[Nonviolenza] Telegrammi. 1891



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1891 del 9 febbraio 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Per Massimo Rendina

2. In memoria di Sergio Mendez Arceo

3. Peppe Sini: Nella Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani

4. Verso il 14 febbraio, One Billion Rising

5. Per la "Casa per la Pace" di Vicenza. Una proposta articolata in cinque azioni

6. Segnalazioni librarie

7. La "Carta" del Movimento Nonviolento

8. Per saperne di piu'

 

1. LUTTI. PER MASSIMO RENDINA

 

E' deceduto Massimo Rendina, resistente antifascista e uomo di pace.

Lo ricordiamo con le parole della sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi e del comitato provinciale Anpi di Viterbo.

*

La sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi piange e ricorda con affetto, stima e profonda gratitudine Massimo Rendina, un amico, un uomo di grande generosita', schietto nel parlare, semplice, generoso e sempre presente nelle iniziative, come piu' volte a Nepi, di ascolto, dialogo e riflessione sul tema dell'impegno antifascista e della sua costante necessita' di essere attualizzato, anche alla luce dei cambiamenti politici, sociali ed economici in senso autoritario e sempre meno democratici, in corso in Italia e nel mondo.

Piu' volte con Massimo Rendina abbiamo ragionato e convenuto che oggi antifascismo deve significare ed essere lotta per la legalita', per la giustizia, per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Antifascismo deve essere azione nonviolenta contro ogni forma di discriminazione, sfruttamento e intimidazione, contro l'omofobia, il femminicidio e la xenofobia, per l'affermazione di una cultura umana del rispetto di ogni essere umano e per la salvaguardia dei beni comuni: il lavoro, la salute, un ambiente sano.

L'esempio e l'insegnamento di Massimo Rendina ci faranno da costante guida e ci sosteranno nella costruzione di un mondo piu' giusto, piu' umano, quello stesso mondo che hanno sognato, voluto e per il quale si sono battuti i partigiani italiani.

Il direttivo della sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi

*

E' venuto a mancare Massimo Rendina. Aveva da poco compiuto 95 anni.

Di origini veneziane, da tenente di fanteria era stato inviato sul fronte russo. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 era passato alla Resistenza, combattuta in Piemonte, prima con le formazioni autonome e poi con la I Divisione Garibaldi. Ha preso cosi' parte alla liberazione di Torino.

Nel dopoguerra ha ripreso, intensamente, l'attivita' giornalistica, con "l'Unita'" e altre testate, divenendo uno dei pionieri dell'informazione televisiva. E' stato, infatti, direttore del primo telegiornale Rai.

A livello accademico e' stato docente di Storia della comunicazione e membro del Comitato scientifico dell'Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza.

La Resistenza, appunto, la cui difesa ha caratterizzato gli ultimi anni della produzione di Rendina, con la stesura di un prezioso Dizionario della Resistenza italiana (Editori Riuniti, Roma 1995) ed altre pubblicazioni.

Principalmente alla sua figura va il merito di aver traghettato l'Anpi nella contemporaneita'. In qualita' di presidente effettivo, e poi onorario, del comitato provinciale Anpi di Roma, e di dirigente nazionale, ha permesso il ricambio generazionale, con un impegno instancabile, privo di ogni autocelebrazione o esaltazione dei propri trascorsi.

Cosi' lo abbiamo conosciuto noi dell'Anpi di Viterbo, collaborandoci finche' gli e' stato possibile svolgere attivita' pubblica. Su tutti spicca di lui il ricordo dell'intervista rilasciata a Giuliano Calisti per il documentario "I Volontari dei lager" sui militari italiani internati dai nazisti, un argomento che gli stava particolarmente a cuore. L'intervista veniva rilasciata a seguito delle dichiarazioni dell'allora Ministro della Difesa Ignazio La Russa, che accusava gli Internati militari di aver fatto una scelta di comodo. Con argomentazioni assai efficaci, e che resteranno per sempre, Rendina smontava l'illazione pezzo per pezzo.

Nel salutare il comandante Max, facciamo le condoglianze ai familiari, agli amici e a tutto il comitato provinciale Anpi di Roma.

La Camera ardente sara' allestita lunedi' 9 febbraio presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, dalle ore 12 alle ore 19.

