Telegrammi. 1275



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1275 del 15 maggio 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Per la Giornata internazionale per l'obiezione di coscienza

2. Per la VII Giornata mondiale della lentezza

3. Arsenico: cosa occorre sapere e fare subito. Giovedi' 16 maggio a Viterbo una conferenza della dottoressa Antonella Litta

4. Un incontro di riflessione a Viterbo e una dichiarazione di solidarieta'

5. Figurazioni della crisi esistenziale nella letteratura latina

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'OBIEZIONE DI COSCIENZA

 

Ricorre il 15 maggio la Giornata internazionale per l'obiezione di coscienza.

Ha scritto una volta per sempre Hannah Arendt: "Si puo' sempre dire un si' o un no".

La prima virtu' della coscienza e' sapere che solo se tu fai la cosa buona e giusta puoi avere speranza che anche altri facciano lo stesso.

La prima virtu' della coscienza e' sapere opporsi al male. E quindi a tutte le uccisioni ed a tutte le persecuzioni; a tutte le guerre, gli eserciti e le armi; a tutti i poteri criminali ed a tutte le lusinghe della corruzione; a tutte le menzogne e le violenze; ed all'indifferenza, che e' gia' negazione assoluta della regola aurea dell'umana convivenza: prenditi cura dell'altra persona, considera, rispetta ed aiuta l'altra persona come vorresti essere considerato, rispettato ed aiutato tu, prenditi cura dell'intero mondo vivente in cui tu stesso vivi e di cui sei parte.

L'obiezione di coscienza e' la forma piu' profonda di affermazione della coscienza.

Finche' anche una sola persona sa dire di no al male per seguire l'appello che la coscienza gli detta, l'umanita' e' viva, l'umanita' e' salva.

E' Antigone la nostra maestra piu' preziosa.

E' Antigone che fonda la politica della nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

2. INIZIATIVE. PER LA VII GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA

 

Riportiamo una sintesi dell'intervento del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo in occasione della VII Giornata mondiale della lentezza svoltasi lunedi' 13 maggio 2013.

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Chi vuole lottare per la liberazione dell'umanita', per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, per preservare la biosfera, deve necessariamente fare la scelta nonviolenta della virtu' della lentezza. Questo e' il fermo mio convincimento, ed il resto e' commento.

Ed in questa giornata vorrei in primo luogo ricordare un amico straordinario, autentico un maestro e generoso un compagno: Alexander Langer, che ci ha lasciato molti anni fa, ma che ci ha anche lasciato una miriade di idee preziose, espresse con quel suo stile gentile e trasparente, e tra le altre quella decisiva nonviolenta proposta di metodo formulata rovesciando il motto decoubertiniano: proponeva Alex che nel nostro agire adottassimo come criteri di condotta non la velocita', il sovrastare, la forza, bensi' la lentezza, la profondita', la dolcezza; non "citius, altius, fortius", ma "lentius, profundius, suavius": piu' lentamente, piu' profondamente, piu' dolcemente.

*

Lo dicevamo gia' anni fa: "Contro il mito della velocita', un mito distruttivo e insostenibile tanto per l'ambiente quanto per la struttura biologica ed ontologica della persona umana, occorre scegliere la virtu' della lentezza che consente ascolto, comprensione, rispetto e accudimento reciproco, verifica e correzione degli errori, principio responsabilita', approccio nonviolento alle relazioni... La scelta della lentezza, dell'ascolto dell'altro, del rispetto della natura di cui si e' parte; la scelta di non operare scelte distruttive o irreversibili; la scelta del collocarsi alla scuola del femminismo e nell'orizzonte dell'ecologia; la scelta - in una parola - della nonviolenza, costituiscono la chiave di volta per l'azione etica e politica odierna e futura in difesa dei beni comuni, del bene comune, dei diritti di tutti... contro la folle corsa del consumismo onnidivorante...".

