Coi piedi per terra. 688



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 688 del 15 settembre 2012

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di aprile 2011 (parte terza)

2. A questo giunti

3. Associazione "Respirare": Un appello al Parlamento italiano

4. Ogni giorno contro la guerra, ogni giorno contro il razzismo

5. Ambiente e salute: beni comuni, diritti umani

6. Con i migranti e con l'umanita', contro il fascismo italiano ed europeo

7. Cio' che non possiamo nasconderci

8. La nostra responsabilita'

9. Associazione "Respirare": Con il referendum per far cessare la criminale follia nucleare

10. Sia fatto tutto il possibile per l'incolumita' e la liberazione di Vittorio Arrigoni

11. Contrastare la guerra e il razzismo. Con la scelta della nonviolenza

12. L'accecamento

13. Come puoi tacere tu?

14. Del sangue, delle lacrime e del fiele

15. La barbarie terrorista

16. Si e' svolto il 16 aprile a Viterbo un incontro in memoria di Vittorio Arrigoni

17. Delitti

18. Il nucleare e' un crimine contro l'umanita'

19. Noi refrattari

20. Dell'eversione dall'alto (e delle vaste complicita')

21. Ultime notizie da Fukushima

22. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI APRILE 2011 (PARTE TERZA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di aprile 2011.

 

2. A QUESTO GIUNTI

 

Riferisce unanime la stampa che persino la Corte di Cassazione avrebbe avallato che si lascino morire degli esseri umani senza prestare loro ogni possibile cura.

Anni di insensata sprezzante retorica sul cosiddetto "accanimento terapeutico" (e le parole smascherano il pensiero: la terapia e' detta cosa da cani, voler tenere in vita degli esseri umani e' equiparato a furia bestiale) hanno creato la persuasione che certe vite umane non meritino che ci si impegni per salvarle.

Era una idea hitleriana, che oggi trionfa.

*

Vedo una abominevole coerenza tra la persecuzione razzista dei migranti, la guerra terrorista e stragista sempre, e questo rifiuto di cercar di salvare le vite degli esseri umani piu' fragili e piu' bisognosi di aiuto.

E sento terribile e solenne l'urgenza di esprimere forte un'opposizione a tutte le persecuzioni, a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Ed a tutte le omissioni di soccorso.

Primo dovere di ogni essere umano e' recare soccorso agli altri esseri umani. Primo dovere di ogni essere umano e' salvare le umane vite.

Vi e' una sola umanita'.

 

3. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": UN APPELLO AL PARLAMENTO ITALIANO

 

Gentili senatrici e senatori,

gentili deputate e deputati,

compito delle civili istituzioni e' favorire l'umana convivenza.

Opporsi alle persecuzioni, alle uccisioni, alle stragi.

Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

La Costituzione della Repubblica Italiana, fondamento dell'ordinamento giuridico al cui servizio in quanto parlamentari vi siete poste e posti, esplicitamente ed inequivocabilmente si oppone alla guerra "come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali" (art. 11); ed esplicitamente ed inequivocabilmente impone di accogliere ed assistere i migranti in fuga da fame, dittature e guerre, poiche' "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge" (art. 10).

Alla luce del dettato costituzionale, alla luce del diritto internazionale, ma ancor piu' alla luce del lume della ragione e della coscienza, vi chiediamo di far cessare la partecipazione italiana alle illegali guerre terroriste e stragiste (e tutte le guerre lo sono, costitutivamente consistendo dell'uccisione di esseri umani) in corso in Afghanistan e in Libia; vi chiediamo di accogliere ed assistere tutti gli esseri umani migranti in fuga da fame, dittature e guerre; vi chiediamo che l'Italia si adoperi per la pace con mezzi di pace, per salvare le umane vite, per difendere la civilta' umana.

Vi e' una sola umanita'.

Vi e' un diritto umano che tutti gli altri diritti fonda: il diritto a non essere uccisi, il dovere di non uccidere, il dovere di non consentire che si uccida, il dovere di salvare le umane vite.

*

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 9 aprile 2011

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

4. OGNI GIORNO CONTRO LA GUERRA, OGNI GIORNO CONTRO IL RAZZISMO

 

La guerra e il razzismo sono crimini contro l'umanita'.

Alla guerra e al razzismo opponiti sempre.

 

5. AMBIENTE E SALUTE: BENI COMUNI, DIRITTI UMANI

 

I referendum di giugno in difesa della gestione pubblica dell'acqua e contro la criminale follia nucleare confermano il nesso tra difesa dell'ambiente e diritto alla salute.