I funerali si svolgeranno martedi' 10 febbraio alle ore 9 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Per volere della famiglia, non fiori ma opere di bene.

Silvio Antonini, presidente del comitato provinciale Anpi di Viterbo

 

2. IN MEMORIA DI SERGIO MENDEZ ARCEO

 

Il 6 febbraio 1992 moriva Sergio Mendez Arceo, il vescovo messicano strenuo difensore dei diritti umani, sostenitore delle lotte delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita', promotore della teologia della liberazione, maestro e compagno di ogni persona di volonta' buona che si solleva contro l'ingiustizia, la menzogna e la violenza.

In prossimita' della ricorrenza della scomparsa il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo domenica 8 febbraio 2015 lo ha commemorato con un incontro di riflessione sulla sua figura, il suo pensiero e la sua azione.

*

Nel ricordo di Sergio Mendez Arceo proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI

 

Milioni e milioni di esseri umani sono vittime di tratta e di riduzione in schiavitu'.

Nella Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani chiediamo ancora una volta che l'Italia cessi di essere complice dei trafficanti e degli schiavisti.

Chiediamo che lo stato italiano abolisca subito tutte le infami e scellerate misure razziste che violano i fondamentali diritti umani e favoreggiano le mafie schiaviste.

Chiediamo che lo stato italiano faccia cessare il business dei trafficanti e la strage nel Mediterraneo semplicemente consentendo a tutti gli esseri umani in fuga da guerre, dittature, terrorismo, disastri ambientali, carestie, poverta' e disperazione di giungere in modo legale e sicuro in Italia e in Europa e trovarvi accoglienza, assistenza e rispetto cosi' come vuole il comune sentire delle genti, come vogliono le leggi incise nel cuore di ogni essere umano, come vuole la Dichiarazione universale dei diritti umani, come vuole la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, come vuole la Costituzione della Repubblica Italiana.

Chiediamo che lo stato italiano riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente sul pianeta viaggiando in modo legale e sicuro.

Chiediamo che lo stato italiano torni al rispetto rigoroso, attivo e concreto di quanto luminosamente stabilito negli articoli 2, 10 e 11 della Costituzione della Repubblica Italiana: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo...", "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...", "L'Italia ripudia la guerra...".

Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Il primo dovere di ogni essere umano e di ogni istituzione civile e' salvare le vite.

Opponiamoci alla tratta.

Opponiamoci alla schiavitu'.

Opponiamoci al razzismo.

Opponiamoci al maschilismo.

Opponiamoci alla guerra.

Pace e diritti per tutti gli esseri umani.

 

4. INIZIATIVE. VERSO IL 14 FEBBRAIO, ONE BILLION RISING

 

Sosteniamo l'iniziativa "One Billion Rising", la piu' grande e partecipata iniziativa nonviolenta nel mondo. Per informazioni e contatti: sito ufficiale: www.onebillionrising.org, sito italiano: http://obritalia.livejournal.com, facebook: https://www.facebook.com/obritalia; a Viterbo: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it

*

A Viterbo l'iniziativa si svolgera' in piazza del Comune con inizio alle ore 15.

*

Di seguito una lettera del coordinamento italiano sui modi di aderire alla campagna One Billion Rising 2015.

In attesa di mettersi in moto con l'organizzazione vera e propria degli eventi che porteranno alla chiamata globale del 14 febbraio 2015, chiediamo alle associazioni che vogliono aderire di:

- Invitare i propri associati ad iscriversi al sito http://www.onebillionrising.org/sign-up/

- Inviare la mail ricevuta ad associazioni, singoli cittadini, amministrazioni

- Trovare spazi per la proiezione del video sull'esperienza 2014 che trovate a questo indirizzo: http://youtu.be/6guRQb9Plkk

- Divulgare i riferimenti web:

sito ufficiale: www.onebillionrising.org

sito italiano: http://obritalia.livejournal.com

facebook: https://www.facebook.com/obritalia

twitter: @OBRItalia #Rise4Revolution

- Utilizzare i loghi ufficiali scaricandoli al seguente link:

http://www.onebillionrising.org/resources/toolkit/one-billion-rising-revolution-logos/

- Contribuire alla campagna con la vostra idea "La mia rivoluzione..." in italiano e/o in inglese  ed inviarlo a nico at onebillionrising.org

Saremo comunque grati  di ricevere un vostro contributo in qualsiasi momento.

