[Nonviolenza] Pensare l'umanita' dopo la Shoah. Adorno, Anders, Arendt, Bauman, Canetti, Elias, Jonas, Levinas, Todorov, Wieviorka



 

PENSARE L'UMANITA' DOPO LA SHOAH. ADORNO, ANDERS, ARENDT, BAUMAN, CANETTI, ELIAS, JONAS, LEVINAS, TODOROV, WIEVIORKA

 

Si e' svolto la mattina di martedi' 21 gennaio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema "Pensare l'umanita' dopo la Shoah".

Nel corso dell'incontro sono state sinteticamente presentate alcune cruciali considerazioni di fondamentali pensatori del Novecento che sulla Shoah hanno svolto riflessioni profonde ed impegnative.

L'incontro era parte di un ciclo di dieci giorni di incontri di studio, riflessione e mobilitazione contro il razzismo, in preparazione del Giorno della memoria della Shoah del 27 gennaio; ciclo di incontri nel corso del quale sono gia' stati effettuati nei giorni scorsi incontri di lettura e commento di alcuni testi di Primo Levi, di Hannah Arendt, di Margarete Buber Neumann, dei martiri della "Rosa Bianca".

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Una breve notizia su Theodor W. Adorno

Theodor W. Adorno, nato l'11 settembre 1903 a Francoforte sul Meno, costretto all'esilio dall'avvento del nazismo, acutissimo osservatore della societa' contemporanea, filosofo e musicologo, e' deceduto il 6 agosto 1969. E' una delle figure di massimo spicco della "scuola di Francoforte". Opere di Theodor W. Adorno: nella sua vastissima produzione segnaliamo almeno, per un primo approccio, Dialettica dell'illuminismo (con Max Horkheimer), Minima moralia, Dialettica negativa, tutti presso Einaudi, Torino. Opere su Theodor W. Adorno: si veda almeno, per un primo orientamento, Tito Perlini, Che cosa ha veramente detto Adorno, Ubaldini, Roma 1971; Marzio Vacatello, Th. W. Adorno. Il rinvio della prassi, La Nuova Italia, Firenze 1972; Sergio Moravia, Adorno e la teoria critica della societa', Sansoni, Firenze 1974; Enzo Rutigliano, Teoria o critica. Saggio sul marxismo di Adorno, Dedalo, Bari 1977; Carlo Pettazzi, Th. W. Adorno: linee di origine e di sviluppo del pensiero (1903-1949), La Nuova Italia, Firenze 1979; Martin Jay, Theodor W. Adorno, Il Mulino, Bologna 1987; Massimo Nardi, Pensare nella verita'. L'itinerario della ragione dialettica in Th. W. Adorno, Studium, Roma 1993; Fredric Jameson, Tardo marxismo, Manifestolibri, Roma 1994; Elena Tavani, L'apparenza da salvare. Saggio su Th. W. Adorno, Guerini e associati, Milano 1994; Angelo Cicatello, Dialettica negativa e logica della parvenza. Saggio su Th. W. Adorno, Il melangolo, Genova 2001; Stefan Mueller-Doohm, Theodor W. Adorno. Biografia di un intellettuale, Carocci, Roma 2003; Lucio Cortella, Una dialettica nella finitezza. Adorno e il programma di una dialettica negativa, Meltemi, Roma 2006; Stefano Petrucciani, Introduzione a Adorno, Laterza, Roma-Bari 2007; Pastore Luigi, Gebur Thomas (a cura di), Theodor W. Adorno. Il maestro ritrovato, Manifestolibri, Roma 2008; di particolare importanza sono gli scritti dedicati ad Adorno in Renato Solmi, Autobiografia documentaria. Scritti 1950-2004, Quodlibet, Macerata 2007. Tra gli studi complessivi e le monografie introduttive sulla scuola di Francoforte: Paul-Laurent Assoun, La scuola di Francoforte, Lucarini, Roma 1988; Giuseppe Bedeschi, Introduzione alla scuola di Francoforte, Laterza, Roma-Bari 1985, 1987; Martin Jay, L'immaginazione dialettica, Einaudi, Torino 1979; Gian Enrico Rusconi, La teoria critica della societa', Il Mulino, Bologna 1968; Goeran Therborn, Critica e rivoluzione, Laterza, Bari 1972; Rolf Wiggershaus, La scuola di Francoforte, Bollati Boringhieri, Torino 1992; Pierre V. Zima, Guida alla scuola di Francoforte, Rizzoli, Milano 1976. Si veda anche la celebre discussione in AA. VV., Dialettica e positivismo in sociologia, Einaudi, Torino 1972, 1977.

