[Nonviolenza] Telegrammi. 1668



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1668 del 14 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Ad alcune persone amiche della nonviolenza

2. "Difendere il diritto umano alla salute". Un incontro con la dottoressa Antonella Litta

3. "Operazione Colomba": Marcia internazionale per la pace in Albania

4. Una presentazione dell'Operazione Colomba

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. AD ALCUNE PERSONE AMICHE DELLA NONVIOLENZA

 

Oggetto: un impegno diretto per una legge per la formazione di tutti gli operatori delle forze di polizia alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Care amiche e cari amici,

gentili signore e signori,

spettabili associazioni, organizzazioni, movimenti, istituzioni,

ci permettiamo di scrivervi per formularvi una richiesta di impegno.

Come forse gia' saprete, abbiamo ripreso da alcune settimane l'iniziativa affinche' il parlamento approvi una legge per la formazione di tutti gli operatori delle forze di polizia (sia statali che locali) alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Ci impegnammo particolarmente a tal fine gia' nel 2001, dopo la tragedia di Genova, ed ottenemmo allora che numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti politici sottoscrivessero congiuntamente una medesima proposta di legge per questo; ma purtroppo dopo la presentazione essa non fu mai "calendarizzata" nei lavori parlamentari (ovvero non se ne inizio' mai l'esame nelle commissioni parlamentari competenti), cosicche' l'iniziativa resto' senza esito.

Da allora sono comunque aumentate le esperienze formative a livello locale, ed e' proseguita una riflessione in merito.

*

Vorremmo riuscire adesso ad ottenere qualche ulteriore progresso, ed a tal fine chiediamo anche il vostro aiuto.

In particolare vorremmo:

a) premere con piu' ampiezza e quindi efficacia verso il governo (poiche' il provvedimento normativo per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza potrebbe anche essere varato motu proprio dal governo);

b) premere con piu' ampiezza e quindi efficacia verso il parlamento: alcuni deputati ed alcuni senatori hanno gia' espresso il loro impegno, ma vorremmo premere su altri ancora, e vorremmo se non persuadere almeno informare adeguatamente tutti i parlamentari;

c) proporre agli enti locali - in primo luogo i Comuni - di avviare subito corsi di formazione per le loro forze di polizia locale; ed analoghe proposte formulare alle articolazioni territoriali delle cinque polizie statali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Corpo di Polizia Penitenziaria) e quindi anche, ovviamente, a Questure e Prefetture;

d) promuovere una piu' ampia coscientizzazione dell'opinione pubblica in merito;

e) produrre e raccogliere ulteriori materiali di riflessione e di documentazione, e promuovere (anche in collaborazione con istituzioni locali e statali, e particolarmente le Universita' ed altri istituti di cultura, di servizio sociale, di pubblica amministrazione, di ricerca e di formazione) la "formazione di formatori" ad hoc.

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Praticamente le richieste che vi formuliamo in questa fase iniziale della campagna, qualora foste d'accordo, sono le seguenti:

1. prendere posizione pubblicamente a favore della formazione degli operatori delle forze di polizia alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza;

2. inviare lettere a ministri e parlamentari a sostegno della richiesta di un atto normativo a tal fine;

3. promuovere e diffondere prese di posizione in merito di associazioni, movimenti, istituzioni, personalita' significative;

4. inviare lettere ai mass-media per richiamare la loro attenzione sulla proposta;

5. inviare proposte ad hoc ai Comuni, alle Prefetture, alle Questure, alle articolazioni locali delle varie polizie statali;

6. promuovere incontri di riflessione in merito;

7. redigere contributi di riflessione e proposta e farli circolare per promuovere un piu' ampio ed approfondito dibattito pubblico e predisporre materiali di documentazione utili;

8. segnalarci materiali, proposte, contatti.

