[Nonviolenza] Telegrammi. 1626



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1626 del 3 maggio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. In memoria di Paulo Freire

2. Un incontro per la pace a Viterbo

3. Beni comuni e diritti sociali. Un incontro di riflessione

4. Diritti umani e solidarieta'. Una riflessione a Viterbo

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. IN MEMORIA DI PAULO FREIRE

 

Ricorre oggi, 2 maggio, l'anniversario della scomparsa di Paulo Freire, il grande educatore promotore del movimento di cultura popolare e della pedagogia della liberazione, deceduto il 2 maggio del 1997 a Sao Paulo in Brasile.

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Paulo Freire e' nato a Recife (Brasile) nel 1921; nel 1961 ha fondato il Movimento di cultura popolare, cominciando ad elaborare ed applicare il metodo di alfabetizzazione legato al suo nome; nel 1964 dopo il colpo di stato militare e' imprigionato; successivamente e' costretto all'esilio; tra i massimi esperti di problematiche educative (con particolar riferimento al Sud del mondo), ha continuato la ricerca e l'attivita' di alfabetizzazione in varie parti del pianeta; e' deceduto nel 1997. Tra le opere di Paulo Freire: La pedagogia degli oppressi, Mondadori, Milano 1980; L'educazione come pratica della liberta', Mondadori, Milano 1977; Pedagogia in cammino, Mondadori, Milano 1979. Cfr. anche il libro-intervista a cura di Edson Passetti, Conversazioni con Paulo Freire, Eleuthera, Milano 1996. Tra le opere su Paulo Freire: Moacir Gadotti, Leggendo Paulo Freire, Sei, Torino 1995; Leandro Rossi, Paulo Freire profeta di liberazione, Edizioni Qualevita, Torre dei Nolfi 1998. Per un rapido avvio alla conoscenza cfr. anche Stefano Del Grande (a cura di), Memorabilia: Paulo Freire, fascicolo monografico del "Notiziario Cdp" n. 161, gennaio-febbraio 1999, Centro di documentazione di Pistoia.

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Nell'anniversario della scomparsa il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda come un profondo pensatore e un generoso lottatore per la liberazione dell'umanita', uno strenuo difensore della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, un luminoso maestro della nonviolenza in cammino.

 

2. INCONTRI. UN INCONTRO PER LA PACE A VITERBO

 

Si e' svolta mercoledi' 30 aprile 2014 una riunione del "Tavolo per la pace" promosso dal Comune di Viterbo e cui prendono parte i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace e la solidarieta'. Nel corso dell'incontro sono state condivise le seguenti riflessioni e proposte.

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1. E' stato espresso unanime apprezzamento per la presentazione al Consiglio Comunale dell'ordine del giorno predisposto dal "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani" (cosi' come concordato nella precedente riunione del "Tavolo per la pace"); si auspica la realizzazione - ovviamente nelle modalita' e nei tempi adeguati - dei prossimi passi:

a) adesione del Comune al documento;

b) adesione del Comune alla marcia Perugia-Assisi ed impegno per la sua promozione e valorizzazione a livello locale;

c) adeguato inserimento dell'impegno per la pace nello statuto del Comune;

d) adesione del Comune al "Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani".

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2. E' stata confermata la decisione (gia' presa all'unanimita' nel precedente incontro) di adoperare nell'attivita' del "Tavolo per la pace" la specifica tecnica deliberativa nonviolenta denominata "metodo del consenso": ovvero di prendere solo le decisioni su cui si raggiunge l'unanimita' dei partecipanti; aggiungendo inoltre una ulteriore regola di garanzia: che ogni decisione presa all'unanimita' in un incontro debba anche essere condivisa e quindi ratificata da tutti i partecipanti all'incontro successivo.

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3. Proseguendo la riflessione sul senso, il ruolo e le finalita' del Tavolo stesso, si e' espressa l'intenzione a) di operare per essere struttura di servizio e orientamento sulle questioni della pace e della solidarieta' per quanti a questi temi fossero interessati nella citta', valorizzando tutte le esperienze esistenti e nel rispetto delle diversita' presenti; e b) di avere un rapporto con l'amministrazione comunale caratterizzato da reciproca autonomia, chiarezza e correttezza; rapporto che da parte del Tavolo si esplichera' principalmente nel formulare proposte al Comune inviandole per iscritto al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale.

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4. E' stata confermata all'unanimita' la proposta al Comune di procedere all'attribuzione della cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio comunale da genitori non cittadini italiani, come gia' fatto da molti altri enti locali in tutta Italia, come riconoscimento di una gradita presenza ed anche al fine di invitare Governo e Parlamento a riconoscere finalmente a tutti i bambini nati in Italia gli stessi diritti di tutti gli altri bambini nati in Italia, in primis la cittadinanza che tutti li compendia.

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5. E' stata confermata all'unanimita' la proposta al Comune di procedere al piu' presto all'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione.

Cio' anche come avvio di un percorso di sempre maggior integrazione e riconoscimento di diritti per tutti i residenti.

