Coi piedi per terra. 680



 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 680 del 7 settembre 2012

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di marzo 2011 (parte prima)

2. Riportiamoli tutti a casa vivi

3. Subito il diritto di voto per tutti i residenti

4. Ricciardo Aloisi: Le parole

5. Contro guerra, razzismo e dittature

6. Una lettera aperta al Presidente della Repubblica contro l'acquisto da parte dell'Italia di 131 cacciabombardieri F-35

7. Un trigesimo

8. Il nostro problema

9. L'assassino Gheddafi, gli assassini della Nato

10. Questo pensiero, questa lotta

11. Dal femminismo molti doni

12. Montesquieu

13. Fragilita'

14. Milizio Carcassa: Sottile ed elegante un emendamento alla riforma della giustizia, al fine della semplificazione

15. Contro la guerra, contro il razzismo, con i popoli in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani

16. Associazione "Respirare": Arsenico, quid agendum

17. Il vestito della festa e la sordida realta'

18. Dei massacri di civili commessi dell'alleanza militare occidentale in Afghanistan

19. Per difendere la Costituzione

20. Il crimine indicibile

21. Associazione "Respirare": In questa ora di lutto

22. Per contattare il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MARZO 2011 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di marzo 2011.

 

2. RIPORTIAMOLI TUTTI A CASA VIVI

 

L'ennesimo lutto tra i soldati italiani illegalmente inviati a morire nella guerra afgana.

Eppure la Costituzione della Repubblica Italiana e' inequivocabile: l'Italia non puo' partecipare a quella guerra, quei giovani sono stati mandati a morire da un governo e un parlamento criminali, da un governo e un parlamento criminali e assassini, da un governo e un parlamento criminali, assassini e golpisti.

Cessi immediatamene l'illegale partecipazione italiana alla guerra afgana.

Tornino tutti a casa vivi i soldati italiani superstiti.

Tornino tutti a casa subito. Vivi.

E si adoperi finalmente l'Italia per la pace con mezzi di pace: si adoperi finalmente l'Italia per la smilitarizzazione e il disarmo del conflitto afgano come delle relazioni internazionali; si adoperi finalmente l'Italia per aiuti unicamente umanitari gestiti da strutture unicamente umanitarie; si adoperi finalmente l'Italia per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, la' e qui, ovunque.

Si adoperi finalmente l'Italia perche' la politica internazionale divenga una politica nonviolenta.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Cessare di uccidere, salvare le vite.

 

3. SUBITO IL DIRITTO DI VOTO PER TUTTI I RESIDENTI

 

Secondo i dati diffusi il 28 febbraio 2011 dall'Istat (l'autorevole e ufficiale Istituto Nazionale di Statistica), a fine 2009 risiedevano regolarmente in Italia 4.235.000 cittadini stranieri, il 7 per cento circa dell'intera popolazione italiana.

Sono persone che vivono - spesso da molti anni - in Italia, lavorano onestamente in Italia, pagano regolarmente le tasse in Italia, contribuiscono a rendere questo paese migliore.

E' scandaloso che queste persone siano tuttora private del diritto di voto, sia nelle elezioni politiche nazionali, sia nelle elezioni amministrative locali.

Principio cardine della democrazia e' che dove si vive e si contribuisce alla vita associata, ebbene, li' si ha diritto a partecipare alle decisioni che riguardano tutti.

E' giusto ed e' necessario riconoscere subito il diritto di voto a tutti i residenti in Italia.

No all'apartheid, si' alla democrazia.

No al razzismo, si' alla legalita'.

Una persona, un voto.

 

4. RICCIARDO ALOISI: LE PAROLE

 

Le parole che come

fili si protendono nel vuoto

ne' sanno come

sfidano la morte

salvano le vite.

 

Stupide come la luna

stupide come le cipolle

le parole

stanche

lucenti

che fanno piangere.

 

5. CONTRO GUERRA, RAZZISMO E DITTATURE

 

Che fare contro guerra, razzismo e dittature?

Nel rispondere cerchiamo di essere chiari, e semplici.

1. Sostenere ovunque i movimenti nonviolenti in lotta contro la violenza.

2. In particolare e soprattutto e decisivamente sostenere i movimenti delle donne in lotta contro la violenza.

3. Accogliere ed assistere tutti gli esseri umani in fuga da dittature, guerre, fame.

4. Opposizione integrale alla guerra, agli eserciti, alle armi.

5. Vi e' una sola umanita', in un unico pianeta casa comune di tutte le persone umane.

6. La nonviolenza sei tu che fai la scelta giusta, che dici la parola vera, che compi l'azione buona: l'azione che salva le vite.