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Una breve notizia su Guenther Anders

Guenther Anders (pseudonimo di Guenther Stern, "anders" significa "altro" e fu lo pseudonimo assunto quando le riviste su cui scriveva gli chiesero di non comparire col suo vero cognome) e' nato a Breslavia il 12 luglio 1902, figlio dell'illustre psicologo Wilhelm Stern, fu allievo di Husserl e si laureo' in filosofia nel 1925. Costretto all'esilio dall'avvento del nazismo, trasferitosi negli Stati Uniti d'America, visse di disparati mestieri. Tornato in Europa nel 1950, si stabili' a Vienna. E' scomparso a Vienna il 17 dicembre 1992. Strenuamente impegnato contro la violenza del potere e particolarmente contro il riarmo atomico, e' uno dei maggiori filosofi contemporanei; e' stato il pensatore che con piu' rigore e concentrazione e tenacia ha pensato la condizione dell'umanita' nell'epoca delle armi che mettono in pericolo la sopravvivenza stessa della civilta' umana; insieme a Hannah Arendt (di cui fu coniuge), ad Hans Jonas (e ad altre e altri, certo), e' tra gli ineludibili punti di riferimento del nostro riflettere e del nostro agire. Tra le opere di Guenther Anders: Essere o non essere, Einaudi, Torino 1961; La coscienza al bando. Il carteggio del pilota di Hiroshima Claude Eatherly e di Guenther Anders, Einaudi, Torino 1962, poi Linea d'ombra, Milano 1992 (col titolo: Il pilota di Hiroshima ovvero: la coscienza al bando); L'uomo e' antiquato, vol. I (sottotitolo: Considerazioni sull'anima nell'era della seconda rivoluzione industriale), Il Saggiatore, Milano 1963, poi Bollati Boringhieri, Torino 2003; L'uomo e' antiquato, vol. II (sottotitolo: Sulla distruzione della vita nell'epoca della terza rivoluzione industriale), Bollati Boringhieri, Torino 1992, 2003; Discorso sulle tre guerre mondiali, Linea d'ombra, Milano 1990; Opinioni di un eretico, Theoria, Roma-Napoli 1991; Noi figli di Eichmann, Giuntina, Firenze 1995; Stato di necessita' e legittima difesa, Edizioni Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole (Fi) 1997. Si vedano inoltre: Kafka. Pro e contro, Corbo, Ferrara 1989; Uomo senza mondo, Spazio Libri, Ferrara 1991; Patologia della liberta', Palomar, Bari 1993; Amare, ieri, Bollati Boringhieri, Torino 2004; L'odio e' antiquato, Bollati Boringhieri, Torino 2006; Discesa all'Ade, Bollati Boringhieri, Torino 2008. In rivista testi di Anders sono stati pubblicati negli ultimi anni su "Comunita'", "Linea d'ombra", "Micromega". Opere su Guenther Anders: cfr. ora la bella monografia di Pier Paolo Portinaro, Il principio disperazione. Tre studi su Guenther Anders, Bollati Boringhieri, Torino 2003; singoli saggi su Anders hanno scritto, tra altri, Norberto Bobbio, Goffredo Fofi, Umberto Galimberti; tra gli intellettuali italiani che sono stati in corrispondenza con lui ricordiamo Cesare Cases e Renato Solmi.

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Una breve notizia su Hannah Arendt

Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004; la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006; i recentemente pubblicati Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005; Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.

