Telegrammi. 1009



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1009 del 10 agosto 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Una commemorazione delle vittime di Nagasaki

2. La lotta nonviolenta che salva la biosfera. Un esempio a Viterbo

3. La "Carta" del Movimento Nonviolento

4. Per saperne di piu'

 

1. ANNIVERSARI. UNA COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DI NAGASAKI

 

Nell'anniversario del bombardamento atomico su Nagasaki del 9 agosto 1945 (la seconda immane strage tre giorni dopo la prima bomba atomica su Hiroshima) si e' svolta giovedi' 9 agosto 2012 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione delle vittime.

*

Nel corso dell'incontro e' stato letto il luminoso appello per la pace sottoscritto da Albert Einstein e Bertrand Russell, e sono state lette alcune lettere del drammatico carteggio tra Claude Eatherly e Guenther Anders (Claude Eatherly fu membro dell'equipaggio' che sgancio' la prima bomba atomica su Hiroshima: successivamente resosi conto delle conseguenze ne fu profondamente sconvolto e si impegno' a testimoniare contro quell'abominevole crimine; Guenther Anders e' stato il filosofo che ha riflettuto nel modo piu' radicale - andando cioe' alla radice dell'orrore - sull'"eta' atomica" inaugurata dai massacri di Hiroshima e Nagasaki, ed e' stato uno dei massimi animatori del movimento contro la guerra e contro il nucleare.

*

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha concluso l'incontro con la riflessione che l'unico modo dignitoso e adeguato di ricordare ed onorare le vittime della guerra e' adoperarsi per abolire la guerra. La guerra e' nemica dell'umanita', poiche' essa sempre e solo consiste nell'uccisione di esseri umani.

Occorre abolire la guerra prima che la guerra distrugga la civilta' umana: e per abolire la guerra occorre il disarmo e la smilitarizzazione; occorre la scelta di rispettare e salvare tutte le vite, occorre scegliere la giustizia sociale e la solidarieta' concreta; occorre scegliere l'impegno nitido e intransigente in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, e l'impegno nitido e intransigente in difesa della biosfera, casa comune dell'umanita' intera.

Questo impegno di pace e giustizia, di solidarieta' che salva le vite, ha un nome preciso: nonviolenza.

Solo la scelta della nonviolenza puo' salvare l'umanita' della catastrofe.

E qui ed ora, nel nostro paese, la scelta della pace e della nonviolenza significa innanzitutto:

1. l'impegno affinche' l'Italia cessi immediatamente di partecipare alla guerra afgana, una guerra terrorista e stragista cui l'Italia assurdamente e scelleratamente partecipa in violazione del diritto internazionale e della legalita' costituzionale;

2. l'impegno affinche' l'Italia cessi immediatamente di sperperare ingentissime quantita' del pubblico denaro per l'acquisto di armi assassine, come i famigerati cacciabombardieri F-35 addirittura predisposti per recare anche armamento atomico;

3. l'impegno affinche' l'Italia abroghi immediatamente tutte le scellerate misure razziste imposte da governi golpisti negli ultimi decenni, e cessi quindi l'infame, hitleriana persecuzione dei migranti;

4. l'impegno affinche' l'Italia adotti una politica di pace con mezzi di pace, di disarmo e smilitarizzazione, di aiuto umanitario, di accoglienza ed assistenza delle persone bisognose di soccorso; di difesa popolare nonviolenta, di riconversione a produzioni civili dell'industria bellica, di proibizione della produzione, del commercio, del possesso e dell'uso delle armi; di cooperazione internazionale fondata sul riconoscimento e il rispetto di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Ogni vita umana e' un valore infinito: guerre, omicidi, persecuzioni sono crimini contro l'intera umanita'.

Nel ricordo delle vittime di Nagasaki, nel ricordo di tutte le vittime di tutte le guerre, occorre abolire per sempre la guerra.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

2. RIFLESSIONE. LA LOTTA NONVIOLENTA CHE SALVA LA BIOSFERA. UN ESEMPIO A VITERBO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

La lotta del comitato viterbese per salvare la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame (il Bulicame della Divina Commedia) dalla scellerata e insensata realizzazione di un mega-aeroporto nocivo e distruttivo ha raggiunto un risultato importante e decisivo: finalmente per la prima volta dal 2007 il Ministero dei Trasporti, per bocca del direttore generale del trasporto aereo, ha ammesso che il mega-aeroporto a Viterbo non puo' e non deve essere realizzato.