Con i referendum si contrastano alcune scellerate scelte governative che negano fondamentali diritti umani, inquinano e devastano l'ambiente, minacciano l'umanita'.

Per difendere ambiente e salute votiamo si' ai referendum.

*

E sempre per difendere ambiente e salute ci opponiamo al mega-aeroporto a Viterbo, un'opera nociva e distruttiva, insensata ed illegale.

E chiediamo invece la realizzazione del parco naturalistico, archeologico e termale del Bulicame, che tuteli quella preziosa area, bene comune dell'umanita'.

*

E ancora per difendere ambiente e salute chiediamo che cessi l'inquinamento del lago di Vico e si avviino le necessarie, urgenti iniziative per il risanamento dell'ecosistema lacustre e per garantire finalmente acqua potabile alla popolazione.

*

Ed acqua potabile alla popolazione deve essere garantita anche in tutti i comuni del viterbese in cui ancor oggi nelle case giunge acqua con una consistente presenza di arsenico. Chiediamo ancora una volta l'impegno di tutte le istituzioni per ottenere la completa dearsenificazione dell'acqua da bere, ed in particolare per ottenere che in tutti i Comuni in cui l'acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua le amministrazioni comunali si impegnino immediatamente a: 1. emettere ordinanze di non potabilita', affinche' i cittadini non si avvelenino; 2. realizzare al piu' presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e' possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti; 3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all'intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi; 4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l'arsenico e' un veleno e l'obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.

*

Ambiente e salute sono beni comuni e diritti umani di tutti gli esseri umani.

E coerentemente con quanto fin qui affermato, concludiamo esprimendo ancora una volta anche la nostra opposizione alla guerra e al razzismo. Cessi la partecipazione italiana alle guerre; l'Italia accolga ed assista tutti i migranti in fuga da fame, dittature e guerre.

Vi e' una sola umanita'.

*

Le persone partecipanti agli incontri di formazione alla nonviolenza che si svolgono settimanalmente presso il centro sociale "Valle Faul" di Viterbo

Viterbo, 9 aprile 2011

 

6. CON I MIGRANTI E CON L'UMANITA', CONTRO IL FASCISMO ITALIANO ED EUROPEO

 

Dal nostro modesto punto di vista di esseri umani senza aggettivi non vi e' alcun dubbio che ogni essere umano ha diritto a vivere, e per esercitare questo diritto ha diritto altresi' a spostarsi nel mondo. Punto.

L'apartheid planetario che i fascisti italiani ed europei pretendono di imporre e' un crimine contro l'umanita'.

E' dovere di ogni persona decente accogliere ed assistere gli esseri umani in fuga da fame, dittature e guerre.

E' dovere di ogni persona decente opporsi alla guerra assassina.

*

Se non e' questa l'ora di una insurrezione nonviolenta in difesa della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani, io non so quale possa essere.

Se non e' questa l'ora di una insurrezione nonviolenta in difesa della legalita', della democrazia, della civilta', della solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, io non so quale possa essere.

Se non e' questa l'ora di una insurrezione nonviolenta in difesa dell'umanita', io non so quale possa essere.

 

7. CIO' CHE NON POSSIAMO NASCONDERCI

 

E' che siamo nel pieno di una duplice guerra neocolonialista, imperialista, razzista, in cui esseri umani africani ed asiatici stanno morendo sotto le bombe europee, esseri umani africani ed asiatici stanno morendo sotto le armi dall'Europa fornite ad innumerevoli regimi assassini, esseri umani africani ed asiatici stanno morendo nel braccio di mare che separa il Nord dal Sud del mondo e al cui centro e' l'Italia, esseri umani africani ed asiatici stanno morendo per le persecuzioni ad essi imposte dall'Europa.

Questo orrore deve cessare.

O la necessaria concreta efficace opposizione alla guerra e al razzismo in Europa la faremo noi, e sara' nonviolenta; o prima o poi la faranno altri, e non sara' nonviolenta, sara' violenta, abissalmente violenta, ed apocalittica.

La nostra opposizione nonviolenta alla guerra e al razzismo e' l'unica, l'ultima possibilita' che abbiamo di impedire una catastrofe planetaria; e - sia detto di passata - e' l'unica, l'ultima possibilita' per impedire lo scatenarsi della guerra onnidivoratrice nelle nostre stesse citta', per le strade e nelle case del nostro stesso paese.

