[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 525



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 525 del 26 ottobre 2013

 

In questo numero:

1. Dieci giorni

2. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"

3. Il 4 novembre la nonviolenza contro la guerra (2011)

4. Il 4 novembre contro la guerra (2011)

5. Di questo consiste la guerra (2011)

6. Il quattro novembre dinanzi alla stele (2011)

7. Del non uccidere argomento primo (2011)

8. Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime (2011)

9. La nonviolenza, unica legittima erede della Resistenza antifascista (2011)

10. Solo la nonviolenza invera la Costituzione della Repubblica Italiana (2011)

11. Da oggi a Viterbo una settimana di iniziative contro la guerra (2011)

12. Il 30 ottobre a Viterbo si e' svolta una lettura di lettere di vittime della guerra (2011)

13. Innanzitutto salvare le vite (2011)

14. Se non ci si oppone alla guerra, tutto e' perduto (2011)

15. Uscire dalla subalternita', affermare la verita', agire la nonviolenza (2011)

 

1. EDITORIALE. DIECI GIORNI

 

Tra dieci giorni il 4 novembre.

E vorremmo rivolgere ancora un invito a tutte le persone amiche della nonviolenza affinche' ovunque possibile si organizzino le commemorazioni nonviolente promosse dall'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele".

 

2. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

3. MATERIALI. IL 4 NOVEMBRE LA NONVIOLENZA CONTRO LA GUERRA (2011)

[Riprendiamo il seguente articolo apparso su "Adista segni nuovi" n. 79 del 24 ottobre 2011col titolo "Ricordare le vittime, non la 'vittoria'" (sito: www.adistaonline.it)]

 

Il 4 novembre 1918 per l'Italia fini' la prima guerra mondiale, quell'immensa carneficina che nella storiografia e nella memoria di ogni persona cosciente resta fissata nella lapidaria definizione che ne diede Benedetto XV: una "inutile strage".

Ma per i poteri dominanti in Italia il 4 novembre divenne la festa della vittoria guerriera, della patria in armi, delle forze armate, e come tale e' stata lungamente utilizzata a fini di consenso e di propaganda, delle innocenti vittime facendo ancora uso per nuove vittime innocenti provocare. Ripugnante uso.

Come sempre hanno saputo coloro che in guerra vengono mandati a morire per gli altrui vergognosi interessi, la guerra e' un crimine contro l'umanita'; e il 4 novembre e' quindi non un giorno di festa ma un giorno di lutto, il lutto per tutti gli assassinati dalla Grande guerra, per tutti gli assassinati da tutte le guerre. "4 novembre, non festa ma lutto" e' l'incipit di uno storico manifesto del Movimento Nonviolento che da decenni ha chiarito la situazione e i compiti di ogni persona decente: l'unico modo di ricordare e onorare le vittime delle guerre e' battersi contro le guerre; e battersi contro le guerre implica anche in primo luogo l'impegno per la smilitarizzazione e per il disarmo. Il disarmo vero e immediato: unilaterale; la smilitarizzazione vera, reale: abolendo gli eserciti, cominciando noi, qui, adesso.

E' una proposta concreta, che implica ovviamente altresi' la costruzione degli strumenti adeguati ad una modalita' alternativa di gestione e risoluzione dei conflitti internazionali: e questa alternativa e' costituita, oltre che dalle modalita' consuete del diritto internazionale e della diplomazia, oltre all'espansione pacifica e solidale della democrazia e del rispetto dei diritti umani, oltre alla cooperazione internazionale nella consapevolezza che una e' l'umanita' e una la casa comune di essa - la biosfera -, soprattutto da specifici strumenti e forme organizzative e d'intervento peculiarmente e coerentemente nonviolenti: come i Corpi civili di pace (li propose molti anni fa Alexander Langer al Parlamento Europeo, ma l'Unione Europea ha fin qui disatteso quella profetica indicazione); come la Difesa popolare nonviolenta (presente da anni nella legislazione italiana, ma ancora pressoche' del tutto inapplicata dalle istituzioni anche a livello di mera sperimentazione). Molte esperienze concrete si sono ormai date di gestione e risoluzione nonviolenta dei conflitti, esperienze scaturite perlopiu' dall'azione della societa' civile: occorre che finalmente la nonviolenza diventi legge e la guerra diventi fuorilegge.