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Come materiali di base gia' utilizzabili, alleghiamo in calce:

a) una bozza di lettera al governo;

b) una bozza di lettera ai parlamentari;

c) una bozza di lettera ai Comuni.

Segnaliamo che gli indirizzi e-mail di tutti i ministeri sono nel sito del Governo (www.governo.it).

Gli indirizzi e-mail di tutti i parlamentari sono nei siti del Senato della Repubblica (www.senato.it) e della Camera dei Deputati (www.camera.it).

Ogni Comune italiano ha un suo sito.

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Alleghiamo in calce anche:

d) il resoconto di una conferenza stampa svoltasi al Senato nel 2001 (che riassume anche alcuni termini essenziali della proposta);

e) una minima bibliografia essenziale di riferimento.

Segnaliamo anche i materiali contenuti nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1662 e 1665,

url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00015.html

e http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/06/msg00024.html

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Grazie fin d'ora e un cordiale saluto.

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Allegato a) Una bozza di lettera al governo

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

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Allegato b) Una bozza di lettera ai parlamentari

Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...

Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Gentile parlamentare,

le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

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Allegato c) Una bozza di lettera ai Comuni

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

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Allegato d) Resoconto della conferenza stampa tenuta al Senato il 6 dicembre 2001

-Si e' svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza

Si e' svolta oggi, giovedi' 6 dicembre 2001, presso la Sala Rossa del Senato della Repubblica a Roma, la conferenza stampa di presentazione pubblica della proposta di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento delle forze di polizia" che ha come primo firmatario il senatore Achille Occhetto ed e' stata sottoscritta da vari parlamentari di diverse forze politiche; e' la proposta di legge che prevede la formazione e l'addestramento delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso dei valori, delle tecniche e delle strategie della nonviolenza.

- Resoconto della conferenza stampa

La conferenza stampa e' stata presieduta dal senatore Cesare Salvi, vicepresidente del Senato della Repubblica.

Il senatore Achille Occhetto ha illustrato la proposta di legge, ricostruendone le motivazioni ed analizzando il contesto attuale.

Il senatore Guido Calvi ha definito la proposta di legge come un atto di civilta' ed ha evidenziato come essa affermi il principio della legalita'.

Il regista Citto Maselli e' intervenuto anche a nome degli altri registi cinematografici presenti (tra cui alcuni veri e propri monumenti viventi della cultura italiana come Mario Monicelli e Gillo Pontecorvo).

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Peppe Sini ha ricostruito la genesi della proposta, il coinvolgimento nella elaborazione e discussione preliminare di tante associazioni (in primo luogo numerose associazioni sindacali e cuturali delle forze di polizia), istituzioni, movimenti nonviolenti, e di illustri studiosi di fama internazionale. Una proposta di legge "per" e non "contro"; una proposta di legge utile alle forze dell'ordine, utile alla legalita', utile alla sicurezza pubblica ed al rispetto e alla promozione dei diritti umani.

Il senatore Francesco Martone ha inquadrato l'iniziativa nell'ambito di un piu' ampio impegno per la democrazia e la legalita'.

Il senatore Luigi Malabarba ha analizzato l'importanza dell'iniziativa anche in relazione a rilevanti vicende politiche, sociali e culturali odierne.

Il senatore Vittorio Parola, una figura tra le piu' qualificate dell'impegno democratico e della societa' civile, ha sottolineato l'importanza della scelta della nonviolenza come risorsa per la societa'.

La conferenza stampa e' stata un'occasione di riflessione particolarmente rilevante; la partecipazione e' stata ampia ed assai qualificata.

Tra i presenti alla conferenza segnaliamo anche la senatrice Tana De Zulueta ed altri parlamentari; una figura storica del movimento sindacale di polizia come il dottor Delfino Santaniello; l'onorevole Franco Grillini, una delle figure piu' rilevanti della societa' civile; il sociologo Maurizio Fiasco, profondo studioso dei temi della sicurezza pubblica; personalita' della cultura come i registi cinematografici Mario Monicelli, Gillo Pontecorvo, Daniele Segre.

