Telegrammi. 935



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 935 del 28 maggio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Associazione "Respirare": i Comuni realizzino subito i dearsenificatori

2. Si e' svolto il 27 maggio a Viterbo un incontro di lettura de "L'obbedienza non e' piu' una virtu'" di don Lorenzo Milani

3. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. APPELLI. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": I COMUNI REALIZZINO SUBITO I DEARSENIFICATORI

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Ristabiliamo la verita' dei fatti.

La popolazione di molti comune del viterbese e' da anni e ancor oggi avvelenata dalla presenza di arsenico nell'acqua erogata nelle case: presenza che supera - e di molto - il limite massimo consentito dall'Unione Europea (10 microgrammi di arsenico per litro di acqua). Limite massimo che oltretutto e' il doppio del limite massimo previsto dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (5 microgrammi per litro).

Fino alla fine del 2012 la Regione Lazio ha ottenuto una scellerata licenza di avvelenare: ma l'acqua che arriva nelle casa supera sovente finanche la percentuale gia' patogena e criminale che nella Regione e' tuttora delittuosamente insensatamente consentita.

E la popolazione continua ad essere avvelenata, mentre gli amministratori e i gestori dei servizi idrici continuano a giocare e speculare sulla pelle delle persone.

*

Che fare?

La cosa piu' semplice, che doveva essere stata fatta gia' da anni: realizzare subito i dearsenificatori alla fonte.

E non dicano enti locali e Regione e Governo che non ci sono i fondi: e' falso.

Enti locali, Regione e Governo buttano via immense quantita' di denaro pubblico per iniziative folli e criminali (come la guerra, il riarmo, il militarismo, l'hitleriana persecuzione razzista dei migranti), o futili e scandalose (come diporto e festeggiamenti - in un momento in cui la poverta' porta tante persone alla disperazione), per non dire di opere devastatrici, operazioni speculative e carrozzoni clientelari e parassitari che stanno distruggendo i beni comuni e vampirizzando il pubblico erario.

Qui stiamo invece parlando della salute dell'intera popolazione, che da anni continua ad essere avvelenata. L'acqua potabile e' un bisogno primario, un bene indispensabile. Le risorse per intervenire ci sono: enti locali, Regione e Governo si decidano finalmente a rispettare la legge e i diritti di tutti i cittadini.

Lo abbiamo gia' scritto piu' volte nel corso degli anni: non si perda altro tempo, i Comuni in cui attualmente nelle case della popolazione giunge acqua avvelenata si decidano a prendere atto della realta' e a dire la verita' ai cittadini; si decidano a realizzare subito dearsenificatori alla fonte impegnando per questo fondi del proprio bilancio, salvo successivamente rivalersi sulla Regione Lazio e su altri eventuali soggetti gestionali ed istituzionali inadempienti.

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L'associazione "Respirare"

Viterbo, 27 maggio 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

2. INCONTRI. SI E' SVOLTO IL 27 MAGGIO A VITERBO UN INCONTRO DI LETTURA DE "L'OBBEDIENZA NON E' PIU' UNA VIRTU'" DI DON LORENZO MILANI

 

Si e' svolto domenica 27 maggio 2012 a Viterbo un incontro di lettura de "L'obbedienza non e' piu' una virtu'" di don Lorenzo Milani, di cui ricorre l'anniversario della nascita (a Firenze il 27 maggio 1923).

L'incontro e' stato promosso dal responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che da decenni promuove la lettura integrale e il commento collettivo della "Lettera ai cappellani militari" e della "Lettera ai giudici" del priore di Barbiana (si tratta di due testi che e' possibile leggere e commentare in poche ore).

Come sempre, la lucida riflessione di don Milani ha appassionato chi ha partecipato all'esperienza della lettura ad alta voce del libro, ed ha fornito argomenti di meditazione che fondano e confermano la scelta nitida e intransigente dell'opposizione a tutte le guerre e a tutte le uccisioni, la scelta nitida e intransigente del disarmo e dell'antimilitarismo, la scelta nitida e intransigente della pace che salva le vite, della solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e sostiene, della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita'.

