[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 92



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 92 del 16 ottobre 2014

 

In questo numero:

1. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'. Il 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi

2. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

 

1. EDITORIALE. SOLO LA NONVIOLENZA PUO' SALVARE L'UMANITA'. IL 19 OTTOBRE LA MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI

 

Domenica 19 ottobre si svolge la marcia della pace Perugia-Assisi, la piu' importante iniziativa pacifista italiana, ideata da Aldo Capitini (il grande filosofo deceduto nel 1968, fondatore del Movimento Nonviolento) e realizzata per la prima volta nel 1961.

E' assolutamente necessario impegnarsi per la pace, ed impegnarsi per la pace significa impegnarsi per il disarmo e la smilitarizzazione, per i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita' intera.

E' assolutamente necessario e urgente opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo (che di tutte le violenze e' la prima radice) e a tutte le oppressioni.

La situazione mondiale attuale e' cosi' drammatica che chiunque potendo non si adopera per salvare le vite si rende di fatto complice della catastrofe.

La marcia della pace Perugia-Assisi puo' essere il punto di avvio di una rinnovata presa di coscienza e di un impegno corale delle istituzioni democratiche, delle associazioni solidali, di tutte le persone di volonta' buona per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per difendere la civilta' umana che e' una.

Le polemiche che hanno preceduto la marcia, gli errori commessi e le incomprensioni profonde che hanno diviso persone, movimenti e istituti, cedano il passo al colloquio corale, all'assemblea itinerante che ogni persona riconosce ed accoglie ed impegna, all'amoroso rivolgimento dialogico, alla condivisa responsabilita' e alla volonta' comune di porsi dal punto di vista dell'umanita', al bisogno intimo e universale, persuaso e ineludibile, di fare qualcosa per contrastare l'onnidistruttiva violenza dispiegata, per opporsi all'orrore stragista gia' in corso che acutamente papa Bergoglio ha denunciato come una "terza guerra mondiale" gia' iniziata a macchia di leopardo in piu' luoghi del mondo.

A cento anni dalla "inutile strage" della prima guerra mondiale, nulla e' piu' urgente che fermare la guerra che puo' annientare l'umana famiglia.

Quali che siano i limiti e le ambiguita', le contraddizioni e le reticenze delle burocrazie promotrici; quali che siano - e gravissimi sono stati - gli errori pregressi di istituzioni, associazioni e movimenti che solo oggi sembrano avvedersi che la casa brucia e l'umanita' e' sull'orlo dell'abisso; quali che siano le debolezze - e sono flagranti - dell'appello di convocazione e della piattaforma di azione proposta mesi addietro dai soggetti organizzatori, la marcia della pace Perugia-Assisi in se stessa va oltre questi difetti e convoca a un impegno nitido e intransigente, concreto e coerente, di pace e di verita', di solidarieta' e di responsabilita', di giustizia e liberta', di nonviolenza che a tutte le violenze si oppone.

Gia' in anni passati piu' volte dicemmo che la marcia della pace Perugia-Assisi e' Aldo Capitini vivente, e' l'umanita' in cammino, e' un risveglio e una promessa: chiama a fermare la guerra e le stragi; chiama a difendere la vita di ogni persona e dell'umanita' intera.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Cessino tutte le uccisioni.

Il 19 ottobre tra Perugia ed Assisi la nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 92 del 16 ottobre 2014