[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 782



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Numero 782 del 28 maggio 2016

 

In questo numero:

1. Se fossi tu il fuggiasco

2. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"

3. Un convegno a Viterbo

4. Un incontro a Blera

5. Un convegno a Nepi

6. Referendum: due siti utili per l'informazione

7. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre

8. Hic et nunc, quid agendum

 

1. LE ULTIME COSE. SE FOSSI TU IL FUGGIASCO

 

Soccorrere, accogliere, assistere tutti?

Si'. Soccorrere, accogliere, assistere tutti.

*

Una sola umanita'.

Salvare le vite, il primo dovere.

 

2. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"

[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

 

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.

O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.

Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998

Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

 

3. INCONTRI. UN CONVEGNO A VITERBO

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente e dalla Federazione italiana medici di medicina generale di Viterbo riceviamo e diffondiamo]

 

Si e' svolto sabato 21 maggio 2016, presso la sala delle conferenze dell'Ordine dei medici  di Viterbo, il corso su "Agricoltura intensiva. Pesticidi, diserbanti, fertilizzanti: quali danni alla salute e all'ambiente? Quali alternative?".

Il corso, nell'ambito delle attivita' di educazione continua in medicina (Ecm) ha avuto come responsabile scientifico la dottoressa Antonella Litta ed ha registrato la presenza di oltre 50 medici tra medici di medicina generale, pediatri e specialisti ambulatoriali ed ospedalieri.

Presenti come uditori esterni anche numerosi cittadini e rappresentanti di comitati impegnati nella difesa del territorio e della salute.

Il corso, nato in collaborazione con l'Ordine dei medici di Viterbo, l'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde e la Federazione italiana medici di medicina generale - sezione di Viterbo, ha voluto diffondere una conoscenza piu' approfondita e dettagliata delle complesse, quanto dinamiche, relazioni tra ambiente, salute e malattie.

Il corso ha focalizzato l'attenzione sull'impatto ambientale e sanitario dei prodotti di sintesi chimica utilizzati ormai da decenni nell'agricoltura intensiva, in particolare: pestidici, diserbanti e fertilizzanti, evidenziandone il ruolo nella genesi di malattie neoplastiche, dismetaboliche, cronico-degenerativo (in particolare nella malattia di Parkinson riconosciuta dal 2012 come malattia professionale degli agricoltori in Francia), e nelle patologie del neurosviluppo e del sistema linfoematopoietico dei bambini.

Dopo i saluti e le parole di apprezzamento per l'organizzazione e le finalita' del corso da parte del vicepresidente dell'Ordine dei medici di Viterbo dottor Bernardino Bernardini, che ha sottolineato come l'art. 5 del nuovo codice di deontologia medica faccia obbligo a tutti i medici di occuparsi ed adoperarsi per un ambiente sano in quanto determinante fondamentale per lo stato di salute delle persone, si sono susseguiti gli interventi del professor Giuseppe Nascetti, del dottor Gianni Ghirga, della dottoressa Patrizia Gentilini, della dottoressa Antonella Litta, della dottoressa Giovanna Loria, della dottoressa Teresa Valentina Ranalli, del dottor Andrea Ferrante e del dottor Luciano Sordini.

Tutti gli interventi, prendendo spunto anche da particolari situazioni dell'Alto Lazio: il  grave processo di eutrofizzazione del lago di Vico e l'inquinamento ambientale generato dalla centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia, hanno evidenziato la necessita' anche nei nostri territori di un rapido abbandono dell'agricoltura intensiva e chimica in favore di una agricoltura piu' sana, naturale, ecologica, rispettosa cioe' della composizione e della vitalita' dei suoli, che non inquini l'aria, l'acqua e quindi il cibo.

Una agricoltura che sappia riappropriarsi delle conoscenze e dei saperi acquisiti nel corso dei millenni di storia umana, ricominciando a produrre rispettando i naturali i cicli della terra e tutelando cosi' l'ambiente e la salute di tutti a cominciare proprio da quella degli agricoltori e delle loro famiglie.

 

4. INCONTRI. UN INCONTRO A BLERA

 

Sabato 21 e domenica 22 maggio 2016 presso l'ecovillaggio "il Vignale" (in provincia di Viterbo, tra Blera e Civitella Cesi) si e' svolta la terza edizione di "Incontriamo gli ecovillaggi del Lazio... e dintorni".

L'incontro era aperto "a tutte le realta' comunitarie e alle singole persone interessate e incuriosite da questo stile di vita che vedono in tale esperienza una possibile alternativa per il proprio futuro".

Una sessione dell'incontro e' stata specificamente dedicata alla riflessione sulla nonviolenza.