 

6. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CONTRO L'ACQUISTO DA PARTE DELL'ITALIA DI 131 CACCIABOMBARDIERI F-35

 

Al Presidente della Repubblica Italiana

e per opportuna conoscenza: al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Corte Costituzionale, al Presidente della Commissione Europea

*

Signor Presidente,

la richiediamo di un autorevole, urgente intervento - pienamente nell'ambito delle sue prerogative di garante della Costituzione - contro la realizzazione e l'acquisto da parte del governo italiano di 131 cacciabombardieri F-35 predisposti per armamento nucleare.

Tale acquisto di strumenti di morte e' in palese contrasto con l'impegno per la pace, il disarmo, la promozione dei diritti sociali ed umani, l'oculata gestione delle risorse economiche e del bilancio dello stato.

La decisione del governo italiano di sperperare miliardi di euro del pubblico erario per acquistare 131 cacciabombardieri F-35 costituisce un crimine e una follia. Le armi servono a uccidere. La guerra e' nemica dell'umanita'.

Quei miliardi di euro possono e devono essere utilizzati invece per promuovere la vita, i diritti, il benessere dei cittadini.

Tale acquisto di strumenti di morte capaci di armamento nucleare e' in palese contrasto con l'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, che esplicitamente "ripudia la guerra", laddove esse armi sono inequivocabilmente armi d'attacco, e capaci di recare armamento nucleare atto a stermini di massa. E' quindi evidente l'incostituzionalita' di questa sciagurata decisione governativa.

Con la presente chiediamo un impegno suo e di tutte le istituzioni democratiche affinche' quella decisione insensata e scellerata sia immediatamente e definitivamente revocata.

Distinti saluti,

*

il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 3 marzo 2011

 

7. UN TRIGESIMO

 

Ieri nel duomo di Nepi tante persone amiche di Gianni Fiorentini si sono ritrovate una volta ancora, ad un mese dalla sua morte, per ricordarlo e per testimoniare la loro vicinanza ad Antonella Litta, la sposa sua amatissima dal dolore della perdita affranta.

Nell'omelia uno degli amici di sempre di Gianni, commentando la Scrittura, ha evocato ancora una volta attraverso una triade di simboli la vicenda terrena di Gianni.

Il suo costante essere "sulla strada", la' dove incontri le altre persone, povere, sofferenti, viandanti come te, come tutte le persone, la' dove tu devi recare soccorso alla sorella, al fratello che sanguina e piange.

Il suo essere sempre attento all'"altro", nello sguardo e dallo sguardo dell'altro all'altro unito in un'intima relazione che tutti abbraccia in un moto di misericordia che il cosmo affratella e assorella: e nella meditazione della riflessione di Emmanuel Levinas ancora una volta il cuore di tutti i presenti si e' stretto in un sentire medesimo.

E la sua apertura all'"infinito", all'infinita' del bene che tutto abbraccia, che tutto salva, tutto restituisce in grazia, tutto rende grazia. Quel bene che per gli amici credenti e' il Bene, il Bene in cui aveva fede Gianni, in cui aveva fede Dietrich Bonhoeffer - che il Gianni teologo e filosofo con inesausto amore aveva studiato -, in cui aveva fede Ernesto Balducci - con cui il Gianni operatore di pace e persona in cammino aveva vissuto alla badia fiesolana per un tratto della sua vita - ed ancora pochi giorni prima della scomparsa, sul finire di questo gennaio, me ne raccontava a tavola ricordi tenerissimi.

Ed al termine della cerimonia il piu' giovane dei fratelli di Antonella ha ancora una volta donato vita con le sue mani e la sua voce ad una delle canzoni di Franco Battiato che Gianni amava di piu'.

Tornando a Viterbo con gli anziani amici dell'Associazione per il libero pensiero "Giordano Bruno" e con i giovani compagni del centro sociale occupato autogestito "Valle Faul", il vecchio ateo lucreziano e leopardiano, diderotiano e camusiano, feuerbachiano e marxiano, luxemburghiano e arendtiano, che queste amare righe quotidie distilla, si ripeteva una volta ancora come con lingue diverse una medesima cosa tutte e tutti diciamo: che veramente l'amore puo' vincere sulla morte. Questo amore che e' l'unica gloria della civilta' umana. Questo amore che non muore. Per questo combatte la nonviolenza.

 

8. IL NOSTRO PROBLEMA

 

Il nostro problema e' come unificare le lotte e i saperi in un programma di alternativa: alternativa politica: ovvero economica, sociale, culturale.