*

Questo risultato e' il frutto di anni di lotte rigorosamente nonviolente, di una sempre piu' vasta e profonda presa di coscienza da parte dell'opinione pubblica, di un lavoro di analisi e di documentazione di crescente efficacia che ha fatto emergere l'inconfutabile verita' in opposizione alle scandalose mistificazioni propalate da una lobby speculativa e devastatrice di estrema destra che ha lungamente goduto della complicita' di tanta parte di un ceto politico ed amministrativo locale e nazionale insipiente ed irresponsabile.

La lotta dei cittadini ha salvato il Bulicame. Il crimine del mega-aeroporto e' stato impedito.

*

Occorre ora consolidare questo successo, valorizzarlo a livello nazionale ed internazionale: occorre che nel prossimo piano nazionale degli aeroporti le ragioni della difesa dell'ambiente e della salute, dei beni comuni, della legalita' e del primato dei diritti umani di tutti gli esseri umani siano elementi decisivi e fondanti; occorre pertanto muovere verso una consistente riduzione del trasporto aereo, riducendo drasticamente in primo luogo l'attivita' aeronautica militare (in quanto tale finalizzata - tale e' la tragica, crudele, costitutiva ratio dell'attivita' militare in se' - alla preparazione e all'esecuzione della guerra, ovvero al crimine supremo dell'uccisione di esseri umani), quella diportistica (il turismo consumistico) e quella routinaria comunque dall'insostenibile impronta ecologica (il frenetico venefico viaggiare in aereo dei ceti privilegiati che col loro stile di vita, il loro consumismo ad altissimo tasso di effetti inquinanti e distruttivi stanno devastando la biosfera e con cio' degradando irreversibilmente la qualita' della vita dell'umanita' presente e delle generazioni future): il trasporto aereo deve essere usato sobriamente e solo ove ve ne sia autentica necessita' nell'interesse comune dell'umanita'.

Dalla vittoriosa lotta viterbese contro il mega-aeroporto e per la riduzione del trasporto aereo si evince come la scelta nitida e intransigente della nonviolenza si dimostri la sola adeguata e vincente nella gestione dei conflitti sociali in difesa dei beni comuni; come la difesa della biosfera si confermi interesse e dovere primario dell'umanita' intera; come la mobilitazione dei cittadini, l'interlocuzione rigorosa e puntuale con le istituzioni e la solidarieta' a livello nazionale ed internazionale da parte dell'opinione pubblica e delle personalita' della scienza, della cultura, della vita civile dispieghi tutta la sua benefica forza.

*

Confidando di far cosa utile a chi legge, alleghiamo una sintesi di alcune delle principali ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo ed un documento particolarmente significativo: la mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007.

*

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza oggi in Italia"

Viterbo, 9 agosto 2012

*

Allegato primo: Una breve notizia su alcune delle principali ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo

La realizzazione del mega-aeroporto nel cuore della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame, di cui fece memoria Dante nella Divina Commedia, avrebbe avuto come inevitabili immediate e disastrose conseguenze:

a) lo scempio dell'area del Bulicame e dei beni ambientali e culturali che vi si trovano;

b) la devastazione dell'agricoltura della zona circostante;

c) l'impedimento alla valorizzazione terapeutica e sociale delle risorse termali;

d) un pesantissimo inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico di grave nocumento per la salute e la qualita' della vita della popolazione locale (l'area e' peraltro nei pressi di popolosi quartieri della citta');

e) il collasso della rete infrastrutturale dell'Alto Lazio, territorio gia' gravato da pesanti servitu';

f) uno sperpero colossale di soldi pubblici;

g) una flagrante violazione di leggi italiane ed europee e dei vincoli di salvaguardia presenti nel territorio.

L'area del Bullicame va invece tutelata nel modo piu' adeguato: istituendovi un parco naturalistico, archeologico e termale; e fin d'ora respingendo ogni operazione speculativa, inquinante, devastatrice, illecita.

E nell'ambito della mobilita' la provincia di Viterbo ha bisogno piuttosto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, Orte e Civitavecchia; una mobilita' adeguata e coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive dell'Alto Lazio.

*

Allegato secondo: Mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007

Il Congresso del Movimento Nonviolento

- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima;

- consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo;

- cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce;

esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo;

ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani:

a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria;

b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale;

c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree;

d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree;

e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;

f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo;

g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni;

h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas);

i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia;

l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali;

m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente;

n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera.

 

3. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

4. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1009 del 10 agosto 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

 

Per non riceverlo piu':

nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

 

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web

http://web.peacelink.it/mailing_admin.html

quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

 

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web:

http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

 

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it