Per ulteriori informazioni sull'esperienza del "Vignale": e-mail: ilvignale at gmail.com, tel. 3393685328 (Alessandra), o anche cfr. la pagina facebook

 

5. INCONTRI. UN CONVEGNO A NEPI

[Dalla sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi riceviamo e diffondiamo]

 

Si e' svolto giovedi' 26 maggio 2016 a Nepi un incontro di studio sulla Costituzione italiana. All'iniziativa sono intervenuti l'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, il sindaco di Nepi Pietro Soldatelli e l'avvocato Enrico Mezzetti presidente del Comitato provinciale di Viterbo dell'Anpi.

L'incontro, organizzato dalla sezione Anpi "Emilio Sugoni", con il patrocinio del Comune di Nepi, coordinato dalla dottoressa Antonella Litta, e' stato promosso in ricordo di Giuseppe Tacconi, generoso antifascista, acuto intellettuale, costruttore di pace, gia' presidente della sezione.

Dopo i saluti di benvenuto e gli interventi del sindaco e del presidente della sezione Anpi di Nepi Silvio Sgamuffa, ha preso la parola l'avvocato Enrico Mezzetti che ha espresso apprezzamento per l'iniziativa ed esortato ad un maggiore impegno di tutto l'Anpi viterbese per il No al referendum che si terra' nel mese di ottobre, un No per evitare che siano introdotte modifiche irricevibili della Carta costituzionale.

Ferdinando Imposimato ha iniziato la sua lezione magistrale con un ricordo personale di Giuseppe Tacconi a cui era legato da sentimenti di stima, affetto e profonda amicizia, sottolineando i tratti della personalita' di Giuseppe: mite, gentile, appassionato, generoso quanto deciso, coerente ed instancabile difensore della giustizia, della pace e dei diritti umani, fin dalla sua giovinezza.

Il giudice Imposimato si e' poi addentrato in una profonda disamina degli articoli della Costituzione non ancora attuati e sempre piu' spesso calpestati e disattesi, sulle tante leggi e disposizioni recenti e passate che violano quanto stabilito dalla Costituzione e favoriscono di fatto privilegi e corruzione determinando una situazione di crescente e diffusa illegalita', di lavoro sempre piu' precario, riducendo risorse per la scuola pubblica, per l'assistenza sociale e sanitaria.

Il giudice Imposimato e' poi entrato nel tema specifico del referendum costituzionale che si svolgera' nel prossimo mese di ottobre e ha evidenziato una serie di elementi della riforma voluta dal Governo che se approvati modificherebbero in forma eversiva l'attuale equilibrio tra i poteri dello Stato, aprendo la strada ad una deriva autoritaria che ridurrebbe ancora di piu' la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte del nostro paese. Di fatto un vero e proprio vulnus ai valori fondanti della Costituzione e della democrazia - ha proseguito Imposimato - e che bisogna respingere con un chiaro e forte No, anche nel rispetto e per la memoria delle centinaia di migliaia di persone, uomini e donne, che presero parte con coraggio alla lotta di Liberazione dal nazifascismo, lotta di cui la Costituzione e' figlia, e nel ricordo di tanti testimoni, anche anonimi o poco conosciuti come Giuseppe Tacconi, della piu' recente ed attuale storia italiana, che ogni giorno vivono e si battono per il rispetto dei valori di liberta', uguaglianza e giustizia per l'intera umanita', valori che la Costituzione italiana racchiude e custodisce.

All'incontro hanno preso parte vari cittadini, con alcuni rilevanti interventi, tra cui segnaliamo in particolare quelli del dottor Delfino Santaniello, gia' vicequestore di Viterbo, e dell'attore e regista Pietro Benedetti.

 

6. RIFERIMENTI. REFERENDUM: DUE SITI UTILI PER L'INFORMAZIONE

 

Informazioni e materiali utili per il referendum di ottobre per impedire lo stravolgimento della Costituzione sono nel sito del "Coordinamento per la democrazia costituzionale": http://coordinamentodemocraziacostituzionale.net e nel sito del "Comitato per il No nel referendum sulle modifiche della Costituzione": www.iovotono.it

 

7. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni uccisione e' un crimine.

Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.

Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.

A tutti i terrorismi occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.

Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.

Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.

A tutte le guerre occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.

La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.

Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.

Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

La violenza assassina si contrasta salvando le vite.

La pace si costruisce abolendo la guerra.

La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.

La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Cominci l'Italia.

Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.

Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.

Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.

Cominci l'Italia cessando di produrre  armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.

Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.

Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.

Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.

Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.

Salvare le vite e' il primo dovere.

*

Ogni vittima ha il voto di Abele.

Alla barbarie occorre opporre la civilta'.

Alla violenza occorre opporre il diritto.

Alla distruzione occorre opporre la convivenza.

Al male occorre opporre il bene.

Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

8. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 782 del 28 maggio 2016

 

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