Alla conferenza sono pervenuti messaggi di saluto da parte di illustri studiosi e rappresentanti della cultura e dell'impegno nonviolento, come il professor Alberto L'Abate, il peace-researcher Giovanni Scotto, il direttore di "Azione Nonviolenta" Mao Valpiana.

- Una riflessione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo (la struttura pacifista nonviolenta che da oltre un anno ha promosso l'iniziativa), commentando la presentazione della proposta di legge, ha sottolineato che la nonviolenza e' una grande risorsa per la democrazia, la legalita', i diritti umani; ed oggi piu' che mai vi e' bisogno dell'impegno di tutti in difesa ed a promozione della legalita', della democrazia, dei diritti umani.

Sini ha inoltre evidenziato come la proposta di legge vuole mettere a disposizione di tutto il personale delle forze dell'ordine i valori e gli strumenti teorici e pratici della nonviolenza; proprio perche' le forze dell'ordine svolgono una funzione decisiva di difesa della sicurezza pubblica, di tutela della legalita', di garanzia del rispetto dei diritti di tutte le persone, cosi' come prevede l'ordinamento vigente, e' utile e necessario che possano disporre di una formazione che permetta di avvalersi delle grandi risorse della nonviolenza sul piano formativo, comunicativo, relazionale ed operativo.

Il responsabile della struttura pacifista promotrice dell'iniziativa auspica che alla proposta di legge si associno tutti i parlamentari di qualunque schieramento politico che vogliano essere fedeli al dettato costituzionale, ed impegnarsi per la legalita', la democrazia e la difesa e promozione della sicurezza pubblica e dei diritti umani.

Peppe Sini segnala altresi' come gia' alcune istituzioni abbiano iniziato con i propri corpi di polizia locale la sperimentazione della formazione alla nonviolenza: ad esempio il Comune di Milano, che prevede la formazione alla nonviolenza dei vigili urbani, con la supervisione della professoressa Marianella Sclavi.

Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha promosso anche un appello a tutti gli enti locali affinche' sostengano la proposta di legge e realizzino la formazione alla nonviolenza dei corpi di polizia locale (ad esempio i corpi di polizia municipale).

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Allegato e) Una minima bibliografia essenziale di riferimento

1. Alcuni testi specifici

- Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002;

- Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003;

- Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell'ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007;

- Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003.

2. Alcuni testi di riferimento

- Vittorino Andreoli, La violenza, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, 2003;

- Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993;

- Franco Basaglia, Scritti, Einaudi, Torino 1981-1982;

- Zygmunt Bauman, La societa' sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003, 2005;

- Zygmunt Bauman, Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008, 2009;

- Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernita' liquida, Laterza, Roma-Bari 2014;

- Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2005;

- Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Libreria Feltrinelli, Milano s. d. (ma 1967), Linea d'ombra, Milano 1989 (ed anche in Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992);

- Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull'inerme, Feltrinelli, Milano 2007;

- Alessandro Dal Lago, La produzione della devianza. Teoria sociale e meccanismi di controllo, Feltrinelli, Milano 1981;

- Franco Fedeli, Polizia e democrazia, Edizioni Studio Tesi, 1978;

- Erich Fromm, Fuga dalla liberta', Edizioni di Comunita', Milano 1963, 1979;

- Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1976;

- Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996;

- Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986;

- Emmanuel Levinas, Ethique et infini, Fayard, Paris 1982, Libraire Generale Française, Paris 1997;

- Stanley Milgram, Obbedienza all'autorita', Einaudi, Torino 2003;

- Salvatore Palidda, Polizia postmoderna, Feltrinelli, Milano 2000;

- Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006;

- Giuliano Pontara, La personalita' nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996;

- Stefano Rodota', La vita e le regole, Feltrinelli, Milano 2007;

- Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001;

- Edith Stein, L'empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2006;

- Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio Ubaldini, Roma 1971.

