[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 63



 

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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 63 del 4 novembre 2013

 

In questo numero:

1. Commemorate a Viterbo le vittime della guerra. Scandalo per le dichiarazioni del Presidente della Repubblica

2. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

 

1. INIZIATIVE. COMMEMORATE A VITERBO LE VITTIME DELLA GUERRA. SCANDALO PER LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

Si e' svolta il 4 novembre 2013 a Viterbo la commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre.

Una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", come ogni anno dal 2002, ha reso omaggio alle vittime di tutte le guerre anche questo 4 novembre, nell'anniversario della fine della "inutile strage" della prima guerra mondiale.

Anche quest'anno la commemorazione nonviolenta si e' svolta in orario distinto e distante dagli scandalosi festeggiamenti dei poteri assassini. Solo chi si oppone alla guerra fa sincera, meditata, empatica memoria delle vittime della guerra; chi stolidamente, ipnoticamente, barbaramente festeggia le armi assassine offende ancora una volta le vittime delle armi assassine.

Anche quest'anno la commemorazione nonviolenta si e' svolta nel modo consueto: nel silenzio reverente e commosso, nel dolore immedicabile del lutto di chi ricorda le innumerevoli vite umane troncate, ed in loro nome si impegna affinche' cessino le uccisioni, cessino le guerre.

Al termine della commemorazione e' stato letto un brano dai Vangeli in greco, un brano di Lucrezio in latino, un brano di Dante in italiano.

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Come d'abitudine, conclusa l'austera celebrazione, una breve dichiarazione ha ribadito le forti ragioni delle commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre e l'impegno a fare del 4 novembre un giorno di lutto pietoso e di appello all'impegno morale e civile per la pace e il disarmo che salva le vite, facendo infine cessare l'assurda, macabra, lugubre, oscena festa dei poteri assassini.

Vi e' una sola umanita'. Ogni vittima ha il volto di Abele.

Le guerre, gli eserciti, le armi, sempre e solo uccidono gli esseri umani. La guerra e' nemica dell'umanita'.

L'umanita' abolisca la guerra, gli eserciti, le armi; e realizzi il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, promuova l'universale solidarieta', difenda la biosfera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

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Successivamente il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha commentato con vivo sdegno ed amarezza profonda il messaggio e il discorso odierni del Presidente della Repubblica (entrambi disponibili nel sito del Quirinale).

Quelle del capo dello Stato sono state ancora una volta dichiarazioni scandalosamente militariste che offendono la memoria delle vittime delle guerre passate ed in corso, un esercizio di ipocrisia privo di pieta', una vacua retorica che occulta l'orrore della guerra, che e' sempre omicida, stragista. Alla violenza incapsulata nella scandalosa propaganda riarmista, militarista e quindi guerrafondaia dell'attuale Presidente della Repubblica ogni persona dotata del ben dell'intelletto agevolmente sa replicare con le severe e nobili parole di un altro, indimenticabile Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, che seppe dire chiaro e forte il compito attuale dell'umanita': "Si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame".

Con l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele" i movimenti nonviolenti e le persone di volonta' buona che ad essa aderiscono intendono evidenziare l'assurdita' e l'illiceita' dei festeggiamenti dei poteri armati e delle uccisioni alla cui commissione quei poteri sono disposti, e concretamente propongono invece che il 4 novembre sia giorno di lutto per le vittime di tutte le guerre e quindi giorno di monito ed impegno contro tutte le guerre, per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.

Ogni vittima ha il volto di Abele. Uccidere e' un crimine sempre.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 63 del 4 novembre 2013