In tale prospettiva si e' proposto di effettuare successivamente passi ulteriori che vadano dall'istituzione dei consiglieri comunali stranieri aggiunti (provvedimento di competenza dell'ente locale), all'impegno per il riconoscimento a tutti i residenti dell'elettorato attivo e passivo nelle elezioni amministrative (provvedimento di competenza dell'organo legislativo, ovvero del Parlamento, con legge ordinaria), fino alla riforma necessaria per il riconoscimento dell'attribuzione del diritto di voto politico (riforma che allo stato attuale richiede una legge di rilevanza costituzionale) a tutte le persone che vivono, lavorano, contribuiscono al bene comune nel territorio italiano.

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6. E' stata confermata all'unanimita' la proposta di un impegno del Comune per l'acquisizione con destinazione ad usi civili di utilita' sociale delle strutture militari viterbesi (edifici ed aree) inutilizzate o sottoutilizzate.

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7. E' stata confermata all'unanimita' la proposta di un impegno del Comune per una ricognizione degli atti amministrativi pregressi che possano configurare gravi violazioni dei diritti umani, al fine di una loro revoca. Con la raccomandazione che si proceda a tale revoca attraverso la promozione del consenso piu' ampio e della consapevolezza piu' adeguata.

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8. E' stata confermata all'unanimita' la proposta di un impegno del Tavolo a promuovere attivita' di formazione alla nonviolenza.

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9. Al termine dell'incontro sono state condivise varie notizie di prossime iniziative sia dell'ente locale che di singole associazioni.

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10. E' stata infine stabilita la data del prossimo incontro per mercoledi' 14 maggio sempre presso la struttura comunale in via Cattaneo 9 ("Palazzetto della creativita'"); e' stato anche stabilito che l'incontro avra' inizio alle ore 17 ed avra' termine alle ore 18,15, al fine di favorire la partecipazione piu' ampia. Si raccomanda pertanto la puntualita'.

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Una necessaria postilla: questa sintesi e' stata redatta a memoria da uno dei partecipanti, senza alcun mandato e senza quindi impegnare alcun altro dei presenti, ma chi ha scritto queste righe confida che esse riportino correttamente - per quanto brevemente - l'essenziale di cio' che e' stato concordato nel corso della riunione.

 

3. INCONTRI. BENI COMUNI E DIRITTI SOCIALI. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE

 

Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 2 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Beni comuni e diritti sociali".

Nel corso dell'incontro sono state anche ricordate ed analizzate alcune esperienze di mobilitazione a Viterbo in difesa del diritto alla salute e dell'ambiente, di promozione della partecipazione democratica e dell'uso sociale dei beni pubblici, di azione nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la protezione della biosfera.

 

4. INCONTRI. DIRITTI UMANI E SOLIDARIETA'. UNA RIFLESSIONE A VITERBO

 

Si e' svolto nella serata di venerdi' 2 maggio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Diritti umani e solidarieta': i servizi pubblici e il volontariato a sostegno dei diritti, dei bisogni e della dignita' umana di chi soffre".

All'incontro hanno preso parte Mario Di Marco e Vito Ferrante.

Nel corso dell'incontro come di consueto la riflessione si e' concentrata su necessarie ed urgenti iniziative di solidarieta' concreta.

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Mario Di Marco, ingegnere, insegnante, gia' obiettore di coscienza al servizio militare, responsabile delle persone in servizio civile presso la Caritas diocesana di Viterbo, impegnato in molte iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza, e' da sempre uno dei fondamentali punti di riferimento a Viterbo per tutte le persone di volonta' buona; si veda anche l'ampia intervista in "Coi piedi per terra" n. 292 del 14 luglio 2010, che contiene anche la seguente breve notizia autobiografica: "... insegnante e ingegnere informatico, obiettore di coscienza al servizio militare (e per alcuni anni obiettore alle spese militari), responsabile attuale e formatore nel servizio civile della Caritas di Viterbo. Da sempre inserito e impegnato nel mondo ecclesiale, alcune esperienze politiche nel movimento per la democrazia La Rete e nel comitato per la difesa della Costituzione, ha collaborato con il Centro di ricerca per la pace ad alcune azioni nonviolente...".

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Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita', e' il presidente e l'anima dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta', di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia' consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo, Vito Ferrante e' una delle personalita' piu' stimate nell'ambito del volontariato e dell'impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu' ne ha bisogno; e' a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa' civile, per le esperienze di solidarieta' e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell'assistenza rispettosa e promotrice della dignita' e dei diritti umani.

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Ilvo Diamanti, Democrazia ibrida, Laterza - Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma-Bari 2014, pp. VI + 138, euro 5,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").

- Federico Fubini, Recessione Italia. Come usciamo dalla crisi piu' lunga della storia, Laterza - Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma-Bari 2014, pp. VI + 136, euro 5,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").

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Riletture

- Luis de Gongora, Sonetti funebri, Einaudi, Torino 1970, 1979, pp. 92. Prefazione di Jorge Guillen, traduzione di Piero Chiara, testo originale a fronte.

- Francisco de Quevedo, Sonetti amorosi e morali, Einaudi, Torino 1965, 1971, pp. 90. Prefazione e traduzione di Vittorio Bodini, testo originale a fronte.

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Riedizioni

- Isabel Allende, La figlia della fortuna, Feltrinelli, Milano 1999, Feltrinelli-Rcs, Milano 2014, pp. 336.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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