Telegrammi. 1044



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1044 del 14 settembre 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Lettera aperta al Ministro della Cooperazione Internazionale e dell'Integrazione:  "Non un giorno di piu'". Appello per la cessazione immediata della partecipazione italiana alla guerra afgana

2. Ricordato Steve Biko a Viterbo

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. INIZIATIVE. LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E DELL'INTEGRAZIONE: "NON UN GIORNO DI PIU'". APPELLO PER LA CESSAZIONE IMMEDIATA DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA AFGANA

 

Signor Ministro della Cooperazione Internazionale e dell'Integrazione,

la cooperazione internazionale e l'integrazione sono possibili solo in una relazione di fiducia e di solidarieta', ma quando lo stato italiano illegalmente partecipa alla guerra afgana e con misure palesemente razziste aggredisce e imprigiona e deporta innocenti migranti, ebbene tale duplice criminale condotta quella relazione di fiducia e di solidarieta' denega, e denega il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di ogni umana persona, e viola i fondamenti stessi di un ordinamento giuridico democratico, di uno stato di diritto che a suo tempo ha votato e fatto propria la Dichiarazione universale dei diritti umani.

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Da anni chiediamo che l'Italia torni al rispetto dell'articolo 11 della Costituzione repubblicana e cessi quindi di partecipare alla scellerata guerra afgana: rinnoviamo anche a lei tale richiesta.

Da anni chiediamo l'abolizione delle misure razziste che da oltre un decennio governi golpisti hanno imposto nel nostro paese: rinnoviamo anche a lei tale richiesta.

*

In particolare da alcune settimane abbiamo promosso un appello al Presidente della Repubblica, al Governo, al Parlamento, formulando una richiesta semplice e chiara: che l'Italia cessi immediatamente di partecipare alla guerra afgana, e cosi' inizi ad impegnarsi concretamente, coerentemente, autenticamente, per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione; per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Questa richiesta, finora inascoltata, rivolgiamo ora specificamente anche a lei, in considerazione del suo specifico incarico nel governo ed altresi' della sua storia personale di impegno nella solidarieta'.

Si adoperi affinche' essa sia accolta, si adoperi affinche' cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra afgana.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la pace salva le vite.

*

Voglia gradire distinti saluti,

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 13 settembre 2012

 

2. MEMORIA. RICORDATO STEVE BIKO A VITERBO

 

Steve Biko, martire della lotta antirazzista in Sud Africa, eroe della dignita' umana, e' stato ricordato il 12 settembre 2012 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" nell'anniversario dell'uccisione avvenuta il 12 settembre 1977.

La commemorazione e' stata svolta dal responsabile del centro pacifista viterbese, che nel 1987 coordino' per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle carceri del regime razzista sudafricano.

*

La lotta di Steve Biko e' ancora la nostra: mentre il razzismo (pur sconfitto in Sud Africa con la vittoria di Nelson Mandela) tragicamente si diffonde a livello planetario, occorre un impegno persuaso e concreto per difendere e riaffermare la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

La riflessione e la pratica di Steve Biko costituiscono un punto di riferimento fondamentale per tutte le persone impegnate contro la violenza, contro lo sfruttamento, contro l'oppressione, contro la menzogna, contro il razzismo, contro l'oppressione di classe, contro l'oppressione di genere, contro il potere mafioso, contro l'inquinamento e la devastazione ambientale, contro la guerra.

Nel ricordo e nel nome di Steve Biko qui ed ora, in Italia oggi, occorre opporsi al razzismo e alla guerra, occorre opporsi al riarmo e alle politiche antipopolari, occorre opporsi alla violenza dei potenti e al disordine costituito, occorre opporsi alla barbarie dominante.

Nel ricordo e nel nome di Steve Biko occorre far crescere la coscienza e l'impegno, la responsabilita' e la solidarieta', la consapevolezza del valore infinito di ogni persona e quindi la lotta affinche' la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano siano riconosciuti e rispettati.

Nel ricordo e nel nome di Steve Biko la nonviolenza e' in cammino.

*

Una breve notizia su Steve Biko

Steve Biko, intellettuale sudafricano, nato nel 1946, fondatore del movimento della Black Consciousness, fu assassinato nel 1977 dalla polizia politica del regime razzista. Opere su Steve Biko: fondamentale e' la testimonianza biografica di Donald Woods, Biko, Sperling & Kupfer, Milano 1988.

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Una breve notizia su Nelson Mandela

Nelson Mandela e' il piu' grande rappresentante vivente della lotta contro il razzismo, per la dignita' di ogni essere umano; nato nel 1918, tra i leader principali dell'African National Congress, nel 1964 e' condannato all'ergastolo dal regime razzista sudafricano; non accetta nessun compromesso, nel corso dei decenni la sua figura diventa una leggenda in tutto il mondo; uscira' dal carcere l'11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso; premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente del Sudafrica finalmente democratico. Opere di Nelson Mandela: fondamentale e' l'autobiografia Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; tra le raccolte di scritti ed interventi pubblicate prima della liberazione cfr. La lotta e' la mia vita, Comune di Reggio Emilia, 1985; La non facile strada della liberta', Edizioni Lavoro, Roma 1986; tra le raccolte pubblicate successivamente alla liberazione: Tre discorsi, Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991; Contro ogni razzismo, Mondadori, Milano 1996; Mai piu' schiavi, Mondadori, Milano 1996 (il volume contiene un intervento di Nelson Mandela ed uno di Fidel Castro). Opere su Nelson Mandela: Mary Benson, Nelson Mandela: biografia, Agalev, Bologna 1988; Francois Soudan, Mandela l'indomabile, Edizioni Associate, Roma 1988; Jean Guiloineau, Nelson Mandela, Mondadori, Milano 1990; John Vail, I Mandela, Targa Italiana, Milano 1990; Fatima Meer, Il cielo della speranza, Sugarco, Milano 1990. Si vedano anche Winnie Mandela, Finche' il mio popolo non sara' libero, Sugarco, Milano 1986; Nancy Harrison, Winnie Mandela, Jaca Book, Milano 1987.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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