Se non per senso di umanita', almeno per egoismo, l'Europa cessi di rapinare, di perseguitare, di schiavizzare, di assassinare interi popoli africani e asiatici.

Se non per senso di umanita', almeno per egoismo, i popoli europei si sollevino contro i loro governi razzisti e stragisti, e con la forza della nonviolenza impongano il rispetto delle leggi, della democrazia e della civilta': le leggi, la democrazia, la civilta' umana che riconoscono a tutti gli esseri umani i medesimi diritti umani, ed innanzitutto il diritto a non essere uccisi.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

8. LA NOSTRA RESPONSABILITA'

 

L'Italia e l'Europa dei governi razzisti e stragisti continuano ad uccidere.

Ad uccidere con i bombardamenti delle guerre coloniali, imperialiste, razziste.

Ad uccidere con la fornitura di armi a regimi assassini, a poteri criminali, a dittatori, golpisti, mafiosi.

Ad uccidere con la prosecuzione della plurisecolare rapina delle risorse del Sud del mondo.

Ad uccidere con la persecuzione dei migranti.

*

Solo la scelta della nonviolenza puo' far cessare le stragi.

Solo la scelta della nonviolenza puo' disarmare e smilitarizzare le relazioni internazionali.

Solo la scelta della nonviolenza puo' far rispettare i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Solo la scelta della nonviolenza puo' costruire rapporti di pace, di giustizia, di solidarieta'.

*

E' nostra responsabilita' contrastare con l'azione diretta nonviolenta i crimini dei potenti.

E' nostra responsabilita' difendere con l'azione diretta nonviolenta la legalita' che salva le vite, la democrazia che ogni essere umano rispetta, la civilta' che riconosce l'unita' della famiglia umana.

E' nostra responsabilita' difendere con l'azione diretta nonviolenta la biosfera casa comune, l'umanita' che e' una.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": CON IL REFERENDUM PER FAR CESSARE LA CRIMINALE FOLLIA NUCLEARE

 

Ogni giorno che passa divengono piu' evidenti le immani dimensioni della catastrofe di Fukushima.

E' tempo che l'umanita' faccia cessare la criminale follia del nucleare, tanto civile quanto militare.

E' tempo che per quanto attiene all'approvvigionamento energetico si scelga decisamente di promuovere le fonti energetiche rinnovabili con tecnologie pulite e sicure.

E' tempo che per quanto attiene alle relazioni internazionali si scelga decisamente di promuovere il disarmo e la smilitarizzazione, di promuovere la scelta della nonviolenza.

Un passo nella giusta direzione e' costituito dal referendum di giugno: votando si' per fermare la criminale follia nucleare.

*

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 13 aprile 2011

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

10. SIA FATTO TUTTO IL POSSIBILE PER L'INCOLUMITA' E LA LIBERAZIONE DI VITTORIO ARRIGONI

 

Attraverso un video diffuso nella rete telematica giunge la notizia del rapimento a Gaza del volontario italiano Vittorio Arrigoni, che nel video appare sanguinante, bendato ed impedito nei movimenti.

Chiediamo a chi ne ha la possibilita' di fare tutto il possibile per la sua incolumita' e la sua liberazione.

 

11. CONTRASTARE LA GUERRA E IL RAZZISMO. CON LA SCELTA DELLA NONVIOLENZA

 

Nel nostro paese non c'e' alcuna speranza di salvare la legalita' e la democrazia, la decenza e la civilta', se non si contrasta la guerra e il razzismo.

Se non si fa cessare la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Libia, se non si fa cessare la persecuzione razzista dei migranti, come si puo' sperare di fermare l'eversione dall'alto berlusconiana?

E se non si batte per salvare le vite degli esseri umani maciullate dalla guerra e dal razzismo, la societa' civile italiana resta complice degli assassini, resta complice dei massacratori.

E se non si batte per salvare le vite degli esseri umani maciullate dalla guerra e dal razzismo, l'opposizione politica al governo eversivo non e' neppure un'opposizione, ma un'ulteriore forma della prostituzione al male, della vilta' asservita alla violenza.

Occorre in Italia un'insurrezione nonviolenta contro la guerra e contro il razzismo; un'insurrezione nonviolenta per la legalita' e la democrazia, per la giustizia e la solidarieta'.

Un'insurrezione nonviolenta che contrasti la guerra ed i suoi apparati: che imponga la cessazione della partecipazione italiana alle guerre, che imponga la cessazione della produzione di armi e della conseguente fornitura di armi a  regimi dittatoriali e violatori dei diritti umani, a golpisti non meno stragisti dei regimi da cui provengono, a gruppi criminali di ogni risma.

