. Il mondo della telefonia messo a nudo, Terre di mezzo, Milano 2002.

- Willy Mutunga, Francesco Gesualdi, Stephen Ouma, Consumatori del nord lavoratori del sud. Il successo di una campagna della societa' civile contro la Del Monte in Kenya, Emi, Bologna 2003.

- Francesco Gesualdi, Acquisti trasparenti, Emi, Bologna 2005.

- Francesco Gesualdi, Giamila Gesualdi, Tutti i tipi di te', Sonda, Torino-Milano 2005.

- Francesco Gesualdi, John Pilger, Comprare con giustizia, Emi, Bologna 2005.

- Francesco Gesualdi, Centro nuovo modello di sviluppo, Sobrieta'. Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti, Feltrinelli, Milano 2005.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Ai giovani figli del pianeta. Scegliamo insieme un futuro per tutti, Emi, Bologna 2005.

- Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al vestire critico, Emi, Bologna 2006.

- Francesco Gesualdi, Acqua con giustizia e sobrieta', Emi, Bologna 2007.

- Francesco Gesualdi, Il mercante d'acqua, Feltrinelli Milano 2007.

- Francesco Gesualdi, Lorenzo Guadagnucci, Dalla parte sbagliata del mondo. Da Barbiana al consumo critico: storia e opinioni di un militante, Terre di mezzo, Milano 2008.

- Francesco Gesualdi, Vito Sammarco, Consumattori. Per un nuovo stile di vita, La Scuola, Brescia 2009.

- Francesco Gesualdi, L'altra via. Dalla crescita al benvivere, programma per un'economia della sazieta', Terre di Mezzo, Milano 2009.

- Francesco Gesualdi, Dario Bossi, Il prezzo del ferro. Come si arricchisce la piu' grande multinazionale del ferro e come resistono le vittime a livello mondiale, Emi, Bologna 2010.

- Francesco Gesualdi, Cercatori del regno. Cammino missionario verso la Pasqua 2011. Una Quaresima per crescere nella spiritualita' dei nuovi stili di vita, Emi, Bologna 2011.

- Francesco Gesualdi, I fuorilega del nordest, Dissensi, 2011.

- Centro nuovo modello di sviluppo, I mercanti della notizia. Guida al controllo dell'informazione in Italia, Emi, Bologna 2011.

- Francesco Gesualdi, Facciamo da soli. Per uscire dalla crisi, oltre il mito della crescita: ripartiamo dal lavoro e riprendiamoci l'economia, Altreconomia, Milano 2012.

- Francesco Gesualdi, Le catene del debito. E come possiamo spezzarle, Feltrinelli, Milano 2013.

- Francesco Gesualdi, L'economia del bene comune, Feltrinelli, Milano 2013.

- Francesco Gesualdi, Cambiare il sistema. La storia e il pensiero del padre del consumo critico, fondatore del "Centro nuovo modello di sviluppo", Altreconomia, Milano 2014.

- Francesco Gesualdi, Risorsa umana. L'economia della pietra scartata, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2015.

*

Ovviamente cfr. inoltre anche almeno:

- Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1967.

- AA. VV., La Rete di Lilliput. Alleanze, obiettivi, strategie, Emi, Bologna 2001.

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Friedrich Engels, Antiduehring, Editori Riuniti, Roma 1950, 1971, pp. XL + 352.

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2412 del 17 luglio 2016

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