- Preparare il flash mob "Break the chain"

seguendo il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5CZfPydVA

o quello semplificato http://youtu.be/BnHO6QMuc-w

o crearne uno voi con musiche di tamburi o altro.

Per dichiarare la vostra adesione inviate un messaggio al seguente indirizzo: Nicoletta Corradini: nico at onebillionrising.org

Coordinamento Italia One Billion Rising

Nicoletta Billi, Nicoletta Corradini

 

5. INIZIATIVE. PER LA "CASA PER LA PACE" DI VICENZA. UNA PROPOSTA ARTICOLATA IN CINQUE AZIONI

 

Carissime e carissimi,

scusandoci ancora una volta con le persone che avessero gia' espresso la loro solidarieta' (ma invitando anch'esse a leggere quali ulteriori iniziative in questa lettera proponiamo, e ad aderirvi), vi scriviamo per formularvi una proposta ancora, articolata in cinque azioni possibili.

*

La proposta

La proposta e' di voler esprimere il vostro sostegno alla "Casa per la Pace" di Vicenza associandovi alla richiesta rivolta al sindaco di quella citta' che sia al piu' presto restituita un'adeguata sede alla "Casa per la Pace", che da alcune settimane ne e' stata privata a seguito della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata.

Come sapete, la "Casa per la Pace" di Vicenza e' un prezioso punto di riferimento, non solo a livello cittadino ma a livello nazionale ed internazionale, per tutte le persone impegnate per la pace, i diritti umani, la solidarieta' concreta, la difesa dell'ambiente, la democrazia autenticamente partecipata, la nonviolenza.

Molte illustri personalita' della cultura e dell'impegno morale e civile hanno gia' espresso al Comune di Vicenza la loro persuasa condivisione della richiesta che alla "Casa per la Pace", che e' una "istituzione pubblica" (a seguito di specifica deliberazione del Consiglio Comunale di Vicenza del 1993, in adempimento dell'art. 2 dello Statuto Comunale), sia tempestivamente restituita una sede in cui poter continuare ad operare.

Tra le prime di queste illustri personalita' segnaliamo il professor Alberto L'Abate gia' collaboratore di Aldo Capitini e di Danilo Dolci e figura storica della nonviolenza in Italia; il professor Sergio Paronetto vicepresidente di Pax Christi; l'on. Michele Boato presidente dell'Ecoistituto del Veneto; il sen. Gigi Malabarba figura storica del movimento operaio e della solidarieta' internazionale; la dottoressa Antonella Litta dell'Associazione italiana medici per l'ambiente; Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento.

Ricordiamo anche che tra le persone che animano la "Casa per la Pace" di Vicenza vi e' il professor Matteo Soccio, una delle personalita' piu' autorevoli della nonviolenza in Italia - tanto sul piano del contributo teorico ed educativo quanto su quello dell'azione concreta come della luminosa testimonianza personale.

*

Cinque azioni possibili

Vi proponiamo di esprimere la vostra solidarieta' con la "Casa per la Pace" di Vicenza nei seguenti modi:

1. inviando una lettera al sindaco di Vicenza (ma anche all'amministrazione comunale nel suo complesso) chiedendo un tempestivo e adeguato intervento:

1.1. un modello di lettera puo' essere il seguente:

Al Sindaco del Comune di Vicenza

Oggetto: richiesta che sia al piu' presto restituita un'adeguata sede alla "Casa per la Pace" di Vicenza, prezioso bene comune della citta' e di ogni persona di volonta' buona

Egregio Sindaco,

apprendiamo che la "Casa per la Pace" di Vicenza, una delle esperienze piu' rilevanti di concreto e fecondo impegno per la pace nel nostro paese, tra i cui animatori vi e' il professor Matteo Soccio, che come e' noto e' una delle figure piu' autorevoli della nonviolenza in Italia, si troverebbe da alcuni giorni priva della sua sede a causa della vendita dell'immobile che ospitava gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui la "Casa per la Pace" era ospitata.

Auspichiamo che il Comune di Vicenza riesca al piu' presto a garantire una nuova e adeguata sede alla "Casa per la Pace", che costituisce un importante servizio, un punto di riferimento e un bene comune non solo per la vostra citta' ma per tutte le persone di volonta' buona e per tutte le persone operatrici di pace.