Il prossimo 4 novembre la nonviolenza in Italia sfidera' la menzogna e la violenza dominante, l'ideologia e le pratiche del sistema militarista e razzista, per fare del giorno che ricorda le vittime dell'"inutile strage" un giorno di lotta contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni: e' l'unico modo per rendere autentico omaggio alle vittime. Grida il sangue degli uccisi. Le persone amiche della nonviolenza intendono raccogliere quel grido e fare del 4 novembre un giorno di lutto e di lotta.

Dopo la marcia Perugia-Assisi del 25 settembre, dopo la giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre, il prossimo 4 novembre in Italia la nonviolenza sfida la guerra promuovendo in molte citta' - e se vi riusciremo, in tutte le citta' italiane - l'iniziatva "Ogni vittima ha il volto di Abele" (riprendendo questa formula di Heinrich Boll). Poiche' "ogni vittima ha il volto di Abele" adoperiamoci per far cessare tutte le guerre, subito.

E mentre mostruosamente lo stato italiano sta partecipando a due scellerate guerre e sta praticando una scellerata persecuzione razzista nei confronti di migranti e viaggianti, sia il 4 novembre un giorno di lotta nonviolenta contro questi due crimini, un giorno di lotta nonviolenta che nel ricordo delle vittime passate impedisca che si continui a mietere nuove vittime.

Un 4 novembre di azione nonviolenta con obiettivi politici precisi e concreti, che per dirlo in poche essenziali parole sono semplicemente questi: che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia; che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti; che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista; che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi; che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni; che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

 

4. MATERIALI. IL 4 NOVEMBRE CONTRO LA GUERRA (2011)

 

Alcune delle piu' rappresentative esperienze del pacifismo italiano - il Movimento Nonviolento, l'Associazione per la pace, Peacelink - hanno copromosso l'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" affinche' il 4 novembre in tutte le citta' d'Italia si svolgano iniziative nonviolente di commemorazione delle vittime della guerra, iniziative nonviolente che siano anche espressioni d'impegno affinche' non vi siano altre vittime, ovvero affinche' cessino le guerre - e le uccisioni, le distruzioni e le persecuzioni di cui le guerre consistono.

Un 4 novembre dalla parte delle vittime, dalla parte dell'umanita', contro la guerra assassina e contro gli apparati e gli strumenti della guerra assassina. Quindi un 4 novembre che pone qui e adesso richieste semplici e forti, inequivocabili ed ineludibili: che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia; che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti; che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista; che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi; che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni; che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Il 4 novembre la nonviolenza convoca il popolo italiano al primo dovere di ogni persona decente: il dovere di non uccidere, e quindi il dovere di opporsi alle uccisioni e alle persecuzioni.

Il 4 novembre la nonviolenza convoca il popolo italiano a levarsi in difesa della legalita' che salva le vite.

Il 4 novembre la nonviolenza convoca il popolo italiano ad opporsi alla guerra assassina e al colpo di stato razzista.

Il 4 novembre la nonviolenza convoca il popolo italiano a ripristinare la vigenza della Costituzione della Repubblica Italiana, ad affermare la democrazia e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ad inverare la civilta' e il diritto opponendosi alla barbarie omicida.

Il 4 novembre, nell'anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, nel ricordo e nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita'.

 

5. MATERIALI. DI QUESTO CONSISTE LA GUERRA (2011)

 

Di questo consiste la guerra:

dell'uccisione di esseri umani.

Ed all'uccisione di esseri umani

ogni essere umano ha da opporsi.

 

Di questo consiste la guerra:

immani devastazioni.

Ed e' compito di ogni essere umano

difendere la casa di tutti.

 

Di questo consiste la guerra:

sperpero immenso di risorse sottratte

al bene comune. Ed e' ufficio

di ogni essere umano che la rapina cessi.

 

Di questo consiste la guerra:

semina e bufera di sangue e di odio.

Ed e' dovere di ogni essere umano

resistere al male, recare soccorso, salvare le vite.

 

Di questo consiste la guerra:

morti e feriti, lutto e distruzioni, barbarie.

Ed e' compito dell'umanita' intera

che tutto questo orrore cessi.