La scelta della nonviolenza, secondo il nostro intendimento, non afferisce alle sole scelte della morale personale, ma e' innanzitutto progetto politico, progetto politico socialista e libertario, progetto politico femminista ed ecologista, progetto politico di responsabilita' e di solidarieta', etica politica dei doveri dell'essere umano nella vita sociale su scala planetaria.

Un progetto politico che offra all'umanita' una prospettiva di gestione regolata dei conflitti, che garantisca una adeguata difesa della biosfera e un ragionevole futuro per la civilta' umana, per le esistenze delle persone umane.

Un progetto politico che implica una organizzazione sociale e un utilizzo delle risorse secondo criteri condivisi di giustizia e di solidarieta'.

Un progetto politico che si fonda sul riconoscimento e l'inveramento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani e una relazione di rispetto e di cura nei confronti del vivente non umano.

*

Due sono i punti di partenza.

Il primo: ereditare e valorizzare le grandi tradizioni di pensiero e azione della civilta' umana.

Il secondo: affrontare subito le emergenze.

Quanto al primo punto, non e' necessario fare l'elenco delle esperienze di verita' che fin dall'antichita' l'umanita' ha condotto. Bastera' dire a questo riguardo che pressoche' tutte le tradizioni culturali apportano tesori cui non si puo' rinunciare senza perdere elementi decisivi della nosta medesima personale umanita'. Ma e' sulle esperienze degli ultimi secoli che occorre concentrare la nostra attenzione e operare delle scelte cruciali: e tra le esperienze degli ultimi secoli a noi sembrano decisive le lotte per i diritti umani, per il costituzionalismo moderno, le lotte per i diritti di liberta', le esperienze socialiste di liberazione da ogni oppressione e sfruttamento, il femminismo e l'ecologia.

Quanto al secondo punto: occorre innanzitutto fermare l'inquinamento e la devastazione della biosfera; occorre innanzitutto riequilibrare l'accesso alle risorse e ai diritti in una prospettiva egualitaria inclusiva del'umanita' intera e quindi immediatamente ridurre i consumi degli sperperatori e far cessare le loro rapine compiute a danno del bene comune; occorre innanzitutto condividere saperi e gestione delle cosiddette nuove tecnologie; occorre innanzitutto promuovere forme adeguate di democrazia su scala planetaria; occorre innanzitutto promuovere quindi anche forme adeguate di giuridificazione delle relazioni sociali cogenti per l'umanita' intera inclusive dei diritti delle generazioni future.

*

Rileggendo stanotte nell'insonnia alcuni scritti del giovane Gramsci degli anni Dieci del Novecento mi dicevo: di qui, ancora di qui ricominciare.

La nonviolenza e' in cammino.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. L'ASSASSINO GHEDDAFI, GLI ASSASSINI DELLA NATO

 

Solo la nonviolenza salva le vite.

Solo la nonviolenza restaura il diritto.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Contro tutte le dittature, contro tutte le guerre.

Contro tutti gli eserciti, contro tutte le armi.

Accogliere ed assistere tutti i profughi; accogliere ed assistere tutti i migranti.

Recare aiuti umanitari a tutte le persone nel bisogno.

Sostenere le lotte nonviolente, la', qui.

Sostenere i movimenti delle donne per la liberazione dell'umanita', la', qui.

La nonviolenza e' la via.

La nonviolenza e' la vita.

 

10. QUESTO PENSIERO, QUESTA LOTTA

 

Il femminismo e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.

Il femminismo e' la corrente calda della nonviolenza.

Il femminismo e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.

 

11. DAL FEMMINISMO MOLTI DONI

 

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte differenti le une dalle altre e tutte eguali in diritti.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che sfera personale e sfera politica non sono separate da un abisso: sempre siamo esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza del partire da se'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza dell'incontro con l'altro.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che e' la nascita, l'esperienza e la categoria che fonda l'umana convivenza, l'umano sapere.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la pluralita', e quindi la relazione, e' la modalita' di esistenza propria dell'umanita'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che i corpi contano, che noi siamo i nostro corpi.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che ogni forma di autoritarismo, ogni forma di militarismo, ogni forma di dogmatismo reca gia' la negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la prima radice dell'organizzazione sociale e della trama relazionale violenta e' nel maschilismo e nel patriarcato.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che solo il bene vince il male, che solo l'amore si oppone alla morte, che solo l'ascolto consente la parola.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' generare e proteggere la vita, prendersi cura delle persone e del mondo per amore delle persone e del mondo.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' opporsi ad ogni oppressione, ad ogni sfruttamento, ad ogni ingiustizia, ad ogni umiliazione, ad ogni denegazione di umanita', ad ogni devastazione della biosfera.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo l'arte della compassione fonda la lotta di liberazione.