Un'insurrezione nonviolenta che contrasti il razzismo in tutte le sue forme, e faccia valere il diritto di ogni essere umano in fuga da fame, guerre e dittature, a muoversi liberamente sull'intero pianeta, a trovare ovunque accoglienza e assistenza.

Un'insurrezione nonviolenta che difenda la Costituzione della Repubblica Italiana.

Un'insurrezione nonviolenta che difenda la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.

Se non ci si batte per questo, tutto il resto e' inane, o peggio ancora: ambiguo, ipocrita, complice degli assassini.

 

12. L'ACCECAMENTO

 

Mi chiedo come sia possibile essere cosi' ciechi da non vedere i massacri che il nostro paese sta compiendo.

Partecipando direttamente alla guerra in Afghanistan e in Libia.

Fornendo armi a regimi assassini, a golpisti assassini, a bande criminali.

Perseguitando, schiavizzando e facendo morire i migranti.

*

Come si puo' essere cosi' stolti da non capire che questa marea di sangue che stiamo versando sommergera' anche il nostro paese?

Anche chi non prova alcuna empatia verso gli altri esseri umani si rendera' pur conto che commettere tanti e tali crimini suscitera' altro odio ed altra violenza, generera' un diluvio di rabbia e di morte. E i luoghi della guerra guerreggiata non resteranno per sempre lontani da noi.

Se non la fermiamo, prima o poi la guerra ci raggiungera' nelle nostre citta', nelle nostre strade, nelle nostre case; le stragi che oggi il nostro paese compie in Africa, in Asia e nelle acque del Mediterraneo arriveranno anche qui. La violenza razzista, schiavista e assassina che oggi in Italia subiscono i migranti nell'indifferenza dei piu' ovvero nella generale complicita' col sanguinario governo golpista, con le bande razziste, con i poteri criminali, ebbene, quella medesima violenza non risparmiera' domani neppure i nativi.

*

E' necessaria e urgente, e' veramente necessaria e urgente un'insurrezione nonviolenta per fermare adesso le stragi, per fermare adesso la guerra, per fermare adesso il razzismo. Per fermare l'orrore adesso: poiche' domani potrebbe essere troppo tardi.

E' necessaria e urgente un'insurrezione nonviolenta per difendere la legalita', la democrazia, la civilta', i diritti umani di tutti gli esseri umani, ed in primo luogo il diritto a non essere uccisi.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. COME PUOI TACERE TU?

 

Le stragi che l'Italia ognora compie

in Libia ed in Afghanistan, nel mare

che il nord separa dal sud del mondo.

Come puoi tacere tu?

 

Il fascismo imperialista del nostro

paese e del nostro

continente, la persecuzione

razzista nei confronti dei migranti.

Come puoi tacere tu?

 

14. DEL SANGUE, DELLE LACRIME E DEL FIELE

 

Una morte e' una tragedia e basta.

Ogni volta che sento qualcuno parlare di "sacrificio", penso che chi lo fa e' gia' complice degli assassini.

Ogni volta che sento qualcuno usare della morte di una persona per dar sfogo al suo odio o alimentare la sua propaganda, penso che chi lo fa e' gia' complice degli assassini.

Ogno volta che sento qualcuno algidamente discettare di "grande politica" dinanzi a un cadavere ancora caldo, penso che chi lo fa e' gia' complice degli assassini.

Penso che l'unica, l'unica cosa che vale la pena di fare sempre, e' salvare le vite. Penso che ogni morte e' un dolore e un orrore infinito. Ogni morte.

*

Ma certo e' difficile non avvertire qualcosa di minuziosamente atroce, di perversamente studiato e quindi di abissalmente malvagio, in questo omicidio.

Da dove vivo e per come vivo non ho alcuna possibilita' di sapere piu' di quanto riferiscano le voci e le immagini che giungono in Italia attraverso i media, e so che oltre la nuda evidenza della morte ben poco di certo vi e' in esse - le fonti "di movimento" che passano attraverso la rete telematica sono altrettanto inaffidabili di quelle "ufficiali", facile preda di ogni sordida mistificazione.

Ma poiche' sono un persona ormai anziana che molte orrende cose ha visto e sentito, non riesco a non chiedermi chi e perche' abbia voluto uccidere (ed anche: non abbia voluto salvare) Vittorio Arrigoni.