 

Di questo consiste la guerra

nemica dell'umanita'.

Deve dunque l'umanita' abolire

la guerra sua prima nemica.

 

Abolire la guerra

abolire gli eserciti

abolire le armi

ogni vittima ha il volto di Abele.

 

Vi e' una sola umanita'

resti umano ogni essere umano.

Ogni essere umano ripudi

la guerra, gli eserciti, le armi.

 

6. MATERIALI. IL QUATTRO NOVEMBRE DINANZI ALLA STELE (2011)

 

Tutti gli uccisi hanno il volto di Abele

opporsi alla guerra si deve e si puo'.

 

Il quattro novembre dinanzi alla stele

dei poveri morti che guerra ammazzo'

al giuro solenne tu resta fedele:

ad ogni uccisione io mi opporro'.

 

Il quattro novembre nel pianto e nel fiele

a chi dalla guerra mai piu' ritorno'

prometti che al gioco vigliacco e crudele

tu saprai dire sempre di no.

 

Il quattro novembre con fiori e candele

ricorda di vite l'osceno falo'

e lotta a che cessino tali sequele:

gia' troppo la guerra alle genti costo'.

 

Tutti gli uccisi hanno il volto di Abele

salvare le vite si deve e si puo'.

 

7. MATERIALI. DEL NON UCCIDERE ARGOMENTO PRIMO (2011)

 

Si assomigliano come due fratelli

Abele e Caino, nessuno dei due

sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.

 

Non c'e' netto un confine

tra bene e male

e l'occhio non distingue

zucchero e sale.

 

In questo laborioso labirinto

che non ha uscita

non esser tu del novero di quelli

che ad altri strappano la breve vita.

 

Mantieni l'unica vera sapienza:

come vorresti esser trattato tu

le altre persone tratta.

Da te l'umanita' non sia disfatta.

 

Sull'orlo dell'abisso scegli sempre

di non uccidere, di opporti a ogni uccisione,

ad ogni guerra, ogni arma, ogni divisa:

ogni plotone e' di esecuzione.

 

Non c'e' netto un confine

tra bene e male

e l'occhio non distingue

zucchero e sale.

 

Si assomigliano come due fratelli

Abele e Caino, nessuno dei due

sa chi sara' la vittima, chi l'assassino.

 

8. MATERIALI. NEL RICORDO E NEL NOME DI TUTTE LE VITTIME (2011)

 

Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime, lo ripetiamo una volta ancora:

- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;

- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;

- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;

- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;

- che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;

- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Nel ricordo e nel nome di tutte le vittime, lo ripetiamo una volta ancora.

 

9. MATERIALI. LA NONVIOLENZA, UNICA LEGITTIMA EREDE DELLA RESISTENZA ANTIFASCISTA (2011)

 

Nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre il 4 novembre la nonviolenza oppone la verita' della dignita' umana alla barbarie guerriera e assassina.

Nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre il 4 novembre la nonviolenza chiama l'Italia democratica e repubblicana a difendere la sua Costituzione che ripudia la guerra.

Nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre il 4 novembre la nonviolenza chiama ad opporsi alla guerra assassina, agli apparati della guerra assassina, agli strumenti della guerra assassina.

Nel nome di tutte le vittime di tutte le guerre il 4 novembre la nonviolenza chiama il popolo italiano alla lotta per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.

*

Il 4 novembre la nonviolenza chiama il popolo italiano alla resistenza contro la guerra assassina e contro la persecuzione razzista.

Il 4 novembre la nonviolenza chiama il popolo italiano alla resistenza in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa dell'ordinamento giuridico democratico, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Il 4 novembre la nonviolenza chiama il popolo italiano ad essere fedele alla Resistenza antifascista, a riprenderne e continuare l'impegno in difesa dell'umanita' che e' una.

*

La Resistenza antifascista e' stata, insieme al femminismo, la piu' grande esperienza nonviolenta del XX secolo.

La Resistenza antifascista e' stata opposizione alla disumanizzazione.

La Resistenza antifascista e' stata opposizione alla guerra e alla dittatura, ed opposizione all'indifferenza e alla vilta' che guerra e dittatura consentono.

La Resistenza antifascista e' stata opposizione al razzismo e all'imperialismo.