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Breve notizia su don Lorenzo Milani

Lorenzo Milani nacque a Firenze nel 1923, proveniente da una famiglia della borghesia intellettuale, ordinato prete nel 1947. Opera dapprima a S. Donato a Calenzano, ove realizza una scuola serale aperta a tutti i giovani di estrazione popolare e proletaria, senza discriminazioni politiche. Viene poi trasferito punitivamente a Barbiana nel 1954. Qui realizza l'esperienza della sua scuola. Nel 1958 pubblica Esperienze pastorali, di cui la gerarchia ecclesiastica ordinera' il ritiro dal commercio. Nel 1965 scrive la lettera ai cappellani militari da cui derivera' il processo i cui atti sono pubblicati ne L'obbedienza non e' piu' una virtu'. Muore dopo una lunga malattia nel 1967; era appena uscita la Lettera a una professoressa della scuola di Barbiana. L'educazione come pratica di liberazione, la scelta di classe dalla parte degli oppressi, l'opposizione alla guerra, la denuncia della scuola classista che discrimina i poveri: sono alcuni dei temi su cui la lezione di don Milani resta di grande valore. Opere di Lorenzo Milani e della scuola di Barbiana: Esperienze pastorali, L'obbedienza non e' piu' una virtu', Lettera a una professoressa, pubblicate tutte presso la Libreria Editrice Fiorentina (Lef). Postume sono state pubblicate le raccolte di Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, Mondadori; le Lettere alla mamma, Mondadori; e sempre delle lettere alla madre l'edizione critica, integrale e annotata, Alla mamma. Lettere 1943-1967, Marietti. Altri testi sono apparsi sparsamente in volumi di diversi autori. La casa editrice Stampa Alternativa ha meritoriamente effettuato nell'ultimo decennio la ripubblicazione di vari testi milaniani in edizioni ultraeconomiche e criticamente curate. La Emi ha recentemente pubblicato, a cura di Giorgio Pecorini, lettere, appunti e carte varie inedite di don Lorenzo Milani nel volume I care ancora. Altri testi ha pubblicato ancora la Lef. Opere su Lorenzo Milani: sono ormai numerose; fondamentali sono: Neera Fallaci, Vita del prete Lorenzo Milani. Dalla parte dell'ultimo, Rizzoli, Milano 1993; Giorgio Pecorini, Don Milani! Chi era costui?, Baldini & Castoldi, Milano 1996; Mario Lancisi (a cura di), Don Lorenzo Milani: dibattito aperto, Borla, Roma 1979; Ernesto Balducci, L'insegnamento di don Lorenzo Milani, Laterza, Roma-Bari 1995; Gianfranco Riccioni, La stampa e don Milani, Lef, Firenze 1974; Antonio Schina (a cura di), Don Milani, Centro di documentazione di Pistoia, 1993. Segnaliamo anche l'interessante fascicolo monografico di "Azione nonviolenta" del giugno 1997. Segnaliamo anche il fascicolo Don Lorenzo Milani, maestro di liberta', supplemento a "Conquiste del lavoro", n. 50 del 1987. Tra i testi apparsi di recente: il testo su don Milani di Michele Ranchetti nel suo libro Gli ultimi preti, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1997; David Maria Turoldo, Il mio amico don Milani, Servitium, Sotto il Monte (Bg) 1997; Liana Fiorani, Don Milani tra storia e attualita', Lef, Firenze 1997, poi Centro don Milani, Firenze 1999; AA. VV., Rileggiamo don Lorenzo Milani a trenta anni dalla sua morte, Comune di Rubano 1998; Centro documentazione don Lorenzo Milani e scuola di Barbiana, Progetto Lorenzo Milani: il maestro, Firenze 1998; Liana Fiorani, Dediche a don Milani, Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 2001; Edoardo Martinelli, Pedagogia dell'aderenza, Polaris, Vicchio di Mugello (Fi) 2002; Marco Moraccini (a cura di), Scritti su Lorenzo Milani. Una antologia critica, Il Grandevetro - Jaca Book, Santa Croce sull'Arno (Pi) - Milano 2002; Jose' Luis Corzo Toral, Lorenzo Milani. Analisi spirituale e interpretazione pedagogica, Servitium, Sotto il Monte (Bergamo) 2008.

 

3. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 935 del 28 maggio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

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