Davvero un gruppo terrorista piu' totalitario di Hamas?

O non piuttosto i servizi segreti, o i manutengoli ovvero i collaborazionisti o ancora i subornati dai servizi segreti, e i servizi segreti di chi?

O veramente un gruppo di adepti della virtu' per i quali solo i cadaveri sono abbastanza virtuosi?

Sono domande a cui non ho risposta, ma sono domande che non riesco a non farmi.

La pieta' ha sempre anche sete di verita' e di giustizia.

*

Da decenni in Italia si fa della tragedia palestinese lo stesso uso che ne fanno i regimi dispotici e razzisti del mondo arabo e del Medio Oriente: un uso strumentale a fini di consenso interno.

Hic et nunc per alimentare lo stereotipo degli "italiani, brava gente", mentre il nostro paese sta partecipando alla guerra in Afghanistan e in Libia, arma dittatori e golpisti e mafie, perseguita e fa morire migranti. Di questo innanzitutto dovremmo parlare.

E dovremmo parlare anche di quanto di antisemita, ovvero di pregiudizio e di persecuzione antiebraica, vi e' in certa pretesa "solidarieta' col popolo palestinese" che di solidale col popolo palestinese non fa nulla, ma opera alacremente unicamente per rinnovare i fasti hitleriani, per continuare la Shoah.

E dovremmo parlare anche di quanto di islamofobo ed arabofobo, ovvero di pregiudizio e di persecuzione colonialista e razzista, vi e' in certa pretesa "solidarieta' col popolo di Israele" che di solidale col popolo di Israele (intendendo con questa formula tanto la popolazione di uno stato quanto il popolo ebraico della bimillenaria diaspora, e sono ovviamente due cose collegate ma distinte) non fa nulla, ma opera alacremente unicamente per rinnovare i fasti della violenza imperialista razzista e coloniale propria della parte peggiore, piu' orrenda e ripugnante, della storia europea e cristiana, dei poteri cristiani ed europei.

Ogni volta che i gruppi dominanti dell'eversione dall'alto nel nostro paese, e con essi tutti i gruppi dirigenti della ex-sinistra italiana lestamente convertitisi - scilicet: gioiosamente prostituitisi - alle sublimi virtu' del capitalismo ben temperato e della guerra sola igiene del mondo, si appresta ad assassinare e perseguitare, allora - per un trucco che ben so riconoscere - si innalza sul pennone piu' alto la doppia retorica delle doppie solidarieta', in nome dell'una delle quali si avalla il massacro dell'altra parte, di quella parte di umanita' marchiata come "meno umana" dell'altra, la nostra.

*

E per non tacer nulla, in merito al conflitto israeliano-palestinese se non ci si fa carico dei diritti, e innanzitutto del diritto ad esistere, di entrambi i popoli, e di entrambi gli stati (giacche' su un piano di realta' effettuale va preso atto che finche' l'ordinamento internazionale sara' caratterizzato dalla statualita' come cardine del riconoscimento dei diritti i popoli che non hanno un loro stato sono effettualmente esposti ad ogni violenza), ebbene, non si trovera' mai una soluzione all'orrore presente. Tutte le iniziative unilaterali sono inani perche' subalterne a uno status quo surdeterminato da una catena di orrori. Tutte le retoriche strabiche sono inadeguate perche' occultano l'altra parte della terribile verita'. Non vi e' dubbio che nella gerarchia delle oppressioni il popolo palestinese e' il piu' oppresso, ma non vi e' neppure dubbio che lo stato di Israele e' l'ultimo rifugio di un popolo da due millenni crudelmente perseguitato e minacciato di sterminio (e nel modo piu' parossistico nell'ultimo secolo: dalla Shoah ci separano poche decine di anni).

Ogni volta che sento un europeo che infervoratosi per la causa palestinese arriva a vomitare le medesime parole del "Volkische Beobachter" (e succede con una frequenza impressionante e crescente, impressionante e crescente), ebbene, sento il fetore dei cumuli dei cadaveri dei lager.

Ed insieme: ogni volta che vedo un europeo fare spallucce dinanzi al massacro del popolo palestinese adducendo che Hamas e' totalitaria e terrorista, di nuovo sento il fetore dei cumuli dei cadaveri dei lager.

Ed ancora: ogni volta che sento un europeo attribuire a un intero popolo le responsabilita' del governo di uno stato, e che per contrastare quel governo ritiene legittimo infliggere le piu' immani sofferenze a quel popolo, ancora una volta sento il fetore dei cumuli dei cadaveri dei lager.

