Coi piedi per terra. 720



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 720 del 30 novembre 2012

 

In questo numero:

1. Associazione italiana medici per l'ambiente: Un appello alle istituzioni, alle associazioni, ai movimenti ed alle personalita' impegnati in difesa della salute e dell'ambiente. Sia immediatamente revocato lo schema di decreto interministeriale che pretenderebbe di consentire di erogare come potabile acqua inquinata da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine

2. L'europarlamentare Niccolo' Rinaldi ha presentato una interrogazione urgente al Presidente della Commissione Europea affinche' sia rigettato uno schema di decreto interministeriale che, se approvato, consentirebbe l'erogazione in Italia di acque ad uso umano inquinate da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine

3. I deputati Gino Bucchino e Anna Margherita Miotto hanno depositato una risoluzione perche' sia revocato lo schema di decreto interministeriale che pretenderebbe di consentire di erogare come potabile acqua inquinata da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine

4. Un incontro a Manziana (Rm). Dagli esperti dell'Associazione italiana medici per l'Ambiente - Isde un no deciso e documentato a progetti di centrali a biogas, biomasse e impianti biodigestori

5. Dall'incontro su "Contaminazione da arsenico nelle acque potabili. Dati relativi agli effetti sulla salute nella popolazione di Capranica (Vt) e di altri comuni del Lazio" ancora un appello per l'immediata dearsenificazione delle acque erogate ad uso umano

 

1. APPELLI. ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE: UN APPELLO ALLE ISTITUZIONI, ALLE ASSOCIAZIONI, AI MOVIMENTI ED ALLE PERSONALITA' IMPEGNATI IN DIFESA DELLA SALUTE E DELL'AMBIENTE. SIA IMMEDIATAMENTE REVOCATO LO SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE CHE PRETENDEREBBE DI CONSENTIRE DI EROGARE COME POTABILE ACQUA INQUINATA DA SOSTANZE TOSSICHE E CANCEROGENE COME CIANOBATTERI E RELATIVE MICROCISTINE

[Riproponiamo il seguente appello dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com). Il testo delle Osservazioni abbiamo gia' piu' volte pubblicato nei giorni scorsi; esso ed i relativi allegati, qui non riprodotti, possono essere richiesti all'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde di Viterbo.

Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate a consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione]

 

Egregi signori,

come forse gia' saprete, e' stato inviato dal Ministero della Salute all'attenzione della Commissione Europea uno schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' delle acque (notification number 2012/0534/I - C50A, title "Schema di decreto interministeriale per l'introduzione, nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro "Microcistina-LR" e relativo valore di parametro").

Tale schema di decreto introduce de facto l'ammissibilita' della presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine nelle acque destinate a consumo umano, laddove invece la presenza di tale agente inquinante non deve essere ammessa in nessun caso nell'acqua potabile.

E' a tutti evidente che l'approvazione e l'entrata in vigore di tale decreto viola la vigente legislazione ed avrebbe come esito un gravissimo danno per la salute delle persone e per l'ambiente.

Basti considerare la situazione del lago di Vico: questo lago e' affetto ormai da lungo tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre piu' frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b.

L'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) ha gia' inviato al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea un documento di Osservazioni finalizzate al rigetto dello schema di decreto interministeriale citato, ma occorre che vi sia una piu' ampia informazione, sensibilizzazione e mobilitazione.

Sollecitiamo pertanto un vostro tempestivo intervento sia nei confronti della Commissione Europea (in primis presentando ulteriori Opposizioni al Responsabile per la Direttiva 98/34 della Commissione Europea), sia nei confronti dei  Ministeri italiani coinvolti, sia per informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e tutte le istituzioni variamente interessate, affinche' lo schema di decreto interministeriale sia rigettato dalla Commissione Europea ovvero revocato dai Ministeri italiani.

I tempi per intervenire presso la Commissione Europea presentando Osservazioni in opposizione allo schema di decreto sono ristretti: occorre che le Osservazioni pervengano all'ufficio preposto entro la meta' di dicembre. E gli stessi tempi sarebbero opportuni per intervenire presso i Ministeri della Salute e dell'Ambiente.

