[Nonviolenza] - Telegrammi. 2162 -



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2162 del 9 novembre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Luciano Gallino

2. In ricordo di Dorothy Day un incontro a Viterbo

3. Hic et nunc, quid agendum

4. Verso la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" del 25 novembre

5. In memoria di Erich Auerbach, di Romano Bilenchi, di Etienne Cabet, di Basil Davidson, di Stieg Larsson, di Miriam Makeba, di Cecilia Meireles, di Paule Mink, di Anne Sexton, di Peter Szondi, di Ellen Willis

6. Solo opponendosi alla velocita' (2012)

7. La scelta nonviolenta della virtu' della lentezza (2013)

8. Mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007

9. Segnalazioni librarie

10. La "Carta" del Movimento Nonviolento

11. Per saperne di piu'

 

1. LUTTI. LUCIANO GALLINO

 

E' deceduto Luciano Gallino, a cui tutti molto dobbiamo.

Lo ricordiamo come un saggio e sapiente maestro e un generoso compagno di lotte.

 

2. INCONTRI. IN RICORDO DI DOROTHY DAY UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto domenica 8 novembre 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in ricordo di Dorothy Day, una delle figure piu' luminose della nonviolenza, di cui ricorreva l'anniversario della nascita.

*

Dorothy Day e' stata una grande militante nonviolenta americana (nata l'8 novembre 1897, deceduta il 29 novembre 1980), fondatrice del movimento del "Catholic Worker" (e della rivista omonima); ha condotto innumerevoli lotte per la pace e la giustizia, ed ha fondato decine di case di ospitalita' urbane e di comunita' agricole per i piu' poveri. Tra le opere di Dorothy Day: Una lunga solitudine. Autobiografia, Jaca Book, Milano 1984. Tra le opere su Dorothy Day: Jim Forest, L'anarchica di Dio, Paoline, Cinisello Balsamo 1994; W. Miller, Dorothy Day e il Catholic Worker Movement, Jaca Book, Milano 1981. Un sito utile: www.catholicworker.org

*

Le persone partecipanti all'incontro nel ricordo di Doroty Day hanno espresso ancora una volta l'impegno ad opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni.

L'incontro si e' concluso con la condivisione unanime della richiesta al Parlamento italiano di un impegno di pace e solidarieta' concreto, coerente, necessario e urgente. Ed in particolare sono state ancora una volta espresse le seguenti richieste, gia' formulate al termine dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" il 4 novembre.

Al Parlamento italiano chiediamo di far cessare immediatamente la partecipazione italiana alle guerre in corso.

Al Parlamento italiano chiediamo di ridurre immediatamente e drasticamente le ingentissime risorse attualmente destinate alle guerra, all'esercito e alle armi e di trasferire quelle risorse ad interventi civili di pace e di solidarieta' necessari e urgenti.

Al Parlamento italiano chiediamo di impegnarsi affinche' l'Italia esca dalla Nato, organizzazione terrorista e stragista.

Al Parlamento italiano chiediamo di abrogare tutte le scellerate ed incostituzionali misure razziste che precedenti governi hanno imposto nel nostro paese.

Al Parlamento italiano chiediamo di riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalla guerra il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro e di trovarvi accoglienza e assistenza adeguate.

Al Parlamento italiano chiediamo di promuovere adeguati e coerenti interventi umanitari che rechino aiuto nelle aree del mondo in cui esseri umani sono in grave pericolo.

Al Parlamento italiano chiediamo di legiferare la piena realizzazione della Difesa civile non armata e nonviolenta e l'istituzione e la piena realizzazione dei Corpi civili di pace.

Al Parlamento italiano chiediamo di impegnare l'Italia ad operare per la pace con mezzi di pace.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Il primo dovere e' salvare le vite.

 

3. I COMPITI DELL'ORA. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

4. INIZIATIVE. VERSO LA "GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE" DEL 25 NOVEMBRE

 

Si svolge il 25 novembre la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".

Ovunque si realizzino iniziative.

Ovunque si contrasti la violenza maschilista e patriarcale.

Ovunque si sostengano i centri antiviolenza delle donne.