Mi stanno a cuore le vite, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

L'unica differenza tra un essere umano decente ed Hitler, o Stalin, e' in questa capacita' di sentire il dolore degli altri, e in questo impegno ad adoperarsi per quanto e' in proprio potere a contrastare quella violenza e lenire quel dolore.

*

So quanto e' difficile ragionare ed agire da persona amica della nonviolenza nelle situazioni di conflitto dispiegato, di massacro in corso. So come tutto sia parziale e contraddittorio, sotto il segno del limite e del rischio, dell'errore e dello scacco, della radicale insufficienza.

Ma quando sento qualcuno fare proclami usando la totalitaria formula "senza se e senza ma", penso che chi dice quelle sciagurate parole e' gia' pronto ad aderire al partito nazista.

Quando sento qualcuno proporre iniziative che implicano esporre alla morte delle persone, penso che chi quelle proposte formula e' gia' pronto ad aderire al partito nazista.

Quando sento qualcuno che nega la presenza di qualche verita' nelle percezioni altrui ed avverse, penso che chi quella denegazione agisce e' gia' pronto ad aderire al partito nazista.

*

Ed una cosa ancora vorrei dire, in poche parole.

Dinanzi all'attuale disastro del mondo non basta la solidarieta' internazionale. E non basta il pacifismo. Occorre la nonviolenza.

Scrivo queste cose senza giri di parole. Sono un vecchio militante del movimento operaio che dalla seconda meta' degli anni Settanta del secolo scorso si e' persuaso che solo la nonviolenza e' la via.

La nonviolenza e' la via. E quando dico nonviolenza in essa raccolgo il senso della storia e della lotta del movimento operaio, il senso della storia e della lotta dei movimenti di liberazione dell'umanita' sfruttata e oppressa, il senso della storia e della lotta del movimento delle donne, il senso della storia e della lotta dei movimenti di difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, il senso della storia e della lotta dei movimenti della responsabilita' umana per la salvaguardia della biosfera.

Chi pensa che la nonviolenza sia roba da ingenui adolescenti che aiutano le anziane signore ad attraversare la strada, evidentemente non ha saputo nulla della tragedia del secolo breve da cui proveniamo.

La nonviolenza e' questa lotta di liberazione dell'umanita' che sa che l'umanita' e' insieme unica ed irriducibilmente plurale, che essa si incarna nelle singole vite di persone umane ciascuna diversa da ogni altra e ciascuna come ogni altra portatrice di dignita' e diritti inalienabili.

*

Vittorio Arrigoni e' stato un testimone. Come capita ai testimoni, con i suoi limiti, le sue contraddizioni, i suoi errori, il suo cammino, il suo dolore, il suo grido che talvolta poteva stravolgere il suo volto, come sapeva Brecht. Nell'ora della morte ormai per sempre testimone di una scelta di pace e di umana solidarieta'.

"Restiamo umani" non e' uno slogan che ogni pappagallo puo' ripetere, ma il motto, la divisa di un impegno a riconoscere, distinguere, capire, ascoltare, dire, testimoniare, soccorrere; un impegno a quella lotta che sola liberera' tutte e tutti perche' per tutte e tutti rivendica vita, dignita', diritti.

Ho creduto di rendergli onore parlando chiaro, non con le solite manciate di parole con cui si sotterrano frettolosamente le vittime per eludere la domanda terribile che talora con la loro vita e sempre con la loro morte ti pongono. La domanda terribile e il comando terribile: tu non uccidere.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

15. LA BARBARIE TERRORISTA

 

Dice il capo dello stato italiano

che uccidere un essere umano e' atto

di barbarie terrorista.

 

Giusto.

 

Come chiamare adesso

l'uccisione di cosi' tanti esseri umani

dallo stato italiano perpetrata

alle guerre afgana e libica partecipando,

e dei migranti facendo tale strage?

 

16. SI E' SVOLTO IL 16 APRILE A VITERBO UN INCONTRO IN MEMORIA DI VITTORIO ARRIGONI

 

Sabato 16 aprile si e' svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace" un incontro in ricordo di Vittorio Arrigoni, contro la guerra e contro il razzismo, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani del libro "Gaza. Restiamo umani" del volontario italiano assassinato.

Sono stati letti anche testi di Hannah Arendt, Primo Levi, Edward W. Said.

