Per Oscar Romero



 

PER OSCAR ROMERO

 

Ricorre il  24 marzo l'anniversario dell'uccisione di monsignor Oscar Romero, avvenuta a San Salvador nel 1980.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda come uno strenuo difensore degli oppressi, un indimenticabile maestro di nonviolenza.

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Oscar Arnulfo Romero, nato nel 1917, arcivescovo di San Salvador, voce del popolo salvadoregno vittima dell'oligarchia, della dittatura, degli squadroni della morte. Muore assassinato mentre celebra la messa il 24 marzo 1980.

Tra le opere di Oscar Romero: Diario, La Meridiana, Molfetta 1991; Dio ha la sua ora, Borla, Roma 1994.

Tra le opere su Oscar Romero: AA. VV., Il vescovo Romero, martire della sua fede, per il suo popolo, Emi-Asal, Bologna 1980; AA. VV., Romero... y lo mataron, Ave, Roma 1980; James R. Brockman, Oscar Romero: fedele alla parola, Cittadella, Assisi 1984; Placido Erdozain, Monsignor Romero, martire della Chiesa, Emi, Bologna 1981; Abramo Levi, Un vescovo fatto popolo, Morcelliana, Brescia 1981; Jose' Maria Lopez Vigil, Oscar Romero. Un mosaico di luci, Emi, Bologna 1997; Ettore Masina, Oscar Romero, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole 1993 (poi riedito, rivisto e ampliato, col titolo L'arcivescovo deve morire, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1995); Jon Sobrino, Monsenor Romero, Uca, San Salvador 1989.

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Alleghiamo un testo in memoria di Oscar Romero gia' pubblicato piu' volte sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 23 marzo 2013

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com , web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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PER OSCAR ROMERO

 

Prima di essere Romero Romero

non era ancora Romero. Tutti

dobbiamo divenire cio' che siamo

e che non siamo finche' non ci troviamo

a quell'antico bivio della scelta.

 

Era Romero uomo di fede

ma la sua fede non era ancora

la fede di Romero, prima occorse

che quella fede nella fede lo trovasse

gliela recasse un popolo piagato.

 

Cosi' dall'astratto al concreto

dicono certi antichi dottori

muovesi il mondo, il mondo vecchio e stanco

cosi' si mosse anche Oscar Romero

muovendo incontro a verita' e martirio.

 

Dicono: cosa si puo' fare? Nulla.

E dicono anche: cosa

si puo' fare? Tutto.

E non e' vero. Ma quel che e' da fare

tu fallo, e cosi' sia.

 

Sotto lo sguardo degli assassinati

Oscar Romero incontro' se stesso

sotto lo sguardo degli assassini

incontro' se stesso Oscar Romero.

 

Viene sempre quell'ora inesorabile

in cui devi levare la tua voce.

Tu non vorresti, vorresti restare

nel silenzio che sa molte lusinghe

molti segreti, e molti pregi reca.

Ma viene sempre l'ora della voce.

 

Venne quell'ora per Oscar Romero

a rivelargli il volto e il nome suo

venne quell'ora recata dal silenzio

degli assassinati e recata dal silenzio

degli assassini, e giungi al paragone.

 

Prese ad un tempo la parola e la croce

e messosi alla scuola degli scalzi

ne fu piu' che avvocato, compagno.

Sapeva anche lui dove quella portava

strada, sapeva anche lui quale suono

avrebbe spento un giorno la sua voce.

 

Come chiodi che secco un martello

nel legno batte e conficca, il colpo

della pallottola irruppe nel suo corpo

fatto legno, fatto vino, fatto croce

fatto pane, fatto luce, per sempre

raggiunse Romero Romero, ormai voce

per sempre dell'intera umanita'.

 

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