Telegrammi. 898



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 898 del 21 aprile 2012

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Quello che offende. (Quasi una lettera aperta alla ministra dell'Interno)

2. Contro la guerra, per il disarmo

3. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento

4. La "Carta" del Movimento Nonviolento

5. Per saperne di piu'

 

1. LETTERE. PEPPE SINI: QUELLO CHE OFFENDE. (QUASI UNA LETTERA APERTA ALLA MINISTRA DELL'INTERNO)

 

Gentilissima Ministra dell'Interno,

Lei dice bene: offende che a degli esseri umani sia impedito di parlare sigillando la loro bocca con del nastro adesivo.

Ma offende anche che lo stato italiano deporti degli esseri umani. Deporti degli esseri umani.

Lei dice bene: offende che degli esseri umani siano maltrattati.

Ma offende anche che lo stato italiano dal 1998 abbia riaperto i campi di concentramento in cui i migranti sono detenuti. Abbia riaperto i campi di concentramento in cui i migranti sono detenuti.

Lei dice bene: offende che taluni adottino comportamenti che violano la dignita' delle persone.

Ma offende anche che lo stato italiano nel corso degli anni abbia imposto un cumulo di scellerate misure razziste che favoreggiano la schiavizzazione, la persecuzione e fin la morte di esseri umani che in Italia speravano di trovare invece accoglienza, aiuto, rispetto. Abbia imposto un cumulo di scellerate misure razziste che favoreggiano la schiavizzazione, la persecuzione e fin la morte di esseri umani che in Italia speravano di trovare invece accoglienza, aiuto, rispetto.

*

Gentilissima Ministra dell'Interno,

faccia quindi una cosa buona e giusta: presenti in Consiglio dei Ministri un decreto per abolire immediatamente tutte le misure razziste introdotte nella legislazione italiana dalla fine del secolo scorso ad oggi.

Una cosa buona e giusta: abrogare il razzismo di stato in Italia e ripristinare la vigenza della Costituzione repubblicana, dello stato di diritto, della civilta'. Della civilta' umana.

Una cosa buona e giusta: abrogare il razzismo di stato in Italia e ripristinare il rispetto della dignita' umana nel nostro paese. Per tutti gli esseri umani.

*

Distinti saluti,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, che molti molti anni fa coordino' in Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano (poi anche in Italia criminali governi golpisti e razzisti imposero le misure hitleriane e il regime di apartheid che con questa lettera si chiede ancora una volta di abrogare)

Viterbo, 20 aprile 2012

 

2. EDITORIALE. CONTRO LA GUERRA, PER IL DISARMO

 

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo condivide la campagna per il disarmo promossa per tutto il corso del 2012 dal Movimento Nonviolento.

L'opposizione alla guerra e alle uccisioni, l'impegno per la pace e il disarmo, l'opposizione al razzismo e ad ogni persecuzione, l'impegno di solidarieta' nei confronti di tutte le persone oppresse e sofferenti e dell'umanita' intera, costituiscono il primo dovere di ogni persona decente, di ogni ordinamento giuridico democratico, di ogni comunita' civile.

Per questo il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo dedichera' all'azione di infomazione, documentazione, sensibilizzazione e mobilitazione contro la guerra e per il disarmo le iniziative che promuovera' nei prossimi giorni e mesi in riferimento ad alcune date particolarmente significative.

*

Contro la guerra e per il disarmo il 25 aprile: perche' la guerra porta il fascismo, la guerra e' gia' il fascismo.

*

Contro la guerra e per il disarmo il primo maggio: perche' l'opposizione alla guerra e' sempre stato il primo impegno di solidarieta' internazionale fra tutti i popoli da parte del movimento delle classi sfruttate ed oppresse.

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Contro la guerra e per il disarmo il 2 giugno: perche' la Repubblica Italiana, come e' scritto nella sua Costituzione, ripudia la guerra.

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Contro la guerra e per il disarmo il 2 ottobre: perche' e' la Giornata internazionale della nonviolenza, e la prima fondamentale direttrice d'azione del movimento nonviolento e' l'opposizione integrale alla guerra.

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Contro la guerra e per il disarmo il 4 novembre: perche' ogni vittima ha il volto di Abele, e l'unico modo onesto di ricordare e onorare le vittime delle guerre e' impegnarsi perche' non ci siano mai piu' guerre.

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Contro tutte le guerre.

Contro tutte le uccisioni.

Contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. INIZIATIVE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Per destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento e' sufficiente apporre la propria firma nell'apposito spazio del modulo per la dichiarazione dei redditi e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione: 93100500235.

Per contattare il Movimento Nonviolento, per saperne di piu' e per contribuire ad esso anche in altri modi (ad esempio aderendovi): via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803 (da lunedi' a venerdi': ore 9-13 e 15-19), fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

 

4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

5. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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