*

Il femminismo che e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.

Il femminismo che e' la corrente calda della nonviolenza.

Il femminismo che e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.

*

E diciamo femminismo e sappiamo che dovremmo dire femminismi, che dovremmo dire pensiero delle donne e movimenti delle donne.

Ma diciamo femminismo e pensiamo a una tradizione che lega infinite donne che hanno praticato l'etica della responsabilita' e della liberazione, da Saffo a Vandana Shiva, da Simone Weil a Virginia Woolf, da Edith Stein a Milena Jesenska, da Etty Hillesum a Ginetta Sagan, da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Germaine Tillion ad Anna Politkovskaja, da Simone de Beauvoir a Franca Ongaro Basaglia, da Olympe de Gouges a Luce Fabbri.

*

Dal femminismo molti doni tutte e tutti abbiamo ricevuto.

In questo otto marzo di ascolto, di memoria, di lotta, diciamo anche la nostra gratitudine.

 

12. MONTESQUIEU

 

Sapeva l'autore dello Spirito delle leggi che potere legislativo, potere esecutivo e potere giudiziario devono essere separati affinche' si dia uno stato di diritto in cui sia decente vivere.

E sanno i dittatori vecchi e nuovi che una magistratura indipendente dal potere politico non fa per loro.

 

13. FRAGILITA'

 

La fragilita' umana che ogni catastrofe naturale ci ricorda.

E quella meditazione di Giacomo Leopardi che una volta ancora vogliamo ripetere: che proprio perche' ogni essere umano e' cosi' costitutivamente esposto al dolore, alla malattia e alla morte, e' vieppiu' assurdo che esseri umani opprimano altri esseri umani, che al dolore inscritto nel nostro statuto biologico vogliano aggiungere quello storicamente prodotto.

Vi e' una sola umanita': che sappia infine sentirsi tale; ed ogni essere umano ad ogni altro essere umano rechi aiuto, in questa comune avventura, in questa comune tragedia, in questa comune nuda esposizione alla sofferenza e al nulla che chiamiamo esistenza.

 

14. MILIZIO CARCASSA: SOTTILE ED ELEGANTE UN EMENDAMENTO ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, AL FINE DELLA SEMPLIFICAZIONE

 

Signor mio presidente del consiglio

la mi consentira' un suggerimento

per evitare il menomo lamento

e far cessare infine ogni pispiglio.

 

Piantiamola di perderci altro tempo.

E aboliamoli 'sti tribunali.

La forca basta e avanza per i poveri.

E per i ricchi i templi e le vestali.

 

Bisogna proprio farla tanto lunga?

Crepino i communisti e viva il bunga bunga.

 

Se poi la fa un rimpasto al gabinetto

la mi tenga presente. Con rispetto.

 

15. CONTRO LA GUERRA, CONTRO IL RAZZISMO, CON I POPOLI IN LOTTA PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

 

In primo luogo: opporsi alla guerra, agli eserciti, alle armi.

In primo luogo: accogliere e assistere tutti i profughi e i migranti.

In primo luogo: sostenere tutte le lotte nonviolente contro tutti i poteri violenti.

In primo luogo: sostenere i movimenti delle donne, unica garanzia di impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

In primo luogo: non dimenticare mai che vi e' una sola umanita', in un unico pianeta casa comune.

In primo luogo: non dimenticare mai che ogni persona e' un valore infinito.

 

16. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": ARSENICO, QUID AGENDUM

 

In tutti i Comuni in cui l'acqua erogata nelle case supera la concentrazione di arsenico di 10 microgrammi per litro di acqua (ovvero supera il limite massimo consentito dalla legge in vigore), le amministrazioni comunali devono fare quattro cose:

1. emettere ordinanze di non potabilita', affinche' i cittadini non si avvelenino;

2. realizzare al piu' presto impianti di dearsenificazione che dearsenifichino alla fonte tutte le acque che giungono nelle case come potabili; e' possibile farlo con risultati adeguati, in tempi brevi e con costi contenuti;

3. durante la realizzazione dei dearsenificatori fornire acqua con autobotti all'intera popolazione, agli esercizi produttivi, ai servizi;

4. informare finalmente in modo onesto la popolazione: l'arsenico e' un veleno; la legge e' tassativa nel vietare l'erogazione di acqua con presenza di arsenico superiore a 10 microgrammi per litro; e l'obiettivo finale delle istituzioni deve essere fornire acqua del tutto priva di arsenico.