Nella speranza di un vostro tempestivo impegno, e restando a disposizione per ogni ulteriore informazione e documentazione, vogliate gradire cordiali saluti

dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia)

Viterbo, 29 novembre 2012

Per comunicazioni: dottoressa Antonella Litta, tel. 3383810091, 0761559413, fax: 0761559126, e-mail: isde.viterbo at gmail.com

 

2. INIZIATIVE. L'EUROPARLAMENTARE NICCOLO' RINALDI HA PRESENTATO UNA INTERROGAZIONE URGENTE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AFFINCHE' SIA RIGETTATO UNO SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE CHE, SE APPROVATO, CONSENTIREBBE L'EROGAZIONE IN ITALIA DI ACQUE AD USO UMANO INQUINATE DA SOSTANZE TOSSICHE E CANCEROGENE COME CIANOBATTERI E RELATIVE MICROCISTINE

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

 

L'europarlamentare Niccolo' Rinaldi ha depositato una interrogazione urgente al Presidente della Commissione Europea in sostegno alle Osservazioni presentate dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment) in opposizione ad uno schema di decreto interministeriale che propone l'introduzione di alcune modifiche al Decreto Legislativo 31/2001 relativamente ai requisiti di potabilita' (notification number 2012/0534/I - C50A, title "Schema di decreto interministeriale per l'introduzione, nell'allegato I, parte B, del decreto legislativo 2 febbraio 2001 n. 31, del parametro "Microcistina-LR" e relativo valore di parametro").

L'europarlamentare ha chiesto che questo schema di decreto sia respinto perche' se approvato consentirebbe l'erogazione in Italia  di acque destinate a consumo umano inquinate da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine.

 

3. INIZIATIVE. I DEPUTATI GINO BUCCHINO E ANNA MARGHERITA MIOTTO HANNO DEPOSITATO UNA RISOLUZIONE PERCHE' SIA REVOCATO LO SCHEMA DI DECRETO INTERMINISTERIALE CHE PRETENDEREBBE DI CONSENTIRE DI EROGARE COME POTABILE ACQUA INQUINATA DA SOSTANZE TOSSICHE E CANCEROGENE COME CIANOBATTERI E RELATIVE MICROCISTINE

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

 

I deputati Gino Bucchino e Anna Margherita Miotto hanno depositato  presso la XII Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati una risoluzione che impegna il Governo italiano affinche' il Decreto legislativo n. 31 del 2001, che ha recepito la direttiva europea 98/83 per quanto riguarda la potabilita' delle acque destinate a consumo umano, non venga modificato con l'introduzione di nuovi valori di parametro per sostanze cancerogene evitabili per le quali, come noto, non esistono soglie di sicurezza.

La risoluzione pertanto richiede che sia revocato lo schema di decreto interministeriale attualmente all'esame della Commissione Europea, schema di decreto che pretenderebbe di consentire di erogare come potabile acqua inquinata da sostanze tossiche e cancerogene come cianobatteri e relative microcistine; schema di decreto che si configura in conflitto con la normativa vigente e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale.

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Allegato: Testo della risoluzione

Atto Camera, Risoluzione in Commissione 7/01041. Dati di presentazione dell'atto: Legislatura: 16, Seduta di annuncio: 722 del 22/11/2012, Firmatari: Bucchino Gino, Miotto Anna Margherita

Lo schema di decreto in questione, costituito da due articoli, stabilisce che nella tabella presente nell'allegato I, parametri e valori di parametro, parte B, parametri chimici, del decreto legislativo n. 31 del 2001 con cui l'Italia ha recepito nel proprio ordinamento la direttiva 98/83/CE, e' aggiunta una riga concernente la voce microcistina-LR e, nella tabella note, e' aggiunta la nota 12 che fornisce istruzioni relative alla determinazione del contenuto di tale tossina;

lo schema di decreto sembra essere stato indirizzato per verifica alla sola Commissione imprese e industrie dell'Unione europea (nel cui sito internet compare con la relativa scheda), mentre riguarda una classe di sostanze tossiche di diretto impatto e interesse primario sanitario e non industriale, in quanto e' riferito alla totalita' della popolazione nazionale utente di un servizio;

dal testo dello schema di decreto, presente nel sito della Commissione imprese e industrie dell'Unione europea, si evince come l'atto sia presentato in modo che all'interrogante appare a dir poco elusivo; vi si legge che "esso non e' una misura sanitaria o fitosanitaria", mentre e' di assoluta evidenza che, se approvato, esso avrebbe una rilevanza sanitaria assai negativa; analoga sottolineatura merita l'esplicita ammissione che "l'analisi di impatto non e' disponibile al momento della notifica";