Ovunque si educhi e si lotti per sconfiggere la violenza maschilista e patriarcale, prima radice di tutte le altre violenze.

 

5. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI ERICH AUERBACH, DI ROMANO BILENCHI, DI ETIENNE CABET, DI BASIL DAVIDSON, DI STIEG LARSSON, DI MIRIAM MAKEBA, DI CECILIA MEIRELES, DI PAULE MINK, DI ANNE SEXTON, DI PETER SZONDI, DI ELLEN WILLIS

 

Ricorre oggi, 9 novembre, l'anniversario della nascita di Erich Auerbach (Berlino, 9 novembre 1892 - Wallingford, 13 ottobre 1957), della nascita di Romano Bilenchi (Colle Val d'Elsa, 9 novembre 1909 - Firenze, 18 novembre 1989), della scomaprsa di Etienne Cabet (Digione, primo gennaio 1788 - St. Louis, 9 novembre 1856), della nascita di Basil Davidson (Bristol, 9 novembre 1914 - 9 luglio 2010), della scomparsa di Stieg Larsson (Skelleftea, 15 agosto 1954 - Stoccolma, 9 novembre 2004), della scomparsa di Miriam Makeba (Johannesburg, 4 marzo 1932 - Castel Volturno, 9 novembre 2008), della scomparsa di Cecilia Meireles (Rio de Janeiro, 7 novembre 1901 - 9 novembre 1964), della nascita di Paule Mink (Clermont-Ferrand, 9 novembre 1839 - Auteuil, 28 aprile 1901), della nascita di Anne Sexton (Newton, 9 novembre 1928 - Weston, 4 ottobre 1974), della scomparsa di Peter Szondi (Budapest, 27 maggio 1929 - Berlino, 9 novembre 1971), della scomparsa di Ellen Willis (New York, 14 dicembre 1941 - 9 novembre 2006).

*

Anche nel ricordo di Erich Auerbach, di Romano Bilenchi, di Etienne Cabet, di Basil Davidson, di Stieg Larsson, di Miriam Makeba, di Cecilia Meireles, di Paule Mink, di Anne Sexton, di Peter Szondi, di Ellen Willis, proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

6. REPETITA IUVANT. SOLO OPPONENDOSI ALLA VELOCITA' (2012)

 

La velocita' e' l'arma e la bandiera dei poteri economici globalizzati (e dei loro spietati apparati burocratici, politici, ideologici, militari) che stanno irreversibilmente devastando la biosfera, schavizzando gran parte dell'umanita' e provocando la catastrofe della civilta'.

Solo opponendosi alla velocita' (alla sua ideologia e alla sua tecnologia; alla sua prassi e alla sua idolatria; al suo sistema di potere e alla sua scala di valori), si puo' difendere l'umanita' e la biosfera.

Poiche' costitutivi della vita e della civilta' umana sono il limite, la lentezza, il consistere, il ricordare, il tramandare, il prendersi cura, la fedelta'.

Solo fermandosi si conosce, solo restando si ama.

La corsa e' sempre la corsa verso la morte.

 

7. REPETITA IUVANT. LA SCELTA NONVIOLENTA DELLA VIRTU' DELLA LENTEZZA (2013)

 

Chi vuole lottare per la liberazione dell'umanita', per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, per preservare la biosfera, deve necessariamente fare la scelta nonviolenta della virtu' della lentezza. Questo e' il fermo mio convincimento, ed il resto e' commento.

Ed in questa giornata vorrei in primo luogo ricordare un amico straordinario, autentico un maestro e generoso un compagno: Alexander Langer, che ci ha lasciato molti anni fa, ma che ci ha anche lasciato una miriade di idee preziose, espresse con quel suo stile gentile e trasparente, e tra le altre quella decisiva nonviolenta proposta di metodo formulata rovesciando il motto decoubertiniano: proponeva Alex che nel nostro agire adottassimo come criteri di condotta non la velocita', il sovrastare, la forza, bensi' la lentezza, la profondita', la dolcezza; non "citius, altius, fortius", ma "lentius, profundius, suavius": piu' lentamente, piu' profondamente, piu' dolcemente.

