[Nonviolenza] Telegrammi. 1628



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1628 del 5 maggio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Formare gli operatori delle polizie alla conoscenza e all'uso della nonviolenza

2. Un incontro di studio su quattro libri

3. Il 5 per mille a Erinna

4. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. FORMARE GLI OPERATORI DELLE POLIZIE ALLA CONOSCENZA E ALL'USO DELLA NONVIOLENZA

 

Tutti sanno quanto sia arduo il lavoro delle forze dell'ordine. E quanto rischioso. A maggior ragione occorre che chi lo svolge non sia incline alla violenza, o peggio ancora preda del culto della violenza.

Il potere che lo stato delega alle forze di polizia e' cruciale: l'esercizio concreto del monopolio della forza. Chi ne dispone deve essere proprio per questo adeguatamente preparato per evitare di abusarne.

Formare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle fondamentali risorse concettuali e tecniche, analitiche ed operative proprie della nonviolenza e' assolutamente decisivo. E necessario. E urgente.

Formare le polizie nazionali e le polizie locali alla conoscenza e all'uso della nonviolenza ci sembra indispensabile, per evitare che si ripetano altre tragedie, per garantire i diritti e i doveri di tutti, per promuovere il rispetto della vita e della dignita' di ogni persona.

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO DI STUDIO SU QUATTRO LIBRI

 

Si e' svolto nel pomeriggio di domenica 4 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema degli strumenti utili per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

In particolare sono stati proposti alla riflessione (illustrandone i contenuti e leggendone e commentandone alcuni brani) i seguenti libri:

- Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002;

- Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003;

- Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell'ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007;

- Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003.

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Il volume del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa presenta e commenta la Raccomandazione Rec (2001) 10 adottata il 19 settembre 2001, "The European Code of Police Ethics".

Il lavoro dei professori Arielli e Scotto e' un'eccellente introduzione allo studio dei conflitti e delle loro dinamiche (con ampia bibliografia).

Il testo del professor Cozzo e' il resoconto e la documentazione di corsi di formazione tenuti dall'autore per le forze dell'ordine (specificamente: Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri, Polizia Municipale) a Palermo e Pescara.

Il libro della professoressa Sclavi valorizza anche varie rilevanti esperienze didattiche e formative condotte dall'autrice nello specifico ambito che qui ci interessa (anch'esso reca una consistente bibliografia).

Vi sono naturalmente molti altri libri assai utili per un accostamento adeguato alla nonviolenza, alle sue dimensioni, alle sue risorse, anche in una precisa prospettiva di formazione e addestramento alle tecniche; ad esempio gli specifici testi ormai classici di Aldo Capitini, di Maria G. Di Rienzo, di Alberto L'Abate, di Giuliano Pontara, di Gene Sharp e di molti altri.

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Nel corso dell'incontro e' stato ovviamente nuovamente espresso l'impegno della struttura nonviolenta viterbese a tentare ancora una volta di persuadere governo e parlamento ad un provvedimento normativo che disponga finalmente l'obbligatorieta' della formazione alla nonviolenza nel curriculum formativo e nell'attivita' di aggiornamento per tutti gli operatori delle forze dell'ordine, giacche' la nonviolenza mette a disposizione risorse assolutamente indispensabili per affrontare adeguatamente situazioni critiche e conflittuali.

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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che nel 2000-2001 promosse l'iniziativa che mise capo alla presentazione di un disegno di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza (il disegno di legge 882 del 2001 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia", primo firmatario il senatore Achille Occhetto e sottoscritto da parlamentari di tutte le forze politiche), ha auspicato ancora una volta che si avviino subito ovunque a livello locale esperienze di formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza, e che al piu' presto si giunga ad un atto normativo di cui si sente l'assoluta necessita': la formazione degli operatori di polizia alla nonviolenza puo' essere semplicemente decisiva anche per impedire altre terribili tragedie.

 

3. SOLIDARIETA'. IL 5 PER MILLE A ERINNA

[Dall'Associazione Erinna - centro antiviolenza (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riceviamo e diffondiamo]

 

Dare il 5 per mille a Erinna vuol dire dare sostegno alle donne che vogliono uscire dalla violenza.

Vuol dire sostenere Erinna nel progetto di apertura della casa-rifugio per le donne e i loro figli che fuggono dalla violenza.

Grazie per la vostra sensibilita' nel volerci sostenere; ecco il nostro codice fiscale: 90058120560.

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Erinna e' una piccola associazione di donne che risiede a Viterbo e, con caparbieta' e tenacia, si occupa di violenza alle donne dal 1997. E' riuscita negli anni ad ottenere un luogo fisico a cui le donne si possono rivolgere. I proventi del 5x1000 sono sempre stati destinati ad azioni di sensibilizzazione rivolte alle scuole e alla cittadinanza. Il progetto "Tana libera tutte" che ha consentito l'apertura della casa-rifugio ha bisogno di essere sostenuto per evitare la chiusura della casa. Il vostro aiuto e' prezioso.

 

4. RIFERIMENTI. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Descartes, Oeuvres et lettres, Gallimard, Paris 1953, 1963, pp. 1424.

- Eugenio Garin, Vita e opere di Cartesio, Laterza, Roma-Bari 1967, 1986, pp. VI + 250.

- Giovanni Crapulli, Introduzione a Descartes, Laterza, Roma-Bari 1988, pp. IV + 300.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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