l'approvazione del decreto renderebbe de facto lecita l'erogazione di acque destinate a consumo umano anche in presenza di contaminazione da cianobatteri e loro microcistine, violando l'articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita'"; esso si pone peraltro in aperto contrasto con la necessita' di combattere ogni forma di inquinamento e degrado delle acque, anche in considerazione degli obiettivi europei in tema di qualita' delle acque previsti per l'anno 2015;

le indicazioni delle maggiori agenzie internazionali, europee ed italiane di protezione dell'ambiente e della salute evidenziano il pericolo per la salute umana determinato dalla presenza di cianobatteri nelle acque, e cio' anche in considerazione:

a) della complessita' biologica e, in parte ancora sconosciuta, potenzialita' tossica dei cianobatteri;

b) della loro mutevole ed imprevedibile risposta a diverse condizioni climatiche ed ambientali;

c) delle azioni tossiche, epigenetiche, genotossiche ed oncogene di tanti e vari tipi di microcistine da essi prodotte;

d) delle attivita' tossiche e/o cancerogene di svariati elementi contaminanti ed inquinanti le acque, tra cui le microcistine, che possono esplicarsi con molteplici e ancora sconosciuti meccanismi di interazione ed amplificazione indicati come "effetto cocktail", diversi da quello della sola e semplice sommatoria delle loro singole azioni;

sono da tempo documentate le croniche difficolta' del nostro Paese ad assicurare una potabilizzazione efficace, sicura e costante delle acque che presentano queste criticita' e la mancanza di un reale e diffuso sistema di sorveglianza, allarme e gestione di questi fenomeni: valga ad esempio il caso del lago di Vico, affetto da tempo da un gravissimo processo di eutrofizzazione e da sempre piu' frequenti e massicce fioriture del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena, non termolabile e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre, classificata dalla Iarc (Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) come cancerogeno di classe 2 b;

impegna il Governo:

ad adottare urgentemente tutte le iniziative necessarie affinche' il decreto legislativo n. 31 del 2001, che ha recepito la direttiva europea 98/83 per quanto riguarda la potabilita' delle acque destinate a consumo umano, non venga modificato con l'introduzione di nuovi valori di parametro per sostanze cancerogene evitabili per le quali, come noto, non esistono soglie di sicurezza;

a revocare lo schema di decreto interministeriale citato, tenendo conto che esso si configura in conflitto con la normativa italiana e in contrasto con l'evidenza scientifica e la deontologia medica, ecologica e bioetica, oltre che con l'ortoprassi amministrativa e gestionale.

(7-01041) "Bucchino, Miotto".

 

4. INCONTRI. UN INCONTRO A MANZIANA (RM). DAGLI ESPERTI DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L'AMBIENTE - ISDE UN NO DECISO E DOCUMENTATO A PROGETTI DI  CENTRALI A BIOGAS, BIOMASSE E IMPIANTI BIODIGESTORI

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

 

Si e' svolto sabato 24 novembre 2012 a Manziana (Rm) l'incontro sul tema "Biogas, biomasse e biodigestori. Scelta ecologica o ecotruffa?".

L'incontro, promosso da numerosi comitati locali impegnati in difesa dell'ambiente e della salute, ha visto una partecipazione numerosissima ed attenta di cittadini e della stampa locale e nazionale.

La dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Associazione italiana medici per l'Ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment), nell'intervento introduttivo ha esposto le principali criticita' ambientali e sanitarie della provincia di Viterbo, a cominciare da quelle determinate dall'arsenico, sostanza tossica e cancerogena, presente nelle acque destinate a consumo umano, e dal gas radon, altro elemento cancerogeno presente diffusamente nella struttura geologica dell'Alto Lazio.

Il professor Gianni Tamino, biologo di fama internazionale, professore  ordinario presso l'Universita' di Padova e membro del comitato scientifico dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde, con la relazione sul tema "Quali fonti rinnovabili: l'inganno delle biomasse e del biogas" ha mostrato chiaramente l'inutilita' e la dannosita' per salute e ambiente di questi impianti  che vengono costantemente proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una volta realizzati, importanti incentivi economici in quanto spacciati per fonti rinnovabili quando in realta' lo sono soltanto formalmente.