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Una breve notizia su Zygmunt Bauman

Zygmunt Bauman, illustre sociologo, intellettuale democratico, ha insegnato a Varsavia, a Tel Aviv e Haifa, a Leeds; marito di Janina Bauman; e' il filosofo e sociologo noto per le profonde, cruciali riflessioni sulla "modernita' liquida"; e' oggi uno dei principali punti di riferimenti della ricerca sociologica e della riflessione morale e civile; le sue analisi e proposte costituiscono una fondamentale risorsa per l'impegno politico nonviolento per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera. Tra le opere di Zygmunt Bauman: segnaliamo almeno Cultura come prassi, Il Mulino, Bologna 1976; Modernita' e olocausto, Il Mulino, Bologna 1992, 1999; La decadenza degli intellettuali, Bollati Boringhieri, Torino 1992; Il teatro dell'immortalita', Il Mulino, Bologna 1995 (poi in seconda edizione col titolo Mortalita', immortalita' e altre strategie di vita, Il Mulino, Bologna 2012); Le sfide dell'etica, Feltrinelli, Milano 1996; La societa' dell'incertezza, Il Mulino, Bologna; Dentro la globalizzazione, Laterza, Roma-Bari 1999; La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2000, 2008; Voglia di comunita', Laterza, Roma-Bari 2001; Modernita' liquida, Laterza, Roma-Bari 2002; La societa' individualizzata, Il Mulino, Bologna 2002, 2010; Intervista sull'identita', Laterza, Roma-Bari 2003; La societa' sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003; Vite di scarto, Laterza, Roma-Bari 2005; Vita liquida, Laterza, Roma-Bari 2006; L'Europa e' un'avventura, Laterza, Roma-Bari 2006; Amore liquido, Laterza, Roma-Bari 2006, 2011; Lavoro, consumismo e nuove poverta', Citta' aperta, Troina (Enna) 2007; Homo consumens, Erickson, Trento 2007; Modus vivendi, Laterza, Roma-Bari 2007; Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008; Consumo, dunque sono, Laterza, Roma-Bari 2008; L'arte della vita, Laterza, Roma-Bari 2009; Capitalismo parassitario, Laterza, Roma-Bari 2009, 2011; L'etica in un mondo di consumatori, Laterza, Roma-Bari 2010; Modernita' e ambivalenza, Bollati Boringhieri, Torino 2010; Vite che non possiamo permetterci, Laterza, Roma-Bari 2011; Il buio del postmoderno, Aliberti, Roma 2011; Cose che abbiamo in comune, Laterza, Roma-Bari 2012; "La ricchezza di pochi avvantaggia tutti" Falso!, Laterza, Roma-Bari 2013; Communitas, Aliberti, Roma 2013; Le sorgenti del male, Erickson, Trento 2013.

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Una breve notizia su Elias Canetti

Elias Canetti e' nato nel 1905 a Rustschuk (nel sud dell'impero austro-ungarico, oggi in Bulgaria); ha vissuto a Manchester, Vienna, Zurigo, Francoforte, Parigi, Londra, ed ha molto viaggiato. Nel 1981 ottiene il premio Nobel per la letteratura. E' scomparso nel 1994. Per l'intera sua vita ha denunciato la morte e il potere che uccide. Opere di Elias Canetti: fondamentali sono l'ampio trattato Massa e potere, l'autobiografia in piu' volumi, la raccolta di saggi La coscienza delle parole. In italiano le opere di Canetti sono apparse presso diversi editori, Adelphi ha in corso la pubblicazione delle opere complete; un'edizione delle Opere in due volumi e' apparsa presso Bompiani. Opere su Elias Canetti: Matteo Galli, Invito alla lettura di Canetti, Mursia, Milano 1986.

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Una breve notizia su Norbert Elias

Norbert Elias, nato in Germania nel 1897 e deceduto ad Amsterdam nel 1990, e' tra i maggiori sociologi e storici contemporanei. Opere di Norbert Elias: La societa' di corte; La solitudine del morente; Saggio sul tempo; Humana conditio; Il processo di civilizzazione (di cui La civilta' delle buone maniere e' il primo volume, Potere e civilta' e' il secondo); Sport e aggressivita'; La societa' degli individui; Mozart; I tedeschi; La teoria dei simboli: tutti editi in Italia dal Mulino. Opere su Norbert Elias: Simonetta Tabboni, Norbert Elias: un ritratto intellettuale, Il Mulino, Bologna 1993.