La Resistenza antifascista e' stata affermazione della dignita' di tutta gli esseri umani.

La Resistenza antifascista e' stata opposizione alla violenza in nome dell'umanita'.

Non altro e' la nonviolenza.

La nonviolenza e' oggi l'unica legittima erede della Resistenza antifascista.

*

In nome di tutte le vittime di tutte le guerre mai piu' si facciano guerre.

E qui ed ora ripetiamolo ancora:

- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;

- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;

- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;

- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;

- che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;

- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

10. MATERIALI. SOLO LA NONVIOLENZA INVERA LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

 

Il 4 novembre le persone amiche della nonviolenza ricordano le vittime di tutte le guerre.

Il 4 novembre sara' una giornata di lutto e di lotta.

Per il diritto alla vita di ogni essere umano.

Per la legalita' che salva le vite.

La Costituzione della Repubblica Italiana ripudia la guerra.

La Costituzione della Repubblica Italiana riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ma lo stato italiano oggi scelleratamente partecipa a guerre assassine, perseguita i migranti, sperpera immense risorse per strumenti e apparati di guerra, per uccidere esseri umani.

Il 4 novembre, nel ricordo delle vittime di tutte le guerre, le persone amiche della nonviolenza chiamano il popolo italiano ad opporsi alla guerra e al razzismo, ad opporsi alle uccisioni e alle persecuzioni, ad opporsi alle armi e ai gruppi armati, ad opporsi a tutti i terrorismi - di stato, di gruppo, individuali -, ad opporsi a tutti i massacri, ad opporsi a tutte le violenze.

Il 4 novembre, nel ricordo delle vittime di tutte le guerre, le persone amiche della nonviolenza chiamano il popolo italiano ad opporsi all'illegalita' assassina, alla barbarie persecutrice, alla violenza disumana.

Il 4 novembre, nel ricordo delle vittime di tutte le guerre, le persone amiche della nonviolenza chiamano il popolo italiano ad opporsi al governo golpista della guerra e del razzismo.

Il 4 novembre, nel ricordo delle vittime di tutte le guerre, le persone amiche della nonviolenza chiamano il popolo italiano a difendere la Costituzione della Repubblica Italiana, a difendere la civile convivenza, a difendere l'umanita' che e' una.

Solo la nonviolenza invera la Costituzione della Repubblica Italiana.

Vi e' una sola umanita'. Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

11. MATERIALI. DA OGGI A VITERBO UNA SETTIMANA DI INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA (2011)

 

Da oggi, domenica 30 ottobre, fino a domenica 6 novembre, si svolgera' a Viterbo una settimana di iniziative contro la guerra, in memoria di tutte le vittime.

Nel corso della settimana per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace" si svolgeranno commemorazioni delle vittime delle guerre, incontri di testimonianza, di riflessione e di studio, attivita' formative ed informative, iniziative di coscientizzazione affinche' cessi la partecipazione italiana alle guerre, affinche' cessi la persecuzione razzista dei migranti, affinche' cessi il colossale sperpero di risorse pubbliche per le armi e gli apparati bellici, affinche' lo stato italiano rispetti la vita umana e si impegni nelle relazioni internazionali per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti e dei territori, la cooperazione tra i popoli, la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la promozione della nonviolenza.

Momento centrale della settimana sara' la commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre.

In nome di tutte le vittime ci opponiamo alla guerra e al razzismo, a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni.

In nome di tutte le vittime chiediamo il rispetto della legalita' che salva le vite.

In nome di tutte le vittime chiediamo il rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana, della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

12. MATERIALI. IL 30 OTTOBRE A VITERBO SI E' SVOLTA UNA LETTURA DI LETTERE DI VITTIME DELLA GUERRA (2011)

 

Domenica 30 ottobre 2011 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" si e' svolta una lettura di lettere di vittime della prima e seconda guerra mondiale, della Shoah, dell'atomica, dei totalitarismi, del razzismo e delle guerre che si prolungano fino ad oggi.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

13. MATERIALI. INNANZITUTTO SALVARE LE VITE (2011)

 

Merita il sostegno di ogni persona senziente e pensante l'iniziativa nonviolenta di commemorazione di tutte le vittime di tutte le guerre che si svolgera' il 4 novembre 2011 in molte citta' italiane. Commemorazione che ha il valore di un impegno: l'impegno ad opporsi alla guerra, l'impegno a impedire che altre guerre altre vittime provochino.