Il  dottor Mauro Mocci, del Coordinamento dell'Alto Lazio dell'Associazione italiana medici per l'Ambiente - Isde, ha illustrato la relazione "Biodigestori anaerobici alimentati da rifiuti organici. La situazione nel nostro territorio. Le soluzioni alternative", evidenziando con chiarezza la necessita' di una rigorosa e corretta gestione dei rifiuti che, se realizzata attraverso la raccolta  differenziata e "porta a porta" e con una reale politica del riuso, del riciclo e della riduzione dei rifiuti e soprattutto dei materiali da imballaggio, non avrebbe alcun bisogno della realizzazione di impianti di incenerimento, biodigestione e discariche.

Gli interventi hanno dimostrato con chiarezza espositiva e solidita' scientifica l'inutilita' e la dannosita' per ambiente e salute delle centrali a biogas, a biomasse e dei biodigestori in un territorio in cui non vi e' necessita' di aumentare la produzione di energia elettrica mentre si dovrebbero ridurre subito le fonti d'inquinamento gia' presenti, a cominciare dal polo energetico piu' grande d'Europa, quello costituito dalle centrali di Civitavecchia e Montalto di Castro, che immette in aria  tonnellate di gas e polveri nocivi, con danni gravi - e fin mortali - per la salute delle persone, come  evidenziato anche da studi epidemiologici.

Da questo incontro anche un forte e condiviso appello perche' nel nostro territorio si dia la priorita', il massimo dell'attenzione e dell'impegno a programmi di tutela e bonifica ambientale, di sorveglianza dello stato di salute delle popolazioni residenti e si rifiuti decisamente e senza tentennamenti ogni altra scelta, struttura e/o impianto ad alto impatto ambientale e sanitario.

 

5. INCONTRI. DALL'INCONTRO SU "CONTAMINAZIONE DA ARSENICO NELLE ACQUE POTABILI. DATI RELATIVI AGLI EFFETTI SULLA SALUTE NELLA POPOLAZIONE DI CAPRANICA (VT) E  DI ALTRI COMUNI DEL LAZIO" ANCORA UN APPELLO PER L'IMMEDIATA DEARSENIFICAZIONE DELLE ACQUE EROGATE AD USO UMANO

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment - Italia) di Viterbo (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: isde.viterbo at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

 

Si e' svolto giovedi' 29 novembre 2012 a Capranica (Vt) l'incontro sul tema "Contaminazione da arsenico nelle acque potabili. Dati relativi agli effetti sulla salute nella popolazione di Capranica e di altri comuni del Lazio".

La dottoressa Antonella Litta, referente dell'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde (International Society of Doctors for the Environment) ha illustrato i dati dello studio "Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio" realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio.

Questo recentissimo studio ha valutato gli effetti sullo stato di salute delle popolazioni residenti nei 91 comuni del Lazio sottoposti negli ultimi dieci anni a regime di deroga per i livelli di arsenico, sostanza tossica e cancerogena, nelle acque destinate a consumo umano.

In particolare la dottoressa Litta ha messo in evidenza dati preoccupanti relativi all'aumento di rischio per patologie correlate all'esposizione cronica all'arsenico, sia attraverso le acque che attraverso gli alimenti preparati con le stesse.

Presenti all'incontro, organizzato dal  locale Comitato impegnato in difesa della salute e dell'ambiente, il sindaco, rappresentanti dell'amministrazione comunale e tantissimi cittadini.

Al termine della sua esposizione, la dottoressa Antonella Litta e' tornata a chiedere il pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge e l'attuazione, come gia' piu' volte indicato, di interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile.

La dottoressa Litta ha chiesto inoltre l'avvio di una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini residenti nei comuni della provincia di Viterbo e in particolare nelle scuole, negli ambulatori medici, nelle strutture militari e carcerarie, come la necessita' di studi di monitoraggio della salute delle persone e in particolare dei bambini, come segnalato anche nelle conclusioni dello studio in questione.

Infine, ha indicato come possibile iter per garantire subito la sicura e completa salubrita' delle acque, di cui la dearsenificazione e' parte sostanziale, che le amministrazioni comunali, provinciali, regionale e le autorita' e le societa' di gestione dei servizi idrici, agiscano immediatamente utilizzando le migliori tecnologie disponibili, per l'acquisto, messa in opera e gestione delle quali potrebbero utilizzare anche fondi propri, avviando successivamente le procedure di recupero di quanto anticipato e speso a tutela della salute pubblica.

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 720 del 30 novembre 2012

 

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