Oltre alla commemorazione laica sono stati recitati un salmo ebraico, una pericope evangelica, una sura coranica, per ricordare tutte le vittime delle guerre, dei poteri criminali, del razzismo.

*

Il responsabile della struttura pacifista viterbese, Peppe Sini, ha denunciato lo scandalo di un governo italiano, e di un capo dello stato italiano, che sanno riconoscere la "barbarie terrorista" quando a morire e' un nostro connazionale assassinato da una banda di criminali, ed insieme sono tra i responsabili dei massacri di cui consistono le guerre terroriste e stragiste in Afghanistan e in Libia cui l'Italia illegalmente partecipa, e sono altresi' i maggiori responsabili del massacro dei migranti nel Mediterraneo e della persecuzione dei migranti nel nostro paese, massacri e persecuzioni che sono diretta conseguenza delle scellerate politiche razziste italiane ed europee.

I diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani devono valere per tutti gli esseri umani: il loro rispetto deve essere impegno di tutti gli stati del mondo. E per le istituzioni italiane deve valere altresi' quanto stabilisce la Costituzione della Repubblica Italiana, che si oppone alla guerra e al razzismo, che si oppone alle stragi e alle persecuzioni, che si oppone al terrorismo tanto dei singoli che dei gruppi, tanto dei miseri che dei potenti, tanto dei banditi che dei governi.

Occorre cessare le guerre, occorre il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, occorre costruire la pace e la giustizia con i mezzi della pace e della giustizia.

Occorre che la nonviolenza diventi il fondamento delle relazioni umane, dal livello interpersonale a quello internazionale.

*

I partecipanti all'incontro hanno rivolto un invito alle istituzioni italiane affinche' siano immediatamente abolite le criminali leggi razziste (in primo luogo la scellerata, incostituzionale legge 94/2009) e cessi immediatamente la sciagurata, incostituzionale partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan e in Libia.

I partecipanti all'incontro hanno rivolto altresi' un invito a tutte le persone di retto sentire e di volonta' buona affinche' esprimano persuasa e corale, visibile e concreta, l'opposizione del popolo italiano alla guerra e al razzismo, alle uccisioni e alle persecuzioni.

Vi e' una sola umanita'.

Tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.

Con le parole di Heinrich Boll: "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Con le parole di Vittorio Arrigoni: "Restiamo umani".

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

17. DELITTI

 

Fuggire dalla fame, le dittature, le guerre, non e' un delitto.

La persecuzione razzista e' un delitto.

Volere la liberta', la dignita', la giustizia, non e' un delitto.

Bombardare, mutilare, trucidare esseri umani e' un delitto.

 

18. IL NUCLEARE E' UN CRIMINE CONTRO L'UMANITA'

[Riproponiamo ancora il seguente testo piu' volte apparso sul nostro foglio]

 

Ogni persona ragionevole sa che la produzione nucleare militare e' un crimine contro l'umanita'.

Ed ogni persona ragionevole sa anche che il nucleare cosiddetto civile e' strettamente legato al nucleare militare.

E sa anche quali e quanto gravi siano le implicazioni ulteriori del nucleare civile: dalla necessaria militarizzazione del territorio e della societa' per prevenire attentati alle centrali, alla questione irrisolta perche' irrisolvibile delle scorie, alle conseguenze potenzialmente apocalittiche finanche del piu' banale incidente, all'inquinamento patogeno che l'utilizzo di tale tecnologia inevitabilmente provoca.

*

L'alternativa necessaria alla guerra e alle armi e' la scelta della nonviolenza.

L'alternativa necessaria alle fonti energetiche fossili altamente inquinanti ed in via di esaurimento e' la scelta delle fonti pulite e rinnovabili: il solare innanzitutto.

Il nucleare, militare e civile, e' un crimine contro l'umanita'.

 

19. NOI REFRATTARI

 

A quasi due anni dalla legge 94/2009 che hitlerianamente ha dichiarato ipso facto criminale ogni essere umano che in fuga dalla fame, dalle dittature e dalle guerre giunge in Italia fortunosamente (e quindi senza aver percorso tutti i labirinti del gioco dell'oca dell'onnipervasiva burocrazia del regime dei rapinatori), la generalita' della popolazione indigena italiana si e' abituata, si e' rassegnata a quel provvedimento; un provvedimento che invece costituisce un crimine, un crimine nazista, poiche' insensatamente e scelleratamente criminalizza e perseguita esseri umani di tutto innocenti (esseri umani che la legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica Italiana, prevede che siano rispettati ed aiutati, accolti ed assistiti).