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Ed in altra occasione, riflettendo su una personale prolungata esperienza di relazione con una persona gravemente malata, dicevamo, a descrivere ancora la virtu' della lentezza: "Devi fermarti ad ascoltare. Devi rallentare il passo. Devi attendere e non forzare i movimenti. Lunga e' l'attesa e quell'attesa e' la vita che scorre. Se sai fermarti ascolti. Se sai ascoltare ti fermi. Li', in quel silenzio e in quel guatarsi, in quell'immobilita' che trema e palpita, li' si da' umano un incontro ancora, e li' il mondo, il mobile mondo delle cose fluttuanti, si manifesta in un'epifania struggente e luminosa".

*

Ed infine forse sara' consentito riportare qui ancora una volta un ragionamento che svolgemmo iniziando la campagna che poi riusci' ad impedire la realizzazione di un nocivo e distruttivo, illegale ed insensato mega-aeroporto a Viterbo, e cosi' riusci' a salvare la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria, bene comune dell'umanita' passata, presente e ventura; campagna non limitata alla difesa di una specifica area di immenso valore, ma altresi' per la riduzione globale dell'insostenibile trasporto aereo. Scrivevamo quanto segue.

Volare fa male alla salute

1. Volare fa male alla salute

E innanzitutto alla salute di chi non vola.

Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima.

Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico.

Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza.

E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita' di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano.

Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

2. Volare fa male all'ambiente

Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'.

Danneggia enormemente gli ecosistemi locali.

Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

3. Volare e' antieconomico

Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse.

Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare.

Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.

4. Volare e' pericoloso

Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta.

Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.

5. Volare e' alienante

Volare fa male alla percezione di se' e del mondo.

Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui  decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto.

Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie

Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile.

Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile.

Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose.

Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'.

Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.

7. Della virtu' del limite

Il volo lasciamolo agli uccelli.

Il cielo lasciamolo alle stelle.

Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere.

E' l'unica Terra che abbiamo.

Vi e' una sola umanita'.

*

Nella Giornata mondiale della lentezza l'umanita' indica a se stessa il cammino necessario per la comune salvezza: lentius, profundius, suavius.

 

3. INIZIATIVE. ARSENICO: COSA OCCORRE SAPERE E FARE SUBITO. GIOVEDI' 16 MAGGIO A VITERBO UNA CONFERENZA DELLA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA

 

Giovedi' 16 maggio 2013, alle ore 17,30, a Viterbo, presso la sede dell'associazione "Solidarieta' cittadina" in via Igino Garbini n. 80/b, si terra' un incontro pubblico con la dottoressa Antonella Litta, dell'"Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment)", sul tema "Arsenico nelle acque e negli alimenti: cosa e' bene sapere, ricordare e fare subito".

*

Alcuni estratti da un sintetico documento informativo redatto dall'"Associazione italiana medici per l'ambiente"

- Cosa e' bene sapere

L'arsenico e' classificato dall'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute; una consistente documentazione scientifica lo correla anche ai tumori del fegato e del colon.

L'assunzione cronica di questo elemento tossico e cancerogeno e' indicata anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete di tipo 2, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.

E' per queste ragioni che il Decreto Legislativo 31/2001, in recepimento della Direttiva europea 98/83, fissa il limite massimo del contenuto di arsenico in 10 microgrammi/litro per le acque destinate ad uso potabile e per il loro utilizzo nelle preparazioni alimentari, e l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) raccomanda valori di arsenico il piu' possibile prossimi allo zero.

Il recente studio "Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio" (realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, che ha valutato gli effetti sullo stato di salute delle popolazioni residenti nei 91 comuni del Lazio sottoposti negli ultimi dieci anni a regime di deroga per i livelli di arsenico nelle acque destinate a consumo umano) ha documentato una situazione molto preoccupante, e a pagina 42 si legge: "In conclusione, l'indagine evidenzia eccessi di incidenza e mortalita' nei Comuni con livelli stimati per il periodo 2005-2010 per patologie associabili ad esposizione ad arsenico (tumori del polmone e della vescica, ipertensione, patologie ischemiche, patologie respiratorie, diabete)". 