3. Dizionari

- Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, Utet, Torino 1971, 1977;

- Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992;

- Umberto Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Milano 1999, 2003;

- Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, 1993, Tea, Milano 1993.

 

2. INCONTRI. "DIFENDERE IL DIRITTO UMANO ALLA SALUTE". UN INCONTRO CON LA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA

 

Si e' svolto la sera di venerdi' 13 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione con la dottoressa Antonella Litta sul tema: "Difendere il diritto umano alla salute".

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Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. E' impegnata nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato attribuito il 6 marzo 2013 a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai" con la motivazione: "per l'impegno a tutela della salute dei cittadini e della salubrita' del territorio". Il 18 ottobre 2013 ad Arezzo in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente" le e' stato conferito il prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" con la motivazione: "per la convinta testimonianza, il costante impegno, l'attenzione alla formazione e all'informazione sulle principali problematiche nell'ambito dell'ambiente e della salute". Il 25 novembre 2013 a Salerno le e' stato attribuito il prestigioso Premio "Trotula de Ruggiero".

 

3. REPETITA IUVANT. "OPERAZIONE COLOMBA": MARCIA INTERNAZIONALE PER LA PACE IN ALBANIA

[Dalle amiche e dagli amici dell'Operazione Colomba (per contatti: tel. 054129005, cell. 328.5857263, e-mail: albania at operazionecolomba.it, operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania) riceviamo e diffondiamo]

 

Marcia internazionale per la pace in Albania

"Un popolo si muove per la pace, contro le vendette di sangue"

Bajram Curri-Titana, 22 giugno - primo luglio 2014

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La gjakmarrja (vendetta di sangue) e' un fenomeno estremamente lesivo dei diritti fondamentali degli esseri umani, a partire dal piu' importante, quello alla vita. Tale pratica mina, inoltre, l'unita', la stabilita' e il futuro di tutta l'Albania.

Il superamento della gjakmarrja ("vendetta di sangue") puo' avvenire solo attraverso la promozione di una cultura di pace e nonviolenza che favorisca sia percorsi di riconciliazione tra le famiglie in vendetta, sia percorsi di riconciliazione collettiva: i cittadini albanesi non dovranno mai piu' sentire la necessita' di farsi giustizia da soli, perche' lo Stato sara' presente e in grado di tutelare i loro diritti.

Per permettere che cio' avvenga, e' indispensabile la mobilitazione della societa' civile nazionale (in primo luogo) ed internazionale.

E' per questo che Operazione Colomba ha deciso di promuovere una Marcia internazionale per la pace in Albania che partira' da Bajram Curri (regione di Tropoja) il 22 giugno e che, cercando di coinvolgere le zone piu' isolate e maggiormente colpite dal fenomeno, arrivera' alla capitale Tirana il primo luglio 2014.

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Gli obiettivi della Marcia sono:

1. ricordare le vittime delle "vendette di sangue" (gjakmarrjes);

2. sensibilizzare la societa' civile albanese ed internazionale sul fenomeno delle "vendette di sangue";

3. creare un movimento popolare dal basso che promuova in Albania il "pajtimi" (la riconciliazione) e lavori per riaffermare il diritto alla vita;

4. portare il fenomeno all'attenzione dei mezzi di informazione/comunicazione locali ed internazionali;

5. fare pressione nazionale ed internazionale sullo Stato albanese affinche' provveda immediatamente ad una applicazione reale e concreta della legge n. 9389 del 4/5/2005 in riferimento alla creazione e al funzionamento del Consiglio di coordinamento nella lotta contro la gjakmarrje.