Siamo certi che avra' gia' preso a cuore la questione e che si stara' gia' alacremente adoperando per recarla a buon fine nel migliore dei modi e con la massima tempestivita'.

Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione, certi del suo impegno, e restando in attesa di notizie attestanti positivi e risolutivi sviluppi, voglia gradire un cordiale saluto di pace,

firma, luogo e data, recapiti postale, telefonico ed e-mail del mittente

1.2. gli indirizzi di posta elettronica del sindaco e dell'amministrazione comunale di Vicenza sono i seguenti: sindaco at comune.vicenza.it; vicesindaco at comune.vicenza.it; assessore.crescita at comune.vicenza.it; assessore.curaurbana at comune.vicenza.it; assessore.risorse at comune.vicenza.it; assessore.partecipazione at comune.vicenza.it; assessore.progettazione at comune.vicenza.it; assessore.formazione at comune.vicenza.it; assessore.sicurezza at comune.vicenza.it; assessore.comunita at comune.vicenza.it; assessore.semplificazione at comune.vicenza.it; presidenteconsiglio at comune.vicenza.it; direttoregenerale at comune.vicenza.it; segreteriadirezionepersonale at comune.vicenza.it; segreteriagen at comune.vicenza.it; uffstampa at comune.vicenza.it; urp at comune.vicenza.it; vi preghiamo di scrivere a tutti.

1.3. e' anche possibile (ed opportuno) scrivere a tutti i singoli consiglieri comunali di Vicenza attraverso le loro pagine nel sito del Comune www.comune.vicenza.it

2. inviando per conoscenza la vostra lettera (o una lettera in cui riferite di essa o comunque del vostro sostegno alla "Casa per la Pace") anche ai mass-media vicentini; gli indirizzi di posta elettronica dei principali sono i seguenti: redazioneweb at ilgiornaledivicenza.it; info at vicenzareport.it; vicenzatoday at citynews.it; redazione at vicenzapiu.com; vicenza at gazzettino.it; corriereveneto at corriereveneto.it; regione at mattinopadova.it; direttore at lavocedeiberici.it; info at editriceveneta.it; info at televeneto.it; info at bluradioveneto.it; redazione at bluradioveneto.it; redazione at birikina.it; info at radioreb.org; redazione at stellafm.it; diretta at stellafm.it; radioplanet at radioplanet.it; info at radio24.it; amministrazione at mediaveneto.com; redazione at radiovicenza.fm; ladomenica at tvavicenza.it; info at lineanews.it; radio at lineanews.it; regioni at adnkronos.com; ansa.venezia at ansa.it

3. inviando per conoscenza la vostra lettera anche agli ulteriori mass-media locali e nazionali che riterrete utile ovvero opportuno informare.

4. inviando la vostra lettera e/o questo appello agli altri vostri interlocutori invitando anch'essi ad aderire all'iniziativa.

5. inviando ovviamente la vostra lettera anche direttamente agli amici della "Casa per la Pace" di Vicenza: casaperlapace at gmail.com

*

La ragione di un'insistenza

Ci permettiamo di insistere e di disturbarvi una volta ancora perche' la questione e' di particolare importanza, ed ha una valenza non meramente locale ma generale: la "Casa per la Pace" di Vicenza e' un'esperienza storica della nonviolenza in Italia, non possiamo permettere che questo prezioso bene comune sia cancellato. Per poter estendere l'impegno di pace, e ve ne e' immenso urgente bisogno, occorre sapere innanzitutto almeno difendere le esperienze di pace gia' esistenti, come la "Casa per la Pace" vicentina.

Invitiamo quindi tutte  le persone di volonta' buona ad impegnarsi in questa iniziativa, nella ferma persuasione che e' possibile ed e' necessario che alla "Casa per la Pace" di Vicenza sia restituita al piu' presto una sede.

Grazie dell'attenzione e della solidarieta'.

 

6. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Matteo Ciccarelli (a cura di), Hobbes, Rcs, Milano 2015, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Riletture

- Norberto Bobbio, Thomas Hobbes, Einaudi, Torino 1989, 1994, pp. XVI + 222.

- Arrigo Pacchi, Introduzione a Hobbes, Laterza, Bari 1971, pp. 200.

 

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

8. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1891 del 9 febbraio 2015

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