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Una breve notizia su Hans Jonas

Hans Jonas e' nato a Moenchengladbach nel 1903, e' stato allievo di Heidegger e Bultmann, ed uno dei massimi specialisti dello gnosticismo. Nel 1933 si e' trasferito dapprima in Inghilterra e poi in Palestina, dal 1949 ha insegnato in diverse universita' nordamericane, dedicandosi a studi di filosofia della natura e di filosofia della tecnica. E' uno dei punti di riferimento del dibattito bioetico. Al suo "principio responsabilita'" si ispirano riflessioni e pratiche ecopacifiste, della solidarieta', dell'etica contemporanea. E' scomparso nel 1993. Opere di Hans Jonas: sono fondamentali Il principio responsabilita', Einaudi, Torino 1993; la raccolta di saggi filosofici Dalla fede antica all'uomo tecnologico, Il Mulino, Bologna 1994; Tecnica, medicina ed etica, Einaudi, Torino 1997; Organismo e liberta', Einaudi, Torino 1999; una raccolta di tre brevi saggi di autobiografia intellettuale e' Scienza come esperienza personale, Morcelliana, Brescia 1992. Si vedano anche Il concetto di Dio dopo Auschwitz, Il melangolo, Genova 1995, e La filosofia alle soglie del Duemila, Il melangolo, Genova 1994; cfr. anche Lo gnosticismo, Sei, Torino 1995. Un utile libro di interviste e conversazioni e' Sull'orlo dell'abisso, Einaudi, Torino 2000. Opere su Hans Jonas: si vedano i testi segnalati nel saggio di Vallori Rasini: "Recenti sviluppi nella ricezione di Hans Jonas: una rassegna bibliografica", riportato ne "La nonviolenza e' in cammino" n. 1449 del 15 ottobre 2006; si veda anche la parte su Jonas in AA. VV., Etiche della mondialita', Cittadella, Assisi 1996, e la bibliografia critica li' segnalata; per un profilo sintetico ed una ampia nota bibliografica, cfr. anche Giovanni Fornero, "Jonas: la responsabilita' verso le generazioni future", nella Storia della filosofia fondata da Nicola Abbagnano, Utet, Torino 1994, Tea, Milano 1996.

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Una breve notizia su Emmanuel Levinas