- Cosa e' bene ricordare

Il Decreto Legislativo 31/2001 e' stato eluso attraverso il ricorso all'istituto della deroga, cosi' negli ultimi dieci anni le popolazioni del Lazio coinvolte da questa problematica ambientale e sanitaria sono state molto spesso se non quasi del tutto lasciate all'oscuro circa i gravissimi rischi correlati all'assunzione di acqua ed alimenti contaminati da arsenico, ed esposte a valori di arsenico fuorilegge, che hanno raggiunto anche i 50 microgrammi/litro, ovvero cinque volte il limite di legge previsto per questa sostanza tossica e cancerogena per la quale peraltro non esiste alcuna soglia accettabile di sicurezza per esposizioni croniche.

Eppure i periodi di deroga, come disposto dal succitato Decreto legislativo, avrebbero dovuto avere la durata piu' breve possibile e comunque non superiore ai tre anni, durante i quali si sarebbero dovuti realizzare impianti capaci di ridurre ed eliminare l'arsenico dalle acque e cosi' risolvere definitivamente ed efficacemente questo problema.

Nei periodi di deroga alle donne in gravidanza e ai bambini (per i noti effetti dell'arsenico anche sullo sviluppo cerebrale - incremento di disturbi neuro comportamentali e neoplasie) si sarebbe dovuta assicurare acqua con il minor quantitativo possibile di arsenico, al di sotto di 10 microgrammi/litro, meglio se a contenuto zero, e acqua con le stesse caratteristiche avrebbero dovuto utilizzare le industrie alimentari.

- Cosa e' bene fare subito

Rispettare in concreto il diritto alla salute come sancito dall'articolo 32 della Carta costituzionale e le vigenti disposizioni di legge in materia di potabilita' e salubrita' delle acque; realizzare interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile e per l'avvio di una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini delle aree interessate e in particolare per quelli residenti nei Comuni dell'Alto Lazio interessati da questa problematica, e nelle scuole, negli ambulatori medici, nelle strutture militari e carcerarie; nella fase di realizzazione degli impianti, che appare ancora problematica nella maggior parte dei casi, utilizzare immediatamente forme alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per tutta la popolazione e in particolare per le donne in gravidanza, i neonati, i bambini, i malati e le industrie alimentari; avviare studi di prevenzione e di tipo osservazionale dello stato di salute delle popolazioni esposte e in particolare dello stato di salute dei bambini.

*

Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato recentemente attribuito a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai".

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Nota per la stampa a cura dell'associazione "Respirare" di Viterbo

Viterbo, 14 maggio 2013

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

4. INCONTRI. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO E UNA DICHIARAZIONE DI SOLIDARIETA'

 

Si e' svolto nella mattinata di martedi' 14 maggio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione su "Il pensiero delle donne, corrente calda della nonviolenza in cammino. Il ruolo decisivo delle filosofie e delle prassi femministe nella lotta nonviolenta di liberazione dell'umanita', nella difesa della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, nella difesa della biosfera".

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Al termine dell'incontro le ed i partecipanti hanno espresso unanime solidarieta' con la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini e con la Ministra all'Integrazione Cecile Kyenge, contro la violenza maschilista e razzista, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

 

5. INCONTRI. FIGURAZIONI DELLA CRISI ESISTENZIALE NELLA LETTERATURA LATINA

 

Si e' svolto la sera di martedi' 14 maggio 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sulla letteratura latina.

Nel corso dell'incontro sono state analizzate alcune tipiche figurazioni della crisi esistenziale cosi' come vengono descritte ed analizzate da Lucrezio, da Orazio e da Seneca.

Tra i temi che sono stati trattati nel corso della serata sviluppando alcune consonanze, anche vicende della storia della nuova sinistra in Italia tra gli anni '60 e '80 del Novecento, alcuni filoni della ricerca filosofica e dell'impegno politico in Francia nello stesso arco di tempo, e l'intreccio tra politica e media negli ultimi decenni.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1275 del 15 maggio 2013

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