Noi non ci siamo abituati, noi non ci siamo rassegnati. E per quanto e' in nostro potere, abbiamo continuato e continueremo a dare aiuto ed ospitalita' ai migranti perseguitati; ed abbiamo continuato e continueremo a denunciare l'illegalita' di quel provvedimento razzista, la sua palese incostituzionalita', la sua palese antigiuridicita', la sua palese disumanita'.

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Ed a quasi dieci anni dall'inizio della partecipazione italiana all'infinita guerra afgana, la generalita' della popolazione italiana si e' abituata, si e' rassegnata a quella guerra e ad ogni guerra successiva; ma la guerra invece costituisce un crimine, il peggiore dei crimini, poiche' consiste nell'uccisione, nello sterminio di esseri umani (e la legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica Italiana, esplicitamente, energicamente, inequivocabilmente ripudia la guerra).

Noi non ci siamo abituati, noi non ci siamo rassegnati. E per quanto e' in nostro potere, abbiamo continuato e continueremo ad opporci alla guerra; ed abbiamo continuato e continueremo a denunciare l'illegalita' della guerra, la sua palese incostituzionalita', la sua palese antigiuridicita', la sua palese disumanita'.

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Insorgere contro il razzismo.

E' diritto e dovere di ogni persona decente, sollecita del pubblico bene, amica dell'umanita'.

Insorgere contro la guerra.

E' diritto e dovere di ogni persona decente, sollecita del pubblico bene, amica dell'umanita'.

*

Difendere la legalita' che salva le vite.

Difendere la democrazia che riconosce e rispetta la dignita' di tutte le persone.

Difendere la civilta' che consiste nell'umana convivenza.

Difendere l'umanita' nostra ed altrui.

Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

E' diritto e dovere di ogni persona decente.

 

20. DELL'EVERSIONE DALL'ALTO (E DELLE VASTE COMPLICITA')

 

Certuni che tardivamente s'indignano dinanzi al tentativo berlusconiano di abolire la magistratura, ogni potere ricomprendendo nell'esecutivo, che - oh, bizzarra coincidenza - e' nelle mani del signor B. medesimo; certuni che tardivamente s'indignano dinanzi al tentativo berlusconiano di abolire ogni regola democratica, tutte le regole riducendo ad una: che il piu' ricco regna, e gli altri siano sudditi - o al piu' cortigiani -; certuni che tardivamente s'indignano dinanzi al tentativo berlusconiano di abolire la Costituzione della Repubblica Italiana e con essa la Repubblica stessa, per sostituirvi l'autocrazia indovinate di chi; ebbene, questi certuni gentili signori s'indignino anche un pocolino, di grazia, per il colpo di stato razzista di cui nel nostro paese sono vittima innumerevoli innocenti, e s'indignino altresi' per le vittime delle stragi di cui consistono le guerre cui l'Italia partecipa.

Poiche' e' la loro complicita' con le guerre e col razzismo, la loro complicita' con le stragi e con le persecuzioni, la loro complicita' con i campi di concentramento (di bel nuovo istituiti sul finire del secolo scorso dalla legge Turco-Napolitano e confermati poi da tutti i successivi governi nostalgici dell'ordine ariano) e con i bombardamenti (a cominciare dalla prima guerra del Golfo e da quella dei Balcani), la loro complicita' con la fornitura di armi ai dittatori e ai golpisti, la loro complicita' con i procurati naufragi nel Mediterraneo, la loro complicita' con le mafie dei trafficanti schiavisti che riforniscono di carne umana fresca gli italici acquirenti stupratori; si', e' la loro complicita' che ha consentito al potere berlusconiano, al potere neofascista, al potere razzista, al potere mafioso, di dilagare.

Chi non si oppone alla guerra, ed ai suoi strumenti ed apparati, non si oppone all'eversione dall'alto berlusconiana ma ne e' complice.

Chi non si oppone alla persecuzione razzista di migranti e viaggianti, non si oppone all'eversione dall'alto berlusconiana ma ne e' complice.

Chi non si oppone al maschilismo intrinsecamente femminicida, non si oppone all'eversione dall'alto berlusconiana ma ne e' complice.

 

21. ULTIME NOTIZIE DA FUKUSHIMA

 

O l'umanita' rinuncia al nucleare civile e militare, o il nucleare sterminera' l'umanita'.

Si' al referendum per fermare il nucleare.

Si' al referendum per salvare l'umanita'.

 

22. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 688 del 15 settembre 2012

 

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