Emmanuel Levinas e' nato a Kaunas in Lituania il 30 dicembre 1905 ovvero il 12 gennaio 1906 (per la nota discrasia tra i calendari giuliano e gregoriano). "La Bibbia ebraica fin dalla piu' giovane eta' in Lituania, Puskin e Tolstoj, la rivoluzione russa del '17 vissuta a undici anni in Ucraina. Dal 1923, l'Universita' di Strasburgo, in cui insegnavano allora Charles Blondel, Halbwachs, Pradines, Carteron e, piu' tardi, Gueroult. L'amicizia di Maurice Blanchot e, attraverso i maestri che erano stati adolescenti al tempo dell'affaire Dreyfus, la visione, abbagliante per un nuovo venuto, di un popolo che eguaglia l'umanita' e d'una nazione cui ci si puo' legare nello spirito e nel cuore tanto fortemente che per le radici. Soggiorno nel 1928-1929 a Friburgo e iniziazione alla fenomenologia gia' cominciata un anno prima con Jean Hering. Alla Sorbona, Leon Brunschvicg. L'avanguardia filosofica alle serate del sabato da Gabriel Marcel. L'affinamento intellettuale - e anti-intellettualistico - di Jean Wahl e la sua generosa amicizia ritrovata dopo una lunga prigionia in Germania; dal 1947 conferenze regolari al Collegio filosofico che Wahl aveva fondato e di cui era animatore. Direzione della centenaria Scuola Normale Israelita Orientale, luogo di formazione dei maestri di francese per le scuole dell'Alleanza Israelita Universale del Bacino Mediterraneo. Comunita' di vita quotidiana con il dottor Henri Nerson, frequentazione di M. Chouchani, maestro prestigioso - e impietoso - di esegesi e di Talmud. Conferenze annuali, dal 1957, sui testi talmudici, ai Colloqui degli intellettuali ebrei di Francia. Tesi di dottorato in lettere nel 1961. Docenza all'Universita' di Poitiers, poi dal 1967 all'Universita' di Parigi-Nanterre, e dal 1973 alla Sorbona. Questa disparato inventario e' una biografia. Essa e' dominata dal presentimento e dal ricordo dell'orrore nazista (...)" (Levinas, Signature, in Difficile liberte'). E' scomparso a Parigi il 25 dicembre 1995. Tra i massimi filosofi contemporanei, la sua riflessione etica particolarmente sul tema dell'altro e' di decisiva importanza. Opere di Emmanuel Levinas: segnaliamo in particolare En decouvrant l'existence avec Husserl et Heidegger (tr. it. Cortina); Totalite' et infini (tr. it. Jaca Book); Difficile liberte' (tr. it. parziale, La Scuola); Quatre lectures talmudiques (tr. it. Il Melangolo); Humanisme de l'autre homme; Autrement qu'etre ou au-dela' de l'essence (tr. it. Jaca Book); Noms propres (tr. it. Marietti); De Dieu qui vient a' l'idee (tr. it. Jaca Book); Ethique et infini (tr. it. Citta' Nuova); Transcendance et intelligibilite' (tr. it. Marietti); Entre-nous (tr. it. Jaca Book). Per una rapida introduzione e' adatta la conversazione con Philippe Nemo stampata col titolo Ethique et infini. Opere su Emmanuel Levinas: Per la bibliografia: Roger Burggraeve, Emmanuel Levinas. Une bibliographie premiere et secondaire (1929-1985), Peeters, Leuven 1986. Monografie: S. Petrosino, La verita' nomade, Jaca Book, Milano 1980; G. Mura, Emmanuel Levinas, ermeneutica e separazione, Citta' Nuova, Roma 1982; E. Baccarini, Levinas. Soggettivita' e infinito, Studium, Roma 1985; S. Malka, Leggere Levinas, Queriniana, Brescia 1986; Battista Borsato, L'alterita' come etica, Edb, Bologna 1995; Giovanni Ferretti, La filosofia di Levinas, Rosenberg & Sellier, Torino 1996; Gianluca De Gennaro, Emmanuel Levinas profeta della modernita', Edizioni Lavoro, Roma 2001. Tra i saggi, ovviamente non si puo' non fare riferimento ai vari di Maurice Blanchot e di Jacques Derrida (di quest'ultimo cfr. il grande saggio su Levinas, Violence et metaphysique, in L'ecriture et la difference, Editions du Seuil, Parigi 1967). In francese cfr. anche Marie-Anne Lescourret, Emmanuel Levinas, Flammarion; Francois Poirie', Emmanuel Levinas, Babel. Per la biografia: Salomon Malka: Emmanuel Levinas. La vita e la traccia, Jaca Book, Milano 2003.

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Una breve notizia su Tzvetan Todorov

