Nonviolenza. Femminile plurale. 438



 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)

Numero 438 del 23 luglio 2013

 

In questo numero:

1. La cosa piu' urgente: fermare il femminicidio

2. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

3. Per Elio Vittorini. Un incontro a Viterbo

4. Segnalazioni librarie

 

1. EDITORIALE. LA COSA PIU' URGENTE: FERMARE IL FEMMINICIDIO

 

La cosa piu' urgente e' fermare il femminicidio.

E' fermare la violenza maschilista e patriarcale.

E quindi far cessare la guerra e tutte le uccisioni.

E quindi far cessare il razzismo e tutte le persecuzioni.

E quindi far cessare la schiavitu'.

E quindi far cessare la distruzione della biosfera.

*

La cosa piu' urgente e' fermare il femminicidio.

E' fermare la violenza maschilista e patriarcale.

Tutto il resto ne consegue.

*

La cosa piu' urgente e' fermare il femminicidio.

E' fermare la violenza maschilista e patriarcale.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA

[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcune settimane fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]

 

Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza

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Alla presidente della Camera, Laura Boldrini

Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem

Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso

A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri

A tutte noi

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Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.

Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.

Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.

Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.

Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.

Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.

Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.

Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.

scioperodonne2013 at gmail.com

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Barbara Romagnoli (giornalista freelance)

Adriana Terzo (giornalista freelance)

Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)

 

3. INCONTRI. PER ELIO VITTORINI. UN INCONTRO A VITERBO

 

Si e' svolto nel pomeriggio di martedi' 23 luglio 2013 a Viterbo per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su Elio Vittorini, di cui ricorre l'anniversario della nascita, avvenuta il 23 luglio 1908.

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Elio Vittorini, scrittore italiano (Siracusa 1908 - Milano 1966), prese parte alla Resistenza; promotore di cultura, consulente editoriale, fondo' la rivista "Il politecnico" e con Italo Calvino "Il menabo'", animatore di una cultura democratica intesa come impegno civile. Tra le opere di Elio Vittorini: si leggano almeno i romanzi Conversazione in Sicilia, Uomini e no, Le donne di Messina; la celebre e travagliata antologia Americana; per la saggistica cfr. il Diario in pubblico; per l'epistolario cfr. I libri, la citta', il mondo. Lettere 1933-1943, e Gli anni del "Politecnico". Lettere 1945-1951; ed ovviamente la raccolta de "Il politecnico". Tra le opere su Elio Vittorini: Sandro Briosi, Elio Vittorini, La Nuova Italia, Firenze 1970, 1977; Sergio Pautasso, Guida a Vittorini, Rizzoli, Milano 1977. Ma si vedano anche i film che da Conversazione in Sicilia e da Le donne di Messina hanno tratto Jean-Marie Straub e Daniele Huillet.

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Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni estratti da varie opere sia narrative che saggistiche del grande intellettuale democratico.

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Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta il loro sostegno a varie iniziative di pace, di solidarieta' e per i diritti:

a) all'iniziativa contro i cacciabombardieri F-35 e le navi da guerra del programma Fremm; iniziativa che deve proseguire anche dopo lo sciagurato voto del Senato il 16 luglio;

b) all'iniziativa per la cessazione immediata della illegale ed insensata partecipazione italiana alla guerra in corso in Afghanistan;

c) all'appello allo sciopero delle donne contro il femminicidio, ed alla richiesta che siano immediatamente concretamente realizzate tutte le iniziative adeguate contro la violenza sulle donne previste dalla Convenzione di Istanbul recentemente ratificata all'unanimita' dal parlamento italiano;

d) all'appello per l'asilo ad Edward Snowden;

e) alla richiesta di liberazione di Bradley Manning;

f) all'impegno affinche' siano abolite al piu' presto le infami misure razziste imposte da precedenti governi golpisti: ed in particolare affinche':

- sia rispettata la Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 afferma che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo" e all'articolo 10 afferma che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica";

- cessi la persecuzione dei migranti;

- sia abolito il cosiddetto "reato di clandestinita'";

- siano aboliti i campi di concentramento;

- siano abolite le deportazioni;

- cessi la schiavitu';

- sia consentita la libera circolazione di tutti gli esseri umani sull'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera;

- sia legiferato subito che ogni persona ha diritto a votare nel luogo in cui vive, lavora, paga le tasse, contribuisce al bene comune;

- sia legiferato subito che ogni persona che e' nata in Italia deve avere i diritti di ogni persona che e' nata in Italia.

Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso profonda gratitudine e persuasa solidarieta' alla ministra Cecile Kyenge e pieno sostegno al suo impegno per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ugualmente hanno espresso gratitudine e solidarieta' anche alla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, e formulato l'auspicio che essa possa essere la prossima Presidente della Repubblica.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Germaine Greer, La donna intera, Mondadori, Milano 2000, 2001, pp. VI + 390.

- Agnes Heller, Etica generale, Il Mulino, Bologna 1994, pp. 310.

- Julia Kristeva, Sole nero. Depressione e melanconia, Feltrinelli, Milano 1988, 1989, pp. 216.

- Stieg Larsson, Uomini che odiano le donne, Marsilio, Venezia 2007, 2010, Rcs Quotidiani, Milano 2010, 2 voll. per pp. 320 + 352.

- Stieg Larsson, La ragazza che giocava con il fuoco, Marsilio, Venezia 2008, 2010, Rcs Quotidiani, Milano 2010, 2 voll. per pp. 368 + 384.

- Stieg Larsson, La regina dei castelli di carta, Marsilio, Venezia 2009, 2010, Rcs Quotidiani, Milano 2010, 2 voll. per pp. 446 + 416.

 

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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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Numero 438 del 23 luglio 2013

 

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