Telegrammi. 965



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 965 del 27 giugno 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Una modesta utopia da persone ragionevoli. E una richiesta necessaria e urgente

2. L'appello dei giuristi in difesa della Costituzione

3. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. UNA MODESTA UTOPIA DA PERSONE RAGIONEVOLI. E UNA RICHIESTA NECESSARIA E URGENTE

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Sono tanto gravi e tanto urgenti i probemi da affrontare per impedire il collasso della biosfera e con esso il crollo del tenore di vita dell'umanita', che l'umanita' intera dovrebbe concentrare la sua attenzione nel risolverli prima del disastro, come problemi comuni della civilta' umana (anteponendo il bene comune ai profitti privati, la salvezza di tutti ai privilegi dei pochi).

*

E sono cosi' orribili le perduranti e forse addirittura crescenti violazioni dei diritti umani piu' elementari, che l'intera umanita' dovrebbe decidersi a dedicare il massimo impegno affinche' ad ogni essere umano sia riconosciuta la sua qualita' di essere umano, e quindi la dignita' e i diritti ad essa inerenti.

*

In tale situazione, continuare nelle uccisioni e in quella forma parossistica di tale delitto che e' la guerra, e' il crimine piu' folle, e' il crimine dei crimini.

Occorre cessare subito di fare le guerre; occorre iniziare subito il disarmo; occorre abolire subito gli eserciti e sostituirli con forze nonviolente di autentica difesa delle vite e dei diritti e dei beni.

*

Da un decennio ormai l'Italia sta illegalmente partecipando alla guerra afgana, una guerra terrorista e stragista. Ed anche a causa di questa illegale partecipazione voluta da governanti assassini e golpisti tante persone sono morte: italiani, afgani, di altri paesi: tutti ugualmente esseri umani, tutti membri dell'unica umana famiglia.

In questa guerra da anni ed anni ogni giorno innumerevoli esseri umani sono uccisi, feriti, mutilati, privati di liberta', ridotti in miseria.

In questa guerra numerosi stati investono ingentissime risorse per produrre morti, sofferenze, devastazioni, e alimentare dolore, odio, violenza, in una spirale scellerata.

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra.

Torni immediatamente l'Italia al rispetto del diritto internazionale e della legalita' costituzionale.

Si adoperi l'Italia per la pace con mezzi di pace, per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per la solidarieta' concreta e coerente che salva le vite.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

*

Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi"

Viterbo, 26 giugno 2012

 

2. REPETITA IUVANT. L'APPELLO DEI GIURISTI IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

[Riproponiamo ancora il seguente appello]

 

Con una inammissibile precipitazione il Senato ha approvato in commissione un disegno di legge di riforma costituzionale che s'intende portare in aula gia' martedi' prossimo. Ma la Costituzione non puo' essere profondamente mutata senza una vera discussione pubblica, senza che i cittadini adeguatamente informati possano far sentire la loro voce. E' inaccettabile che la richiesta di partecipazione, cosi' forte ed evidente proprio in questo momento, venga ignorata proprio quando si vuole addirittura modificare l'intero edificio costituzionale. I cittadini, che negli ultimi tempi sono tornati a guardare con fiducia alla Costituzione, non possono essere messi di fronte a fatti compiuti.

Offrendo ad una opinione pubblica offesa da prevaricazioni e prepotenze un'esigua riduzione del numero dei parlamentari, che passerebbero da 630 a 508 alla Camera e da 315 a 254 al Senato, si vuol cogliere l'occasione per alterare pericolosamente l'assetto dei poteri istituzionali (la riduzione dei parlamentari puo' essere affidata ad una legge costituzionale a se' stante, senza stravolgere la Costituzione). Viene attribuita una posizione assolutamente centrale al Presidente del Consiglio, mortificando il Parlamento e ridimensionando in maniera radicale la funzione di garanzia del Presidente della Repubblica. Il Parlamento e' conculcato nelle sue stesse funzioni e nella sua liberta', fino a poter essere sciolto dallo stesso Presidente del Consiglio, nel caso votasse contro una sua legge sulla quale fosse stata posta e negata la fiducia. L'intreccio tra sfiducia costruttiva e potere del Presidente del Consiglio di chiedere lo scioglimento delle Camere attribuisce a quest'ultimo un improprio strumento di pressione e rende marginale il ruolo del Presidente della Repubblica. I problemi del bicameralismo vengono aggravati, il procedimento legislativo complicato. Gli equilibri costituzionali sono profondamente alterati, cancellando garanzie e bilanciamenti propri di un sistema democratico. E ora si propone di passare da una repubblica parlamentare ad una presidenziale, di mutare dunque la stessa forma di governo, addirittura con un emendamento che sara' presentato in aula all'ultimo momento.

I firmatari di questo documento denunciano all'opinione pubblica la gravita' di questa iniziativa per i pregiudizi che puo' arrecare alle istituzioni della repubblica e si rivolgono a tutti i parlamentari perche' rinuncino a portare avanti una modifica tanto pericolosa del sistema costituzionale.

*

Umberto Allegretti, Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Luigi Ferrajoli, Gianni Ferrara, Domenico Gallo, Ferdinando Imposimato, Raniero La Valle, Alessandro Pace, Alessandro Pizzorusso, Eligio Resta, Stefano Rodota', Gustavo Zagrebelsky

 

3. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Gualtiero Via, Scomodi e organici. Movimenti, volontariato e politica nella costruzione dell'Italia contemporanea, Pendragon, Bologna 2012, pp. 176, euro 15.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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