Tzvetan Todorov, nato a Sofia nel 1939, a Parigi dal 1963. Muovendo da studi linguistici e letterari e' andato sempre piu' lavorando su temi antropologici e di storia della cultura e su decisive questioni morali. Riportiamo anche il seguente brano dalla scheda dedicata a Todorov nell'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche: "Dopo i primi lavori di critica letteraria dedicati alla poetica dei formalisti russi, l'interesse di Todorov si allarga alla filosofia del linguaggio, disciplina che egli concepisce come parte della semiotica o scienza del segno in generale. In questo contesto Todorov cerca di cogliere la peculiarita' del 'simbolo' che va interpretato facendo ricorso, accanto al senso materiale dell'enunciazione, ad un secondo senso che si colloca nell'atto interpretativo. Ne deriva l'inscindibile unita' di simbolismo ed ermeneutica. Con La conquista dell'America, Todorov ha intrapreso una ricerca sulla categoria dell'"alterita'" e sul rapporto tra individui appartenenti a culture e gruppi sociali diversi. Questo tema, che ha la sua lontana origine psicologica nella situazione di emigrato che Todorov si trova a vivere in Francia, trova la sua compiuta espressione in un ideale umanistico di razionalita', moderazione e tolleranza". Tra le opere di Tzvetan Todorov: (a cura di), I formalisti russi. Teoria della letteratura e del metodo critico, Einaudi, Torino 1968, 1977; (a cura di, con Oswald Ducrot), Dizionario enciclopedico delle scienze del linguaggio, Isedi, Milano 1972; La letteratura fantastica, Garzanti, Milano 1977, 1981; Teorie del simbolo, Garzanti, Milano 1984; La conquista dell'America. Il problema dell'"altro", Einaudi, Torino 1984, 1992; Critica della critica, Einaudi, Torino 1986; Simbolismo e interpretazione, Guida, Napoli 1986; Una fragile felicita'. Saggio su Rousseau, Il Mulino, Bologna 1987, Se, Milano 2002; (con Georges Baudot), Racconti aztechi della conquista, Einaudi, Torino 1988; Poetica della prosa, Theoria, Roma-Napoli 1989, Bompiani, Milano 1995; Michail Bachtin. Il principio dialogico, Einaudi, Torino 1990; La deviazione dei lumi, Tempi moderni, Napoli 1990; Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversita' umana, Einaudi, Torino 1991; Di fronte all'estremo, Garzanti, Milano 1992 (ma cfr. la seconda edizione francese, Seuil,  Paris 1994); I generi del discorso, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1993; Una tragedia vissuta. Scene di guerra civile, Garzanti, Milano 1995; Le morali della storia, Einaudi, Torino 1995; Gli abusi della memoria, Ipermedium, Napoli 1996; L'uomo spaesato. I percorsi dell'appartenenza, Donzelli, Roma 1997; La vita comune, Pratiche, Milano 1998; Le jardin imparfait, Grasset, 1998; Elogio del quotidiano. Saggio sulla pittura olandese del Seicento, Apeiron, 2000; Elogio dell'individuo. Saggio sulla pittura fiamminga del Rinascimento, Apeiron, 2001; Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001; Il nuovo disordine mondiale, Garzanti, Milano 2003; Benjamin Constant. La passione democratica, Donzelli, Roma 2003; Lo spirito dell'illuminismo, Garzanti, Milano 2007; La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008, 2011; La paura dei barbari, Garzanti, Milano 2009; La bellezza salvera' il mondo, Garzanti, Milano 2010; Gli altri vivono in noi, e noi viviamo in loro. Saggi 1983-2008, Garzanti, Milano 2011 (tra esse segnaliamo particolarmente Memoria del male, tentazione del bene, Garzanti, Milano 2001: un'opera che ci sembra fondamentale).

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Una breve notizia su Annette Wieviorka

Annette Wieviorka, storica, dirige il Centro nazionale per la ricerca scientifica alla Sorbona di Parigi; impegnata contro il razzismo; ha pubblicato vari volumi sull'ebraismo e sulla Shoah. Opere di Annette Wieviorka: in italiano cfr. Auschwitz spiegato a mia figlia, Einaudi, Torino 1999; L'era del testimone, Raffaello Cortina Editore, Milano 1999.

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Una breve notizia su Michel Wieviorka

Michel Wieviorka, sociologo, nato nel 1946, docente alla Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, dove dirige il Centre d'analyse et d'intervention sociologiques, autore di importanti studi sul razzismo. Opere di Michel Wieviorka: in italiano cfr. Lo spazio del razzismo, Il Saggiatore, Milano 1993, e la sintesi Il razzismo, Laterza, Roma-Bari 2000.

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Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha sottolineato come la memoria della Shoah, il confronto con quel tremendo accadimento, sia ineludibile per quanti vogliono impegnarsi sia filosoficamente nel pensare l'umanita', sia praticamente nella lotta per difendere la dignita' umana e per promuovere giustizia, liberta' e solidarieta'.

La memoria delle vittime della Shoah e' un dovere morale: e costituisce altresi' un appello alla lotta contro il razzismo, contro il totalitarismo, contro ogni ideologia e prassi della sopraffazione e della disumanizzazione.

La riflessione sulla Shoah costringe ad un esame di coscienza, ad una assunzione di responsabilita', alla percezione ed alla comprensione del proprio dovere esistenziale, etico e politico di opporsi a tutte le stragi, a tutte le persecuzioni, a tutte le oppressioni; persuade alla percezione ed alla comprensione del dovere proprio di ogni essere umano (un dovere coessenziale alla condizione umana) di essere solidale con l'umanita', di recare aiuto a chi soffre, a chi subisce violenza, a chi e' umiliato ed offeso; convoca proprio te ad essere fedele a quel dovere senza del quale non vi e' riconoscimento del diritto dell'altro, e di quell'altro dell'altro che sei tu stesso: agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te; compi quel dovere che invera gli altrui diritti.