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Pertanto i volontari di Operazione Colomba, insieme alla popolazione civile albanese e numerose associazioni e realta' locali, invitano la societa' civile internazionale a sottoscrivere un appello(www.operazionecolomba.it/albania/1891-appello.html) in cui si chiede:

1) alle istituzioni albanesi di impegnarsi: a dotare il Paese di un sistema giuridico/istituzionale adeguato a sostenere un processo di superamento del fenomeno; ad applicare immediatamente la legge 9389 del 4/5/2005 per la creazione e il funzionamento del Consiglio di coordinamento per la lotta contro le "vendette di sangue", previsto dalla stessa; a rendere certa la pena per quanti si macchieranno di crimini legati alle "vendette di sangue"; a promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani, prima di tutto il diritto alla vita.

2) agli attori della societa' civile (singoli o associati) nazionale ed internazionale, di impegnarsi: a non usare la violenza in caso di conflitto e a rispettare sempre la vita umana; a promuovere tra i nostri associati/amici/parenti la prassi della risoluzione nonviolenta dei conflitti e della riconciliazione; a ricordare le vittime di ogni violenza, della gjakmarrje e hakmarrje; a diffondere la storia e le esperienze delle persone che al posto della vendetta hanno scelto di riconciliarsi perdonando; a sostenere la creazione in Albania di un movimento popolare che promuova la cultura della vita, del rispetto dell'altro e della riconciliazione (pajtimi) e che sensibilizzi le istituzioni locali affinche' garantiscano il rispetto e la promulgazione delle norme tese a contrastare il fenomeno delle "vendette di sangue".

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Invitiamo inoltre la societa' civile internazionale a percorrere insieme un tratto della marcia che, da Bajram Curri (nord dell'Albania) alla capitale Tirana, unira' centinaia di persone.

La partecipazione all'evento e' possibile attraverso tre differenti modalita':

- dal 23 al 26 giugno: partecipazione alle tappe di Puke-Lac Vaudejes e Lac Vaudejes-Scutari (per un totale di circa 18 km a piedi);

- dal 29 giugno al 2 luglio: partecipazione alle tappe di Mamurras-Fushe Kruje e Fushe Kruje-Tirana (per un totale di circa 18 km a piedi);

- dal 30 giugno al primo luglio: partecipazione alla tappa finale con arrivo a Tirana (per un totale di circa 4 km a piedi).

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E' possibile iscriversi alla marcia entro e non oltre il 10 giugno 2014.

Per iscriversi inviare una e-mail a: albania at operazionecolomba.it

Per maggiori informazioni: www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania

Tel. 054129005, cell. 3285857263 (chiedere di Agnese o Mingo).

 

4. REPETITA IUVANT. UNA PRESENTAZIONE DELL'OPERAZIONE COLOMBA

[Dalle amiche e dagli amici dell'Operazione Colomba (per contatti: tel. 054129005, cell. 328.5857263, e-mail: albania at operazionecolomba.it, operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania) riceviamo e diffondiamo]

 

Operazione Colomba (www.operazionecolomba.it) e' il corpo nonviolento di pace dell'associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII (www.apg23.org).

E' un progetto che nasce nel 1992 dal desiderio di alcuni volontari e obiettori di coscienza di vivere concretamente la nonviolenza in zone di guerra. Inizialmente ha operato in ex-Jugoslavia dove, sulla base dei rapporti di fiducia instaurati nel tempo con le persone del luogo, e' diventata punto di riferimento credibile per le diverse comunita' locali e conseguentemente ponte di incontro e dialogo tra le parti in conflitto: e' stato cosi' possibile riunire famiglie divise dai diversi fronti, proteggere (in maniera disarmata) minoranze etniche e contribuire a ricreare spazi di convivenza pacifica.

Dal 1992 ad oggi, tra volontari e obiettori di coscienza, vi hanno partecipato oltre millecinquecento persone.

