Telegrammi. 928



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 928 del 21 maggio 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Sismicita'

2. Un incontro su "Condizione anziana non autosufficiente e ruolo del caregiver"

3. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. SISMICITA'

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Due cose conferma la tragedia di questo ennesimo terremoto.

La rilevante sismicita' del nostro paese: e quindi l'insensataggine di realizzarvi talune precarie e arrischiate "grandi opere" che agli effetti primari e inevitabili dell'evento naturale possono aggiungere conseguenze catastrofiche (Fukushima docet).

La fragilita' dell'esistenza umana, e quindi il dovere della solidarieta' che l'intera umanita' unisce, che ogni singola persona riconosce e raggiunge e sostiene.

*

Cessare di sperperare risorse per la guerra e le uccisioni.

Rispettare l'ambiente che vive.

Salvare le vite, recare aiuto a chi soffre.

Scegliere la nonviolenza: solidarieta' operante in difesa della vite, della dignita', dei diritti di tutti gli esseri umani e del mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

*

L'associazione "Respirare"

Viterbo, 20 maggio 2012

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

2. INCONTRI.UN INCONTRO SU "CONDIZIONE ANZIANA NON AUTOSUFFICIENTE E RUOLO DEL CAREGIVER"

 

Si e' svolta sabato 19 maggio 2012 una conversazione su "Condizione anziana non autosufficiente, ruolo del caregiver, relazione di ascolto e reciprocita', reti sociali. Una prospettiva nonviolenta" con la partecipazione del responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo.

La riflessione si e' sviluppata a partire dalle esperienze concrete dei partecipanti, con la narrazione, l'ascolto e la condivisione dei vissuti tanto delle persone assistite quanto delle persone che si prendono cura.

L'impegno nonviolento di costruzione di una societa' equa e solidale - ha sostenuto il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" traendo alcune considerazioni conclusive dell'incontro - passa anche attraverso le relazioni di cura immediatamente agite nel rapporto interpersonale. Opporsi alla guerra e al razzismo, difendere la biosfera, costruire pratiche di giustizia e di solidarieta', in breve: scegliere la nonviolenza, e' un impegno di difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani che deve trovare una verifica empirica ed un inveramento coerente altresi' nella relazione di attenzione e nel lavoro di cura nei confronti delle persone a noi piu' vicine e che di questa solidarieta' concreta hanno indifferibile bisogno. Ed allo stesso tempo in questa relazione di presa in carico, di responsabilita' per l'altro, il caregiver riceve a sua volta un illuminante dono di senso - di presa di coscienza, di presenza a se' e all'umanita', vocatio e Bildung - se sa porsi all'ascolto e all'opera in una relazione di eguaglianza di dignita' e di reciprocita' di doni, ricevendo dalla persona sofferente tesori di verita' e di saggezza anche gia' solo nella forma del calore umano, del riconoscimento di umanita', nel colloquio che resta profondo con l'altra persona anche quando esso si esprime ormai solo nella prossimita' fisica e nel minimo contatto corporeo di una mano che tiene una mano quando ogni ulteriore e piu' elaborata forma di comunicazione sembra via via estinguersi. Questa esperienza e' gia' non solo morale ma anche politica, e' gia' non solo figura e costruzione ma anche pratica concreta ed inveramento effettuale di una societa' di persone libere ed eguali, responsabili e solidali, che dall'altro ricevono cio' di cui hanno bisogno e all'altro danno secondo le proprie possibilita': la civilta' umana come dovrebbe essere, la nonviolenza in cammino, l'internazionale futura umanita'.

 

3. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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