La memoria della Shoah e' quindi un porsi all'ascolto della voce delle vittime e un disporsi alla lotta contro i carnefici di ieri e di oggi e di domani. La memoria della Shoah convoca alla resistenza contro l'inumano, e' la Resistenza antifascista che continua; e' una memoria che si fa legato e legame, lascito e vincolo, promessa e lotta: questa lotta per salvare le vite, per proteggere e promuovere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e' la nonviolenza in cammino.

La memoria delle vittime della Shoah ci convoca all'impegno per l'umanita'.

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Nel ricordo delle vittime della Shoah e nell'impegno a proseguire la lotta contro il razzismo e contro il totalitarismo, contro la guerra e contro le dittature, contro tutte le uccisioni e le persecuzioni, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera casa comune dell'umanita' intera, le persone partecipanti all'incontro hanno rinnovato il loro sostegno ai tre recenti appelli contro il razzismo rivolti a governo e parlamento affinche' in Italia cessi la scellerata persecuzione razzista dei migranti e siano finalmente rispettati la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Alleghiamo in calce una volta ancora i testi dei tre appelli.

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I. Un appello al parlamento italiano

Rivolgiamo un appello al parlamento italiano: faccia cessare le stragi nel Mediterraneo legiferando il diritto per tutti gli esseri umani ad entrare in Italia - ed attraverso l'Italia in Europa - in modo legale e sicuro.

Ogni essere umano ha diritto alla vita. Ogni essere umano ha diritto alla libera circolazione sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera. Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte.

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II. Un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri

Egregio signore,

i campi di concentramento costituiscono o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia vi sono campi di concentramento.

Le deportazioni di perseguitati, riconsegnati nelle mani dei persecutori cui erano sfuggiti, costituiscono o no un crimine contro l'umanita'? Eppure l'Italia attua queste deportazioni.

La riduzione in schiavitu' costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia si consente la riduzione in schiavitu' dei lavoratori immigrati, ed anzi lo stato la favoreggia con le sue scellerate misure razziste.

L'imprigionamento di persone che non hanno commesso nulla di male, costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia vengono imprigionate persone che non hanno commesso nulla di male, solo perche' sono venute nel nostro paese cercando salvezza e futuro in fuga da guerre e dittature, da miseria e fame.

Negare accoglienza ed assistenza a chi ne ha estremo bisogno per salvare la propria vita, costituisce o no un crimine contro l'umanita'? Eppure in Italia anche questo accade.

La Costituzione della Repubblica Italiana, cui lei ha giurato fedelta', all'articolo 2 dichiara che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo". Perche' lei consente che quei diritti siano invece violati?

La Costituzione della Repubblica Italiana, cui lei ha giurato fedelta', all'articolo 10 dichiara che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica". Perche' lei consente che quel diritto sia invece violato?

Governi scellerati negli scorsi anni e decenni hanno imposto nel nostro paese misure razziste criminali e criminogene, in flagrante conflitto con la Costituzione della Repubblica Italiana, democratica ed antifascista. Perche' lei non si adopera per la loro immediata abolizione?

Egregio signore,

il governo che lei presiede puo' e deve finalmente abrogare le criminali antileggi razziste; puo' e deve tornare al rispetto della legalita' costituzionale e dei diritti umani; puo' e deve attuare i principi stabiliti nella Dichiarazione universale dei diritti umani; puo' e deve restituire riconoscimento e rispetto ad innumerevoli esseri umani. Perche' non lo fa? Si adoperi finalmente, immediatamente, per questo.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita'.

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III. Un appello alla Presidente della Camera dei Deputati

Gentilissima Presidente della Camera dei Deputati,

avendo apprezzato la sua pregressa attivita' presso l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, vorremmo sollecitare il suo impegno.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano aboliti in Italia i campi di concentramento per i migranti.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite le deportazioni dei migranti.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' sia abolito l'insensato, criminale e criminogeno "reato di clandestinita'".

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che favoreggiano la riduzione in schiavitu'.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che favoreggiano i poteri criminali.

Vorremmo sollecitare il suo impegno affinche' siano abolite tutte le scellerate misure razziste che negano i diritti sanciti dagli articoli 2 e 10 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Vorremmo sollecitare il suo impegno, e l'impegno dell'intero Parlamento, affinche' l'Italia torni al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Confidiamo nella sua attenzione.

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 21 gennaio 2014

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/