*

Lo dicevamo gia' anni fa: "Contro il mito della velocita', un mito distruttivo e insostenibile tanto per l'ambiente quanto per la struttura biologica ed ontologica della persona umana, occorre scegliere la virtu' della lentezza che consente ascolto, comprensione, rispetto e accudimento reciproco, verifica e correzione degli errori, principio responsabilita', approccio nonviolento alle relazioni... La scelta della lentezza, dell'ascolto dell'altro, del rispetto della natura di cui si e' parte; la scelta di non operare scelte distruttive o irreversibili; la scelta del collocarsi alla scuola del femminismo e nell'orizzonte dell'ecologia; la scelta - in una parola - della nonviolenza, costituiscono la chiave di volta per l'azione etica e politica odierna e futura in difesa dei beni comuni, del bene comune, dei diritti di tutti... contro la folle corsa del consumismo onnidivorante...".

*

Ed in altra occasione, riflettendo su una personale prolungata esperienza di relazione con una persona gravemente malata, dicevamo, a descrivere ancora la virtu' della lentezza: "Devi fermarti ad ascoltare. Devi rallentare il passo. Devi attendere e non forzare i movimenti. Lunga e' l'attesa e quell'attesa e' la vita che scorre. Se sai fermarti ascolti. Se sai ascoltare ti fermi. Li', in quel silenzio e in quel guatarsi, in quell'immobilita' che trema e palpita, li' si da' umano un incontro ancora, e li' il mondo, il mobile mondo delle cose fluttuanti, si manifesta in un'epifania struggente e luminosa".

*

Ed infine forse sara' consentito riportare qui ancora una volta un ragionamento che svolgemmo iniziando la campagna che poi riusci' ad impedire la realizzazione di un nocivo e distruttivo, illegale ed insensato mega-aeroporto a Viterbo, e cosi' riusci' a salvare la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria, bene comune dell'umanita' passata, presente e ventura; campagna non limitata alla difesa di una specifica area di immenso valore, ma altresi' per la riduzione globale dell'insostenibile trasporto aereo. Scrivevamo quanto segue.

Volare fa male alla salute

1. Volare fa male alla salute

E innanzitutto alla salute di chi non vola.

Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima.

Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico.

Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza.

E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita' di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano.

Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

2. Volare fa male all'ambiente

Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'.

Danneggia enormemente gli ecosistemi locali.

Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

3. Volare e' antieconomico

Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse.

Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare.

Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.

4. Volare e' pericoloso

Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta.

Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.

5. Volare e' alienante

Volare fa male alla percezione di se' e del mondo.

Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui  decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto.

Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie

Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile.

Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile.

Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose.

Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'.

Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.

7. Della virtu' del limite

Il volo lasciamolo agli uccelli.

Il cielo lasciamolo alle stelle.

Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere.

E' l'unica Terra che abbiamo.

Vi e' una sola umanita'.

*

Nella Giornata mondiale della lentezza l'umanita' indica a se stessa il cammino necessario per la comune salvezza: lentius, profundius, suavius.

 

8. REPETITA IUVANT. MOZIONE PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO APPROVATA ALL'UNANIMITA' DAL CONGRESSO NAZIONALE DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO TENUTOSI A VERONA DAL PRIMO AL 3 NOVEMBRE 2007

 

Il Congresso del Movimento Nonviolento

- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima;

- consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo;

- cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce;

esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo;

ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani:

a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria;

b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale;

c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree;

d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree;

e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;

f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo;

g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni;

h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas);

i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia;

l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali;

m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente;

n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera.

 

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- AA. VV., Israele e il libro, "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 10, novembre 2015, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2015, pp. 280 (+ 16 tavole fuori testo), euro 14.

*

Riletture

- Harald Hoeffding, Storia della filosofia moderna, Sansoni, Firenze 1970, 1798, 3 voll. per pp. X + 354 (vol. I) + IV + 396 (vol. II) + IV + 424 (vol. III).

 

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

11. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2162 del 9 novembre 2015

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