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Le principali caratteristiche dell'intervento di Operazione Colomba sono:

- la nonviolenza: forza che rende possibile l'incontro con "l'altro" non per annientarlo (scontro), ma per risvegliarne la coscienza. Scopo della nonviolenza e' infatti quello di liberare, perseguendo sempre la verita' e la giustizia, sia l'oppresso che l'oppressore dalla spirale di odio e vendetta che ogni guerra inevitabilmente genera. Operazione Colomba cerca di vivere e concretizzare questa forza, che e' attiva e creativa, con azioni di interposizione, accompagnamento, mediazione, denuncia, protezione dei civili, riconciliazione, animazione con i bambini...

- l'equivicinanza: condivisione della vita con tutte le vittime sui diversi fronti del conflitto, indipendentemente dall'etnia, dalla religione, dall'appartenenza politica...

- la partecipazione popolare: e' una esperienza aperta a tutti (credenti e non), non sono richiesti particolari curricoli. Di indispensabile c'e' l'adesione ad un cammino di nonviolenza, una limpida affinita' con la proposta e con la vita di gruppo, la maggiore eta' e la partecipazione ad un corso di formazione specifico.

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Concretamente le attivita' che Operazione Colomba svolge in zone di guerra sono:

- la condivisione della vita con i piu' poveri tra le vittime del conflitto, cercando di sostenerli nei loro bisogni piu' immediati e condividendo con loro non solo la scomodita' delle situazioni d'emergenza, ma anche le paure e i rischi della guerra;

- la protezione dei civili piu' esposti alla violenza della guerra, attraverso la presenza, neutrale ed internazionale, che funge da deterrente verso l'uso della violenza, e attraverso azioni dirette nonviolente molto concrete;

- la promozione del dialogo e della riconciliazione, che si attua soltanto vivendo sui diversi fronti del conflitto e che si fonda sulla fiducia che le persone instaurano nei confronti dei volontari;

- il lavoro di advocacy a livello politico e istituzionale.

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In questi anni Operazione Colomba ha stretto importanti rapporti di collaborazione con organismi fra i quali le Nazioni Unite, l'Unione Europea, numerosi centri per i diritti umani ed Ong internazionali, esponenti delle chiese, associazioni e gruppi locali.

A partire dal 1995 Operazione Colomba ha sperimentato questo modo di entrare nelle guerre e di intervenire in maniera nonviolenta in molti conflitti nel mondo: Croazia, Bosnia Herzegovina, Yugoslavia (1992 - 1997); Albania (1997); Sierra Leone (1997); Kossovo - Albania - Macedonia (1998 - 2000); Timor Est - Indonesia (1999); Chiapas - Messico (1998 - 2002); Cecenia - Russia (2000 - 2001); Repubblica Democratica del Congo - Africa (2001); Palestina - Striscia di Gaza (2002 - 2003); Darfur - Sudan (2008); Kossovo (2003 - 2010); Nord Uganda (2005 - 2008); Georgia (2008 - 2009); Castel Volturno (2009 - 2010).

Attualmente Operazione Colomba e' presente in Albania, Colombia, Palestina e Israele.

Sta anche monitorando, con dei viaggi "esplorativi", la situazione nella Repubblica Democratica del Congo, nella Striscia di Gaza, in Grecia e in Siria (attraverso una presenza nei campi profughi in Libano).

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Sandra Gesualdi e Pamela Giorgi (a cura di), Barbiana e la sua scuola. Immagini dall'archivio della Fondazione Don Lorenzo Milani, Inprogress-Aska - Fondazione Don Lorenzo Milani, Firenze 2014, pp. 176, euro 12.

- Roberto Marchionatti e Mario Cedrini (a cura di), Keynes, Rcs, Milano 2014, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

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Riletture

- Lidia Menapace, Lettere dal palazzo, Marea - Erga Edizioni, Genova 2007, pp. 160, euro 9.

- Lidia Menapace, ... A furor di popolo, Marea, Genova 2012, pp. 134, euro 12.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1668 del 14 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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