Tutte le guerre sono assassine: e tutti gli eserciti, e tutte le armi.

Occorre quindi opporsi a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi.

Salvare le vite e' il primo dovere di ogni essere umano.

E dunque, ripetiamolo una volta ancora, il 4 novembre nel ricordo e nel nome delle vittime le persone amiche della nonviolenza ancora una volta convocano il popolo italiano ad impegnarsi affinche':

- cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;

- cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;

- siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;

- cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;

- si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;

- si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

 

14. MATERIALI. SE NON CI SI OPPONE ALLA GUERRA, TUTTO E' PERDUTO (2011)

 

Consiste la guerra di uccisioni. Di uccisioni di esseri umani.

Opporsi alla guerra, opporsi alle uccisioni, e' il primo dovere di ogni essere umano decente.

Mentre la guerra e' in corso, mentre sono in corso i massacri, questo e' il compito primo e ineludibile: fermare i massacri, far cessare la guerra.

Nessuna iniziativa e nessun ragionamento ha alcun valore, se non ci si oppone alla guerra, se non ci si oppne alle uccisioni.

Se non ci si oppone alla guerra, tutto e' perduto.

*

L'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele", che il 4 novembre in molte citta' italiane comemmorera' le vittime di tutte le guerre, questo significato, questo fine ha: opporsi alla guerra e alle stragi. Qui e adesso. Come azione nonviolenta situata e concreta.

E giustamente e' stato scritto e ripetuto che essa ha precisi immediati obiettivi:

- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;

- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;

- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;

- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;

- che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;

- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Pace, disarmo, smilitarizzazione. Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

15. MATERIALI. USCIRE DALLA SUBALTERNITA', AFFERMARE LA VERITA', AGIRE LA NONVIOLENZA (2011)

 

Sbaglia chi crede che il 4 novembre le persone amiche della nonviolenza debbano fare delle iniziative subalterne ad iniziative altrui, definite da volonta' altrui, posticciamente aggiunte all'altrui concezione ed opera; sbaglia chi pensa che la nonviolenza debba essere subalterna ancora una volta alla menzogna e alla violenza altrui.

In verita' l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" ha proprio l'intento di strappare dalle mani dei poteri assassini il ricordo pubblico della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale.

In verita' l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" ha proprio lo scopo di assumere il ricordo delle vittime della guerra nell'unico modo onesto, leale, veritiero: impegnandosi contro la guerra affinche' cessino i massacri.

In verita' dobbiamo far cessare l'infamia dei poteri assassini che il 4 novembre festeggiano se' medesimi e i crimini loro insultando le loro vittime.

In verita' il 4 novembre e' gia' giorno di lutto e di lotta. Un 4 novembre di azione nonviolenta per salvare le vite. Un 4 novembre per far cessare la guerra nel nome di tutte le vittime. Un 4 novembre in cui l'umanita' riconosce se stessa.

Ogni vittima ha il voto di Abele.

Vi e' una sola umanita'.

*

Ricordiamolo una volta di piu': le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: "l'opposizione integrale alla guerra; la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo".

Opposizione integrale alla guerra: salvare le vite: e' il primo dovere.

Per questo il 4 novembre il ricordo delle vittime della guerra e' gia' in se stesso un programma politico di pace e di solidarieta'.

Il ricordo delle vittime della guerra pone gia' i compiti dell'ora:

- che cessi immediatamente la partecipazione dello stato italiano alle guerre assassine in Afghanistan e in Libia;

- che cessi immediatamente la persecuzione razzista dello stato italiano nei confronti di migranti e viaggianti;

- che siano abrogate immediatamente le misure legislative ed amministrative anomiche e disumane in cui si e' concretizzato il colpo di stato razzista;

- che cessi immediatamente il colossale infame sperpero dei pubblici denari per le armi, gli armigeri, le guerre e le stragi;

- che si dimetta immediatamente il governo della guerra e del razzismo, delle uccisioni e delle persecuzioni;

- che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra e riconosce e sostiene la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

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Numero 525 del 26 ottobre 2013

 

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