*

L'Associazione "Respirare"

Viterbo, 11 marzo 2011

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

17. IL VESTITO DELLA FESTA E LA SORDIDA REALTA'

 

Quando giungono in visita a Viterbo le alte cariche istituzionali gli amministratori locali sventolano la bandiera della Viterbo citta' termale, della Viterbo citta' d'arte e di cultura, della Viterbo dei preziosi beni naturalistici, della Viterbo a misura d'uomo; e il cuore di tutto cio' e' l'area del Bulicame di dantesca memoria, la meravigliosa area naturalistica, archeologica, storico-culturale, termale, agricola del Bulicame.

E questo e' il vestito della festa.

*

Poi gli stessi pubblici amministratori locali sono in larghissima parte complici della lobby speculativa di estrema destra che quell'area e quei beni vuole distruggere per realizzarvi un nocivo, distruttivo, insensato ed illegale mega-aeroporto.

E questa e' la sordida realta'.

*

E varra' quindi la pena ripetere una volta di piu' perche' la parte cosciente della popolazione viterbese resiste a quel crimine e a quella follia, e perche' in questa nostra resistenza abbiamo avuto un sostegno crescente anche della comunita' culturale e scientifica italiana ed internazionale.

Come abbiamo piu' volte ricordato, la realizzazione del mega-aeroporto nel cuore dell'area archeologica, naturalistica e termale del Bullicame a Viterbo avrebbe come immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

Quell'area va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

*

E' per difendere questa terra, questa storia, questi valori, questi diritti della popolazione presente e delle generazioni future che la Viterbo onesta resiste da quattro anni, ed e' riuscita fin qui a impedire che quel criminale progetto si realizzasse.

Tra il vestito della festa e la sordida realta' c'e' anche la Viterbo onesta che resiste: in difesa della biosfera, in difesa della legalita', in difesa della democrazia, in difesa dei beni comuni, in difesa dei diritti di tutti.

*

Il comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti

Viterbo, 11 marzo 2011

 

18. DEI MASSACRI DI CIVILI COMMESSI DALL'ALLEANZA MILITARE OCCIDENTALE IN AFGHANISTAN

 

Riferiscono le agenzie che lo stesso Karzai ha chiesto la cessazione dei raid aerei dell'alleanza militare occidentale che da un decennio sta menando strage in Afghanistan.

*

Riportiamo quanto riferiva ieri il Televideo della Rai: "Il presidente afghano Karzai ha chiesto che la Nato fermi le operazioni militari nel Paese asiatico. Nel corso di una visita ai parenti dei 9 bambini uccisi durante un raid aereo della Nato, Karzai ha sollecitato la coalizione internazionale: 'Fermate le operazioni militari nella nostra terra. Se e' una guerra contro il terrorismo internazionale la Nato la deve condurre nelle regioni che conoscono bene'. Karzai, a causa della morte di molti civili in raid della Nato, nei giorni scorsi al comandante dell'Isaf, generale Petraeus, ha detto che 'le scuse non bastano piu''".

*

Cessi la partecipazione italiana alla carneficina afgana.

Cessi la violazione della legalita' costituzionale e del diritto internazionale.

La guerra e' sempre e solo un crimine contro l'umanita'.

Solo la pace salva le vite.

 

19. PER DIFENDERE LA COSTITUZIONE

 

Per difendere la Costituzione della Repubblica Italiana occorre innanzitutto cessare di violarla.

Cessi quindi l'illegale persecuzione nazista nei confronti dei migranti in italia.

Cessi quindi l'illegale partecipazione italiana alla guerra di sterminio in Afghanistan.

*

Chi non si oppone alla guerra non difende la Costituzione.

Chi non si oppone al razzismo non difende la Costituzione.

*

Accogliere ed assistere tutti i migranti.

Pace, disarmo e smilitarizzazione.

Vi e' una sola umanita'.

 

20. IL CRIMINE INDICIBILE

 

La bomba atomica. Le centrali nucleari.

 

21. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": IN QUESTA ORA DI LUTTO

 

In questa ora di lutto per quanto accade in Giappone e' ancora da ripetere quell'antico motto: no al nucleare, civile e militare.

In questa ora di solidarieta' con la popolazione del Giappone e' ancora da rammemorare quella certa consapevolezza: non esistono, non possono esistere, centrali nucleari sicure.

*

L'Associazione "Respirare"

Viterbo, 14 marzo 2011

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

22. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO DI VITERBO E S'IMPEGNA PER LA RIDUZIONE DEL TRASPORTO AEREO

 

Per informazioni e contatti: Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org

 

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COI PIEDI PER TERRA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 680 del 7 settembre 2012

 

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