Telegrammi. 938



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 938 del 31 maggio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Associazione "Respirare": Per molte, evidenti ragioni

2. Mao Valpiana: 2 giugno, festa della Repubblica. No alla parata militare. Sfiliamo noi, cittadini disarmati

3. Per il trentesimo anniversario della fondazione del Centro studi "Sereno Regis"

4. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

5. Segnalazioni librarie

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": PER MOLTE, EVIDENTI RAGIONI

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Per molte, evidenti ragioni, ci associamo alla richiesta che il 2 giugno non si svolga la prevista scandalosa parata militare, e che i fondi pubblici cosi' risparmiati siano devoluti per i soccorsi alle popolazioni colpite dal terremoto.

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 30 maggio 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

2. INIZIATIVE. MAO VALPIANA: 2 GIUGNO, FESTA DELLE REPUBBLICA. NO ALLA PARATA MILITARE. SFILIAMO NOI, CITTADINI DISARMATI

[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.

Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive e ha lavorato come assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come metodo innovativo di intervento nel sociale"); attualmente e' presidente del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa per la nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per "blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del comitato scientifico e di garanzia della Fondazione Alexander Langer Stiftung; fa parte del Comitato per la difesa civile non armata e nonviolenta istituito presso L'Ufficio nazionale del servizio civile; e' socio onorario del Premio nazionale "Cultura della pace e della nonviolenza" della Citta' di Sansepolcro; ha fatto parte del Consiglio della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana rapita in Afghanistan e poi liberata. Con Michele Boato e Maria G. Di Rienzo ha promosso l'appello "Crisi politica. Cosa possiamo fare come donne e uomini ecologisti e amici della nonviolenza?" da cui e' scaturita l'assemblea di Bologna del 2 marzo 2008 e quindi il manifesto "Una rete di donne e uomini per l'ecologia, il femminismo e la nonviolenza". Un suo profilo autobiografico, scritto con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4 dicembre 2002 de "La nonviolenza e' in cammino"; una sua ampia intervista e' nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino" n. 255 del 27 ottobre 2007; un'altra recente ampia intervista e' in "Coi piedi per terra" n. 295 del 17 luglio 2010]

 

Art. 1: L'Italia e' fondata sul lavoro

Art. 11: L'Italia ripudia la guerra

E' ormai un coro unanime di cittadini, associazioni, forze politiche, quello che da tutta Italia chiede al Presidente della Repubblica di abolire la parata militare del 2 giugno e destinare i fondi ai terremotati dell'Emilia.

La richiesta si inserisce a pieno titolo nella campagna "Disarmo e riduzione delle spese militari" lanciata dal Movimento Nonviolento al termine della festa per i suoi primi 50 anni (Verona, 22 gennaio 2012).

Dicevamo: "2 giugno, festa della Repubblica: celebriamo l'Italia che ripudia la guerra, chiediamo che le parate militari siano abolite e sfilino solo i cittadini disarmati".

Sabato 2 giugno, alla mattina, troviamoci davanti alle Prefetture delle nostre citta', oppure organizziamo dei sit-in in luoghi significativi ed innalziamo i cartelli con l'articolo 11 della Costituzione, per dire no all'acquisto dei cacciabombardieri F35, per chiedere di rimuovere l'ostacolo delle enormi spese militari ed avere a disposizione ingenti risorse per dare piena attuazione a tutti i principi fondanti della Costituzione: lavoro, diritti umani, dignita' sociale, liberta', uguaglianza, autonomie locali, decentramento, sviluppo della cultura e ricerca, tutela del paesaggio e del patrimonio artistico, diritto d'asilo per gli stranieri, ed oggi anche concreta solidarieta' con la popolazione colpita dal sisma.

Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento

 

3. ANNIVERSARI. PER IL TRENTESIMO ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL CENTRO STUDI "SERENO REGIS"

 

Ricorre in questi giorni il trentesimo anniversario della fondazione del Centro studi "Sereno Regis" di Torino, una delle principali esperienze di elaborazione, di incontro, di promozione di iniziative della nonviolenza in Italia.

Alle amiche e agli amici che animano questa benemerita, luminosa esperienza attestiamo la gratitudine, l'ammirazione, l'affetto di quanti anche a Viterbo apprezzano e condividono il loro impegno.

Ed a chi legge queste righe e quell'esperienza ancora non conoscesse, rivolgiamo fraterno l'invito ad accostarsi ad essa, di doni preziosi e frugiferi generosa largitrice.

Per contattare il Centro studi "Sereno Regis": via Garibaldi 13, 10122 Torino, tel. 011532824 - 011549005, e-mail: direzione at serenoregis.org ; sito: http://serenoregis.org/

 

4. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Zarko Muljacic, Introduzione allo studio della lingua italiana, Einaudi, Torino 1971, pp. 396.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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